AUGUSTA/ ULTIMA PUNTATA A INGRESSO LIBERO DI “SAPURI D’AUSTA” AL CIRCOLO TENNIS

mqdefaultAUGUSTA. Oggi, venerdì 21, nel  salone del Nuovo Circolo Tennis Augusta, quinta e ultima punta del riuscito programma di antiche ricette culinarie augustane “I Sapuri d’Austa”, ideato dall’Associazione Culturale “Rina Gulino”, condotto da Massimiliano Scuderi  con un corposo e ben assortito staff di collaboratori,  per la regìa della sorella Mariangela Scuderi che ne cura anche riprese e montaggio. “Ci sarà tanta carne al fuoco” -spiega il conduttore- “tanto per restare in tema di cibo, nel senso che oltre a cucinare dal  vivo  un piatto della tradizione augustana, avremo l’onore di ospitare artisti, atleti e personaggi di prim’ordine nel panorama artistico strettamente locale, con parte della mostra fotografica dell’APF del presidente Romolo Maddaleni che sarà ospite nell’ambito del 90° anniversario della statua del Milite Ignoto di Augusta. Sarà  presente una bravissima atleta augustana, Francesca Cavallaro, studentessa del liceo “Mègara”,  recentemente premiata con  una medaglia di bronzo a livello internazionale di karate. Per chi volesse partecipare come pubblico per assistere alla puntata l’appuntamento è alle ore 17,30 nella sala del Nuovo Circolo tennis.

S. M.

AUGUSTA/ INTITOLATO A GIUSEPPE LETIZIA IL CORTILE DELLA CITTADELLA DEGLI STUDI

imagesAUGUSTA. Lunedì 24 solenne intitolazione, intorno alle 11 del mattino,  del cortile della cittadella degli studi al ragazzo corleonese Giuseppe Letizia che 66 anni fa morì in sèguito all’uccisione per mano mafiosa del sindacalista Placido Rizzotto. Giuseppe Letizia (Corleone,  1935-1948) è stato un giovane pastore, vittima della mafia. All’età di 13 anni assistette all’omicidio del sindacalista Placido Rizzotto, ucciso il 10 marzo 1948 da Luciano Liggio, luogotenente di Michele Navarra, capomafia di Corleone. La notte in cui avvenne il delitto, Giuseppe Letizia era nelle campagne corleonesi ad accudire il proprio gregge. Il giorno seguente fu trovato delirante dal padre, che lo condusse all’ospedale Dei Bianchi diretto da Navarra. Lì, il ragazzo, in preda a  una febbre alta, raccontò di un contadino che era stato assassinato nella notte. Curato con un’iniezione, morì ufficialmente per tossicosi, sebbene si ritenga che al ragazzo possa essere stato somministrato qualche  veleno. Tesi che fu segnalata dai giornali dell’epoca: l’Unità, il 13 marzo 1948 pubblicò in prima pagina un articolo sulla vicenda. La proposta d’intitolare il cortile su cui s’affacciano i plessi del liceo “Mègara” e dell’Istituto comprensivo “P. Di Napoli” è della locale sezione dell’Associazione Libera e dall’Associazione cittadina Genitori e figli, fatta propria dai commissari Librizzi Cocciufa e Puglisi che amministrano la città e l’amministreranno fino al marzo 2015.

Diletta Càsole

AUGUSTA/ ’’Insieme colori…amo la scuola’’

Iniziativa dell’ INNER WHEEL

coloriamoAUGUSTA. L’ Inner Wheel Club di Augusta, impegnato in attività di service nel territorio ha presentato  martedì 18 novembre, la conclusione della prima fase operativa del Progetto’’Insieme colori…amo la scuola’’. La sede individuata come destinataria del service di manutenzione straordinaria è stata la Scuola dell’Infanzia del Plesso di via Eroi di Malta facente parte del 1° Istituto Comprensivo “Principe di Napoli” di Augusta. L’obiettivo è stato quello di ripristinare e tinteggiare le pareti delle aule, così come quello di ripulire, arare e abbellire con alberi e piantine il pertinente giardinetto adiacente i locali della scuola; inoltre è stata messa in sicurezza l’area verde circostante. La realizzazione è stata resa possibile attraverso la concessione dei locali da parte dei Commissari straordinari del Comune per effettuare i lavori; la disponibilità e il sostegno all’iniziativa del Dirigente Scolastico,Agata Sortino del I Istituto Comprensivo Principe di Napoli; la manodopera su base volontaria di genitori, nonni, alunni, docenti e la collaborazione dei militari del reparto operazioni di volo del NASSIG della Stazione Aeronavale della Marina Americana di Sigonella.

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AUGUSTA/ UN’ALTRA MADRE UCCISA DAL CANCRO. SARA’ RICORDATA VENERDI’ 28 DA PADRE PRISUTTO?

AUGUSTA. Anche Emanuela ci ha lasciati. Ha lasciato per sempre la famiglia e la comunità degli augustani. Aveva 49 anni, due figli, un marito. Il marito, Salvo Riera,  è un mio collega al liceo Mègara, dove insegna Matematica e Fisica. Da qualche tempo non vedevo Salvo. Mi hanno riferito che stava assistendo la moglie gravemente ammalata. Qualche giorno fa sono stati celebrati  i funerali d’un’altra madre, d’un’altra moglie.  Era più giovane di Emanuela. Aveva quarant’anni. La mattina di mercoledì 19 novembre la tristissima notizia della morte della moglie del nostro collega si è subito diffusa all’interno della scuola provocando dolore e commozione. I funerali si sono svolti giovedì 20 nella chiesa di Santa Lucia.  Sarà ricordata da p. Prisutto venerdì 28 prossimo? Prisutto  ha già  “recitato” una litania di oltre 5oo morti  accertati di cancro. Dove si arriverà contando Emauela? Abbiamo parole per esprimere il nostro cordoglio a Salvo Riera e ai suoi figli? Se  la morte di Emanuela, Emanuela Tringali Riera, è dovuta ai veleni industriali che respiriamo e assumiamo ogni giorno per tante vie, sia maledetto il progresso , siano maledette le comodità e il benessere. Si può essere felici con un tozzo di  pane, qualche oliva e un po’ di condivisione.  Un abbraccio a Salvo, un abbraccio forte

Giorgio Càsole

AUGUSTA/ JOE RAVALLI, INAUGURA IL CROONING AUGUSTANO A “VILLA DEI CESARI”

ravalliAUGUSTA. Da anni Joe Ravalli non si esibiva in pubblico o comunque non per spettacoli da protagonista, in  una sala con luci soffuse, come nei locali notturni d’antan. Ravalli, che ha respirato in famiglia il clima musicale, si è convertito  alla tecnica del crooning, una tecnica che in passato ha conosciuto grandi successi di pubblico, grazie a nomi prestigiosi, quali quello di Frank Sinatra, italo-americano, noto internazionalmente come “The Voice”. In effetti, con questa tecnica è la voce umana che deve risaltare sull’orchestra, una voce che, diciamo così, culla gli spettatori immersi in un’atmosfera ovattata, calda, soft, mentre i camerieri servono il cibo e le bevande. L’esperimento di crooning, che Ravalli ha voluto tentare fra stimatori e amici, è pienamente riuscito a Villa dei Cesari, tanto che il cantante, alla fine della serata, ha dato appuntamento al 12 dicembre. Lo stile del crooner è nato negli Stati Uniti, dopo l’avvento del microfono. La tradizione imponeva al cantante un’ impostazione di voce stentorea e squillante, tale da poter giungere chiaramente fino alle ultime file dei teatri; l’uso del microfono consentì  e consente l’uso di una tecnica, diciamo così, sussurrata. Il crooning quindi non è un genere musicale specifico, ma è piuttosto uno stile e una tecnica di canto che si fonde col jazz e con un certo tipo di musica ballabile. La grande orchestra, anche se priva della sezione archi, è un elemento distintivo di questo stile, ma nel tempo l’ambiente ideale per l’esibizione del crooner è divenuto il locale di piccole dimensioni, con tavolini e luci soffuse e una piccola pista da ballo. In questi locali l’accompagnamento più congeniale diviene quello costituito da basso, batteria e piano e di conseguenza la voce, benché sussurrata, diviene l’elemento essenziale.Bing Crosby è stato uno dei prototipi di crooner, anche se nel Novecento il più popolare è stato senza dubbio Frank Sinatra.In Italia il genere ha avuto un breve momento di popolarità tra la fine degli anni Cinquanta e l’inizio dei Sessanta, con esponenti quali Teddy Reno, Emilio Pericoli, Johnny Dorelli, Nicola Arigliano, Marino Barreto Junior e Paolo Bacilieri. A questo gruppo di cantanti è stata attribuita all’epoca l’etichetta di cantanti confidenziali, in contrapposizione alla categoria urlatori, della quale facevano parte personaggi quali Adriano Celentano, Tony Dallara e Little Tony. In un secondo momento sono arrivati al successo Bruno Martino, Peppino Di Capri e Fred Bongusto che comunque si ricollegano in qualche modo a questo stile musicale. A partire dal 2006 si è affermato, anche a livello internazionale, il catanese Mario Biondi., considerato,. In virtù della sua voce calda, pastosa e grintosa, il cantante “nero” italiano.

G. C.

“REGALIAMO UN SORRISO” AI DISABILI IN CLIMA PRENATALIZIO

La serata, condotta da Giorgio Càsole, in un clima di cristiana fraternità

regaliamoAUGUSTA. Qual è l’idea del Cireneo, la più recente associazione  di ispirazione cristiana? Quella di fare come il personaggio, chiamato, appunto, Cireneo, che alleviò la sofferenza di Gesù, portando al posto del Maestro, il legno pesante per un tratto della via crucis , quella che conduceva verso il Calvario, dove il Nazareno sarebbe stato crocefisso. Naturalmente,  l’associazione augustana, fondata, fra gli altri, dal medico Gaetano Gulino, che ne è il presidente, dall’imprenditore  Giovanni Fazio, dall’ex preside Rosario Caramagno, vuole portare la croce in senso figurato, cioè vuole alleviare, in pieno spirito di cristiana fraternità, la sofferenza dei deboli, come lo era il Gesù umano  che, mentre portava la croce, grondava sangue dalla fronte per la pesante corona di spine, fiaccato dalle frustate inferte dai soldai romani lungo il cammino. Il Cireneo di Augusta si è votato per ora all’integrazione dei disabili, per farli sentire come gli altri, a farli sorridere come i loro coetanei . Ecco l’idea del “regalare un sorriso” a questi sfortunati ragazzi o ex ragazzi che vivono in una condizione di minorità, di marginalità spesso.  Una volta c’era l’associazione AIAS che organizzava feste per “regalare un sorriso” a questi disabili: L’AIASS ora non c’è più. L’eredità che ha lasciato è quella fisica: un grande edificio per la terapia e  la riabilitazione . Non c’è più, però, lo spirito che aleggiava molti anni fa quando l’AIAS aveva sede in un  piccolo locale posto alla villa comunale, alle spalle dell’Arena Megara. Il Cireneo ha voluto raccogliere quest’eredità morale e ha già realizzato due incontri, due feste nella forma della convivialità, all’aperto  luglio, al chiuso pochi giorni fa, in un locale, ’A Palumma’, usufruito nel segno della cordiale ospitalità. Come la prima, anche la seconda  serata è stata condotta da Giorgio Càsole, che già in passato ha realizzato diverse manifestazioni pro e coni disabili, proprio con la collaborazione dell’AIAS. A fianco di Giorgio Càsole, il trio Hyblea Music, composto da Salvo Passanisi, Pamela Patania e Francesca Ussia, Max Scuderi e Corradina Firrincieli dell’Associazione Rina Gulino,  Carmelo e Gianluca Baffo al service e al karaoke e lo stesso presidente Gaetano Gulino, che ha sottolineato i valori cristiani cui si ispiral’associazione. “Regalami un sorriso” di Drupi è stata la colonna sonora dell’inizio, e “We are the world” e “Si può fare di più” i pezzi finali , grazie ai quali tutto il pubblico  normodotato  e i disabili hanno cantato insieme. In un clima che già faceva avvertire lo spirito del Natale.

Lina Solarino  – Nella foto: al centro Gulino, alla sin. Il trio Hyblea Music, a ds. Corradina Firrincieli, Giorgio Càsole e Max Scuderi

AUGUSTA/ NAVE MERCANTILE SBARCA AL PORTO CON 600 MIGRANTI

1Augusta. Erano le 17,30 circa di mercoledì 9 novembre  quando dal porto di Augusta si è sentito netto e prolungato il suono delle sirene delle navi all’ancora, navi militari e no. Il suono si è sentito in altre occasioni. La stessa di oggi. Una nave entrava in porto per sbarcare nuovi migranti. L’ennesimo sbarco dall’ottobre del 2013.  Sono stati 600 in quest’occasione, quasi tutti siriani, fra cui settanta fra donne e bambini, i siriani sbarcati non da un’unità militare, ma da una nave mercantile, la Paris, scortata, però, dalla  nave Vega della Marina militare e da una motovedetta della Guardia costiera, trainata dal rimorchiatore Brucoli. Una donna incinta al nono mese è stata trasportata all’ospedale di Lentini dove c’è il reparto di ostetricia “scippato” a quello di Augusta. Questo è il secondo sbarco nel giro di pochi giorni. Lunedì scorso sono stati sbarcati 319 persone, fra cui due scafisti, arrestati e condotti al carcere floridiano di Cavadonna per favoreggiamento di immigrazione clandestina.

Giulia Càsole