L’ AUGUSTANO CARMELO FAZIO PUBBLICA IL ROMANZO STORICO “A MAZZUCCA” – di Giorgio Casole

OLYMPUS DIGITAL CAMERAAUGUSTA. Si chiama Carmelo Fazio. Abita a Milano da oltre un quarto di secolo.  Gestisce un bar, come quando abitava ad Augusta, dov’è nato e che abbandonò nel 1987, ma senza mai dimenticare le radici, anche perché qui aveva lasciato moglie e figlia neonata. Arrivato a Milano da semplice emigrante, senza agganci e senza amici, dormì per giorni alla stazione centrale, dove gli avevano rubato la valigia appena sceso dal treno.  Dopo giorni di  rinunce, di sacrifici e di attese, ridotto all’indigenza,  grazie a un giornale d’annunci trovò la possibilità di lavorare in un bar, all’ interno del quale dormiva la notte. Piano piano le cose sono migliorate e oggi si trova bene a Milano, titolare di un bar frequentatissimo, dove ai suoi clienti vende pure copie dei suoi libri: uno di poesie pubblicato nel 2008, l’altro un romanzo storico, ambientato ad Augusta, pubblicato quest’anno, dal titolo “A Mazzucca”, con riferimento a quella signorina stravagante che, quando eravamo giovani, passeggiava per i viali della villa comunale, imbellettata,  come la protagonista del saggio pirandelliano “L’umorismo”, che amava i gatti e, si diceva, appartenesse a una nobile famiglia di Augusta. Fazio ha modificato il cognome della protagonista e di altri personaggi, che sono però riconoscibili, almeno a coloro che hanno una certa età. Il libro da qualche giorno è in vendita alla Libreria Mondadori di Augusta al prezzo di 15 euro, nell’ attesa della presentazione ufficiale alla cittadinanza,   prevista per il prossimo autunno. Questo è il secondo romanzo ambientato ad Augusta. Il primo è stato “Il vecchio balcone” di Lia Fendes, pubblicato nel 2003, per i tipi del CENTRO AUGUSTANO DI DOCUMENTAZIONE.

UN PRONTUARIO TASCABILE PER CAPIRE IMMEDIATAMENTE LE LOCUZIONI E LE MASSIME LATINE PIÙ IN USO

“IL LATINO  VIVO”  – di Giorgio Càsole

prontAUGUSTA.  “Che cosa vuol dire “vulnus”? Domando a una ragazza che studia latino. Nessuna risposta. Eppure è una parola usatissima in televisione, spesso, addirittura nei titoli dei tiggì, associata in genere all’aggettivo istituzionale. E che cosa significano le espressioni “ad usum Delphini” o “ad acta”, che pure si incontrano nei libri di storia? Anche in questo caso silenzio. “Per questo l’autore ho pensato a un prontuario cui ricorrere ogni volta che si incontrano o si ascoltano parole latine. Parole e locuzioni spiegate passo passo, con le attestazioni d’uso, e con informazioni anche curiose, per rendere il libro più  interessante”. A parlare così è Giorgio Càsole, nostro collaboratore dall’inizio, ordinario di Italiano e Latino al liceo cittadino di Augusta, autore di non pochi libri, coautore del Dizionario delle parole straniere in uso nella lingua italiana, pubblicato nel 1989  da Mondadori, nella collana Oscar. Il “Prontuario del Latino vivo”, di 236 pagine,  a Siracusa è in vendita esclusivamente nella libreria Diana di Corso Gelone.

L. S. 

SABATO 19 A “FACCE DA FARO” PRESENTAZIONE DEL LIBRO UMORISTICO “COSA VUOI FARE DA GRANDE”?

Fotolia_19641012_XS-300x200AUGUSTA. Dopo il romanzo “Io non ci volevo venire qui”, De Vecchi editore, il 41enne siracusano Angelo Orlando Meloni, catanese di origini, ha pubblicato il libro umoristico “Cosa vuoi fare da grande”, scritto in coppia con Ivan Baio e pubblicato dallo sesso editore. Il romanzo, definito tragicomico, presentato dalla Libreria Mondadori di Augusa alle 20,3o di sabato 19 luglio, come anteprima del talent “Facce da faro”, è giunto alla V puntata. Ecco il sunto del romanzo: Guido Pennisi e Gianni Serra sono due bambini strani; nessuno sembra accorgersi di loro nella Scuola elementare Attilio Regolo di Milano. Figuriamoci il giorno più atteso dell’anno, il giorno in cui l’anonimo istituto si prepara ad accogliere il più famoso e ricco inventore del mondo, colui che ha dato alla luce il “futurometro”, una macchina destinata a cambiare il futuro dei ragazzi e il sistema dell’istruzione italiana. È tutto pronto nella palestra: festoni appesi, mamme in ghingheri, autorità tirate a lucido. Un’Italia da sempre provinciale è accalcata in quello stanzone, un Paese di adulti mancati pronti a lavarsi le mani del futuro dei loro pargoli con la benedizione della tecnica. La sfida finale alle fantasie infantili è cominciata, ma, forse, gli adulti non hanno fatto i conti con i terribili gemelli Smargotti della terza F.  Cosa vuoi fare da grande è un romanzo divertente e avventuroso in cui i sentimenti sono trattati con delicatezza e verità. Una storia che semina ironia e malinconia, lasciandoci alla fine, sbalorditi, di fronte alla domanda che non dovremmo mai smettere di porci.

  G.T.

SILVIA AVALLONE, HA PRESENTATO IL SUO NUOVO ROMANZO DAVANTI A UNA PLATEA DI ALUNNI DEL “MÈGARA”

sssAUGUSTA: Con il suo primo romanzo, Acciaio,  vince il premio Campiello e si classifica seconda al premio Strega.  Ora ha dato alle stampe il suo secondo romanzo Marina Bellezza, che ha presentato appunto al Circolo Unione di Augusta, sabato 7 giugno, unica tappa per la provincia di Siracusa. L’introduzione  è stata della presidente del C.U., Gaetana Bruno Ferraguto, La presentazione è stata moderata da Alessandro Mascia e arricchita dalla presenza dello psicologo Francesco Cannavà, che ha sviscerato tutte le dinamiche psicologiche sottese ai complessi rapporti fra i personaggi. Silvia Avallone è un’autrice giovane che scrive di giovani che si devono misurare con il mondo e la non sempre semplice realtà che li circonda e che spesso li condiziona. Forse per questo gli studenti delle seconde classi del liceo classico Mègara , guidati e stimolati dalle docenti Gabriella Fassari e Zaira Lipari, loro insegnanti di lettere, si  sono appassionati alla lettura del romanzo e sono stati felici di poterne incontrare l’autrice, alla quale hanno rivolto numerose domande. Durante la serata,  l’attrice Anna Passanisi, ex alunna del Mègara,  ha deliziato il pubblico leggendo  stralci dal romanzo, tanto da stuzzicare la curiosità dei presenti e da dare il là agli interventi degli studenti. L’autrice è stata impeccabile nelle risposte, da cui ha lasciato trasparire una grandissima umanità, coltivata alla luce dei grandi classici, voglia di fare e di mettersi in gioco con grande schiettezza e semplicità, caratteristiche queste che hanno molto colpito il pubblico dei giovani lettori e non. Ha con forza sottolineato la valenza etica e formativa degli studi umanistici (è laureata in filosofia) e l’importanza della lettura  soprattutto per chi voglia intraprendere la carriera dello scrittore. Facendo tesoro di questi insegnamenti i ragazzi hanno i ri etici e morali che solo la poesia e la letteratura possono incarnare così bene impreziosito la loro formazione e hanno avuto la possibilità di volare alto alla scoperta di grandi valori etici che solo la poesia e la letteratura possono trasmettere più facilmente.

Nella foto di R Greco, i ragazzi del classico con le loro docenti e Silvia Avallone (al centro)

AL MÉGARA, PRESENTAZIONE DEL LIBRO UNITRE “CARISSIMI NONNI DI DOMANI, NOI, RAGAZZI DI IERI…”

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Copertina libro UnitreAUGUSTA – Il nostro liceo da sempre si trova a collaborare in sinergia con moltissimi enti e associazioni locali che richiedono il contributo e l’aiuto di noi studenti per realizzare progetti e iniziative. La risposta del Megara è sempre positiva e comporta la partecipazione di molti studenti che hanno voglia di mettersi in gioco e di vivere nuove esperienze. Una delle ultime iniziative a cui ha preso parte il nostro liceo è la collaborazione alla stesura di un libro che è stato ideato e pubblicato dall’Unitre di Augusta. “Carissimi nonni di domani, noi, ragazzi di ieri…’’ è il  titolo del libro che è stato presentato nell’aula Vallet del nostro liceo lo scorso 16 Maggio. Il progetto è stato esposto e commentato dal presidente dell’Unitre dott. Giuseppe Caramagno e dalla moglie Franca Morana Caramagno che è l’ideatrice del libro, da lei stessa definito “un romanzo che contiene tanti romanzi”, e di cui ha curato la stesura e la pubblicazione. La presentazione è iniziata con il saluto personale della nostra preside, prof. ssa Maria Concetta Castorina, la quale ha esposto un discorso sull’importanza di questi progetti e sul ruolo fondamentale nella società che abbiamo noi giovani. A fianco della preside non potevano mancare la prof. ssa Gabriella Rista, il prof.  Alfio Castro e, ovviamente, la prof. ssa Anna Lucia Daniele che è il “ponte di collegamento tra la scuola e l’Unitre” e che ha curato in prima persona il coinvolgimento di noi ragazzi in questa iniziativa. La signora Caramagno ha iniziato spiegando la copertina del libro che rappresenta una casa in cui nelle varie stanze ci sono i membri dell’Unitre e le altre realtà con cui l’associazione entra in contatto. La chicca del libro, però, secondo la signora è il pianerottolo in cui “i vicini bussano alla porta” e questi vicini sono proprio i giovani, in modo particolare i ragazzi del nostro liceo che hanno partecipato alla stesura del libro in cui ognuno ha scritto un racconto che doveva essere una vera e propria “fotografia del cuore”. Si tratta di Francesco Arcidiacono, Alessandro Barbera, Simone Bianchi, Letizia Carrabino, Cristina De Fino, Michaela Ienna, Silvia Mattei, Paola Mazzara, Giuseppe Roggio, Cristina Saraceno, Stefania Saraceno, Maria Stupia e Mattia Torretti.

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IL VIAGGIO DI VITTORIO, DI EGIDIA BERETTA. IL 3 APRILE AD AUGUSTA

Il-viaggio_329x439Il viaggio di Vittorio sbarca in Sicilia e fa tappa iniziale ad Augusta. E’ la storia di Vittorio Arrigoni, l’attivista per i diritti umani ucciso in Palestina nell’aprile del 2011. L’autrice, Egidia Beretta, madre di Vittorio, ripercorre le principali tappe del viaggio di un figlio che, diffondendo il messaggio di “Restare Umani”, aveva deciso di dedicare la propria vita alla difesa degli ultimi, alla cooperazione e alla solidarietà internazionale, fino alla causa palestinese e alla resistenza nonviolenta al fianco di pescatori e contadini gazawi contro l’oppressione delle forze armate israeliane, per la libertà di un intero popolo. L’evento, organizzato da Area Teatro in collaborazione con Emergency, Arci Siracusa e il periodico satirico L’Isola dei cani, si terrà in città venerdì 3 aprile, nella sala Magnani di Casa Comune, all’interno del piazzale dedicato proprio alla memoria di Arrigoni. Un incontro molto importante per una realtà sociale come Augusta che, in questa delicata fase storica, ha estremo bisogno di esempi e pratiche che esprimano e attraverso cui prendano corpo valori di solidarietà, accoglienza, antimafia, antifascismo e giustizia sociale. Contro ogni forma di razzismo e xenofobia, per alimentare lo slancio di umanità della società civile megarese, al fianco dei fratelli migranti e degli ultimi; uniti e solidali con chi, da Africa e Medio Oriente, si mette in viaggio nella speranza di un futuro libero da guerre, persecuzioni e miseria. All’incontro parteciperanno Heike Brunkhorst e Roman Herzog, autori dell’audio-documentario su Juliano Mer-Khamis fondatore del Freedom Theatre assassinato nel 2011 in Palestina. Da Augusta, Il viaggio di Vittorio ci porterà a Niscemi, terra della battaglia No Muos, e in ultimo a Cinisi, presidio di antimafia sociale e riscatto culturale. Tre date, tre luoghi, tre realtà di opposizione sociale e difesa dei territori dagli abusi militari e dalle devastazioni ambientali e culturali perpetrate sulla pelle delle popolazioni residenti. Percorrendo l’Isola da est a ovest, la storia di Vittorio Arrigoni, la sua Utopia di un mondo libero da barriere e confini, soffierà come un vento di primavera per dar forza , memoria e alimento al nostro sogno di una Sicilia che sia ponte di pace sul Mediterraneo, laboratorio e terra di cooperazione e contaminazione di popoli e culture.

A. T.

UGO PASSANISI, L’AUGUSTANO DELLA QUARTA SPONDA

Il suo libro “Noi, quelli della quarta sponda” ha vinto un premio prestigioso di saggistica

noiAUGUSTA. “Quarta Sponda” fu un’ espressione del periodo fascista per indicare l’allora colonia italiana della Libia, in aggiunta alle altre tre sponde (adriatica, tirrenica e ionica) del territorio nazionale. Una sua “quarta sponda”, in realtà, l’Italia l’aveva già nella costa siciliana prospiciente la Tunisia, ossia nel Canale di Sicilia. Ma l’errore contava ben poco rispetto all’ icasticità della definizione di “quarta sponda” per la Libia, che di tutte le colonie italiane era certamente la più popolare, la più sentita come propria da una gran parte degli italiani. Effettivamente la Libia era, in effetti,  una “creazione” italiana. Il nome stesso del Paese era un’ invenzione italiana per indicare il possesso dei due territori, la Cirenaica e la Tripolitania, che, insieme con altri, furono organizzati nella colonia italiana di quel nome e che prima di allora non avevano avuta nessuna unità di questo tipo. Perdutone il controllo, in gran parte durante la prima guerra mondiale, gli italiani lo riacquisirono poi con il fascismo, che vi fece condurre campagne militari in cui ”brillò” l’allora generale Rodolfo Graziani. Poi ne fu fatto governatore Italo Balbo, che si ugoappassionò molto al suo compito. Nei suoi anni furono realizzate imprese importanti, dalla redazione di una carta geologica del Paese, che ne mise in luce le potenzialità petrolifere, sfruttate solo a distanza di tempo, alla valorizzazione agricola del litorale mediterraneo, con l’afflusso nella regione di 20.000 coloni italiani con le loro famiglie, che ne cambiarono la precedente condizione agraria. Una delle ventimila famiglie italiane in Libia fu quella del  ventunenne ragioniere augustano Domenico Passanisi  (Passanisi è uno dei nomi di famiglie augustane doc, potremmo dire).

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Nuovo incontro di “Libri ad alta voce, Letture della novella verista. Verga, Capuana, De Roberto”

Al centro del terzo appuntamento il racconto “Tortura” di Luigi Capuana. Lunedì 17 marzo, ore  17, Salone di lettura della Biblioteca Regionale

biblioteca1-750x400CATANIA – Dopo il grande successo di critica e pubblico riscosso dai primi due appuntamenti, il ciclo “Libri ad alta voce, Lettura della novella verista. Verga, Capuana, De Roberto” prosegue con un nuovo incontro dedicato questa volta alla novella “Tortura” di Luigi Capuana. La terza lettura scenica della rassegna – curata dal Direttore della Biblioteca Regionale Universitaria di Catania Maria Grazia Patané, in collaborazione con la Fondazione Verga e il Teatro Stabile di Catania – avràluogo lunedì17 marzo alle ore 17 all’interno del salone di lettura della Biblioteca Regionale in Piazza Università. Ingresso libero. Il racconto “Tortura”, contenuto nella raccolta “Le appassionate”,èuna delle prove narrative piùinteressanti di Capuana, nell’ambito di quelli che lui stesso definiva “casi di coscienza dolorosi o tragici. La protagonista èTeresa, una donna che la violenza sessuale subita dal cognato conduce poco a poco all’instabilitàpsichica. Lo scrittore dàvoce, con essa, al tormento interiore di una creatura sola e subalterna, assediata da sensi di colpa per qualcosa di cui non puòsentirsi responsabile. Da anatomista del cuore, al pari del sodale Federico De Roberto che negli stessi anni licenziava i racconti di analisi psicologica contenuti in “L’Albero della Scienza”, lo scrittore di Mineo si preoccupava non tanto di giungere alla diagnosi clinica di casi morbosi gravi, quanto piuttosto di illuminare quel groviglio di affetti, tensioni, pulsioni istintuali che, variamente combinati, sono presenti in ogni uomo e ne condizionano il comportamento, in un equilibrio facile a spezzarsi. Mentre gli antichi greci erano soliti riunirsi per ascoltare la parola viva contenuta nei libri, ormai da diversi secoli la pratica della lettura individuale è diventata una prassi comune che scardina totalmente il rapporto atavico esistente tra chi legge e chi ascolta. Ristabilire la condivisione e la compartecipazione innescata dalla lettura pubblica è proprio l’obiettivo per cui nasce “Libri ad alta voce”: un ciclo di incontri dedicato alla riscoperta di un rapporto comunicativo piùautentico fra la scrittura e i suoi destinatari. Le voci dei giovani attori dello Stabile etneo, chiamate a guidare il pubblico in questo viaggio fatto di parole e suoni, diventano quindi la cassa di risonanza dei testi scelti per rianimare una tradizione ormai andata perduta: una selezione bibliografica che punta ad ampliare la conoscenza dei grandi autori veristi, facendo leva anche su opere meno note rispetto ai successi letterari comunemente studiati sui banchi di scuola. Ad introdurre e commentare la novella protagonista di questo terzo appuntamento saràil Prof. Rosario Castelli, docente di Letteratura italiana presso il Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’’ Universitàdi Catania. Le pagine del racconto saranno recitate da Luca Iacono e Lucia Portale, guidati dal regista Ezio Donato, mentre l’accompagnamento musicale dal vivo è affidato a Claudia Aiello al pianoforte, Linda Vinciullo al flauto e al soprano Margherita Aiello.

   C.R.A.

PRESENTATO PRESSO L’ ISTITUTO SCOLASTICO A. RUIZ DI AUGUSTA, IL NUOVO LIBRO DELL UNITRE, DAL TITOLO “CARISSIMI NONNO DI DOMANI, NOI, RAGAZZI DI IERI”

copertina libro x inviare mailAUGUSTA – Grande partecipazione di pubblico, oggi pomeriggio, allo spettacolo tenutosi per la presentazione del libro “CARISSIMI NONNO DI DOMANI, NOI, RAGAZZI DI IERI” presso l’aula magna dell’ istituto scolastico Angelo Ruiz di Augusta, alla presenza dell’ Emerito Arcivescovo Metropolita di Siracusa, S.E. Giuseppe Costanzo e del Rettore del Santuario della Madonna delle lacrime di Siracusa, Rev.  Luca Saraceno.  L’autrice, Franca Morana Caramagno, moglie del dott. Giuseppe Caramagno, presidente dell’Associazione UNITRE Augusta, la stessa Associazione che ha ideato e raccolto le “esperienze” che vengono narrate nelle 280 pagine del testo, tiene a precisare:  l’idea del progetto non è nata dalla sola fantasia, bensì dal cuore, intorno al quale bussano tanti colpi, entrano tanti segni, invadono i sentimenti e spesso ci lasciano impotenti ed … amareggiati. Oggi tutti assistiamo e viviamo in una società che pare abbia dimenticato, quasi calpestate, tante priorità. In verità ci è facile lamentarci perché, noi di quella generazione, avvertiamo le differenze e sentiamo la mancanza di quelle certezze che ci facevano compagnia, ci incoraggiavano, ci ammonivano e ci facevano  sperare.  L’idea di guardare la nostra Unitre come una grande famiglia che abita in una grande casa, mi è sembrata idonea perché rispecchia la realtà. Infatti da anni, presso la nostra Associazione, transitano docenti, ospiti, amici, soci e giovani, da poterci definire una Foto0230famiglia allargata.  Il cuore del progetto, non è tanto l’accoglienza di queste realtà sociali, quanto il voler lanciare dei ponticelli che uniscano le due sponde opposte ma parallele: noi vecchia generazione “ragazzi di ieri” e i giovani nuova vita “nonni di domani”. Ed è così nata l’impostazione del libro dal titolo: “Carissimi nonni di domani, noi, ragazzi di ieri …”. Ad una prima impressione questo titolo potrebbe sembrare una lettera indirizzata ad alcuni, invece è ben altro. L’immagine del progetto è quella di una grande abitazione in cui alloggia una grande famiglia: l’Unitre di Augusta.  In essa abitano: i soci Unitre che sono i padroni di casa e stanno nella stanza da pranzo con cucina cioè nel cuore della casa; all’ingresso stanno i nostri docenti che sono i parenti più vicini e i benvenuti; nella stanza degli ospiti stanno gli amici esterni; nel salotto degli amici sono accolti i club service; nel salottino privato, c’è una sorpresa; nel pianerottolo accanto ci sono i  giovani, i nostri nonni di domani, che bussano; fuori c’è il terrazzino fiorito che contiene poesie inedite dei nostri soci che profumano come fiori a primavera.

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PRESENTAZIONE DEL LIBRO “CARISSIMI NONNI DI DOMANI, NOI, RAGAZZI DI IERI ….”, A CURA DELL’ ASSOCIAZIONE UNITRE DI AUGUSTA

copertina libro x inviare mailAUGUSTA – In occasione del 15esimo anno di presenza dell’ Associazione Unitre nella nostra città, è stata realizzata una pubblicazione dal titolo: “Carissimi nonni di domani, noi, ragazzi di ieri …”, un libro che non può definirsi un romanzo, ma che contiene tanti romanzi, che riesce a fotografare un’intera generazione passata, sempre presente nelle pagine della nostra storia locale. Con la collaborazione dei soci e docenti, amici, giovani studenti del Superiore, uno tracciato dello scenario che ha visto protagonisti i giovani degli anni ’50 e ’60. “…In ogni pagina aleggia la “fata-speranza” che vuole solo incoraggiare per non demordere e spazzare brutti “fantasmi” di chiusure e fallimenti”. Un libro che vuole proporre dei ponti di collegamento tra i “nonni di domani” e “i ragazzi di ieri”, affinchè il passato non sia seppellito per sempre ma possa valere come bagaglio di esperienze credibili perché vissuti nella propria storia. Ogni pagina è anche un’invocazione al ritorno di un miglior vivere civile e umano, con l’impegno di costruire una società più a misura di uomo che svuotata di ogni prospettiva e dignità. La lettura è piacevole perché rispecchia quadri e momenti cari a tanti, e riesce a toccare le corde del cuore con accenti di nostalgia benefica e del “già vissuto”.

“Carissimi nonni di domani, noi, ragazzi di ieri …” può essere richiesto presso la sede dell’Unitre sita nell’Aula Magna del 2° Istituto Superiore A-Ruiz in Augusta,  lunedì e giovedì dalle ore 17,00 alle ore 19,00.

           Franca Morana Caramagno