Augusta. Il pomeriggio di mercoledì 9 novembre, pomeriggio uggioso e pieno di vento autunnale, in Chiesa madre, è stato dato l’ultimo saluto a Carmelo Miano, 53 anni, scomparso per singolare coincidenza lo stesso giorno della dipartita del famoso oncologo Umberto Veronesi, novant’anni compiuti. Carmelo Miano è caduto, “Vittima del cancro”, come si legge – ed è la prima volta – nei manifesti murali listati a lutto, dopo una lunga battaglia, combattuta anche Oltralpe, in Francia. Una battaglia che ha combattuto cercando di mascherare la sua tristezza, ma, anzi, sfoggiando sempre il sorriso, vicinissimo a don Palmiro Prisutto, l’arciprete anticancro e antiinquinamento che ogni 28 del mese ricorda in Chiesa madre i morti di cancro, dando fastidio a molti. Chissà quale sarà il posto occupato da Carmelo nella tristissima classifica stilata da don Palmiro, la cui commozione per la perdita dell’amico è stata percepita al momento del distacco della salma. Per troppo dolore, probabilmente, Prisutto non è stato in grado di tenere neanche una breve allocuzione funebre. Lo ha fatto un’amica di Carmelo che ha ricordato i tanti momenti belli, ma, soprattutto, ha ricordato che Carmelo Miano ha lottato non solo per sé, ma anche per i cittadini di questa città così pesantemente colpita da questo male insidioso e multiforme che è il cancro. Il nostro dolore è il dolore di quanti l’hanno conosciuto.
G.C.