EQUITA’ E GIUSTIZIA: IN ITALIA C’E’?
apprezzo i principi ispiratori del Suo Governo e le Sue iniziative, davvero lodevoli e condivisibili, che danno speranza a tutti gli Italiani.
Mi permetta un’osservazione: in Italia è consentito intraprendere un’attività lavorativa (barbiere, idraulico, meccanico, etc.) e lo stesso avviene per la maggior parte delle attività professionali (avvocato, commercialista,agronomo, ingegnere, etc.), ma non per tutte: infatti è il caso di chi, avendo conseguito la laurea in farmacia, o titolo equipollente, pur in possesso dell’abilitazione all’esercizio della professione di farmacista, non gli è consentito svolgere in proprio la sua professione.
Non pensa anche Lei che questo sia un clamoroso caso di Iniquità e di Ingiustizia?
E visto che il Suo è un Governo tecnico e non politico, non sarebbe il caso di applicare, finalmente, i principi di Equità e di Giustizia anche ai farmacisti?
Grato per l’attenzione e con l’augurio di buon governo, porgo distinti ossequi.
Luigi Solarino solarino@unict.it