AUGUSTA, UOMINI IN NERO BUSSANO A CASA DI POMERIGGIO

uomini in nero bisAugusta. Uomini in nero stanno girando per le strade di Augusta nelle prime ore del pomeriggio. Non si tratta di agenti della Cia (Central intelligence agency), l’agenzia americana di spionaggio che sta perlustrando il terreno nell’attesa che sbarchi un pezzo grosso, se non il più grosso, della Casa Bianca. Non si tratta nemmeno di alieni mascherati che vogliono studiarci da vicino nella nostra intimità domestica. Però si tratta egualmente di uomini vestiti di nero, si tratta di agenti  per conto di qualche misteriosa entità, si tratta di sconosciuti che vogliono entrare in casa. Bussano  alle vostre/nostre case nelle prime ore del pomeriggio, con la quasi assoluta certezza di trovare qualcuno,  si spacciano per inviati della società del gas che vuole praticarvi/ci – chissà perché – uno sconto. Vogliono, però, vedere l’ultima bolletta del consumo del gas. Attenzione! Ci sono tre ipotesi: – possono essere esperti del furto con destrezza o, peggio, della rapina, possono essere truffatori,  possono essere estortori di un contratto per una società concorrente di quella per cui pagate la bolletta o possono carpire il numero del contatore e poi far pervenire una bolletta intestata alla società concorrente, senz’aver firmato il debito contratto. In ogni caso possono essere guai.

Giorgio Càsole                                                                                       

A CATANIA SI RESPIRA ARIA DI CULTURA, MUSICA E ARTE

Il municipio aperto per un bellissimo evento, il concerto diretto dal Maestro Fabio Raciti

ctCatania. Come ormai di consuetudine un’altra domenica all’insegna della musica, dell’arte e della cultura al Municipio di Catania aperto per l’occasione a migliaia di visitatori. L’arrivo del sindaco al Palazzo degli elefanti, molto cordiale con i presenti, fa partire dal Salone Bellini gremito di pubblico l’Inno di Mameli cantato dal baritono Salvo Todaro e accompagnato dal quartetto d’Archi Catanese, dal maestro e violinista Fabio Raciti e dal pianista Giovanni Raddino.  Un concerto da camera con arie famose tra cui quelle di Mozart, Bellini, Verdi. Mentre il pubblico ascoltava estasiato il concerto diretto dal maestro Fabio Raciti violinista e direttore d’orchestra, docente del Liceo Musicale Statale “Turrisi Colonna” di Catania, i visitatori potevano ammirare la bellezza del Palazzo degli elefanti, un vero e proprio tour con guide turistiche, tra le tele del pittore Giuseppe Sciuti, e sembrava quasi di trovare un tesoro nascosto dentro le stanze del Palazzo, scoprendo la storia catanese che trasudava dai muri dei corridoi pieni di quadri di pittori del Risorgimento.. Un’ottima iniziativa che fa capire l’importanza della conoscenza della storia delle proprie radici, arricchendo il bagaglio culturale che permette di comprendere e vivere appieno la città.

Mariangela Scuderi

Operazione Mare Sicuro, trasportate a terra 9 persone soccorse in mare che necessitavano di urgenti cure mediche

soccorso Durande de la penneL’intervento degli elicotteri delle due unità della Marina Militare, in zona in quanto parte del dispositivo navale dell’Operazione Mare Sicuro, si è reso necessario per evacuare 3 adulti e 6 bambini, soccorsi in mare dall’ONG Aquarius, che presentavano patologie non trattabili a bordo. Una volta recuperati i pazienti grazie ad una complicata manovra con il verricello, gli elicotteri si sono diretti verso Sfax, in Tunisia. Atterrati a Sfax i pazienti sono stati accolti dal personale della locale struttura ospedaliera, in grado di trattare le patologie riscontrate. L’attività è frutto del continuo ed efficace coordinamento in atto tra la Marina Militare, il Comando Generale delle Capitanerie di Porto, il Marittime Rescue Coordination Center di Tunisi, e l’Ufficio per l’Addetto alla Difesa dell’Ambasciata d’Italia a Tunisi. L’Operazione Mare Sicuro, in atto dal 12 marzo 2015, prevede lo schieramento di un dispositivo navale con missione di presenza, sorveglianza e sicurezza marittima nel Mediterraneo centrale, in applicazione della legislazione nazionale e degli accordi internazionali. La presenza del dispositivo aeronavale in alto mare garantisce la tutela degli interessi nazioni in mare e un`adeguata cornice di sicurezza a tutti i mezzi navali dello Stato, e non, impegnati nelle attività di ricerca, soccorso e pesca.

   Mariangela Scuderi

AUGUSTA, 8OENNE “SBLOCCATA” DAI VIGILI DEL FUOCO

Augusta. Intervento dei vigili del fuoco del distaccamento di Augusta, domenica 28 gennaio, di mattina, mattina intorno alle ore 11,30 in pieno centro storico, nel vicolo Marcellino (via della Rotonda), richiesto per soccorrere un’anziana donna in preda a un malore rimasta chiusa in casa.La signora, ottantenne, aveva poco prima lamentato il malore, riuscendo a farsi sentire dai parenti. I vigili del fuoco hanno allora forzato la serratura della porta d’ingresso, con i sanitari del “118” giunti contestualmente sul luogo per prestare le cure mediche del caso.

Cecilia Càsole

AUGUSTA E IL SOGNO DEL SENATORE

Pino Pisani, dopo 50 anni, farà rivivere  la speranza incarnata nel 1968 da Salvatore Vinci?

Pino-PisaniAugusta. Ormai è ufficiale. L’augustano Pino Pisani, radiologo, in occasione delle elezioni politiche del 4 marzo, sarà candidato al Senato per il Movimento 5 Stelle nel collegio Ragusa-Siracusa. Dopo cinquant’anni, gli augustani potrebbero rivivere la speranza di un loro concittadino a Palazzo Madama, sede del Senato della Repubblica. Nel 1968, infatti, Augusta coltivò quella speranza grazie a Salvatore, detto Turi, Vinci, candidato al Senato per il Movimento Sociale Italiano. Vinci, un marcantonio, con una pelata mussoliniana, in anticipo sui nostri tempi, esponente d’una famiglia aristocratica locale, conquistò 8.519 voti. Dal confronto dei voti riportati da ciascun partito nelle liste per la Camera e per il Senato risulta evidente che Vinci ebbe i consensi di molti elettori di ciascuno schieramento ideo logico. Il sogno fu, però, di breve durata. Vinci non ce la fece, perché, per una manciata di voti, non scattò il seggio per il collegio. Pino Pisani, già vicesindaco e assessore all’ambiente nell’attuale Giunta pentastellata di Augusta, ce la farà a incarnare quella speranza nutrita dagli augustani nel 1968? Certo, dopo mezzo secolo, tante cose sono cambiate. E’ vero che i sogni muoiono all’alba, ma è anche vero che a volte s’avverano.

AUGUSTA ALLA RICERCA DELL’EX ASSESSORE

disperso-in-mare-augusta-675x350AUGUSTA – Sono proseguite anche di domenica, per il quinto giorno, le ricerche del settantunenne Domenico Di Grusa, scomparso in mare, a Brucoli, lo scorso mercoledì pomeriggio dopo essere uscito con la propria barca per una battuta di pesca. La tenacia dei numerosi volontari e dei pescatori del borgo marinaro, che si sono stretti intorno ai familiari, fa sì che le operazioni di ricerca non siano state sospese, con la mattina dedicata alla perlustrazione del tratto di costa tra Agnone Bagni e capo Campolato e il pomeriggio rivolto alla fascia costiera più a sud fino a capo Santa Croce, con particolare riguardo alle numerose grotte marine. Infatti non demordono i volontari del gruppo comunale Protezione civile, via terra, i sommozzatori della Misericordia e della Guardia costiera ausiliaria, via mare, insieme ai pescatori del borgo, con il supporto di un elicottero della Marina militare, e sempre in contatto costante con le forze militari e dell’ordine del territorio. È evidente da parte di tutte le forze in campo la volontà di non fermarsi.

C.C.

Concorso Unitre-Esso: 2° incontro dedicato alla comunicazione digitale interpersonale

IMG_7958Augusta. Proseguono gli incontri a tavola rotonda previsti dal Progetto-Concorso rivolto agli studenti del triennio delle scuole superiori di Augusta e portato avanti dalla locale Università delle Tre Età, grazie quest’anno al partenariato con la Exxon Mobil. Le nuove tecnologie della comunicazione digitale interpersonale hanno certamente migliorato la vita, ma a che prezzo? – Questo il tema del secondo incontro, sul quale si sono confrontate nei giorni scorsi le due relatrici della serata: la docente di Matematica e Fisica Anna Lucia Daniele e la sociologa Simona Baffo, alternate dal moderatore dell’incontro, il vicepresidente Unitre dott. Salvo Cannavà. Nell’accogliente aula magna dell’Istituto “A. Ruiz”, gremita di soci unitrini e di studenti e docenti, la professoressa Daniele ha trattato l’argomento con un modo semplice e coinvolgente, alla portata dei ragazzi e degli adulti. Con l’ausilio di una relazione multimediale, dopo una breve premessa sul significato di “comunicazione interpersonale”, ha illustrato i vari effetti positivi che le nuove tecnologie hanno nella vita di tutti i giorni, dal poter chiedere immediatamente aiuto in caso di guasto al motorino o all’auto fino alla ricchezza dei messaggi corredati da immagini, suoni, link e quant’altro, nonché l’aumento della sicurezza da parte di persone timide, le quali, grazie ad uno schermo, vincono l’imbarazzo di un confronto face to face. Incisivi i due video mostrati successivamente per mettere in risalto il “prezzo” da pagare a causa delle nuove tecnologie, come recita la parte finale del tema. Fondamentalmente due sono stati i concetti rimarcati dalla relatrice per mettere in guardia i ragazzi, oltre ai possibili danni alla salute per l’uso esagerato dei dispositivi elettronici. La docente si è volutamente soffermata sul rischio di perdere la propria privacy e di condividere avvenimenti della sfera privata con sconosciuti o, quel che è peggio, con malintenzionati che si celano dietro false identità. Infine, prendendo in prestito una celebre frase di Paulo Coelho, ha concluso che nessuno strumento di comunicazione, neanche il più avanzato, riuscirà mai a competere con il piacere di guardare negli occhi una persona. Dal punto di vista sociologico, Simona Baffo ha sottolineato come l’uso spasmodico della comunicazione digitale interpersonale, a discapito di quella fatta di relazioni e interazioni piene tra gli uomini, possa portare alla perdita di socializzazione, ma anche della propria identità. “Secondo alcuni studiosi la comunicazione digitale ci permette di sperimentare più identità; comunicando in rete in assenza del proprio corpo, la propria identità diventa fluida e multipla.

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Il giorno della memoria “selettiva”

genocidioAugusta. I morti per una sana e buona democrazia non sono di minor quantità né tanto meno di minor qualità, di quelli dei lager nazisti. Iniziando con la rivoluzione francese che con la ghigliottina, strumento e segno di democrazia, modernità, libertà e uguaglianza, causò tantissime vittime come: Luigi XVI re di Francia, Maria Antonietta D’Asburgo Lorena regina di Francia, la giornalista e scrittrice Olympe de Gouges ghigliottinata che si oppose all’esecuzione del re , il politico e rivoluzionario francese Georges Danton, il giornalista e rivoluzionario Camille Desmoulins, lo scienziato, filosofo, padre della chimica moderna Antoine de Lavoisier, Le Beate Carmelitane di Compiègne,un gruppo di sedici suore che rinunciarono al voto monastico, il poeta André Chéinier, il rivoluzionario politico, simbolo chiave della rivoluzione francese ovvero l’incorruttibile Maximilien-François-Marie-Isidore de Robespierrec, il rivoluzionario Louis Antoine de Saint-Just, successivamente anche lo scrittore italiano, mazziniano e anticlericale, Felice Orsini che si oppose alla politica di Napoleone III. Morti che non hanno avuto modo di essere attenzionati da archivi storici dell’istituto Luce in quanto tempi poco maturi per il cinematografo. Il genocidio dei nativi americani appartenenti alle tribù Algonchine e Cherokee milioni di persone furono uccise per creare gli Stati Democratici d’America, dove la filmografia americana, tranne lodevoli eccezioni, ha cambiato le carte, dipingendo gli indiani d’America come cattivi e vendicativi, mentre John Wayne era l’eroe buono che difendeva dai nemici. Le bombe degli alleati americani nel territorio italiano facevano meno male delle bombe dei tedeschi. Indimenticabili anche i corpi fucilati e appesi come maiali a piazzale Loreto da una nascente democrazia.. Ogni forma di potere è imposto con la forza sul sangue delle vittime. Il nemico rappresenta il male perdente, che non avrà mai la possibilità di scrivere la storia; l’amico rappresenta il bene che trionfa e avrà il potere di scrivere la sua storia, ovvero la storia di tutti.

Davide C.M. Ortisi 

VISSUTO AD AUGUSTA DALLA NASCITA, FIORELLO, NATO PER CASO A CATANIA, PREMIATO DAI CATANESI

Due anni fa lo aveva premiato HappyTv

Fiorello a AnconaIl 2 febbraio, giorno della Candelora, Enzo Bianco, sindaco di Catania, consegnerà un riconoscimento a un popolare e famoso artista italiano, perché nato, seppure per caso, a Catania. Pubblichiamo la notizia perché l’artista in questione non è altri che Rosario, detto Saro, Fiorello, che tutti sanno essere vissuto pochi giorni dopo la nascita adAugusta,  dove ha studiato, ha lavorato e dove ha mosso i primi passi come artista, prima con il “Teatro Gruppo” diretto da chi scrive, nel 1977 (foto in b/n), poi come animatore nel villaggio Valtur di Brucoli. Fiorello al Valtur divenne capo animatore e fu celebrato come “il re dei villaggi” in un ampio servizio del settimanale L’Espresso negli anni Ottanta. Lo incontrai un pomeriggio in Piazza Duomo e lo intervistai per “Telemarte” , che allora aveva la sede in Via Megara. A distanza di anni lo intervistai durante una diretta non stop per Radio Tropical, radio cittadina oggi scomparsa. In quell’occasione  lanciai la proposta di realizzare un museo dedicato a Fiorello, o meglio ai Fiorello, per includere Peppe, attore e Catena, scrittrice. Lo sottolineo perché, molti anni dopo, precisamente nell’ottobre del 2015,   riabbracciai Saro nel teatro Corelli di Ancona, dove mi ero recato con la troupe di HappyTvSicilia. In quella circostanza, noi semplici augustani, senza alcun mandato ufficiale, di nostra iniziativa, demmo a Saro una sorta di riconoscimento per la sua carriera. Il resto è silenzio.

Giorgio Càsole

AD AUGUSTA, “UN PARADISO DI MERDA”

La definizione è di un’arzilla signora per denunciare la pessima abitudine di non raccogliere le deiezioni dei cani

caneAugusta. Mattina di venerdì 26 gennaio. Cammino a passo veloce su uno dei marciapiedi di Via Lavaggi, quando nei pressi di una fermata del bus, seduta sulla panchina, un’anziana arzilla signora mi fa segno con la mano e mi chiede cortesemente di ascoltarla. Mi chiede di realizzare un servizio sul quartiere Paradiso, che è diventato – dice con un tono fra il divertito e l’irato – un “paradiso di merda” e aggiunge: “Lo può dire che sono stata io a dirlo e sciorina nome e cognome”. La signora è proprio arrabbiata contro tutti  quei padroni di cani che no raccolgono le cosiddette deiezioni, cioè, in parole crude, gli escrementi dei loro micia quattro zampe. La signora Patania ha visto un mio video denuncia sulla “merda dei cani” vistosamente lasciata su quello che ho definito lungofogna Rossini, nonostante i numerosi cestini, con tanto di sacchetti, per contenere le deiezioni.  Ho appreso da un operatore della Pastorino (la ditta che ha l’appalto per la raccolta dei rifiuti) che, spesso, questi cestini per cani sono privati dei sacchetti o diventano addirittura deposito per la spazzatura domestica. “Se ne fottono”, mi dice l’operatore e aggiunge: “Occorrerebbero multe salatissime”. Chi dovrebbe farle? I vigili urbani sono ormai a ranghi ridottissimi e gli ispettori ambientali volontari non solo non possono farle, ma non sono entrati ancora in servizio. Merda continua.

Giorgio Càsole