AUGUSTA. PRESENTATO A PALAZZO ZUPPELLO IL ROMANZO-VERITA’ DI SANTI TERRANOVA, CHE HA CONCLUSO:“LA LEGGE E’ STATA RISPETTATA, LA GIUSTIZIA NO” – di Cecilia Càsole

Apotheke, il laboratorio dei veleni

Presentazione ApothekeAUGUSTA. “Apotheke. Il laboratorio dei veleni, pubblicato dall’editrice “Due-tre-due” di Lentini, è il romanzo-verità, presentato dall’avvocato Puccio Forestiere, sabato 30 gennaio nel salone di Palazzo Zuppello, davanti a un pubblico foltissimo,  molto attento, sia per la vicenda raccontata sia per la presenza degli ospiti al tavolo della presidenza.  Il libro si ispira alla vicenda che ha visto implicati 8 imputati eccellenti della ex facoltà di farmacia in un processo per disastro ambientale che ha provocato 17 morti. Santi Terranova,  l’ autore del libro, lentinese, è  avvocato penalista, difensore di molte parti civili costituite nel famigerato Processo Farmacia.  E’ stato colui grazie al quale si è dato avvio al secondo processo per omicidio colposo plurimo dopo l’acquisizione di una prova determinante:  il memoriale scritto dal giovane ricercatore Lele Patanè qualche tempo prima di morire.Una vicenda di vite stroncate a causa di ambienti inquinati e cattivo smaltimento delle sostanze usate per gli esperimenti “ Dopo aver trascorso l’intera giornata in laboratorio avvertivo spesso mal di testa, astenia e un sapore strano nel palato come se fossi intossicato” scriveva Lele Patanè.Santi Terranova ha scritto  il romanzo utilizzando le storie parallele dei due personaggi, l’avvocato Antonio Valenti e la giornalista Giulia Valisano, accomunati dall’interesse profondo nella ricerca della verità dietro quelle giovani vite spente dal cancro.Anselmo Madeddu, direttore dell’Asp, ha fornito al pubblico una interpretazione letteraria del romanzo, mentre l’avv. Forestiere  dopo avere illustrato gli aspetti peculiari del racconto, ha menzionato alcuni processi che lo hanno visto coinvolto personalmente, citando la battaglia accanto al pretore Condorelli all’inizio degli anni ’80 dopo il fenomeno della moria dei pesci o il processo contro l’installazione del depuratore a  Punta Carcarella.Il Processo Farmacia ha ispirato anche la regista siciliana Costanza Quatriglio che ha realizzato il film “ Col fiato sospeso” e il libro – denuncia di due giornalisti del quotidiano “ Repubblica”.Nella prefazione di “Apotheke”, affidata a Guido Ruotolo, viene sottolineato il filo che lega il Processo Farmacia ad altri processi contro i colpevoli di disastro ambientale : quello contro il Petrolchimico di Porto Marghera, l’Eternit di Casale Monferrato e quello ancora in atto sull’Ilva di Taranto .Terranova ha scelto  di pubblicare il romanzo prima dell’ emissione della sentenza che ha mandato assolti tutti gli otto imputati e che ha condotto gli avvocati di parte civile a ricorrere davanti al giudice del lavoro per ottenere quantomeno una richiesta risarcitoria milionaria per le famiglie dei deceduti.“ Erano all’Inferno, e non lo meritavano” con queste parole si chiude la prefazione di Ruotolo. “La legge è stata rispetta, la giustizia no”: questa l’amara conclusione di Santi Terranova che ha riconosciuto le istanze formali  per cui nel Processo Farmacia  la legge in astratto è stata rispettata, mentre non è stata resa giustizia a Lele Patanè e agli  altri sedici morti né ai loro familiari.

C.C.

MARINA MILITARE: OPEN DAY 8 FEBBRAIO 2016 VIVI UN GIORNO CON I NOSTRI ALLIEVI

phpAlHo1m-accademiaLunedì 8 febbraio l’Accademia Navale aprirà a tutti coloro che vorranno guardare da vicino la vita degli allievi ufficiali della Marina Militare offrendo l’opportunità di conoscere l’istituto di formazione nel pieno della sua attività. Il percorso prevede la visita al simulatore di “plancia” di una nave militare, alla sala storica, alle strutture sportive, alla galleria allievi, alla biblioteca, al Palazzo studi e allo storico Brigantino. In questa occasione gli Ufficiali dell’Accademia Navale risponderanno a domande e curiosità. Restano ancora pochi giorni per provare ad intraprendere la carriera di ufficiale della Marina Militare e presentare la domanda. Il bando di concorso terminerà il 15 febbraio. Potranno presentare la domanda tutti i giovani di età compresa dai 17 ai 22 anni non ancora compiuti, in possesso della cittadinanza italiana, di un diploma di Scuola Media Superiore, oppure in procinto di conseguirlo alla fine del corrente anno scolastico. L’Accademia Navale è l’Università del Mare, che con sette corsi di laurea offre un’opportunità formativa unica per ragazzi e ragazze che aspirano ad una carriera fondata su valori profondi e ricca di elementi stimolanti. Gli allievi potranno frequentare uno dei seguenti corsi di laurea specialistica: scienze del governo e dell’amministrazione del mare, ingegneria delle telecomunicazioni, ingegneria navale, ingegneria civile ed ambientale, giurisprudenza, scienze marittime e navali, medicina e chirurgia. Gli allievi ufficiali durante il corso, svolgeranno attività addestrativa a bordo delle unità navali e al termine dell’iter formativo saranno impiegati, a tempo indeterminato, nell’ambito della Forza Armata in relazione alla specializzazione ottenuta

AUGUSTA/AUTORITA’ PORTUALE AD AUGUSTA, CROCETTA VUOLE IMPUGNARE IL DECRETO / LE DIMENTICANZE DI CROCETTA – di Giorgio Càsole

me stesso ai MdL 2015AUGUSTA. Il presidente della Regione siciliana, Crocetta, ha dichiarato ai quattro venti che intende impugnare il decreto governativo che riconosce legittimamente ad Augusta il ruolo di sede dell’Autorità Portuale di sistema della Sicilia orientale. Crocetta ha affermato – e i giornali regionali l’hanno pubblicato in prima pagina -che, “pur riconoscendo le ragioni di Augusta”, non è possibile che Catania e Messina, città metropolitane, siano private dell’autorità portuale, giacché quella che avrà sede in Augusta avrà giurisdizione su Catania e Messina deve fare sistema con Gioia Tauro. Crocetta afferma che le due città non possono essere così offese. Crocetta dimentica che il governo Renzi sta continuando la politica, già attuata dal governo Monti e da quello di Letta in tema di risparmio della spesa pubblica, abolendo tanti uffici pubblici periferici. Quindi, anche le Autorità Portuali in tutt’Italia devono essere ridotte di numero perché costose. Crocetta dimentica che le Autorità Portuali rappresentano spesso baracconi di sperpero della spesa pubblica. Crocetta dimentica che l’Autorità Portuale di Augusta, già ora, amministrando il porto cittadino, uno dei più grandi d’Itali e d’Europa, pur in crisi, è un’Autorità che ha una cospicua cassa. Crocetta dimentica che il ministro renziano Delrio non ha regalato nulla ad Augusta, giacché la legge stessa prevedeva che la sede delle nuove Autorità Portuali, dette di sistema, dovessero avere sede nei porti “core”, com’è quello di Augusta, come non lo è quello di Catania né quello di Messina. Crocetta dimentica che a Messina fino a ottobre 2002 c’era la sede del comando di Marisicilia, un comando della M.M, con giurisdizione su tutta la Sicilia, che oggi si trova, dal novembre  2002, in  Augusta, grazie alla lungimiranza del comando generale, a Roma, che trovò giusto e conveniente dislocare il comando di Marisicilia da  Messina ad Augusta, dove c’è una base della Marina Militare italiana, importante strategicamente, terza in Italia dopo La Spezia e Taranto.  Crocetta dimentica che il porto di Gioia Tauro, per cui i governi nazionali hanno buttato fior fiore di miliardi di lire, è molto più importante dal punto di vista commerciale di quello di Messina. Crocetta dimentica che ad Augusta è stato scientemente e volutamente ridimensionato  l’ospedale e che sono stati portati via tutti gli uffici periferici dello Stato. Crocetta strepita come una femminuccia perché non è stato invitato al Consiglio dei Ministri quando si è discusso di cose siciliane, come prevede lo Statuto siciliano  accettato dalla Costituzione. Come mai se ne ricorda solo ora? Non solo. Crocetta dimentica che lo Statuto siciliano non è stato mai compiutamente applicato, visto che esso statuto prevede che in Sicilia il presidente della Regione dev’essere il capo della polizia.Dimentica o fa finta di dimenticare?

G.C.

AUGUSTA/PORTO, LA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE, 5 STELLE, RISPONDE A CROCETTA: “SURREALE”!

Lucia Fichera invita il presidente della Regione  a non governare “in modo malsano”

Lucia Fichera, presidente consiglio comunaleAUGUSTA. Sulle intenzioni di Crocetta di impugnare il decreto che assegna ad Augusta la sede dell’Autoritàportuale di sistema della Sicilia orientale, in difesa delle città metropolitane di Catania e Messina, la presidente del Consiglio comunale di Augusta, Lucia Fichera, ci ha fatto pervenire questa nota: ”Augusta è l’unica Governance possibile nella Sicilia Orientale. La campagna elettorale è davvero vicina e il Presidente Crocetta improvvisamente si accorge della nuova riorganizzazione dei porti italiani. Ciò che è stato dichiarato dal Presidente della Regione Sicilia mi lascia basita, la sua intenzione di impugnare il decreto perché secondo il suo parere sono state offese le città metropolitane di Catania e Messina. Impugnare il decreto perché testardamente non vuol riconoscere le reali potenzialità che il porto di Augusta rappresenta per tutta l’economia della Sicilia, potenzialità rappresentate da infrastrutture e traffici già in essere . Non me ne voglia il presidente ma tutto ciò ha del surreale, Augusta è uno dei nove snodi intermodali della Comunità Europea per la TEN-T e averne ottenuto il riconoscimento anche da parte del Governo centrale viene considerato uno scippo ai danni di Catania e Messina? Nessuno  scippo, ma soltanto una conferma, già consolidata, che l’unica Governance Portuale della Sicilia Orientale è e sarà Augusta, lo dice l’Europa, lo dice lo Stato Italiano e lo ha preteso la città di Augusta nella persona del sindaco e del consiglio comunale in un coro unanime. E’ tardi per fare proclami e sarebbe opportuno che il presidente Crocetta non creasse allarmismi o inutili campanilismi.  La invito a non ergersi a paladino della giustizia a scoppio ritardato, ammetta che tutto ciò è una mera opportunità elettorale e non è un caso che le due Città oggetto di così tanto accorata passione rappresentino un appetibile bacino di voti. Presidente,  non chiami alle armi i siciliani per questa sua improponibile battaglia, pensi alle esigenze reali della Sicilia, credo sia il caso che Lei si faccia promotore di una programmazione seria e proiettata nel futuro prossimo dell’economia siciliana, una programmazione che possa dare spunto a nuove opportunità lavorativa che gravitino attorno alle governance portuali siciliane, colga l’opportunità dell’evento se ne è capace, diversamente si dimetta e liberi la Sicilia dal suo malsano modo di governare.” Su quest’argomento, ovviamente, anche la sindaco Di Pietro ha reso noto il proprio disappunto.