Una nuova compagnia teatrale ad Augusta: Tiatru d’o Suli

Teatro.jpgC’era bisogno di un’altra formazione teatrale ad Augusta dove già ne agiscono altre? Forse no. Ma non abbiamo saputo resistere alla tentazione di metterla su nella consapevolezza di farlo per pura passione e nella speranza di instillare a qualcuno il germe di questa antica arte che, sappiamo benissimo, fa parte della natura umana…”: con queste parole il presidente nonché regista e attore protagonista, Sergio Sillato, presenta questa sua “creatura” appena “battezzata” con il debutto al Teatro Comunale della Cittadella degli Studi di Augusta, di “Non è vero ma ci credo”, celebre commedia in tre atti di Peppino De Filippo.

Fu  rappresentata per la prima volta nel lontano 1942 ma è ancora attualissima perché come dice, e prendo ancora in prestito le parole di Sillato, “…la superstizione è uno dei tanti drammi in cui si dibatte l’uomo…dove si sviluppano intrighi, intrallazzi…dove si esercita il potere in tutte le sue forme, anche le più stupide, umiliando, il più delle volte, la dignità umana…”.

La trama di questa commedia è ben nota: tutto ruota attorno all’irrazionale superstizione del protagonista, il commendatore Gervasio Savastano, che alla fine capirà che “le cose che accadono sono frutto della quotidianità che scorre , del nostro impegno o della nostra stupidità ma mai della superstizione…”

Sergio Sillato ha voluto rendere questa celebre commedia più vicina al pubblico locale inserendo battute in lingua siciliana e l’esperimento è perfettamente riuscito perché le risate e gli applausi sono arrivati ripetutamente e molto convinti durante tutta la serata.

Il regista ha saputo caratterizzare il personaggio del superstizioso Gervasio in modo assolutamente delizioso senza mai cadere nell’esagerazione, in modo lieve com’è nel suo stile, e di questa sua leggerezza ha saputo colorare tutta la rappresentazione circondandosi di attori non professionisti, naturalmente, ma che si sono impegnati con tanta energia e divertimento a dar vita ai vari personaggi della celebre commedia.

I diritti sottratti all’infanzia

Conferenza_Diritti dei minori_locandina.jpgE’ stato di parola  il neo presidente  del Kiwanis Augusta, Gaetano Paolo Russotto,  ammiraglio riservista della Marina Militare.  Aveva promesso, durante la conferenza stampa prima dell’insediamento nella carica che si sarebbe occupato del tema dell’infanzia. A poco meno di un mese dalla “charter night”, in cui Russotto ha ufficialmente presentato il suo programma, subito dopo aver preso possesso della carica, ecco che il Kiwanis invita la cittadinanza di Augusta e non solo  a presenziare a una conferenza dal titolo impegnativo “Legislazione  nazionale e internazionale sui diritti dell’infanzia: i diritti sottratti”, venerdì 2° novembre nell’auditorium “Don Paolo Liggeri” del civico palazzo San Biagio di Via Roma. L’inizio è fissato per le 18,3°, con i saluti dello stesso presidente Russotto e del primo cittadino di Augusta, Massimo Carrubba. Ben cinque saranno i relatori, che saranno coordinati dall’avvocato Antonello Forestiere: Carmela Pace, presidente comitato provinciale UNICEF, Anna Trinchillo, sostituto procuratore  della repubblica a Siracusa, Maria Concetta Castorina, dirigente scolastica della scuola comprensiva “O.M.Corbino” di Augusta, Francesco Cannavà, psicologo, consulente tecnico del tribunale aretuseo,  Umberto Palma, presidente  comitato regionale UNICEF. Com’è noto l’UNICEF è l’organismo internazionale, che fa capo all’Organizzazione delle Nazioni Unite, ONU, per la tutela dell’infanzia nel mondo.

Non sappiamo in questo momento se sarà data al pubblico presente venerdì 20,  l’occasione di prendere la parola, dato l’orario di inizio, che, a  tutti gli effetti, come di consuetudine, non sarà mai quello ufficiale, regnando in Italia il vizio o il vezzo di  fare l’ingresso in ritardo, memori del cosiddetto quarto d’ora accademico, il quarto d’ora, cioè, che i docenti universitari – sottolineiamo universitari – sottraggono all’ora canonica di lezione. C’è da aggiungere il numero dei relatori e l’altro vizio italiano della prolissità. Non possiamo non sottolineare, però, la felice quasi coincidenza di questa conferenza con quella internazionale tenutasi a Roma in questi giorni sulla fame nel mondo, con la presenza del presidente della FAO, altro importante organismo internazionale che si occupa di aiuti alimentari per debellare finalmente la tristissima realtà delle persone che muoiono nel mondo letteralmente di fame, mentre noi occidentali  ci ammaliamo per il troppo cibo e, soprattutto, distruggiamo le derrate alimentari per non  abbassare il  prezzo sul mercato.  Fra le persone che muoiono di fame i primi e in maggior numero sono i bambini.

                  Giorgio Càsole