IL DUODENOSCOPIO DONATO DALLA ESSO AL MUSCATELLO

untitledAUGUSTA – Purtroppo alle promesse non seguono i fatti. L’attivazione del duodenoscopio, donato dalla ESSO all’ospedale Muscatello di Augusta nel febbraio del 2012, non è ancora in funzione presso l’ospedale di Augusta. Ricordiamo come la camera iperbarica, comprata 800 milioni di lire per l’ospedale Muscatello, rimase inoperosa e fu venduta all’asta per 5 mila euro. Nonostante le promesse e i proclami, nell’aprile 2012 con un comunicato stampa si sollecitava l’attivazione di tale strumento per accelerare i tempi di prevenzione e diagnosi oltre al beneficio economico di circa 600 mila euro che l’Azienda Sanitaria Provinciale ne traeva. L’ASP, a maggio dello stesso anno, rispondeva assicurando l’ex assessore alla sanità megarese, che nell’immediato si sarebbe risolto il problema. In un successivo convegno sulla sanità, nel settembre del 2012 a palazzo S. Biagio, dove erano presenti le massime autorità della sanità provinciale, il commissario Zappia, ancora una volta assicurò che tutto era stato risolto e che il duodenoscopio sarebbe entrato in funzione nel giro di pochi giorni, dopo aver eseguito i passaggi fondamentali. Agli inizi di novembre, affidati tali passaggi al direttore del dipartimento area medica Giuseppe Daidone, il Commissario Zappia ha deliberato una convenzione con l’ASP di Catania che, accogliendo tale richiesta, ha reso disponibile il dr Giovanni Magrì, direttore dell’unità operativa gastroendologica di Acireale ,uno dei maggiori esperti del campo di ERCP e inoltre, metterebbe a disposizione una seconda apparecchiatura in caso di necessità, oltre al training per il personale medico ed infermieristico. Si chiede perché, dopo due anni, ancora l’apparecchio diagnostico-terapeutico non è stato attivato, producendo un danno economico all’azienda e il pellegrinare dei pazienti costretti a emigrare in altre strutture fuori provincia per essere sottoposti a tale strumento? Pare intanto che l’addestramento con tutor, sia stato già svolto a Siracusa e non ad Augusta, come promesso con il tutor e l’equipe del Dr Giovanni Magrì. Nonostante le varie promesse, l’ospedale ha ancora i soliti problemi. Siamo ancora in attesa della definizione dell’organigramma e del completo assetto dei nuovi reparti. Non risulta che ci sia un reparto di neurologia ma solo day hospital, oncologia e chirurgia non a livelli adeguati alle promesse. Si vorrebbe fare del Muscatello il centro di riferimento regionale per la cura e prevenzione dei tumori legati all’amianto,Saranno tempi lunghi,in attesa avremmo bisogno di un ospedale funzionante. Si attendono, oltre ai lavori di completamento del nosocomio, l’apertura dell’eliporto nelle ore notturne, una struttura necessaria in una zona industriale. Lo scorso settembre ho presentato formale denuncia alla locale stazione Carabinieri, per evidenziare le lunghe liste di attesa per alcune controlli, considerato l’alto rischio di tumore che si corre in questa zona, fu risposto tramite stampa che il commissario dell’ASP aveva predisposto una commissione per capire i ritardi..Nessun miglioramento. Con la nomina del nuovo manager del’ASP di Siracusa, proveniente da Ragusa, si spera che prenda in seria considerazione il completamento dell’ospedale Muscatello, compreso il funzionamento del duodenoscopio che, oltre ad accelerare la diagnosi e le cure di diverse patologie, farebbe risparmiare all’ Azienda sanitaria provinciale, circa 600 mila euro annui che potrebbero essere utilizzati anche per accorciare i tempi delle liste di attesa.

            Mimmo Di Franco

ACCORDO DI COOPERAZIONE TRA MARINA MILITARE ITALIANA E AMERICANA

nave-ecodieselMercoledì 2 Aprile, alle 15.00 presso la Biorefinery Eni di Porto Marghera, Il Capo di Stato Maggiore della Marina Militare Ammiraglio Giuseppe De Giorgi e il Segretario della Marina degli Stati Uniti d’America Ray Mabus, firmeranno l’accordo di cooperazione, in occasione dell’imminente avvio della produzione nazionale di biocarburanti da fonti sostenibili certificate. Obiettivo dell’accordo l ‘interoperabilitá dei carburanti di nuova generazione per le navi e per gli aeromobili: le due marine hanno sperimentato con successo nei mesi scorsi miscele al 50% bioderivate e i risultati sono di grande auspicio anche per le altre marine dell’Alleanza Atlantica, riducendone la dipendenza dal petrolio A rappresentare l’Eni sarà il Vice Presidente Esecutivo del settore Ricerca, Sviluppo tecnologico e Progetti di Eni Refining & Marketing, ingegnere Giacomo Rispoli. La frazione di qualità premium si produrrà in scala industriale presso la biorefinery Eni di Venezia a partire da Aprile 2014. La biorefinery di Venezia è il primo esempio al mondo di raffineria petrolifera convertita per produrre biocarburanti da oli vegetali, anche di seconda e terza generazione: un risultato industriale con importanti ricadute sul territorio, che trasforma il tradizionale sistema della Raffineria in un nuovo ciclo “verde”. La Marina Militare italiana è la prima in Europa a sperimentare operativamente il green diesel, in anticipo anche rispetto alla scadenza europea che prevede l’uso del 10% di frazione bio entro il 2020”.

  M.M.

MEETUP “5 STELLE PER AUGUSTA”

MMAUGUSTA – Per il ”trasporto dei disabili fuori sede”, è con soddisfazione che comunichiamo alla cittadinanza che il Comune di Augusta ha stipulato apposita convezione, come previsto dalla legge (Legge regionale n. 68/1981). Infatti, con l’indicata legge, la Regione faceva obbligo ai Comuni di istituire una serie di servizi in favore dei soggetti portatori di handicap, fra i quali, per l’appunto, il trasporto degli stessi presso centri riabilitativi ed educativi, anche fuori dal Comune di residenza; ciò, con la corresponsione, attraverso apposito ”fondo per la gestione dei servizi e degli interventi socio-assistenziali” creato da parte della Regione Sicilia (L.r. n. 16/86), di un contributo ai Comuni proporzionato (secondo le modalità meglio descritte nella normativa in argomento) alle spese sostenute dagli stessi a tale fine. Invero, per quanto abbiamo avuto modo di appurare dai familiari dei soggetti portatori di handicap, almeno negli ultimi 10 anni, il Comune di Augusta non ha mai stipulato alcuna convenzione per garantire il servizio in argomento, né, sempre per come previsto dalla medesima legge, ha organizzato autonomamente tale servizio! Da qui, la soddisfazione di aver contribuito alla risoluzione di questo annoso problema che, almeno per il corrente anno (allo stato sembra non sia stato possibile, come originariamente auspicato, stipulare una convenzione pluriennale) sembra essere stato risolto! Allo scadere dell’attuale convenzione, qualora si dovessero ripresentare ”ostacoli” per il rinnovo della medesima, saremo nuovamente pronti ad intervenire, per quanto possibile, affinché il servizio in argomento venga mantenuto. Nel frattempo, non possiamo non riconoscere il merito, per l’attivazione di detto servizio, all’attuale Amministrazione; ciò, in considerazione delle notorie carenze finanziarie del nostro Comune.

Gli attivisti del meetup “5 Stelle per Augusta”

Il Teatro Stabile di Catania ospita lo spettacolo scritto e diretto da Francesco Randazzo. “Notte segreta” e “La sbornia”

Dal 4 al 6 aprile alla sala Musco per la stagione “L’isola del teatro” – dall’1 al 6 aprile “La sbornia” di Eduardo: i numeri del lotto si scoprono in sogno

 tagli-teatroCATANIA – Prosegue con successo alla sala Musco la rassegna “L’isola del teatro”, che dal 4 al 6 aprile vedrà in scena la pièce “Notte segreta”, scritto e diretto da Francesco Randazzo. Lo spettacolo, ospite del Teatro Stabile di Catania, è prodotto dalla compagnia siracusana “La bottega del pane” e vede come protagoniste Emanuela Trovato e Rossana Veracierta. «Al centro del racconto ambientato nel XVII secolo – spiega l’autore e regista Francesco Randazzo – ci sono due giovani novizie delle Clarisse della Consolazione, Conforto e Assunta, chiuse nella cella di un convento barocco siciliano e sottoposte a un duro rito iniziatico e penitenziale di mortificazione della carne: devono pregare e vegliare, nel silenzio inquietante delle ore notturne, due vecchie monache morte in “odore di santità”, i cui corpi sono messi a sedere accanto a loro per spurgare i loro liquidi organici: un’’antica usanza imbalsamatoria di cui esistono tutt’oggi testimonianze in varie località del Meridione, da Palermo a Ischia. Le due innocenti e “irresistibili” ragazze si domandano il perché del loro destino, chiuse al buio, o peggio al riverbero delle luci che entrano dalle feritoie o che provengono da flebili torce e lumi, con le ombre spaventose e tremolanti come sfondo e le morte a far da compagnia». Conforto e Assunta, nel loro raccontare e raccontarsi, per sempre legate l’una all’altra, rivendicano il loro usurpato diritto di vivere con gioia e libertà la giovinezza.

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