FENOMENO ACQUA ALTA, CITTADINI SUL PIEDE DI GUERRA

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 AUGUSTA. I residenti del popoloso quartiere di Via delle Saline, incrocio Lungomare Rossini, sono imbufaliti. Sono imbufaliti perché le recenti piogge hanno nuovamente trasformato il loro quartiere in un calle veneziana tormentata dal ciclico fenomeno dell’acqua alta. Sono imbufaliti perché la ditta che sta asfaltando il cosiddetto lungomare non ha provveduto alle opportune canalizzazioni per evitare che il quartiere si trasformi in un’enorme pozzanghera, mentre tali canalizzazioni sono state messe in opera  nel piazzale antistante il lido Granatello, circondato  da un comodo marciapiede. Un residente, R.P., che ogni mattina fa jogging proprio nei pressi del Granatello, si lamenta che quell’ampio piazzale è stato abbellito perché in quel lido insiste il circolo nautico frequentato da persone di picco della città. “Quella è solo un piazzale per parcheggiare le automobili, le automobili dei ricchi di Augusta”, IMG_7625.JPGinveisce R.P., che continua: “perché la strada non è stata asfaltata fino a Punta Izzo, dove, tra l’altro, ci sono i lidi della Marina Militare? Che figura facciamo con ammiragli e ufficiali che soggiornano in Augusta? Non solo non ci sono asfalto né marciapiede né canalizzazioni, ma nemmeno una lampadina per illuminare quel prolungamento di strada,  che conduce, appunto, ai lidi ufficiali e che è importante  per noi che facciamo jogging la mattina presto anche nelle ore buie. Questa problematica è stata già affrontata su questa testata, quando, recentemente, abbiamo riferito proprio delle lamentele dei residenti del quartiere di Via delle Saline che, appunto, lamentano trattamenti differenti: migliori per i “signori” del Granatello, cittadini, dunque, di serie A, e scadenti o, peggio, dannosi, per chi abita in Via delle Saline, appunto,considerati cittadini di serie B. L’assessore Santino Rinzivillo, punto nel vivo, da quest’accusa, ha risposto che il piazzale di fronte al Granatello è stato così “curato” per motivi di protezione civile, perché si tratta di un’area prevista, in caso di calamità, come centro di raccolta. “centro di raccolta di chi?”, risponde D.Z., cittadino residente in Via delle Saline. “Noi abbiamo i nostri spazi privati dove raccoglierci in caso di calamità; quell’area del Granatello, che è pubblica,a chi serve se lì ci sono soltanto residenti stagionali?” La perplessità, dunque, è forte e se non si agisce, da parte dell’amministrazione civica, i cittadini imbufaliti agiranno in sede giudiziaria chiedendo al Comune un congruo risarcimento danni per tutti i guasti rovinosi prodotti a case e automobili in séguito all’acqua alta dovuto a piogge e a mareggiate. Già questa mattina (sabato 16) una folta rappresentanza di residenti del quartiere avrà un abboccamento con un avvocato civilista per avviare legale contro il Comune, contro, cioè, l’Amministrazione Carrubba, che, finora, non ha dato segni di interessamento né in séguito agli appelli sui giornali né a varie diffide scritte dal giornalista Giorgio Càsole e depositate al Comune.

    D.C.  –  foto di Roberto Patronaggio

FENOMENO ACQUA ALTA, CITTADINI SUL PIEDE DI GUERRAultima modifica: 2010-10-15T00:20:00+02:00da leodar1
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