IL RITORNO DEL TENORE ALDO PLATANIA . Il 3 MAGGIO terrà un concerto al “Piccolo” dell’associazione “Teatro Stabile di Augusta”

hhhAUGUSTA. Aldo Platania, a settant’anni suonati, si mette ancora in gioco. Conobbe una grande fama, in Sicilia, tra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli Ottanta.  Le televisioni libere o private stavano nascendo e  realizzavano, in genere, programmi ripresi da quelli di grande successo della RAI. Una stazione televisiva catanese, Telecolor, da anni assorbita ormai dal piccolo impero di Mario Ciancio, proprietario del quotidiano La Sicilia e di Antenna Sicilia, realizzò il “Pomofiore”, trasmissione a puntate che imitava la “Corrida”, popolarissimo programma radiofonico condotto da Corrado, il quale, successivamente, lo portò al successo anche  a Canale5 di Silvio Berlusconi. Aldo Platania, catanese di origine ma augustano di adozione, che già aveva coltivato a Milano la passione per il bel canto, partecipò al “Pomofiore”, vincendo ogni puntata fino alla proclamazione come vincitore assoluto.  Ebbe fama, popolarità e premi, tanti premi di vario genere/borse, pellicce, ecc,), che i vari sponsor mettevano in ogni puntata a disposizione del vincitore. In sèguito alla fama, fu chiamato dal Teatro Massimo di Catania per un’opera lirica da  portare in tournée. Il destino, però, ci mise lo zampino e Platania , per ragioni di salute, non potè avere la scrittura. Ma altri dispiaceri attendevano il nostro tenore, quasi che il Fato volesse  ristabilire una compensazione per i troppi allori del giovane tenore. Sono passati gli anni, anzi i decenni. Aldo Platania ha continuato a fare l’impiegato d’un’industria del siracusano, qual era prima del successo, ma, facendo parte, con  molta umiltà, del gruppo folkloristico “Marcellino”. La gente ha continuato ad apprezzarlo ed  ecco che uscì dal coro per diventare un ricercato solista nelle cerimonie nuziali. Pochi anni fa un’altra svolta. Una svolta che lo porta in Romania. Infine, il ritorno in Augusta. Prima, però, di ritornare a cantare da solo,  Platania ha voluto procedere per tappe;  è stato ospite di Giorgio Càsole in due occasioni: al Circolo Ufficiali per lo spettacolo “Amor vincit omnia” e della seconda puntata del “talk show in salsa augustana”  trasmesso dalla  webtv RM e da Antennauno di Lentini; è stato ospite speciale durante una serata di “talent show”  tenutosi a “Villa Marina”. Ora si sta preparando per un concerto solistico in cui interpreterà arie d’opera e canzoni evergreen al “Piccolo” dell’associazione Teatro Stabile i Augusta il 3 maggio prossimo. Il “vecchio leone” sarà accompagnato da Salvo Passanisi.

Cecilia Càsole

AUGUSTA/PER I MIGRANTI, MEGLIO L’ESERCITO? Se lo domanda A. Di Silvestro

gggAUGUSTA. La situazione attuale di Augusta, diventata  una seconda Lampedusa, per le continue ondate migratorie, ha richiamato l’attenzione dei media televisivi nazionali. La sera di mercoledì 16 il popolare programma “Le Iene”, trasmesso da Italia1, ha mostrato un servizio, girato  lunedì 14, sullo stato dei migranti minori che nei centri di accoglienza, approntati dal Comune, non ricevono un trattamento adeguato all’età e previsto dalle leggi in vigore nel nostro Paese. Probabilmente la troupe delle Iene è stata sollecita a precipitarsi quaggiù dall’organizzazione umanitaria Save the Children, che aveva già inviato una rappresentante quando i minori sono stati ricoverati nel palazzetto dello sport di Brucoli: soluzione infelicissima  non solo per i ragazzi ricoverati, ma perché privava tutti i giovani di Augusta del diritto di usufruire dell’unica struttura comunale per praticare legittimamente  sport. L’inviato delle Iene ha intervistato un altro rappresentante di Save the Children, che ha stigmatizzato anche l’ultima soluzione, cioè di ospitare i profughi minori nel plesso delle cosiddette scuole verdi, il plesso denominato Falcone-Borsellino”, in Via Dessiè, plesso inagibile per i nostri scolari  da oltre un anno, tanto che i nostri alunni sono stati dirottati nel plesso “Cappuccini”. Come sappiamo, contro quella scelta si sono pronunziati già oltre 500 cittadini, che hanno firmato una petizione da trasmettere anche al Ministero degli Interni. La troupe delle Iene s’è recata in municipio, nell’ufficio  del sindaco, dov’è stata intervistata la commissaria Librizzi. La commissaria, in un primo momento, ha fatto buon viso a cattivo gioco, poi si è chiaramente infastidita, mettendo fine all’intervista, con l’affermazione: “Questo Comune non ha soldi, noi stiamo facendo fronte all’emergenza”. Inutilmente, l’inviato di Italia1 ha cercato di ricordare le leggi a tutela dei minori e ha chiuso il servizio. Le Iene si sono preoccupati delle condizioni di questi ragazzi che il Comune è costretto a ospitare, con un aggravio di spesa di trena euro per ciascuno (cifra che, forse, lo Stato non rimborserà), i cittadini di Augusta sono invece preoccupati , come lo erano e lo sono stati i lampedusani, perché Augusta non ha le risorse economiche e logistiche per affrontare queste massicce ondate di migranti. Le leggi sacrosante cui si riferiscono le Iene e Save the children certamente non erano state pensate per simili  esodi biblici. Sono state pensate per circostanze eccezionali, per casi sparuti, per profughi isolati o per gruppi, non certamente per questo tipo di fenomeni. “Forse occorrerebbe reclamare l’intervento dell’esercito” – ci dice Antonino Di Silvestro, portavoce del movimento “Il popolo della rete”. “L’esercito è sempre intervenuto in occasioni di calamità naturali per approntare veri e propri campi per l’emergenza. Anche se non ci troviamo di fronte a una catastrofe della natura, certamente queste ondate migratorie rappresentano una calamità per un Comune come quello di Augusta, pesantemente indebitato e senza risorse. L’esercito potrebbe  rappresentare l’aiuto giusto, fino a quando l’emergenza non sarà finita”.

    Giorgio Càsole    –  nella foto,Italiani impegnati nell’operazione Mare nostrum