PIANO DEL TRAFFICO URBANO

ZTLAUGUSTA – Dal 6 Novembre al 6 Gennaio 2016 è stata istituita la ZTL (zona traffico limitato) in via Umberto, nel tratto da via Colombo a via Roma, nei weekend e nei festivi. Sebbene sia tra i favorevoli sarebbe opportuno, come prevede la legge, che la ZTL dovrebbe essere inserita nel Piano del Traffico Urbano che , purtroppo,  ad Augusta manca.  Il TAR della Sicilia Sez. I di Palermo, con la sentenza del 24 giugno 2008 n. 842, ha dichiarato illegittime le ordinanze con le quali il Comune di Palermo aveva istituito delle zone a traffico limitato, in violazione all’art. 7 – comma 9 del Cds, per acclarata mancanza del Piano Urbano del Traffico, la cui esistenza è prevista dall’art. 36 del Nuovo codice della strada nel Decreto Legislativo 30/04/1992 n. 285, in cui obbliga i Comuni, con residenti superiore 30.000 abitanti, di redigere il piano del traffico urbano finalizzato a conseguire il miglioramento delle condizioni della circolazione e della sicurezza stradale, la riduzione dell’inquinamento acustico ed atmosferico e il contenimento dei consumi energetici, nel rispetto dei valori ambientali. A tutt’oggi, malgrado le proteste, dopo 23 anni non si ha contezza di questo piano. Con tale sentenza il Tar Sicilia ha annullato la Ztl nel centro di Palermo. Mi sono occupato del PUT nel periodo in cui il Commissario La Mattina, inviato dalla Regione, aveva istituito le strisce blu a pagamento, annullate poi dai Commissari governativi, sempre per mancanza del PUT. Purtroppo, per quelle strisce blu, mai entrati in funzione, furono spesi 24 mila euro inutilmente. Ciò comportò l’impegnando della squadra lavori del Comune distratta da altri lavori con l’ausilio dei vigili urbani, per circa 2 mesi. Mi chiedo se qualcuno, considerata l’inefficacia dell’ordinanza delle strisce blu con relativa inutile spesa, abbia chiesto lumi alla Corte dei Conti. Tra l’altro le direttive ministeriali indicano che il PUT sia progettato in tre livelli: PGTU (Piano Generale Traffico Urbano), quello particolareggiato  e quello attuativo (Piano esecutivo del traffico urbano, dove si parlerebbe di ZTL, di percorsi riservati ai bus o zone pedonali. Per quanto sopra, come per le strisce blu, si chiede la revoca di tale ordinanza, affinché il Comune non debba subire ricorsi che vedrebbero il Comune soccombere e risarcire i cittadini che abbiano subito le multe relative alla ZTL.

 Mimmo Di Franco

RIPRESO DALLE TELECAMERE DI HAPPY TV (668 DVBT), IL TENORE ALDO PLATANIA CANTA EN PLEIN AIR AD ANCONA – di Giorgio Càsole

Aldo Platania en pleimn air ad AnconaAUGUSTA. “Sono scesa per  congratularmi e abbracciarla,  lei ha una voce stupenda”, dice, con largo sorriso,  al tenore augustano Aldo Platania una signora anconetana residente in una palazzina vecchio stile in piazza del papa (dal  nome dell’enorme statua raffigurante Clemente XII, cui  Ancona fu grata perché il pontefice permise l’ampliamento del porto). La signora è scesa perché ha sentito  dal suo appartamento al terzo piano il tenore cantare una romanza, a cappella (cioè senz’accompagnamento musicale), senza microfono,  al centro della piazza. Platania si trova ad Ancona al séguito di Happy Tv (canale 668 dig. terr.) per partecipare, con altri sei,  all’avventura umana e televisiva “Alla ricerca di Fiore”, laddove per Fiore  si intende il popolare showman Rosario Fiorello.  Gli altri sono i fratelli Mariangela e Max Scuderi, responsabili di Happy Tv, Marcello Roggio, Angelo Roselli, Pippo Zanti e chi scrive. Ho già parlato di  questa “spedizione sicula”, come l’ha definita Max Scuderi, ideata e attuata per consegnare un riconoscimento al popolare Saro, ma anche per realizzare un film con la regia di Mariangela Scuderi. Alcune  scene del film sono state realizzate all’aperto e alcune hanno visto protagonista proprio Aldo Platania   che con la sua voce, con il suo  canto, ha fatto fermare  i passanti: una signora ha bloccato l’auto per applaudire alla fine della romanza interpretata per un gruppo di turisti maceratesi, la stessa romanza che ha  fatto scendere la signora del terzo piano. A Max Scuderi viene sùbito un’idea folgorante, come se si fosse accesa  la classica lampadina dei fumetti.  Chiede alla signora di affacciarsi al terzo piano per ascoltare una serenata cantata appositamente da Aldo. Detto fatto.  La signora accetta di buon grado, anzi è favorevolissima. Aldo Platania intona ed è un successo. Scrosciano ancora gli applausi. “Buona la prima”, come si dice  quando si girano le scene dei film. Non c’è bisogno di ripetere. E’ l’ora di pranzo. Si va in un posto di ristoro vicino, gestito da un rumeno. Ci si mette a parlare con gente del posto e, di nuovo, con grande generosità, Aldo intona un’aria con voce tale da far fermare alcune belle ragazze anconetane che transitano da quelle parti. Si avvicinano, incuriosite e stupite tanto che finiscono con l’abbracciare Aldo, mentre tutti i presenti applaudono con calore. Il gestore rumeno è talmente soddisfatto della prestazione gratùita che offre una guantiera di dolci. L’”avventura”  continua.

Giorgio Càsole

LA COMMISSIONE COMUNALE DI STORIA PATRIA, IERI E OGGI. IL NUMERO 35 DEL “NOTIZIARIO STORICO” DA DOMANI NELLE LIBRERIE E NELLE EDICOLE DELLA CITTÀ

notizAUGUSTA – Come nacque nel 1965 la Commissione Comunale di Storia Patria? Eredità che abbiamo accettato con umiltà e con qualche paura perché essa è il frutto dell’impegno di tanti appassionati cultori di cose patrie che nel tempo si sono impegnati nel lavoro di raccolta e di scrittura delle memorie e degli avvenimenti storici della nostra città, memorie e avvenimenti che altrimenti avrebbero rischiato di cadere per sempre nel dimenticatoio. Tra tutti i cultori di storia patria vogliamo qui ricordare i più antichi: Francesco Vita, Cesare Zuppello, Sebastiano Salomone e Sebastiano Blasco. Nella seconda metà del Novecento un gruppo di appassionati della storia di Augusta guidati ora dall’Avv. Peppino Amato, ora da Peppino Motta, iniziarono a pubblicare i loro articoli sulla cultura e le tradizioni di Augusta sul “Corriere di Augusta” e sul “ Popolo di Augusta”, due fogli locali prevalentemente impegnati a diffondere notizie di cronaca, vita locale  e sport. Erano quelli gli anni del primo dopoguerra del 2° Conflitto Mondiale, gli anni in cui si poneva rimedio ai danni della causati dalla Guerra, ma anche al patrimonio culturale, la cui identità frantumata come le cose materiali attendeva di essere amorevolmente raccolta, ricomposta e riconsegnata alla collettività. Erano anche gli anni in cui l’Italia intraprendeva la sua svolta economica e sociale.  Svolta da cui Augusta, paese prettamente marinaro, non restò esclusa; essa, infatti, con la sua economia basata sulla pesca praticata con imbarcazioni di umile cabotaggio, sull’artigianato, sull’agricoltura praticata ancora con metodi rurali, sulla produzione artigianale del sale, diveniva al contempo sempre più avamposto della Marina Militare e quindi sede di una delle più rilevanti basi navali strategiche del Mediterraneo con l’annesso stabilimento arsenalizio, nonché sede di un polo petrolchimico proiettato a diventare per le sue capacità produttive  tra i più importanti d’Europa. Con lo scorrere degli anni quel gruppo primigenio di cultori di cose patrie si rese conto che quei “fogli” locali erano sì importanti, ma non permettevano, per esiguità degli spazi concessi, di argomentare e approfondire i temi trattati.  Nei primi anni Sessanta, l’Archivio Storico Siracusano, edito dalla Società Siracusana di Storia Patria, ospitò lo studio redatto dall’avvocato Elio Salerno dedicato a Torre Avalos, mentre il dott. Mario Mentesana pubblicava periodicamente sulle pagine del quotidiano LA SICILIA gli esiti delle sue indagini archeologiche. Fu proprio l’avvocato Elio Salerno a suggerire nel 1965 all’Amministrazione Comunale, presieduta dal Sindaco Avv. Sebastiano Pustizzi, d’istituire una Commissione di Storia Patria, cioè di creare un gruppo omogeneo che posto sotto l’egida del Comune si occupasse di storia locale, ovvero di condurre indagini in tal senso, attraverso la consultazione degli archivi notarili, parrocchiali, comunali e dello Stato Civile. Un’idea ambiziosa basata sul lavoro gratuito fatto di ricerca e di studio, ma che valeva la pena intraprendere perché esso avrebbe permesso con lo scorrere del tempo di scrivere una “Storia di Augusta” ovvero di analizzarne le sue dinamiche storiche, economiche e culturali. Così il 21 maggio 1965  con la Delibera del Consiglio Comunale n° 30, sotto la Presidenza del Sindaco Avv. Sebastiano Pustizzi,  fu istituita la Commissione Comunale di Storia Patria e nominati i suoi primi 10 componenti che qui vogliamo ricordare:  la Dott.ssa Laura Roggio  – l’ Avv. Elio Salerno – il Sig. Sebastiano Paci – l’Ing. Tullio Marcon – l’Insegnate   Angelo Gulino – il Sig. Giuseppe Amato – il Sig. Diego Saccomanno – il Dott. Mario Mentesana – il Sig. Giovanni Costanzo – l’Ing. Giovanni Vaccaro. Questi elessero come presidente l’avv. Elio Salerno e lo comunicarono al Sindaco Pustizzi , che col documento emesso il 6 settembre 1965 augurava alla Commissione il  buon lavoro. Nel  dicembre del 1967 la Commissione pubblicò il n.1 del Notiziario Storico di Augusta coi suoi primi quattro articoli:  La Gisira  di Mario Mentesana;   Augusta nella seconda metà del 17° secolo  di Giovanni Vaccaro;  Storia e tradizioni della chiesa di San Giuseppe di Elio Salerno;  Augusta nella Guerra Italo-Turca di Tullio Marcòn. L’originaria Commissione in 50 anni si è arricchita e integrata di competenze sempre più specifiche nel campo dell’archeologia, della storia medioevale e moderna, nel campo delle tradizioni, dell’arte; ha ricevuto contributi di valenti  latinisti e grecisti, di docenti nelle Lettere, di architetti e ingegneri, di economisti, di antropologi, di esperti di musica e teatro; di collezionisti per nulla gelosi delle loro raccolte di documenti e fotografie riguardanti Augusta e il suo territorio. Le competenze, la passione e la buona volontà di questi operai della cultura, così li definisce il presidente Carrabino, hanno permesso in questi primi cinquant’anni di pubblicare ben 35 numeri del“ Notiziario” per un totale di 220 articoli,  rivista che ci piace simpaticamente paragonare a una sorta di “enciclopedia di cose augustanesi”. A essa la Commissione ha affiancato anche l’edizione dei “Quaderni del Notiziario” e nel 2014 la collana “Claradea”.

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