NUOVA ATTIVITA’ DI MONITORAGGIO DELLA QUALITÀ DELL’ARIA NEL SIRACUSANO

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La Struttura Territoriale di Siracusa dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente (ARPA) della Sicilia ha avviato, dal 1° ottobre 2010, in via sperimentale, insieme alla Provincia Regionale, una nuova attività di monitoraggio della qualità dell’aria nel comprensorio industriale siracusano. Tale attività, che vede anche la partecipazione del Consorzio Industriale per la Protezione dell’Ambiente (CIPA), si realizza mediante campionamenti di aria, istantanei e automatici, attivati durante le fasi acute di cattiva qualità dell’aria, al superamento di soglie di concentrazione fissate da ARPA e Provincia. I nuovi dispositivi elettronici sono stati installati all’interno di n. 9 stazioni della rete interconnessa, opportunamente scelte, al fine di rappresentare al meglio l’area di indagine, comprendente i comuni di Siracusa, Augusta, Mellilli e Priolo Gargallo. A tal proposito il Direttore del Dipartimento ARPA di Siracusa, Gaetano Valastro, dichiara che: “Questo monitoraggio scaturisce dall’esigenza di correlare i disturbi olfattivi lamentati dai cittadini dell’hinterland della zona industriale con le concentrazioni di inquinanti che le stazioni non rilevano e che potrebbero essere responsabili di tali episodi. Le stazioni della rete di rilevamento analizzano gli inquinanti normati dalla legge, quali ad esempio: anidride solforosa, idrocarburi non metanici, idrogeno solforato e Benzene; adesso, grazie a questo nuovo sistema di campionamento effettuato con dispositivi automatici (Canister), inseriti all’interno delle nove centraline, che si azionano al superamento di soglie fissate per i suddetti composti, saremo in grado di verificare le concentrazioni di una più vasta gamma di inquinanti, ovvero composti aromatici, solforati, paraffine e olefine alogenate, idrocarburi alifatici per un totale di circa 70 parametri. Tutte le analisi saranno effettuate presso la nostra struttura ed una prima valutazione dei dati verrà effettuata dopo i primi tre mesi di monitoraggio”  Luigi Solarino, presidente di Decontaminazione Sicilia, e Giacinto Franco, vicepresidente di AugustAmbiente, in riferimento a quanto comunicato dall’Arpa, hanno dichiarato: “Il nuovo sistema di campionamento dell’aria effettuato con dispositivi automatici (Canister), inseriti al’’interno in nove centraline è sicuramente un passo avanti nel monitoraggio dell’aria nel comprensorio del petrolchimico siracusano. Trattasi tuttavia di campionamenti istantanei e non continui (24 ore al giorno per 365 giorni all’anno) non effettuati direttamente al camino e non comprendono gli organo-clorurarati quali Diossine, Dibenzofurani, Policlorobifenili, Esaclorobenzene e PM2,5. Come Decontaminazione Sicilia e AugustAmbiente, abbiamo formalmente e ripetutamente suggerito alla Regione, alla Provincia  e ai Comuni interessati l’adozione di sistemi di controllo in continuo al camino (già esistenti e impiegati in altre realtà industriali italiane ed europee), che rilevano i pericolosissimi inquinanti sopra elencati, ma a oggi nessuna risposta ci è pervenuta. Ci sorprende non poco il silenzio assordante, colpevole e preoccupante dei Sindaci di Augusta, Priolo e Melilli istituzionalmente responsabili della salute dei cittadini”.

    Luigi Solarino –  Giacinto Franco

FENOMENO ACQUA ALTA, CITTADINI SUL PIEDE DI GUERRA

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 AUGUSTA. I residenti del popoloso quartiere di Via delle Saline, incrocio Lungomare Rossini, sono imbufaliti. Sono imbufaliti perché le recenti piogge hanno nuovamente trasformato il loro quartiere in un calle veneziana tormentata dal ciclico fenomeno dell’acqua alta. Sono imbufaliti perché la ditta che sta asfaltando il cosiddetto lungomare non ha provveduto alle opportune canalizzazioni per evitare che il quartiere si trasformi in un’enorme pozzanghera, mentre tali canalizzazioni sono state messe in opera  nel piazzale antistante il lido Granatello, circondato  da un comodo marciapiede. Un residente, R.P., che ogni mattina fa jogging proprio nei pressi del Granatello, si lamenta che quell’ampio piazzale è stato abbellito perché in quel lido insiste il circolo nautico frequentato da persone di picco della città. “Quella è solo un piazzale per parcheggiare le automobili, le automobili dei ricchi di Augusta”, IMG_7625.JPGinveisce R.P., che continua: “perché la strada non è stata asfaltata fino a Punta Izzo, dove, tra l’altro, ci sono i lidi della Marina Militare? Che figura facciamo con ammiragli e ufficiali che soggiornano in Augusta? Non solo non ci sono asfalto né marciapiede né canalizzazioni, ma nemmeno una lampadina per illuminare quel prolungamento di strada,  che conduce, appunto, ai lidi ufficiali e che è importante  per noi che facciamo jogging la mattina presto anche nelle ore buie. Questa problematica è stata già affrontata su questa testata, quando, recentemente, abbiamo riferito proprio delle lamentele dei residenti del quartiere di Via delle Saline che, appunto, lamentano trattamenti differenti: migliori per i “signori” del Granatello, cittadini, dunque, di serie A, e scadenti o, peggio, dannosi, per chi abita in Via delle Saline, appunto,considerati cittadini di serie B. L’assessore Santino Rinzivillo, punto nel vivo, da quest’accusa, ha risposto che il piazzale di fronte al Granatello è stato così “curato” per motivi di protezione civile, perché si tratta di un’area prevista, in caso di calamità, come centro di raccolta. “centro di raccolta di chi?”, risponde D.Z., cittadino residente in Via delle Saline. “Noi abbiamo i nostri spazi privati dove raccoglierci in caso di calamità; quell’area del Granatello, che è pubblica,a chi serve se lì ci sono soltanto residenti stagionali?” La perplessità, dunque, è forte e se non si agisce, da parte dell’amministrazione civica, i cittadini imbufaliti agiranno in sede giudiziaria chiedendo al Comune un congruo risarcimento danni per tutti i guasti rovinosi prodotti a case e automobili in séguito all’acqua alta dovuto a piogge e a mareggiate. Già questa mattina (sabato 16) una folta rappresentanza di residenti del quartiere avrà un abboccamento con un avvocato civilista per avviare legale contro il Comune, contro, cioè, l’Amministrazione Carrubba, che, finora, non ha dato segni di interessamento né in séguito agli appelli sui giornali né a varie diffide scritte dal giornalista Giorgio Càsole e depositate al Comune.

    D.C.  –  foto di Roberto Patronaggio