FRATELLI D’ITALIA AUGUSTA: “RIMBOCCHIAMOCI LE MANICHE: O REAGIAMO O SPROFONDIAMO”

IIIAUGUSTA. “Abbiamo perso tutto: tribunale, giudici di pace, agenzia delle entrate, stiamo perdendo l’autorità portuale, l’ospedale è stato dimezzato. Abbiamo toccato il fondo. E’ ora di risalire. Rimbocchiamoci le maniche: o reagiamo o sprofondiamo”.  E’ stata la conclusione del lungo, appassionato, divertente, a volte spassoso “comizio”, di Puccio Forestiere, leader carismatico della destra augustana, nel salone dell’albergo “Palazzo Zuppello”, apertura e (probabile) chiusura della campagna elettorale per le europee del 25 maggio, ma, soprattutto, anticipazione della campagna elettorale per le elezioni amministrative di Augusta, che si terranno o a ottobre di quest’anno o, presumibilmente, nella primavera del 2015. Bisogna riconoscere che il partito, guidato da Giorgia Meloni, che affonda le radici in Alleanza Nazionale (erede, a sua volta, dell’MSI), è stato l’unico partito che ad Augusta ha raccolto tanti affezionati, seppure nel salone di un hotel. I comizi una volta si tenevano i piazza e anche oggi si dovrebbero, tanto che è stato montato un palco comunale alla bisogna. Oggi, però, è difficile, molto difficile, calamitare gente nelle piazze, tranne che non si tratti di Grillo. In piazza duomo, domenica 5 maggio,  ci hanno provato i grillini, senza Grillo ed è stata la desolazione, anche per la profonda rottura fra i due gruppi pentastellati cittadini e, addirittura, per la palese disorganizzazione. Al riguardo, basti pensare che la candidata alle europee, Soriano, è venuta, dopo mezzogiorno, in una Piazza Duomo deserta, mentre il gruppone di  parlamentari nazionali e regionali è venuto il  pomeriggio inoltrato  per parlare davanti a una platea di pochi militanti, spaccati fra loro.

Una volta i comizi venivano annunciati per tempo e con strombazzamento di suoni e colori, attraverso altoparlanti e manifesti. Fratelli d’Italia ha rispettato la vecchia tradizione: manifesti e inviti personali di colore arancione e l’auto in giro con l’annuncio amplificato del comizio imminente, a pochi minuti  dall’evento. Puccio Forestiere, penalista, già deputato, a quarant’anni,  alla Camera nella legislatura  ’94-’96, ha sfoderato la sua vecchia grinta di oratore consumato sia nella arringhe dei tribunali, sia nei discorsi di consigliere comunale, sia nei comizi davanti a piazze che, un tempo, si riempivano per ascoltare Giorgio Almirante, il padre-padrone dell’MSI, di cui Forestiere si sentiva allievo. Anche se non nutriva  simpatia per le idee almirantiane, la gente di Augusta andava per apprezzarne l’abile, suadente oratoria.  Forestiere non ha mai cambiato pelle: è transitato da una forza politica all’altro, ma restando coerente con le sue idee. Quando ebbe il dissidio con i dirigenti di  AN a Siracusa, obiettava: “Sono loro a essere cambiati, non io”. Quando Forestiere diceva,  e dice ancora , “io”, non si riferisce solo a sé stesso, ma a tutto  quel gruppo di affezionati che lo seguono sin dagl’inizi della carriera politica. Fra costoro, ora anche il figlio maggiore, Pietro,  tornato di recente, dopo dieci anni di soggiorno romano, durante i quali ha lavorato  a fianco di politici come Giorgia  Meloni. A esordire è stato, appunto, Pietro , che ha ricordato la petizione popolare, forte di oltre duemila firme, per far modificare l’operazione Mare Nostrum. Forestiere junior ha sottolineato il grido d’allarme lanciato da lui stesso e da altri sulla possibile invasione di africani e asiatici, oggi  diventata certezza. E’ intervenuto successivamente Enzo Inzolia, generale di carabinieri in pensione, già candidato sindaco per una lista civica alle  amministrative di cinque anni fa. Inzolia ha fornito soprattutto informazioni ufficiali, dati certi: 900 euro al mese per ogni migrante, cifra superiore a quella di una pensione sociale  per gli italiani. Dopo un breve e infervorato intervento del  giovane avvocato messinese Ciccio Rizzo, candidato alle europee, è stata  la volta  di Puccio Forestiere, che ha fatto molta ironia su “buonismo e razzismo” nei confronti di migranti, ma, poi, ha  orientato il “comizio”  per il riscatto di Augusta.

 Cecilia Càsole –  da sin. Rizzo, Inzolia, Puccio Forestiere, Pietro Forestiere

FRATELLI D’ITALIA AUGUSTA: “RIMBOCCHIAMOCI LE MANICHE: O REAGIAMO O SPROFONDIAMO”ultima modifica: 2014-05-15T14:56:03+02:00da leodar1
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