Concerto natalizio dell’orchestra giovanile di fiati Karl Orff

A PRIOLO, successo  del concerto natalizio dell’orchestra giovanile di fiati Karl Orff
Intanto i musicisti si stanno già preparando per la Giornata di Classificazione per Bande

orchesta fiati per pezzo Dorotea.jpg 

Giorno 27 dicembre 2009 si è svolto, nella chiesa dell’Immacolata di Priolo Gargallo, il concerto di Natale dell’associazione musicale Orchestra di fiati Karl Orff, diretta dal M° Salvatore Tralongo. L’organico è composto da giovanissimi musicisti, di età compresa tra i 12 e i 20 anni, provenienti dalla provincia di Siracusa, che sono stati capaci di eseguire un programma che spazia dai classici canti natalizi, come White Christmas, ai brani di musica classica come l’Arlesienne di G. Bizet, dall’Aria sulla quarta corda di J.S. Bach a Jingle Bell Rock di C. Wayne. L’orchestra ha riscosso numerosi consensi da parte del pubblico, catturando la sua attenzione tramite la tensione, la gioia, l’intensità e la passione creata dalla musica suonata. Il maestro ha ben condotto questi sentimenti espressi da ogni musicista, coinvolgendo e trascinando il pubblico nell’entusiasmo finale della marcia Radetzky di J. Strauss. L’associazione, nata nel 1997 a Priolo Gargallo, sotto la guida del M° Salvatore Tralongo ha ottenuto numerosi successi di non poca rilevanza, come i cinque primi premi ottenuti dai rispettivi concorsi nazionali, l’incisione del Cd Dialoghi e la recente partecipazione alla giornata commemorativa sulla Legalità, svoltasi a Palermo, il 23 maggio 2009, per ricordare l’anniversario della morte dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino (alla manifestazione era presente anche il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, per il quale i ragazzi hanno avuto l’onore di suonare l’Inno alla Gioia). L’orchestra, in continua crescita, si sta preparando a partecipare alla Giornata di Classificazione per Bande che si terrà ad aprile a Biancavilla (CT).

 

    Dorotea Roggio

 

 

 

 

“Insieme”: ad Augusta grande spettacolo di solidarietà per gli alluvionati di Messina

jammacrew.jpgQuando la motivazione è nobile, quando il fine è umanitario e si riesce a coinvolgere alcune realtà artistiche della città ecco allora che si ha il piacere di assistere a uno spettacolo davvero bello, vario, emozionante e divertente quale quello che ci è stato regalato ieri sera al Teatro Comunale di Augusta.

E’ stata unasorta di “maratona” piacevolissima, durata più di tre ore, fortemente voluta dai Lions e patrocinata dal Comune di Augusta, che ha visto alternarsi sul palcoscenico vari artisti locali sia nel campo della musica che in quello della danza che nella recitazione sia comica che drammatica.

Hanno “rotto il ghiaccio”, aprendo la serata, la band “Jamakrew”, sei ragazzi di Augusta, tre strumentisti e tre cantanti, che fanno una musica reggae e che ci hanno regalato alcune canzoni di loro creazione.

A seguire alcuni allievi del corso di musica della scuola media “Todaro” che, insieme ai loro docenti di pianoforte, chitarra classica e flauto traverso, hanno eseguito alcuni celebri e delicati brani di musica classica, dalla ninnananna di Brahms a una colonna sonora di Morricone.

E’ stata poi la volta dell’esibizione della prima delle due corali presenti, la “Jubilaeum”, che, diretta dal maestro Luigi Trigilio, ci ha regalato alcune deliziose interpretazioni che hanno spaziato da motivi dedicati a Roma a un motivo in spagnolo e a uno in dialetto calabrese.

E’ toccato poi a un giovane e a un operatore del Centro Zucca, un centro di aggregazione giovanile per ragazzi dai 15 ai 25 anni gestito da una cooperativa (una bella realtà di Augusta che ha riaperto i battenti, dopo un periodo di chiusura, grazie alla ferma volontà di un assessore che ha preso a cuore la vicenda e che è sempre molto vicina ai ragazzi e agli operatori del centro), offrirci il primo dei loro tre momenti di spettacolo, quello teatrale, con l’interpretazione della celebre lirica di Totò “’A livella”.

E’ salita sul palco, poi, la seconda delle corali presenti che, in realtà, è costituita da due gruppi: la vera e propria corale Euterpe, insieme da lunga data, e la “neonata” corale di voci bianche “Fabio Blandino”, l’unica di questo genere in città; entrambi queste “ensemble” sono dirette dal maestro Rosi Messina che ha scelto, per i suoi giovani cantori, brani come “What a wonderful word” e “Go tell it on the mountain” mentre alla corale Euterpe ha fatto interpretare particolarissimi gospel, davvero molto belli e lei stessa ha poi cantato da solista nell’ultimo brano in scaletta.

C’è stato, poi, il secondo momento di spettacolo dei ragazzi del centro Zucca con una scenetta divertentissima di cabaret che aveva luogo in un ufficio di collocamento tra l’impiegato e un improbabile cliente che, con il suo modo di fare, riesce a far perdere la pazienza al malcapitato impiegato.

E’ stata poi la volta della danza con uno splendido e affascinante balletto di alcune allieve della palestra Gold’s Gym che hanno simulato di essere dei delfini in mezzo al mare, i nostri complimenti più calorosi alle ragazze e alla loro insegnante che ha saputo immaginare e far interpretare questo “quadro danzante”.

Durante la serata, tra un cambio di scena e l’altro, si è esibita anche una giovane cantante di Augusta, Giorgia Fazio, che con la sua voce potente ma dolcissima ha interpretato prima una canzone di Britti e poi una della Houston.

A conclusione di questa lunga ma bellissima maratona di spettacolo di solidarietà tutti i ragazzi del Centro Zucca sono saliti sul palco per cantare e suonare la canzone-simbolo del terremoto in Abruzzo, “Domani”, da loro “adattata” ad hoc, in alcune parole, per gli alluvionati della provincia di Messina.

Speriamo che questo spettacolo sia il primo di una lunga serie, che non ci sia bisogno di un evento tragico per poter applaudire queste nostre realtà artistiche anche se non dobbiamo mai dimenticar questi nostri poveri fratelli sfortunati; ne esistono tante sul territorio, valorizziamole, diamo loro il giusto spazio perché così come la cultura è libertà anche lo spettacolo, in tutte le sue forme, lo è.

 

    Daniela Domenici

Enrico Brignano, terza “stella” di Cittàdellanotte ad Augusta

Enrico Brignano, terza “stella” di Cittàdellanotte ad Augusta

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Straordinario, divertente, trascinante, assolutamente da “standing ovation” (che si è in effetti avuta a fine spettacolo): Enrico Brignano con “Sono romano ma non è colpa mia” ieri al teatro Cittàdellanotte di Augusta merita questi e molti altri aggettivi.

Lo spettacolo è stato scritto da Brignano e da Mario Scaletta con la collaborazione ai testi di Augusto Fornari; la regia è firmata dallo stesso Brignano che per le musiche si è avvalso dell’ormai storica collaborazione con il maestro Federico Capranica. In scena una piccola “ensemble” di sei musicisti che hanno sottolineato il susseguirsi dei vari momenti di questo one- man-show: Federico Capranica, direttore e piano, Luciano Nevi alla batteria, Flavio Ianiro al sax, Maurizio Pizzardi alla chitarra, Vittorio Sonsini al basso e Stefano Svizzeri alle tastiere. I nostri complimenti vanno anche all’ottimo disegno luci e all’originale idea scenografica.

Vogliamo ancora una volta ringraziare il direttore artistico di Cittàdellanotte, che di questo spettacolo è anche il direttore tecnico, Marco Pupin, per averci regalato un altro momento di grande spettacolo con la S maiuscola; ne avevamo già avuto qualche sentore dal “tutto esaurito” della prima serata (e considerate che il teatro ha una capienza di quasi mille posti) che si è ripetuto ieri.

Enrico Brignano non solo ha “tenuto” il palcoscenico per oltre tre ore senza mai un momento di “defaillance” o di caduta di tono ma ha “colorato” il suo spettacolo anche di argomenti sociali e politici “importanti” con la sua consueta delicatezza aggiungendo al tutto, e questa è per noi una scoperta, dei momenti musicali in cui ha sfoderato una voce davvero notevole. Altra sua qualità attoriale che ha arricchito lo spettacolo la sua capacità di alternare due voci, maschile e femminile, quasi una sorta di “ventriloquismo” formidabile e velocissimo, permetteteci il termine.

La seconda parte dello spettacolo è stata quella più “impegnata”, più intrisa di contenuti politici anche se presentati in modo assolutamente ironico: Enrico ha interpretato, in sequenza, Giulio Cesare e sua moglie Calpurnia e quattro “rivoluzionari” di quattro nazionalità diverse; anche qui ha esibito una padronanza delle varie lingue assolutamente divertente: dal francese al russo, dal cubano al cinese, abbigliamento, musica e parole in libertà ma sempre perfettamente consone.

     Daniela Domenici

Applauditissimo Concerto della Corale Iubilaeum

GSF_9971.JPGNote di Natale è il titolo che la Corale Iubilaeum ha voluto dare al concerto, tenuto il 27 dicembre nella chiesa di san Francesco da Paola in Augusta e patrocinato dal Rotary club di Augusta.

I canti presentati sono stati di indubbio valore artistico e i coristi li hanno eseguiti in maniera eccelsa, diretti da Luigi Trigilio e accompagnati al pianoforte dal professore Salvo Passanisi.

Nella prima parte sono stati eseguiti “Adeste fideles”, invito rivolto ad adorare il Bambino Gesù, “Santa Maria”, “Ave Maria” di Arcadelt e “Quanno nascette Ninno”, più nota come “Tu scendi dalle stelle”.

La seconda sezione del concerto ha proposto “Gabriel’s oboe”, meglio nota come “The Mission”, abbinata alla preghiera dell’Angelo custode, seguita da due canti in onore della terra calabra, brani con cui la Corale ha vinto due concorsi, uno a Reggio Calabria e l’altro ad Alessandria della Rocca, e dal “Magnificat” di monsignor Frisinna.

E’ stata poi la volta del “Gloria” di Vivaldi, della nenia in dialetto siciliano “La Ninna Nanna” di Ferrauto e “Amazing Grace”, in lingua inglese.

Il numeroso pubblico presente ha applaudito calorosamente, mostrando di aver gradito lo spettacolo offerto e la performance indimenticabile della solista, Sarah Marturana, ragazza con doti canore indiscutibili.

Chiaramente soddisfatti il presidente del Rotary, ingegner Ricciardi, e quello della Corale, Melchiorre Fragalà, che hanno ringraziato i presenti per l’apprezzamento mostrato e i coristi per il grande impegno  prestato.

Il vicesindaco, Calogero Geraci, ha presenziato con la gentile consorte, così come l’ingegner Ricciardi, ricevendo ambedue il gagliardetto della Corale e offrendo quello dell’Amministrazione comunale il primo e quello del Club il secondo.

Molti i soci del Rotary presenti, ma anche di altri Club Service della città e  un numeroso pubblico che ha gremito la chiesa per assistere al concerto. Apprezzata tra il pubblico la presenza della concittadina, la soprano Lia Lanteri Annunziata.

In conclusione “Panis Angelicus”, “Happy Christmas” e “Happy Day”, seguita da una standing ovation, con l’augurio che il nuovo anno sia colmo di pace per tutti.

Sicuramente indelebile rimarrà nel cuore di tutti i presenti quella bella serata all’insegna del bel canto e dell’impegno personale, che può portare alla realizzazione di un riuscito lavoro collettivo, grazie alla collaborazione di tutti, nel pieno rispetto dei ruoli individuali.         

         

   Carmela Mendola     –  foto  G. Scapellato

MAGICAMENTE ABILI

magicamente%20abili.jpgSei ragazzi diversamente abili selezionati dal “Mago” Salvo Testa, in arte Raptus, sono stati  i protagonisti dello spettacolo” Da Diversamente a Magicamente Abili” messo in scena a Città della Notte lunedì 21 dicembre .

La rappresentazione è stata fortemente voluta dal presidente  del Rotary Club di Augusta, Giuliano Ricciardi il quale ha vinto la scommessa confidando  nella possibilità di valorizzare le capacità latenti di questi ragazzi che, se opportunamente stimolati e sollecitati, riescono a esprimersi con grande forza e senza alcuna differenza rispetto ai normodotati. 

magic%20abili%201.jpg“La nostra scommessa”,- afferma il Ricciardi,-“ è quella aver mandato in scena questi ragazzi con esercizi, numeri ed esperimenti, di solito eseguiti soltanto da grandi illusionisti; vere e proprie magie anche per la maggior parte delle persone normodotate”. “Ci siamo avvalsi”,- ha continuato soddisfatto il presidente -, dell’esperienza di  Salvo  Testa, e siamo certi di aver collaborato nell’opera di  sensibilizzazione dell’opinione pubblica verso le tematiche di integrazione sociale delle persone diversamente abili, mettendo agli atti una vera autentica testimonianza di condivisione e di servizio”.

magico%20abili%202.jpgLa manifestazione ha registrato una partecipazione diretta e calorosa del numeroso pubblico che ha riempito la grande “Sala Cannata” e che ha beneficiato della straordinaria performance del “Mago” che è riuscito a far   sparire nel nulla una sigaretta accesa, a rompere a distanza tre bicchieri di vetro, a togliere la giacca a due spettatori e a indossarle nonostante fosse stato adeguatamente legato, a tagliare a pezzi una cravatta e a riconsegnarla incredibilmente integra  a uno spettatore. 

Ma l’emozione è stata immensa quando simili attività di illusionismo e di prestidigitazione sono state eseguite dai ragazzi diversamente ma magicamente abili con lunghi, sentiti e accorati applausi, con punte di vera commozione laddove le lacrime si sono associate alle risate e  manifestazioni varie di gioia.

Dottore”- mi sono sentito addosso un signore di dietro che ha stento tratteneva il pianto, che con la voce accorata e abbracciandomi ha tenuto a dirmi- “veda, quello è mio fratello”.

Sì, credo proprio, che il presidente del Rotary di Augusta, unitamente ai suoi collaboratori, abbia perfettamente raggiunto l’obiettivo prefissato,  di far cadere così un altro tabù del lungo percorso, non privo di ostacoli e di difficoltà, per una piena e completa integrazione dei diversamente abili, nei vari aspetti della nostra realtà sociale.

Gaetano Gulino

EVVIVA SANTA LUCIA

ANCHE AD AUGUSTA <<EVVIVA SANTA LUCIA>> CON UNO SPETTACOLO  DI  GIOVANI

SantaLuciaSvezia.jpgÈ considerata dai devoti la protettrice degli occhi, degli oculisti, degli elettricisti e viene spesso invocata per guarire dalle malattie degli occhi.

La sua festa liturgica ricorre il 13 dicembre; inizialmente la festa cadeva in prossimità del giorno del solstizio d’inverno (da cui il detto “santa Lucia il giorno più corto che ci sia”); comunque, l’associazione non è’ assoluta, in quanto nell’emisfero sud della Terra è uno dei giorni più lunghi dell’anno.

È festeggiata in molte città, e in particolare è la patrona di Siracusa.

La sua è una festa molto sentita che convoglia nella città siciliana una enorme quantità di fedeli.

Ma questa Santa è celebrata anche ad Augusta. Infatti giorno 11 dicembre è stato messo in scena il martirio di questa giovane siracusana che, prendendo per esempio Sant’Agata, contrasta il prefetto di Siracusa Pascasio perché non vuole sacrificare agli dei di Roma e professa ardentemente la sua fede cristiana.

Nuova immagine.pngQuesto piccolo spettacolo , che per la parrocchia augustana della Madonna del buon consiglio (da tutti conosciuta come Santa Lucia ) non voleva essere una fonte di intrattenimento, ma anzi un voler ricordare la santa a cui è dedicata la chiesa. A metterlo in scena i ragazzi del 5° anno A.C.G.  (Azione Cattolica Giovani) che hanno ricevuto i complimenti da tutta la comunità per la loro interpretazione.

Il 13 dicembre inoltre è stata fatta una processione in onore della santa e la messa ha avuto luogo presso “la scardina”. Qui i fedeli sono stati trascinati dal loro entusiasmo e per la via della città hanno esclamato: “ Evviva Santa Lucia”.

          Domenica Castro

Margarita e il Gallo

LOC_MARGARITA.jpgL’argomento è greve, molto greve. Si può sintetizzare in una sola battuta: bisogna  dare il c. e non in senso figurato.  Attenzione! Non si tratta d’una scena registrata in una casa d’appuntamento per omosex o  per amanti dei trans (visto il can can mediatico di questi giorni in séguito alla scoperta  del giovane presidente della Regione Lazio, Marrazzo, già noto conduttore televisivo di RAI TRE, nella casa di un  trans). No. La battuta sintetizza il leit-motiv della commedia boccaccesca Margarita e il gallo del 55enne Edoardo Erba, nato a Pavia, formatosi al Piccolo Teatro di Milano diretto da Giorgio Strehler,ma residente a Roma. Andata in scena per la prima volta nel 2006, con riscontri positivi da parte di pubblico e di critica, la commedia è stata messa in scena, per la prima volta in Sicilia, grazie alla “Compagnia delle Isole”, al teatro Brancati di Catania, mercoledì 2 dicembre, per la regìa di Angelo Tosto, che ha curato anche  la scenografia.

Una commedia del genere,   che affonda le radici negli antichi spettacoli dell’Atellana e dei Fescennini  per risalire, attraverso Plauto fino a Machiavelli della Mandragola ,   non poteva che essere rappresentata a Catania in un teatro intitolato a quel Vitaliano Brancati autore di  un romanzo sul gallismo, con  latente omosessualità, qual è il Bell’Antonio,  ambientato proprio nella città etnea. Il “Brancati” è un piccolo teatro, sorretto esclusivamente da finanziatori privati. ll  suo direttore artistico è Tuccio Musumeci, popolarissimo (almeno nella Sicilia orientale) attore comico catanese, con una pluridecennale esperienza lavorativa allo Stabile di Catania, a fianco di Turi  Ferro e di Pippo Pattavina, entrambi attori di grande appeal comico. Il motto programmatico di questo teatro dev’essere lo stesso di quello di Plauto: risum movère.  Soprattutto in tempi di crisi,  come quelli che stiamo  attraversando, il pubblico va a teatro per ridere, come ai tempi plautini. E quando la comicità sgorga dalle situazioni di sesso, le risate sono più grasse. Il “Brancati” è alla seconda stagione teatrale. Ha bisogno di  farsi conoscere come macchina da sicuro spettacolo comico. Gli spettatori saranno richiamati, si abboneranno e saranno fidelizzati  dalla presenza fissa dei loro beniamini, come lo stesso Musumeci, Marcello Perracchio, Agostino Zumbo, Filippo Brazzaventre, Debora Bernardi.

margarita.jpgBernardi e Brazzaventre sono i protagonisti della pièce di Erba, ambientata in una favolistica Firenze del Cinquecento, al’interno di una magione signorile, su cui, però, incombe lo spettro della miseria. Il padrone di casa, Annibale, è uno stampatore che sta per essere travolto dai debiti. L’unica sua possibilità di risalire dalla china è quella di ricevere  un lucroso incarico a corte.  Per la bisogna, allora, si rivolge a un certo visconte Morello (attenzione al cognome: così viene chiamato il nobile cavallo dal bel mantello nero). Il visconte lo aiuterà, ma a una condizione: vuole” ingroppare” la moglie di Annibale, naturalmente dal…didietro. Non voglio continuare nell’esposizione.   Posso dirvi soltanto che, alla fine,  ci sarà  un totale capovolgimento di ruoli, il colpo di scena finale, un matrimonio di redenzione,   un outing di pulsioni inconfessate e un consequenziale compromesso per godere dell’amato bene.  Le risate sono assicurate, anche quelle fragorosamente sonore, come quelle che, la sera della prima, salivano dalla platea, al cui centro, al posto d’onore, sedeva un compassato Pippo Pattavina. Grottesca l’interpretazione di Brazzaventre, che non sembrava Brazzaventre talmente deformato in viso, per il fine del risum movère, nella parte dell’indebitato Annibale, splendida la prova attorale di Debora Bernardi  in quella di Margarita. Alessandra Cacialli, madre di Debora nella vita reale, è stata una dolce e nobile moglie di Annibale, Lino De Motta, un simpatico seppur ributtante frate “machiavellico”,  pronto a far peccare una donna per soddisfare la propria vanità, Vittorio Bonaccorso, un gagliardo e bel Morello, che scopre il valore del sentimento dopo aver appagato il senso della lussuria. Si replica fino al 20 dicembre.

              Giorgio Càsole

Davide Sbrogiò

Dal teatro greco alla fiction TV

orestiadi.jpgDavide Sbrogiò, attore teatrale di origini augustane, ha appena concluso una fortunata tournèe con l’INDA di Siracusa, con cui si è formato sin dal 1994, e approda sul piccolo schermo a Mediaset nei panni di un medico nella fiction “L’Onore e il Rispetto II” con la regia di Salvatore Samperi. E’ solo un piccolo cammeo per lui ma che conferma la sua versatilità nel passare, con la stessa disinvoltura e bravura, dalle tavole del palcoscenico ai set televisivi. Ha anche girato qualcosa per il grande schermo; infatti ha da poco concluso le riprese di un “corto”, “Algià Hotel – una lontana storia d’amore” insieme a Isabl Russinova e per la regia di Manuel Giliberti.
Nella scorsa stagione estiva, prodotta dall’ INDA, come dicevamo, Davide Sbrogliò ha recitato al fianco di Giorgio Albertazzi nell’Edipo a Colono di Sofocle, per la regia di Daniele Salvo, nel ruolo di Corifeo; (per una sostituzione) nella Medea di Euripide al fianco di Elisabetta Pozzi per la regia di Krystof Zanussi, nel ruolo di Egeo, ed infine nelle Supplici di Eschilo, spettacolo portato poi giro per l’Italia, nei panni dell’Araldo egizio.
Il suo curriculum artistico vanta maestri e colleghi di grande prestigio come Paola Gassman, Aldo Reggiani, Giovanni Cutrufelli, Ivana Monti, Lamberto Puggelli, Tuccio Musumeci e Walter Pagliaro. Davide Sbrogiò è dotato di una fisicità che ricorda molto le classiche forme greche ed è quindi particolarmente adatta ai canoni richiesti per rappresentazioni di tal sorta; le sue interpretazioni sono sempre molto puntuali, precise e ricercate e iniziano dallo studio della giusta postura per finire con la corretta vocalità grazie a uno strenuo ed accurato “labor limae”.

      Daniela Domenici

 

 

Giochi in città R-evolution

Giochi in città R-evolution a Villasmundo

045.JPGVi ricordate in TV “Giochi senza frontiere”, trasmissione che ha fatto epoca in cui squadre di vari paese europei, tra cui l’Italia, si affrontavano con spirito di assoluta correttezza in giochi divertenti e originali, ogni volta diversi e ogni volta in una differente città europea, in cui una squadra poteva giocare il jolly nel gioco in cui si sentiva più forte?

Ecco, nello spirito di questa famoso gioco televisivo e con le stesse regole, è iniziato ieri sera a Villasmundo, cittadina del comune di Melilli (che ha dato il suo patrocinio), grazie all’Associazione Culturale “Sciuscià”, la tre-giorni di “Giochi in città – R-evolution”. Due dei soci fondatori di questa associazione ci hanno dichiarato, in un’intervista prima del fischio d’inizio, che il loro scopo era far rivivere le emozioni e il divertimento di un evento simile che si è svolto sempre a Villasmundo negli anni ’80 e ’90 e che si chiamava “Giochi senza quartiere”.

E dobbiamo ammettere che ci sono riusciti alla grande perché l’organizzazione è stata semplicemente perfetta: sono riusciti a coinvolgere 100 ragazzi dai 15 ai 25 anni divisi in dieci squadre, ognuna delle quali era caratterizzata da un nome di battaglia, un nickname, e dalle magliette di un colore diverso per ogni squadra che era composta, in modo equo per la “par condicio” e le “quote rosa”, da 5 ragazzi e 5 ragazze. Nove delle dieci squadre erano di Villasmundo, una era “ospite” della vicina città di Augusta, diciamo in trasferta. I 100 ragazzi sono stati “sistemati” su una tribuna di fronte al “campo di gioco” (la piazza principale di Villasmundo) e con molta correttezza e fair play, parola amata e usata dai giudici della televisiva “Giochi senza frontiere”, sono entrati nello “spirito” della serata divertendosi e coinvolgendo nel loro divertimento il pubblico presente, soprattutto, naturalmente, le famiglie.

Per spirito puramente “campanilistico” vogliamo dirvi che la squadra “ospite” di Augusta era composta da giovani appartenenti al “Centro Zucca”, un luogo di aggregazione e prevenzione del disagio giovanile sito in via Marina Ponente, in cui ragazzi e ragazze possono sempre trovare ascolto, accoglienza, musica, gioco, informatica e tanto altro grazie a operatori (psicologi, sociologi, animatori) preparati e attenti. Ed  è un po’ anche a questa struttura megarese che l’associazione culturale Sciuscià di Villasmundo, che ha organizzato questa formidabile tre-giorni di “Giochi in città”, si ispira:ci hanno dichiarato che il loro sogno e il loro scopo ultimo è quello di creare un centro di questo tipo per i ragazzi di Villasmundo.

E sempre per puro “campanilismo” (se non si fosse capito chi scrive vive ad Augusta) concludiamo con una nota di colore: la prima gara di esordio, per scaldare il campo di gioco ed entrare nello spirito della gara, che era il classico “tiro alla fune”, è stata vinta, dopo varie manches (come direbbero gli storici giudici di “Giochi senza frontiere”), dalla compagine del Centro Zucca di Augusta che, in gara, ha come nickname “Team Impact”, la “Squadra dell’Impatto”…e che impatto iniziale!!!

Vogliamo tributare i nostri più calorosi e sentiti complimenti all’Associazione Culturale SCIUSCIA’ di Villasmundo per la perfetta organizzazione e auguriamo loro di poter ripetere questo evento ma, soprattutto, di poter realizzare il loro sogno.

        Daniela Domenici