Federica Fanti, un talento made in Italy

Federica Fanti.jpgFederica Fanti nasce ad Augusta nel 1984. Sin da bambina è attratta particolarmente dal mondo della Moda e del Lusso femminile, fino a riportare su carta da disegno, crescendo, quelle che lei stessa definisce simpaticamente “le sue creature”, ovvero le idee che un giorno avrebbe sapientemente realizzato dopo aver frequentato l’ Accademia EuroMediterranea di Gabriella Ferrera per conseguire la laurea di Fashion Designer di Moda e partecipare così a numerosissimi Back Stage d’alta moda, a fianco delle più prestigiose firme della moda italiana nel mondo.

Dalla Sicilia a Parigi, a Mannheim di Germania, a Roma, ovunque il nome di Federica Fanti si fa strada tra gli eventi e le rappresentazioni più importanti.

Tra le sue più raffinate collezioni, “Deva”, ispirata alle Dee greche, nel drappeggio dei tessuti, nelle maliziose trasparenze  che si lasciano fantasticamente intravedere tra un taglio e l’altro. Una linea morbida, semplice e allo stesso tempo divinamente elegante, impreziosita dalle lavorazioni in platino; per non parlare del “Gran Galà”, l’altra realizzazione che trova ispirazione nelle First Lady dei nostri giorni, per distinguersi nelle importanti occasioni in eleganza con l’ originalità degli abiti realizzati a mano e arricchiti di ricamo, intagli, svarovski e pietre, nella maestosa esaltazione della femminilità che domina la seduzione, resa ancor  più evidente attraverso l’ intramontabile collezione “Sublime”, quella dai lunghi abiti bianchi e neri da diva ornati da infiniti punti luci “gioiello”.

 “Irresistibile” nella sua arte, come nella sua poesia, come il nome dato a un’altra tra le sue  più importanti creazioni, appositamente per esaltare in modo straordinario il fascino e la bellezza visibile o apparentemente nascosta, ma assolutamente  riflessa in ogni donna che indossa gli abiti delle collezioni Fanti,  come la luce visibile e misteriosa di una grande stella.

 Giuseppe  Tringali

 

Una serata presso la “Stella Maris”

DSCN0775.JPG

Ha avuto luogo, presso la sede della Stella Maris in via Umberto ad Augusta, l’inaugurazione della mostra di quadri, dal tema “Luci e colori del paesaggio augustano”, organizzata dal circolo culturale “Officina d’arte”.

 

Dieci gli autori le cui opere potranno essere ammirate fino al 19 maggio, otto uomini e due donne e, per una sorta di cavalleria al contrario, nell’elencare i loro nomi inizierò proprio da loro: Grazia Urzì, Cinzia Sciolto, Antonio Cammarata, Palmino Cipriano, Salvo Di Grande, Franco Di Maura, Carmelo Fazio, Giuseppe Guerriero, Salvo Pugliares e Santo Tringali.

Ha presentato la serata con la solita garbata ironia con cui condisce il suo eloquio sempre vario e pregnante Giorgio Càsole, docente, giornalista e poeta, che ha voluto accanto alcuni dei suoi allievi per leggere alcune poesie e un brano che ricorda il bombardamento della città di Augusta nel maggio del 1943.

Durante la serata è stato anche premiato un atleta augustano, Gianfranco Nasti, per cui l’età anagrafica è solo un dettaglio perché ama ancora mettersi alla prova per superare record nella specialità del nuoto.

        Daniela Domenici  –   foto in alto di G. Tringali

Buone notizie per il “museo della piazzaforte “

L'attuale%20sede%20della%20collezione%20del%20Museo%20della%20Piazzaforte.jpgBuone notizie per il civico “Museo della Piazzaforte” di Augusta, le cui attività sono state riavviate dal 2007.

Due importanti novità maturate negli ultimi mesi fanno ben sperare che finalmente si sia messa a girare la macchina burocratica resa necessaria dal fatto che le attuali sale-deposito provvisorie del museo si trovino nel comprensorio del Castello Svevo.

La Soprintendenza ai BB.CC. di Siracusa con una lettera ufficiale dell’Arch. Mariella Muti indirizzata al direttore, avv. Antonello Forestiere, ha comunicato di condividere l’iniziativa del Museo,  ma di non potere direttamente concludere la sospirata convenzione per regolarizzare l’uso dei locali, poiché il Castello Svevo è in carico all’Agenzia del Demanio alla quale ha pertanto trasmesso la pratica presso la sede di Catania, competente per territorio.

 Quest’ultima  ha rapidamente comunicato al sindaco di Augusta e al direttore del Museo le modalità per l’attuazione della convenzione, indicando l’iter normativo di riferimento e la documentazione necessaria per completare l’istruttoria della pratica. E’ sottolineato, comunque, che la concessione dei locali dovrà essere a titolo oneroso, sebbene con possibilità di cospicui abbattimenti del costo.

Le due importanti notizie sono state oggetto di una riunione di comitato di direzione del museo e di un incontro nei giorni scorsi tra il direttore del museo e il sindaco, il quale ha incaricato l’U.T.C. di predisporre la documentazione richiesta dall’Agenzia del Demanio affinché il Forestiere  possa sollecitare l’istruttoria della pratica. 

Nel frattempo, continua incessante l’attività di manutenzione, restauro e ampliamente della collezione museale. “I tanti collaboratori e i cimeli sono la linfa del Museo – ha detto l’Avv. Forestiere – e ne rappresentano la vitalità e la serietà scientifica. Intanto alcuni pezzi di maggiori dimensioni sono già fruibili dai cittadini nei cortili esterni alla cinta spagnola del Castello”.

Nel mese di maggio il “Museo della Piazzaforte” sarà impegnato in una serie di importanti eventi culturali. Prenderà parte, assieme all’Officina di Studi Medievali dell’Università di Palermo,  agli eventi organizzati dal 1° Istituto Comprensivo “Principe di Napoli” di Augusta su Federico II e il Castello Svevo; celebrerà con una mostra di cimeli assieme all’associazione “Lamba Doria” l’evento del 13 maggio 1943 e sarà affianco al prestigioso Museo Storico dell’Aeronautica Militare di Vigna di Valle alle celebrazioni per il 50° anniversario del 34° Gruppo Radar di Siracusa.

  F. A.

Nella foto: immagine della porta interna del castello

Luci e colori del paesaggio augustano

brucoli.jpg
    Venerdì 14 maggio avrà luogo presso il salone della Stella Maris Augusta di via P. Umberto 129, la vernissage della mostra di artisti augustani dal titolo “Luci e colori del paesaggio augustano”, organizzato dall’ “Officina d’Arte” di Augusta.
     Saranno esposte opere di
Antonino Cammarata –  Salvo Di Grande –  Franco Di Maura –  Carmelo Fazio – Giuseppe Guerriero –  Salvo Pugliares –  Cinzia Sciolto –  Santo Tringali  – Grazia Urzì
Rimarchevole la presenza di  Carmelo Fazio, che continua a dipingere avendo raggiunto  la venerabile età di 93 anni. Nel corso della serata sarà premiato l’atleta augustano  Gianfranco Nasti, autentico evergreen, che alla tenera età di 66 anni continua a gareggiare nelle piscine di mezzo mondo portando trionfalmente in giro il nome di Augusta. Sarà recitata inoltre una lunga e commossa poesia sul bombardamento del 13 maggio 1943, composta nel 1991 dal concittadino Giovanni Satta, già  preside del liceo scientifico “Andrea Saluta “ e un recital poetico di Francisca Saint-Claire.
Conduttore della serata, il  prof. Giorgio Càsole.
       Antonino Cammarata

  

Un numero perfetto

1621361486.jpg
 

Nel cruciverba il  3 sta ad indicare il numero perfetto, oltre ad essere un valore riscontrabile frequentemente nelle Sacre Scritture e quindi riconducibile al sacro.

 

varie%20026.jpgNon saranno di certo state queste le motivazioni che hanno spinto l’artista Francesco Di Maura, conosciuto notoriamente in città soprattutto per le  altre due opere in bella vista nella chiesa del Cristo Re, fatto sta che domenica scorsa, dopo la lettura del vangelo del giorno ispirato all’episodio di san Tommaso, durante l’omelìa della messa serale è stato tirato giù il velo che celava la terza e spettacolare opera che Francesco Di Maura offre a quella che lui stesso definisce la “sua” chiesa e che si aggiunge alle altre due ormai famose tele giganti,  per inaugurare davanti a una numerosa assemblea di fedeli e ammiratori la fedele riproduzione del famoso dipinto del Caravaggio, non a caso titolato “l’incredulità di San Tommaso”.

Un’ opera che si compone  di colori prodotti artigianalmente con terre naturali, così come usavano gli artisti di un tempo, saggiamente impreziosita da una massiccia cornice in legno di noce staccata da un passepartout costituito efficacemente da un filo di luce che evidenzia in tutto il suo splendore l’intero perimetro della stessa tela, graziosamente e sapientemente  illuminata per portare “alla luce” ancor più la raffigurazione ispirata all’ apostolo Tommaso.

Nel dipinto si vede come, per la sua incredulità, il nostro santo non esita a conficcare materialmente il dito nel costato del Cristo a comprova di quanto precedentemente avevano a lui raccontato gli altri apostoli, cioè di avere incontrato Gesù dopo la risurrezione e ai quali, ovviamente, Tommaso non aveva creduto.

Ma l’incredulità la lasciamo ai santi, visto che noi, mortali ammiratori d’arte, conoscevamo di già l’intramontabile mano dell’impressionista pittore Francesco Di Maura.

         Giuseppe  Tringali

AIUTO! ll Castello svevo si muove!

 

Nuova immagine (1).jpg

Ogni anno il Castello svevo si sposta di 3 millimetri a causa delle argille che ne sostengono la struttura. L’ instabilità del terreno sottostante ha reso necessari lavori di messa in sicurezza delle fondazioni, ciò nonostante permangono svariati problemi che ne impediscono la conoscenza e la fruizione.

    Dopo un periodo di stallo sono stati finalmente stanziati 2 milioni e 800 mila euro con i fondi della legge 433/91 post sisma  di Santa Lucia ( dicembre 90 ). Saranno sufficienti per dare un futuro al monumento che da secoli veglia sulla nostra città?

    Nato nel 1239-40, per più di 5 secoli è stato adibito a presidio militare per la strategica posizione della città, grazie al  porto che, ancora oggi, rappresenta l’ombelico del Mediterraneo. ,

    Il Castello dal 1896 rivestì la funzione di penitenziario per ergastolani condannati a lunghe pene, fino a quando, nel 1978, il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa ne ordinò l’evacuazione immediata. Infatti, il bagno penale era stato teatro di efferati atti di violenza, sicuramente annoverabili tra le pagine più cruente e tristi della storia augustana.

    E adesso? Che scenari si aprono per il nostro Castello?

                  Annalisa Farini – Miriam Carani

 

1° PREMIO DI PITTURA “CASTELLO SVEVO”

 

File0001.jpg

 L’ASSOCIAZIONE CULTURALE “FIGLI DI AUGUSTA” ORGANIZZA IL

 1° PREMIO DI PITTURA “CASTELLO SVEVO”

 DAL 22 AL 28 GENNAIO, DALLE ORE 18 ALLE ORE 20, IN VIA ROMA 33 SARANNO ESPOSTE AL PUBBLICO LE OPERE DEI PITTORI:

SALVATORE ACCOLLA, VITO BITETTI, GIOVANNI BRUNO, ANTONINO CAMMARATA, PALMINO CIPRIANO, FRANCO CONDORELLI, GIUSEPPE DI SALVO, SANTO GALLO, GIUSEPPE INSOLIA, VITTORIO LUCCA, AMEDEO NICOTRA, BARTOLOMEO ORTISI, LUCIANO PAONE, GIACOMO PERTICONE, ENRICO PUGLIARES, SALVO PUGLIARES, RAIMONDO RAIMONDI, MARIA SALUSTRO, CLAUDIO SCHIFANO, CINZIA SCIOLTO.

Un nuovo pregevole cimelio ha arricchito la collezione di cimeli del “Museo della Piazzaforte”

museo Piazzaforte, foto Castorina.jpgUn nuovo pregevole cimelio ha arricchito la collezione di cimeli del “Museo della Piazzaforte” del Comune di Augusta: si tratta di un pezzo di artiglieria, un obice da 105/22 modello 14-61, dismesso diversi anni addietro dall’esercito Italiano, adesso già collocato nel cortile del commissariato della polizia di Stato, a disposizione del pubblico.

L’obice è stato acquistato, restaurato, trasportato e collocato, del tutto gratuitamente dalla C.O.M.A.P.- Augusta dei Fratelli Fazio,  che ne ha fatto dono al museo cittadino.

Il cimelio è stato ufficialmente presentato sabato mattina al sindaco di Augusta, Massimo Carrubba e all’Assessore alla Cultura, Gioacchino Aiello, dal direttore del museo,  Antonello Forestiere, al termine di una conferenza stampa. ll’incontro hanno presenziato il dirigente del commissariato,  Pasquale Alongi, cui si deve  l’immediata fruibilità pubblica del cimelio, e  Filadelfo Fazio per la C.O.M.A.P.- Augusta.

Le caratteristiche e la storia del pezzo sono state esposte dall’Avv. Forestiere. L’obice è di fabbricazione Skoda, l’affusto risale al 1914 e la canna è di poco posteriore; nella II guerra mondiale la Germania ne cedette un certo numero al regio esercito italiano che li dislocò anche a difesa delle isole.

museo piazzaforte.jpgNel luglio 1943 alcuni di questi pezzi dislocati a Castelluccio (Brucoli) aprirono il fuoco contro gli inglesi in avanzata.

Nel dopoguerra questi obici furono ammodernati dall’esercito italiano, ricevendo le ruote gommate, il parafiamma sulla canna e la grossa ruota di punteria di origine britannica; furono posti fuori servizio nel 1975.

P.. Alongi ha sottolineato la particolare fecondità e specificità del rapporto di collaborazione che lega il museo e il commissariato che, grazie ai già numerosi cimeli armonicamente collocati nei suoi spazi esterni, si apre ai cittadini come luogo di visita e di interesse culturale. 

Il sindaco Carrubba ha rivolto parole di ringraziamento alla ditta donatrice del cimelio, al direttore per l’ incessante opera di rilancio e rafforzamento del museo, alla polizia  di Stato per questo nuovo atto di disponibilità nei confronti dell’istituzione museale. Carrubba  Ha ribadito l’attenzione e la volontà del Comune di impegnarsi per la riapertura al pubblico del museo, da tre anni riavviato in ogni attività interna, anche se  nella  sede provvisoria attualmente costituita dalle sale deposito dei cimeli.

Un cimelio che abbraccia quasi un secolo di storia e tecnologia militare  riportato a nuova vita dal consorzio  dal consorzio di Filadelo Fazio e fratelli, da oggi, innocuo e maestoso, monta la guardia al Castello Svevo,  ma restando ancora ben al di là del suo cancello d’ingresso.

E’ importante sottolineare quest’evento come uno dei primi tentativi, qui in Augusta, di sponsorizzazione di beni pubblici – acquisto e/o restauro – da parte di un’azienda privata. Negli USA è prassi comune. Certo, in questo caso il privato detrae dal reddito imponibile probabilmente l’intera somma destinata per il lavoro eseguito, anche se si tratta di una donazione.

Negli Stati Uniti, dove i  privati gestiscono quasi tutto, dalle  università  agli ospedali (e, infatti, Obama si sta battendo contro la privatizzazione speculativa), i privati aiutano università, scuole, ospedali, musei, ecc., con donazioni più o meno cospicue. Versano, si fanno pubblicità e detraggono dalle tasse. Evitano, però, le pastoie burocratiche e danno una mano alle casse pubbliche.

Con le nuove leggi, anche da noi le aziende private potrebbero fare donazioni alle scuole, ma a parte la ESSO, che annualmente, regala computer  alle scuole o viaggi premio agli studenti, non risulta che ci siano privati che, come i Fratelli Fazio,  danno gratuitamente, come abbiamo sottolineato sopra, a istituzioni pubbliche o private d’interesse culturale.

Speriamo, non solo per il museo della piazzaforte, ancora chiuso, nonostante gli sforzi di  Forestiere e dei suoi collaboratori, che l’esempio dei Fazio faccia scuola.

Cecilia Càsole  – Foto di Francesco Castorina

Riapre nel 2010 il Museo della piazzaforte di Augusta

reperti museo piazzaforte.jpg

La riunione annuale del comitato dei collaboratori del “Museo della Piazzaforte” del Comune di Augusta, è stata l’occasione per fare il punto dell’attività svolta nel corso del 2009 e per ribadire l’impegno di mantenere e accrescere la collezione museale nella prospettiva finale della riapertura al pubblico del Museo. All’incontro, tenutosi nei locali dell’U.N.U.C.I. di Via 14 Ottobre, hanno presenziato il sindaco di Augusta,. Massimo Carrubba e l’assessore alla Cultura, Gioacchino Aiello, il direttore del museo, Antonello Forestiere, Angela Gigli Amato, Giorgio Bernardi,. Giuseppe Fazio, Vincenzo Italia (quest’ultimo anche quale Presidente della Sez. U.N.U.C.I.-Augusta) quali componenti del comitato di direzione del Museo, Domenico Strazzulla, quale componente del collegio di verifica e controllo del museo e una trentina di Collaboratori.

reperti museo.jpg Il direttore Forestiere ha rivolto un ringraziamento a tutti i numerosi collaboratori: primi fra tutti i componenti del “Gruppo Modellisti Città di Augusta”; oltre ai presenti. Garilli e . Catalano, segnatamente  a Collorafi, Iurato e Caruso per il recente e perfetto restauro di un siluro e di una zattera “Carley”; quindi ai modellisti Tempio e Saraceno, primi collaboratori del Museo sin dal 1990; ai subacquei Di Mauro, Sicuso, Bombara, Murianni, Tringali per la loro incessante opera di individuazione di reparti subacquei militari; all’onnipresente e generoso assistente della direzione, Sardo e all’archeologo Cacciaguerra, all’assistente Solarino,  al sempre disponibile Carriglio, per lo spazio ampiamente riservato al museo sul web da lui gestito, al presidente dell’Hangar team ,Saccomanno, che ha interagito con i subacquei, a Moscuzza, . Monticchio, a Ferraguto per l’individuazione, l’assistenza e le attività di manutenzione del settore uniformologico e armi; al fotografo Castorina, a  Francesco Migneco, testimone dei bombardamenti su Augusta del 13  maggio 1943.

Un ringraziamento è stato rivolto anche a quanti tra i collaboratori intervenuti non hanno potuto completamente attivarsi nei settori di loro competenza stante l’attuale indisponibilità per il pubblico del museo, con la certezza che il loro qualificato impegno eguaglierà quello di quanti stanno  già operando sebbene il museo sia ancora “a porte chiuse”. Un grazie per l’opera prestata è stata rivolta tra i collaboratori assential presidente Kiwanis, Gaetano Paolo, Russotto, responsabile dei rapporti con la M.M.

La serietà e produttività anche del lavoro di ricerca svolto è testimoniata dal numero di cimeli che ha raggiunto la collezione: sono stati 356 quelli presi in carico in vent’anni, dal 1986 alla fine del 2006; dal 2007 alla data della riunione se ne contano ben 570, testimonianza del grande e rapido arricchimento della collezione in appena tre anni di rilancio del museo.

E’ stato annunziato che il parco tematico di cimeli esterno al museo, reso possibile dall’ottima e meritoria collaborazione della polizia di Stato, si è arricchito di nuovi importanti pezzi, due B.A.S. cedute dalla M.M. e un obice Skoda 105/22 mod. 14-61 acquistato, restaurato e trasferito gratuitamente al Museo dalla C.O.M.A.P. – Augusta dei F.lli Fazio. Entro la primavera arriverà inoltre da Taranto un altro importante pezzo di artiglieria navale, già ufficialmente concesso al Museo dalla Marina Militare, che si aggiungerà ai grossi cimeli già direttamente fruibili dal pubblico in quanto collocati armonicamente nei cortili esterni del Commissariato della P.S..

Nel corso della riunione, Giacomo Casole, ospite, presidente dell’Associazione storico-culturale “Due Sicilie”, già donatore in passato di volumi e cimeli al museo, ha effettuato una nuova e pregevole donazione di cimeli cartacei, numismatici e filatelici risalenti al Regno delle Due Sicilie.

Forestiere,  in conclusione, ha ribadito la volontà di considerare il 2010 l’anno nel corso del quale la questione della riapertura al pubblico del museo dovrà necessariamente sbloccarsi. “Innanzitutto con una precisa e non più rinviabile verifica di ogni questione relativa ai rapporti con la Soprintendenza ai BB.CC. di Siracusa per quanto di sua competenza” –  ha sottolineato Forestiere – “oltre che con altri eventuali altri organi il cui coinvolgimento dovesse risultare necessario per consentire l ‘uso anche temporaneo delle attuali sale-deposito dei cimeli. Ciò consentirebbe l’avvio di un essenziale allestimento interno transitando dal museo che c’è ma non si vede al museo finalmente aperto a tutti”.

 

 C.C.                                               

“Paesaggi sensibili”: premiati gli studenti protagonisti del concorso di Italia Nostra

premiazione_siracusa_18_dicembre_2009_036.jpgSi  è svolta a Siracusa la premiazione degli studenti  del 2° Istituto di Istruzione Superiore “Arangio Ruiz” di Augusta, che hanno partecipato al concorso “Paesaggi Sensibili”, classificatisi primi per la sezione “Paesaggi da raccontare”.

La cerimonia si è  tenuta nella sala multimediale della Provincia Regionale di Siracusa in via Brenta, 41.

foto gruppo jessica divenuta.jpgL’iniziativa, che ha visto protagonisti gli studenti augustani,  promossa da “Italia Nostra,” incentrata proprio sulla bellezza del paesaggio, in collaborazione con i ministeri per i Beni e le Attività Culturali e dell’Istruzione della Ricerca e dell’Università, ha visto la partecipazione di oltre 100 scuole della nazione, tutte chiamate a raccontare il proprio “paesaggio” attraverso i princìpi identitari e gli straordinari scorci paesaggistici del Bel Paese.

Ad aprire i lavori dell’evento il presidente del consiglio della Provincia Regionale di Siracusa,  Michele Mangiafico;  sono seguiti gli interventi della dirigente scolastica del Ruiz,  Maria Catinella, e della coordinatrice del progetto,  prof.ssa Jessica Di Venuta, che in quest’anno scolastico è docente anche  al liceo Mègara di Augusta  

Quindi la  proiezione del video, alla presenza del presidente della sezione  di  “Italia Nostra” di Siracusa, prof.ssa Lucia Acerra.

Le felicitazioni e i complimenti vivissimi da parte di tutti, in particolare del presidente Mangiafico, hanno ripagato la coordinatrice Di Venuta e i suoi ragazzi dei molteplici sacrifici, anche economici, profusi nel progetto.

Il risultato, ha sostanzialmente detto Mangiafico, non solo è altamente encomiabile, ma dovrebbe servire come mezzo di promozione del nostro territorio.  Nonostante sia stato girato  e realizzato in Augusta, il filmato non è stato ancora  pubblicamente  proiettato in città. La professoressa Di Venuta conta di colmare la lacuna al più presto, probabilmente entro il 14 gennaio.