LE AUGUSTANE FRANCESCA & FEDERICA CAVALLARO MIETONO ALLORI NEL VENETO

cavallaro Francesca e FedericaAugusta. Grandissima prestazione della Rembukan Villasmundo alla Venice Cup 2016 che mette in evidenza i suoi pupilli nelle gare di Kumite Internazionali sabato 5 presso il Palasport V. Vicentini di Caorle. 2300 atleti di 32 Nazioni presenti, 336 società partecipanti questi i numeri di quella che da anni è ormai la gara Internazionale più importante in Italia. Questi i risultati: Asia Agus nella categoria -47 Kg Cadetti wkf con un ottima prestazione vince la medaglia d’Oro battendo in finale di poule anche l’atleta della Nazionale Italiana Lucrezia Molgora. Nella categoria Esordienti B guadagna la medaglia d’argento perdendo di un soffio contro la Lituana Muizniece. Miriam Giuga nella categoria -54Kg Esord. B zittisce tutte le concorrenti piazzando in cinque incontri ben 27 punti e subendone solo 1 in finale contro la forte atleta pescarese Cinzia Brogneri e conquistando la medaglia d’Oro Mario Giannone nella categoria + 78 Kg Esord. B non riesce ad entrare in finale perdendo in finale di poule ma si rifà con un secco 4-0 ad Alex Giusti nei ripescaggi guadagnando una meritata medaglia di Bronzo. Tommaso Anastasi dopo aver svolto una buona condotta di gara deve accontentarsi del 5° posto perdendo soltanto nella finalina contro l’atleta Bielorusso Vukoja. 7° posto per Flavio Billeci che nonostante la sua bravura stavolta non riesce a conquistare posizioni migliori nella categoria Esord. B -52. La Rembukan di Villasmundo del M° Marcello Di Mare aveva inoltre altri due suoi pupilli che gareggiavano nelle fila della Nazionale Italiana Giovanile e che si sono fatti onore: Simone Gazzè e Federica Cavallaro. Grande prova di Simone Gazzè che gia il venerdi precedente nella gara a squadre aveva vinto una medaglia d’Oro bissa il risultato con un altro Oro il giorno dopo nella categoria Cadetti -70Kg Wkf battendo in finale l’atleta Malic Boris per 9-3. Federica Cavallaro, sorella d’arte nella prova a squadre con una prestazione da atleta matura trascina la Nazionale Italiana Giovanile nella conquista di una medaglia Oro. Menzione particolare va alla sorella Francesca Cavallaro in forze al Cus Torino da ottobre in una splendida finale al cardiopalmo in diretta tv batte per 3-2 l’atleta della nazionale svedese Niilson Jhoanna avversaria che aveva vinto la scorsa edizione. Nella categoria Under 21 si deve accontentare però della medaglia di Bronzo. Francesca, nazionale, adesso gareggia per il Cus Torino e vive e studia nel capoluogo piemontese da settembre dove si è iscritta nella facoltà universitaria di Ingegneria matematica. La Cavallaro è un orgoglio per Augusta, fa tantissimi sacrifici per primeggiare in questa disciplina ed è cresciuta appunto nella Rembukan Karate di Villasmundo del maestro Marcello Di Mare. Francesca in finale aveva il palazzetto di Caorle tutto per lei. Nonostante la buona prova, niente da fare purtroppo per Davide Pizzo, Marco Natoli, Andrea Tringali, Giuseppe Alibrandi e Omar Scionti ma dando dimostrazione di essere all’altezza in questa difficile gara internazionale. Soddisfatto il Maestro Di Mare dei propri ragazzi che nella Classifica generale per Società di kumite la Rembukan di Villasmundo si piazza all’ 11° posto su 336 iscritte. Prossimo appuntamento Open Internazionale di Torino e Campionato Nazionale CSEN a Fidenza.

Mariangela Scuderi

Augusta, Officina teatrale: commosso omaggio a Cristina Carpinteri con un video-miscellanea

Cristina Carpinteri e sorellaAugusta. Cristina Carpinteri, cui Attilio Piazza e i suoi hanno dedicato un video di una miscellanea di  scene interpretate dalla stessa Cristina, è scomparsa nello scorso febbraio, nel pieno della sua esistenza, a 48 anni. Aveva un forte temperamento teatrale, come aveva dimostrato nella rappresentazione  della celebre commedia  di Eduardo De Filippo “Questi fantasmi”, messa in scena nel teatro di Città della Notte nel maggio 2015,  con gli amici dell’Officina teatrale, di cui era direttrice artistica, per la regìa di Attilio Piazza, regista stabile e interprete della compagine che ha portato al successo di pubblico e di cassetta la commedia martogliana di  cui  riferisce Cecilia Càsole. La commedia di  Eduardo (come si firmava negli ultimi tempi)  il grande attore e drammaturgo napoletano non era facile da rappresentare, se non altro per il paragone con la messa in scena eduardiana, di cui esistono le registrazioni video, in cui lo stesso Eduardo impersonava la parte del protagonista.  Famosa è rimasta nella memoria collettiva la scena sul balcone in cui il protagonista beve il caffè, fingendo un dialogo con un “professore” dirimpettaio. Attilio Piazza, Cristina Carpinteri e i sodali di “Officina”, tutti attori rigorosamente non professionisti,  diedero prova di non essere inferiori a coloro che vivono del mestiere, come hanno dato prova, l’altra domenica, nella messa in scena della pièce di Martoglio, una delle più rappresentate dell’autore di Belpasso  nei teatri catanesi dove recitano professionisti del calibro di Tuccio Musumeci o Pippo Pattavina. Anche le scenografie di “Officina teatrale” non hanno nulla da invidiare  agli allestimenti usati nei teatri catanesi. Per questo il pubblico augusta segue Attilio Piazza e i suoi con grande partecipazione tutte le volte che recitano per divertire gli spettatori e per divertirsi con loro, come si sono divertiti tutti con l’ultima opera in cui  Cristina  Carpinteri ha recitato nella parte della proprietà del locale  “Café chantant”, rappresentata a Città della notte con tre repliche e sempre  con il “tutto esaurito”.

Giorgio Càsole

AUGUSTA, SI FA SPETTACOLO PER COMPRARE UNA PEDANA PER ATTRAVERSAMENTO PEDONALE IN CORSO SICILIA

officina teatrale cafè chantantAugusta. Domenica 30 ottobre, l’associazione culturale “Officina teatrale” di Augusta, con la collaborazione dell’associazione “Genitori e figli – Unitevi a noi” ha rappresentato, nella sala Cannata di Città della notte, ‘U contra (Il contravveleno), commedia  di Nino Martoglio, ambientata nel popolare e popoloso quartiere della Civita di Catania negli anni Venti,  che si fonda sulla convinzione popolare che un antidoto potesse combattere l’epidemia del tempo, il colera. Divisa in tre atti, l’opera teatrale dai tratti ironici è stata interpretata, con l’obiettivo di raccogliere fondi per uno scopo solidale,  con il testo originario,  riuscendo a coinvolgere il folto pubblico presente.Un cast di abili attori formato da Maria Vattiata, Mariagrazia Coco, Attilio Piazza nel ruolo del protagonista Don Procopio, Mirko Birritteri, Mariarita Zappalà, Alessia Piazza, Marco Daniele, Aldo Sirna, Graziano Cavallino, Franco Pattavina, Letizia Nucifora, Anna Nucifora, Enzo Ginetti, Anna Scozzai e  con la direzione artistica della compianta Cristina Carpintieri. A quest’ultima è stato rivolto un pensiero particolare, con un commosso omaggio realizzato dalla compagnia attraverso un suggestivo collage-video di scene teatrali dov’era protagonista. Gli organizzatori sono riusciti a raggiungere gli 8 mila euro necessari, considerata una base già raccolta con precedenti iniziative di circa 5 mila euro, per la realizzazione della pedana sopraelevata destinata alla messa in sicurezza dell’attraversamento pedonale in corso Sicilia.Il successo ottenuto grazie all’impegno dell’associazione “Genitori e figli” e di “Officina teatrale”, rappresentate dai rispettivi presidenti Antonio Caruso e Attilio Piazza, ha  spronato un forte esempio di solidarietà. “L’individualismo ha distrutto la società moderna; questo spettacolo è l’esempio che l’unione fa la forza, che insieme si può creare qualcosa di concreto per il bene della collettività”, ha sottolineato Caruso. Dopo l’acquisizione ufficiale e il completamento degli iter procedurali previsti per la realizzazione dell’opera farà seguito la donazione della stessa al Comune, che dovrebbe assumere l’onere di farla disporre quanto prima nel luogo di destinazione.

Cecilia Casole

AUGUSTA, L’ENNESIMA VITTIMA DEL CANCRO, HA LOTTATO ANCHE PER I SUOI CONCITTADINI – di Giorgio Càsole

MianoAugusta. Il pomeriggio di mercoledì 9 novembre, pomeriggio uggioso e pieno di vento autunnale,  in Chiesa madre, è stato dato l’ultimo saluto a Carmelo Miano, 53 anni, scomparso per singolare coincidenza lo stesso giorno della dipartita del famoso oncologo Umberto Veronesi, novant’anni compiuti.   Carmelo Miano è  caduto,  “Vittima del cancro”, come si legge – ed è la prima volta – nei manifesti murali listati a lutto,  dopo una lunga battaglia, combattuta anche Oltralpe, in Francia. Una battaglia che  ha combattuto cercando di mascherare la sua tristezza, ma, anzi, sfoggiando sempre  il sorriso, vicinissimo a don Palmiro Prisutto, l’arciprete  anticancro  e antiinquinamento che ogni 28 del mese ricorda in Chiesa madre i morti di cancro, dando fastidio a molti.  Chissà quale sarà il posto occupato da Carmelo nella tristissima classifica stilata da don Palmiro, la cui commozione per la perdita dell’amico è stata percepita al momento del distacco della salma. Per troppo dolore, probabilmente, Prisutto non è stato in grado di tenere neanche una breve allocuzione funebre. Lo ha fatto un’amica di Carmelo che ha ricordato i tanti momenti belli, ma, soprattutto, ha ricordato che  Carmelo Miano ha lottato non solo per sé, ma anche per i cittadini di questa città così pesantemente colpita da questo male insidioso e multiforme che è il cancro. Il nostro dolore è il dolore di quanti l’hanno conosciuto.

G.C.

Lilt Aretusea, conclusa con successo la Campagna “Nastro Rosa 2016 “

lilt2Con oltre 800 visite gratuite, corredate da tantissime ecografie e mammografie, si chiude in positivo il bilancio del “ MESE ROSA “ della LILT siracusana. Con l’accesso di tantissime giovani donne agli spazi di prevenzione della LILT, anche quest’anno, il messaggio sulla prevenzione senologica è passato forte e chiaro. Un messaggio, promosso e diffuso per tutto il mese di ottobre: il mese che la Lega Italiana per la Lotta al Tumore ha dedicato a tutte le donne ed alla prevenzione primaria e secondaria del tumore al seno. Dice il presidente Castobello: “Abbiamo impiegato tante energie per poter arrivare al cuore della cittadinanza femminile. Abbiamo utilizzato tutti i mezzi a nostra disposizione ed abbiamo sicuramente centrato gli obiettivi preposti. I risultati in termini di visibilità e di sensibilizzazione raggiunti sono enormi anche grazie alla prima edizione di Rosa di Sera, un evento a cui hanno partecipato tanti artisti del mondo della musica, della moda e dello spettacolo e con una madrina d’eccezione: la cantante Gerardina Trovato. La serata finale ha raccolto, nella magnifica Piazza Duomo della città di Augusta, oltre 5000 persone.”. “La diagnosi precoce è fondamentale – continua Castobello – e rappresenta un anello inscindibile per la lotta al tumore al seno. É perciò fondamentale continuare nella sensibilizzazione.”. Oltre a Rosa di Sera, il messaggio della prevenzione è passato anche attraverso l’evento lo shopping si tinge di rosa che ha visto oltre duecento attività commerciali vestite di rosa per poter sostenere la LILT in questo mese. In conclusione i ringraziamenti del presidente sono per coloro che hanno lavorato dietro le quinte.  Grandi numeri, grande affluenza e un grandissimo successo per questo Ottobre. Una grandissima vittoria al grido di “prevenire è vivere”.

USA, “Se ho il cancro, ho due scelte: morire o perdere la casa” – di Giorgio Càsole

TrumpDopo la conferma dell’elezione di Trump a 45° presidente degli stati uniti, sui social, soprattutto su Fb, si sono scatenati i commenti di esultanza, come quella di un  giovanissimo,  ex alunno  al liceo scientifico di Augusta, che ha vaticinato: “Ne vedremo delle belle”. Gli ho risposto : O delle brutte, come la cosiddetta “deregulation” varata durante il periodo dell’attore repubblicano Ronald Reagan. La signora Rodham Clinton non è esente da critiche, come Obama, che ha ricevuto il Nobel per la pace alle intenzioni otto anni fa. Sono, sì, democratici ma AMERICANI, cioè presi dal loro smisurato orgoglio o dalla loro tronfia superbia (decidete voi) d’essere i più grandi, i guardiani del mondo. Obama l’ha ribadito dopo la sconfitta di Hillary: “Siamo il Paese più grande del mondo”. La loro megalomania li porta a vivere nel passato, post II guerra mondiale.  Gli Americani, in fondo, sono come i Romani (gli antichi, si intende): vogliono imporre la pax americana a tutto il mondo, hanno ancora la testa, oltre che nel secolo scorso, in quello precedente: si sentono pionieri nel Far West. Hanno compiuto il genocidio dei nativi americani e ora vogliono imporre le loro idee di civiltà e i loro prodotti in altre terre. Dimenticano che altri grandi, grandissimi, Paesi, come l’India e la Cina, si stanno prepotentemente affacciando sulla scena mondiale;  anzi, si sono già affacciati. Non voglio, però, apparire anti-americano per partito preso.  Bufalino ha scritto che la Sicilia non è una, ma “Cento Sicilie”. Parafrasando Bufalino, vorrei aggiungere che l’America non è una, ma almeno due: l’America dei diritti civili, delle garanzie democratiche, dei progressisti, dei paladini, come Ralph Nader, che si candidò alla presidenza ani fa, dei martiri come Martin Luther King, e c’è l’America oscura, del Ku Klux Klan, razzista, intollerante, becera, che accetta il sistema sanitario che Obama ha tentato di piegare verso la gente povera e disoccupata. Sistema sanitario che Trump ha promesso vorrà riportare secondo i loro parametri, secondo cui chi può pagare, anche attraverso l’assicurazione,  viene curato, chi non può viene sbattuto fuori, letteralmente. Vi riporto quello che mi ha scritto un amico italo-americano, Nino D’Urso: “Negli USA la nazione che manda miliardi di dollari ad altri paesi come Israele, Turchia ecc., più del 60% della bancarotta è causata dall’alto costo della assistenza sanitaria. Per darti un classico esempio, se io ho 50 anni e perdo il posto perché la mia compagnia mi ha licenziato, automaticamente perdo l’assistenza sanitaria. Se il dottore mi chiama e mi dice che test del cancro è positivo ho due scelte da fare: morire e permettere mia moglie di restare nella nostra casa, o curarmi e perdere tutto. Questo succede solo negli USA, credo. La riforma sanitaria di Obama non è perfetta ma almeno si sta cominciando a fare qualcosa. Trump ereditò tutto da suo padre, la sua compagnia dichiarò bancarotta tre o quattro volte e fu sovvenzionato da noi. Non paga tasse ed è la definizione del cafone arricchito” Devo aggiungere altro? Sbaglio o in Italia si sta facendo di tutto per copiare gli USA anche in questo campo così delicato della nostra esistenza?

 G.C.