AUGUSTA, NELLA CHIESA DEL CARMINE SI E’ PARLATO DELLA VITA DOPO LA VITA

Relatore Giuseppe Greco, ex vicario generale della  diocesi aretusea

Al Carmine2Augusta. Nella Chiesa del Carmine profondamente legata a  devozioni che rimandano alla vita eterna, si è tenuta  la Lectio Magistralis di  Giuseppe Greco, già Vicario generale dell’arcidiocesi di Siracusa, oggi direttore della Biblioteca Alagoniana della stessa arcidiocesi, sul tema dei NOVISSIMI, ovvero delle realtà ultraterrene, di ciò che ci attende dopo questa vita: la morte, il giudizio, l’inferno e il paradiso, un tempo tematiche che si imparavano al catechismo e che facevano parte del bagaglio di fede di ogni credente, oggi, purtroppo realtà dimenticate o trattate malamente e superficialmente in qualche omelia. Mons. Greco, nell’ampia relazione, ha ricordato come tutto ciò non può non essere dimenticato dall’uomo che vive in una società dove si  vuole rimuovere il concetto stesso di dolore e di morte. Tuttavia la morte è certezza per ogni essere vivente, dalla morte si entra in quell’eternità dove ognuno riceverà nel giudizio di Dio, misericordioso ma sempre giudice, ciò che sarà il prosieguo dell’esistenza iniziata su questa terra, un’esistenza di male non potrà che condurre verso quello stato di perdita di Dio, perdita del suo Amore e del vivere in comunione con Lui che è l’inferno, verità terribile ma REALE, verità che sarà poi ribadita alla fine dei tempi, quando dopo il giudizio particolare che toccherà ogni anima nel momento dopo la morte, quel giudizio sarà ripetuto nel giudizio universale come ci ricorda il Vangelo secondo Matteo (25,31-46). Alla realtà della piena comunione con Dio sono invece chiamate le anime che dell’amore verso Dio e il prossimo hanno fatto il perno della loro vita, vita d’amore che confluisce nella beatitudine eterna, alla luce di tutto ciò è proprio l’attesa di questa comunione eterna l’unica ragione di questo cammino terreno, e ciò è stato l’anelito di tante anime oggi venerate come sante, basti pensare alla grande Teresa d’Avila “ Moro perché non moro” e alla piccola-grande Teresa “ Io non muoio, io entro nella vita” .Alla catechesi hanno fatto seguito le domande dei presenti, interessantissima quella sul Purgatorio, anch’essa realtà di fede che trova il suo fondamento nella parola di Dio.Una grande opportunità quella offerta  nella Chiesa del Carmine, un tentativo di rispondere su tematiche che, sebbene occultate e rimosse, sono realtà con le quali ogni uomo dovrà rapportarsi, ateo o credente nessuno può esimersi dall’incontro con ciò in cui ha o non ha creduto.

     M.S.

AUGUSTA, NELLA CHIESA DEL CARMINE SI E’ PARLATO DELLA VITA DOPO LA VITAultima modifica: 2017-11-17T10:35:30+01:00da leodar1
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