INIZIATI GLI ALLENAMENTI DELLA VIRTUS BASKET AUGUSTA. IL LUNGOMARE SI POPOLA DI GIOVANI ATLETI

Preparaz Atlet VIRTUS 2015AUGUSTA – Si è appena conclusa la seconda settimana di preparazione atletica, iniziata  martedì 1 settembre, che vede per protagonisti i giovani atleti (ragazzi e ragazze) della Virtus Basket Augusta. I primi atleti a scendere in campo sono quelli che nella stagione agonistica 2015/2016 parteciperanno ai campionati federali U14 maschile e U13 femminile. Seguito dai due coach, Gigi Valora, per il settore maschile, e Gianni Catanzaro, per il settore femminile, coadiuvati da Stefania Perrone, il nutrito gruppo di ragazzi e ragazze, dai 9 ai 13 anni, ogni sera, per un’ora e mezza, si allena senza sosta presso il lungomare Granatello, appoggiandosi per quanto riguarda il lavoro sulla spiaggia presso il Club Levante. Il periodo di preparazione pre-campionato vedrà il gruppo misto di giovani atleti impegnato per tutto il mese di settembre. È una gioia vedere il lungomare così popolato da giovani visi con le guance arrossate per la fatica e il caldo, sentirlo risuonare per le loro risa allegre, ammirarlo per la spensieratezza che trasmettono, ma anche per l’impegno e la serietà con cui seguono tutte le indicazioni dei loro allenatori.

     Anna L. Daniele

AUGUSTA IN GINOCCHIO PER IL NUBIFRAGIO DEL 9 SETTEMBRE – di Giorgio Càsole

Le soluzioni proposte dal tecnico  Arcangelo Scalici

allagamentoA allagataAUGUSTA Il nubifragio del pomeriggio di mercoledì  9  settembre ha messo in ginocchio la città  sede del comando di Marisicilia, il secondo comune per numero di abitanti dopo il capoluogo,  con un porto petrolifero che dà allo  Stato italiano  oltre mille miliardi di vecchie lire all’anno.  Ma non è la prima volta. E’ vero che il nubifragio è stato eccezionalmente violento, è vero che ha provocato più danni a Catania e a Siracusa, ma non si può dimenticare il nubifragio dell’ottobre 2014, quando  si riscontrarono falle – è proprio il caso di dirlo – nel sistema viario per lo smaltimento delle acque piovane: anche allora, come il 9 settembre (quasi un anno dopo, quindi), ampie zone della città, soprattutto nella cosiddetta zona Borgata, sono diventate come le calle veneziane, cioè con l’acqua alta, tanto che circa duecento persone del quartiere di Via Delle Saline, per tutto il pomeriggio e fino a sera inoltrata, sono state praticamente impossibilitate a uscire. C’è chi  ha avuto difficoltà a rientrare a casa, si è sentito in trappola, come  attesta questa testimonianza pubblicata su Facebook: “Trovarsi letteralmente in trappola, impiegare 2 ore per tornare a casa, trovare tutto bloccato, muri di recinzione crollati, macchine abbandonate…. vi dico una sensazione strana…. tutto per il “pane quotidiano” e per il “senso del dovere”…. e spero solo che domani non ci conceda il bis…” C’è anche chi, come il tecnico Arcangelo Scalici, sempre su Facebook, ha proposto soluzioni , implicitamente rivolte alla nuova Amministrazione comunale: “Alla fontana con gli ultimi lavori (circa 3 mln di euro) al posto di una certa vasca con delle pompe che già era progettuale non proprio condivisibile vista la quantità di acqua che a volte cade, fu messa in opera una tubazione da 50 cm.circa di diametro che anche mio nipote di 4 anni a occhio avrebbe capito che era insufficiente e fu collegato al canalone che porta all’ospedale. Bene. Sappiate che dalla fontana al lungomare grantello esiste un canalone che fra l’altro passa davanti ai VV.UU., giusto per indicarne l’ubicazione; questo canalone ha le dimensioni di mt. 1,20 per 1,20 circa che già negli anni ’90 quando ebbi incarico di rilevare tutta la rete fognaria di Augusta e Brucoli (disegni che tuttora vengono tenuti come cimeli per la loro precisione, scusate l’immodestia) era pieno di melma per circa 90 cm.—– La conseguenza è che appena piove, non quando c’è l’acqua di oggi, ripeto appena piove tutto salta.– Le due anomalie, ovvero il tubo d 50 cm. insufficiente e il canalone colmo di melma da più di un decennio determinano l’impossibilità dello smaltimento delle acque piovane.—- SOLUZIONE: -1- Svuotare il canalone (ovviamente ci saranno 1000 autobotti da smaltire e trattasi di prodotto da smaltire e trattare in impianti specifici). -2- Collegare due griglie della zona Fontana a questo canalone. — In tal modo il tubo da 50 cm. farà la sua piccola parte e il canalone convoglierà la gran parte di acque piovane verso il lungomare. Tutto qua.Ovviamente lo smaltimento della melma costerebbe non poco e sorge il problema del finanziamento.”  Non crediamo che si tratti di soluzioni impossibili da attuare, anche tenendo conto dell’attuale deficit stratosferico in cui versa l’ente Comune che, proprio di recente, ha dichiarato il dissesto finanziario. I cittadini sono disposti a tirare di più la cinghia purché i problemi vengano risolti.

  Giorgio Càsole

AL LARGO DELLE COSTE SICILIANE, LA NATO SPERIMENTA LE PROPRIE CAPACITÀ ANTI-SOMMERGIBILE CON L’ESERCITAZIONE DYNAMIC MANTA IN ITALIA

nato6CATANIA-  L’esercitazione di Guerra SubacqueaNATO DYNAMIC MANTA 2015 (DYMA 15) inizia oggi al largo delle coste siciliane con navi, sommergibili, aeroplani e personale proveniente da 9 paesi Alleati, riuniti nel Mediterraneo Centrale per un addestramento alla guerra anti sommergibile (ASW) e guerra contro i mezzi di superficie. Sommergibili provenienti dalla Francia, Grecia, Italia, Spagna, Turchia, Inghilterra e Stati Uniti, sotto il controllo del Comando Sommergibili NATO (COMSUBNATO), si uniranno a 5 Unità di superficie di Francia, Germania, Italia, Turchia ed Inghilterra dipendenti dal Comando del secondo Standing NATO Maritime Group  (SNMG-2), nella persona del Contrammiraglio Jörg Klein (Marina Tedesca). L’Italia, paese ospitante, fornisce supporto logistico tramite la Base Navale di Augusta e la Base Aerea di Sigonella, a Catania. “La DYNAMIC MANTA 15 rappresenta una delle più impegnative esercitazioni dedicate all’addestramento nell’area della Guerra anti sommergibile. È un’attività considerata particolarmente preziosa da parte delle navi della SNMG-2” come riportato dal Contrammiraglio Jörg Klein (Marina Tedesca), Comandante della SNMG-2. “Possono essere  attuati impegnativi scenari real world,  con l’occasione di fornire uniche opportunità di addestramento ai partecipanti.  La DYNAMIC MANTA offre eccezionali condizioni per incrementare le capacità di combattimento per tutti gli assetti partecipanti, in un contesto operativo multinazionale.” Per supportare il contesto di minaccia multipla, 7 aerei da pattugliamento marittimo ed elicotteri provenienti dal Canada, Francia, Italia, Turchia e Stati Uniti opereranno dalla base di Sigonella, sotto il controllo del personale proveniente dal Comando Aereo Marittimo della Nato  (COMMARAIRNATO). Lo scopo dell’esercitazione è nell’offrire a tutti i partecipanti un addestramento complesso ed impegnativo per incrementare l’interoperabilità e la propria efficacia nell’uso delle competenze specifiche nella lotta contro i sommergibili e le unità di superficie, con la dovuta considerazione nei confronti della sicurezza. Durante l’esercitazione un team di esperti ASW (In-stride Debrief Team) sarà ospitato nella Base aerea di Sigonella. Il gruppo analizzerà gli eventi di guerra anti sommergibile in tempo reale e offrirà un resoconto post attività agli equipaggi di navi, sommergibili ed aeromobili. Questa attività consentirà agli equipaggi di accelerare i processi interni, predisporre aggiustamenti, incrementare le prestazioni e amplificare la prontezza nella guerra anti sommergibile. Ciascuna Unità di superficie sotto il Comando tattico della SNMG2 avrà l’opportunità di  condurre un’articolata serie di operazioni contro i sommergibili. I sommergibili potranno assumere il compito di “cacciare ed essere cacciati”, in strettissimo coordinamento con gli assetti aerei e navali partecipanti. “Questa è un’eccellente opportunità per le forze marittime NATO di addestrarsi e valutare l’insieme di competenze nell’ambito della Guerra anti sommergibile attraverso un contesto impegnativo.  L’ampio numero di partecipanti all’edizione dell’esercitazione di quest’anno è una chiara dimostrazione dell’impegno della NATO verso il controllo marittimo e sviluppo di capacità nella lotta anti sommergibile.” conclude il titolare del Comando dei Sommergibili NATO, Contrammiraglio Matthew A. Zirkle (U.S. Navy). “Apprezziamo l’eccezionale supporto logistico della Marina Militare Italiana, necessario affinchè questa esercitazione impegnativa ed efficace abbia luogo”.

Augusta, un nuovo Comune stellato: se sono rose fioriranno…se sono stelle brilleranno

IMG-20150623-WA0005Augusta – Dopo oltre settant’anni la vecchia roccaforte augustana, retta, variamente, dai partiti politici cosiddetti di “ruolo”, è stata spazzata via come una folata di vento impetuoso. A memoria di quei 70 anni, non si è mai verificato che un candidato Sindaco raccogliesse una si gran mole di suffragi, mentre per la prima volta una Sindachessa, pardon, Sindaco, ha contato uno per uno i suoi 13.174 voti di preferenza. Bastian contrario, come sempre avviene, sottolinea che, nella fattispecie, si tratta di un fenomeno passeggero, trattandosi di un “fatto” contingente e che, poi, nella “sostanza politica” il vero vincitore delle elezioni comunali di Augusta del 2015, è, e rimane, l’assenteismo che ha lasciato a casa circa 22.000 voti. Ci asteniamo da ogni disquisizione del pro e del contro, perché a noi interessa l’attuale, perché la popolazione augustana è stufa di soffrire e sopportare la democrazia cittadina sospesa. In circa tre anni di commissariamento la Città si è lentamente reclinata su se stessa, è diventata una città anestetizzata, ingessata, cambiando, ingenerosamente, sino ad abdicare al suo antico orgoglio, stretta nel torsolo irsuto dell’indifferenza, consumando parte della sua ragione di vita, inutilmente. Orbene, al momento, da una amichevole, anche se fuggevole, conversazione col nuovo Sindaco Di Pietro, apprendiamo “una determinata buona volontà” di cambiare completamente registro, di voler condurre una Amministrazione seria e controllata, pur non nascondendo che in effetti, si sono trovati in acque grigie, molto grigie, in un mare increspato. Ma, il Sindaco Di Pietro ha manifestato fiducia che saprà risollevare lo stato comatoso in questa Città, di risollevare il battito del suo cuore, e liberarla dalla sua latente angoscia. Ci fermiamo, qui, per ora, paghi dai “buoni e forti propositi espressi” che salutiamo con la più ampia stima ed entusiasmo. Quindi, auspichiamo, che la nuova Amministrazione saprà usare le frecce giuste, la giusta cesoia per tagliare teste inutili e liberare il contesto dai ritardatari nati. Possa ridare lustro al prestigioso simbolo della città, “l’Aquila reale”, sfrondata delle sue penne, privata dai suoi dobloni d’oro agli artigli, da infelici e dolorose vicissitudini. Alla fine vedremo, se sono “rose fioriranno, se sono stelle brilleranno”, almeno che 13.174 stelle, non finiranno in “polvere di stelle”.

    Francesco Migneco

AUGUSTA, GRAZIE A FACEBOOK RITROVATA MACCHINA FOTOGRAFICA

L’aveva smarrita  la troupe di HAPPY TV. Ne parla Max Scuderi

ME STESSO  con Mari, Deborah, Max a Tao 27 06 2015  Nastri df'ArgentoAUGUSTA. La troupe di Happy Tv, la televisione  che trasmette sul 668 del  digitale terrestre, si reca a Taormina per riprendere eventi di  grande risonanza, con la presenza di personaggi dello show business, famosi in campo nazionale e internazionale. Happy Tv è una giovane emittente, creata dai fratelli Mariangela e Max Scuderi di Augusta, per  trasmettere programmi di intrattenimento, realizzati in proprio, come il fortunato  format “Sapuri d’Austa”, che presto diventerà “Sapuri di Sicilia”, perché Happy Tv non vuole essere un’emittente strettamente locale. Per questa ragione, i fratelli Scuderi con i loro collaboratori si sono recati più volte a Taormina per il filmfestival  di quest’anno e per altri eventi da riprendere e trasmettere per la gioia o la felicità – essendo happy tv – di molti appassionati. A volte Mariangela, Max e gli altri si sono sottoposti a veri tour de force, giri  stressanti, anche per “acchiappare” i vip, che hanno provocato stress e stanchezza, tanto che in un certo momento, com’è naturale, si sono dovuti fermare per riposare, stando seduti su un muretto non troppo distante dalla stazione della funivia che collega Taormina ai piedi della collina su cui è stata elevata. Chi ha in custodia la preziosa macchina fotografica,  del valore di circa  mille e cinquecento euro, deposita al suo fianco la custodia con la macchina. Dopo la pausa, Max, Mariangela e gli altri si alzano e, disgraziatamente, il “custode” della macchina, per stanchezza, distrazione e fretta, dimentica la macchina, preziosa in sé e per documentare le “avventure” taorminesi. La troupe riprende allegramente la caccia ai vip. A un tratto, per la necessità di documentare, si sente il bisogno di fare ricorso alla macchina. Dov’è la  macchina da  1,5oo euro? Non c’è.  Non si trova. Sgomento! Paura! Si leva un grido. Bisogna cercarla. Si torna indietro di gran carriera sui passi per tentare di rintracciarla. Si domanda ai titolari di alcuni negozi dove la troupe s’è fermata, persino  al “Bam – bar”, famoso locale  dove si possono gustare granite di gran pregio (insuperabile quella alla mandorla), reso famoso dal nostro Fiorello che manda lì i suoi amici e colleghi dello spettacolo. Niente. La macchina è irreperibile. Occorre fare la denuncia alle forze di polizia. Si fa.  Si fa con la consapevolezza che non sarà ritrovata,  scoraggiati dalla risposta dei carabinieri che non mostravano fiducia sul ritrovamento. Nonostante il comprensibile scoraggiamento, la troupe non si perde d’animo e continua l’impresa. Si ritorna a casa con l’amarezza in bocca. Durante il viaggio di ritorno, ci  si lambicca il cervello per tentare di ricostruire il momento della perdita della macchina fotografica.  Ci si riesce, ma tanto è inutile. La macchina è persa. Rimane la speranza di poterla ricomprare grazie a qualche sponsor. Invece, pochi giorni fa Max Scuderi riceve  una telefonata  da Parigi. Sorpresa! Che vorrà mai un parigino in piena estate?, si domanda Max perplesso.”In un italiano stentato, un certo Charles mi  chiede se avessimo smarrito a Taormina una macchina fotografica di una certa marca”, racconta Scuderi, che prosegue: “Ho dato conferma, intuendo che si trattava della nostra preziosa macchina.  ‘Confuso e felice’, per dirla alla Carmen Consoli, ho chiesto come l’avessero trovata e come mi avessero rintracciato”. Risposta? “Capisco che   la loro intenzione nel rimuoverla dal muretto  dov’era stata dimenticata era quella di poter rintracciare il proprietario per restituirla.” Quindi? “Attraverso la scheda di memoria interna alla macchina riescono a visionare una foto in cui mia sorella e io eravamo insieme con il  tesserino   di accredito di Happy Tv, con i nostri nomi stampati in  caratteri quasi microscopici. Sottolineo questo dato perché, evidentemente, da Parigi hanno effettuato una ricerca molto attenta e minuziosa, stile commissario Maigret, per risalire a noi, avendo  letto i nomi e avendo  fatto un riscontro su Facebook.  Da qui, la telefonata successiva e, finalmente, dopo una ragionevole attesa, la macchina fotografica è ritornata nelle mani del legittimo proprietario, che, incredulo, ha pianto di gioia.” Fiaba a lieto fine? Sì, ma è cronaca vera.

Giorgio Càsole

MUSCATELLO: CHI E’ RESPONSABILE DEL BLOCCO DELLE SALE OPERATORIE? Di Giorgio Càsole

me stesso con il GabibboAUGUSTA. Mimmo Di Franco non demorde. E fa bene. Da anni su tutti i mezzi di informazione conduce una battaglia, che ad alcuni appare donchisciottesca, contro le inadempienze dell’ASP siracusana da cui dipende, purtroppo, l’ospedale augustano “Emanuele Muscatello””, intitolato all’illustre  cittadino (di cui avremo modo di parlare) Tre anni fa un’industria dell’area donò al civico nosocomio un duodenoscopio prezioso per la medicina preventiva. Tale strumento diagnostico non è mai arrivato a destinazione.  La dirigenza ASP lo tiene in custodia, con la giustificazione che occorre formare il personale per l’uso. Giustificazione fragilissima, pretestuosa e risibile dopo tre anni dalla donazione. Di Franco ha strepitato sui media, lo abbiamo sostenuto, ma tutto rimane fermo. Ora lo stesso Di Franco grida ancora contro l’ASP, il cui dirigente guadagna circa 2oo  mila euro l’anno, benefit esclusi, ma ancora non si muove foglia. Sembra che, con le sue non azioni e i suoi comunicati attraverso un remunerato ufficio stampa,  tale dirigente voglia far assopire gli augustani,  mentre sotto sotto si prepara la chiusura completa del Muscatello. Questo è il sospetto che nutrono molti osservatori. Di Franco invoca l’intervento della magistratura. Quale? Quella aretusea, visto che in loco non c’è nemmeno più lo straccio di un giudice di pace, per scelta della terna commissariale di cui non vogliamo ricordare i nomi. Hanno tempo i magistrati di Siracusa? Soprattutto, hanno tempo per occuparsi dei nostri problemi sanitari?. “Ci fosse stato Condorelli!” esclama qualcun altro. Certo. Siamo sicuri o quasi che il pretore Condorelli Antonino da Catania, pretore per circa 5 anni ad Augusta negli anni Ottanta,  non sarebbe stato con le mani in mano, come quando andava a bussare ai cancelli delle industrie inquinanti per sapere chi aveva sversato i veleni nell’aria, appena ne sentiva il puzzo. Alcuni anni fa, l’autore di questa nota, insieme con altri cittadini, provocò l’intervento degli  inviati di “Striscia la notizia” per la salvaguardia del Muscatello. Chi scrive fu intervistato da uno di loro con le sembianze del Gabibbo, il quale intervistò, per par condicio, l’allora sindaco Carrubba. Carrubba   affermò d’avere intrapreso azioni giudiziarie amministrative davanti al TAR di Catania. Sono passati quattro anni. Nel frattempo abbiamo perso reparti importanti per  rendere credibile la megastruttura del nuovo ospedale di Lentini, con l’avallo della dirigenza ASP. Miseranda guerra tra poveri! I Lentinesi hanno avuto più appoggi politici dei nostri  ineffabili amministratori, che  non hanno dimostrato la tempra di quel vicesindaco Giovanni Saraceno che il 28 dicembre 1960, guidò una vera e propria mobilitazione  popolare, con tutto il consiglio comunale schierato, tutto ripeto, per  far annullare il decreto ministeriale,  già emesso, che assegnava metà della giurisdizione sul nostro porto alla città di Siracusa, attraverso i propri organismi priolesi, giacché Priolo era allora Frazione di Siracusa. Saraceno, il consiglio tutto, i cittadini l’ebbero vinta: il decreto fu annullato, il porto salvato. Una data veramente storica. Ho ricordato questa data più volte. Occorre un’altra mobilitazione per l’ospedale? Eventualmente, chi la dovrebbe guidare?

   Giorgio Càsole


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CI SONO PERSONE CHE SOFFRONO D’ANSIA NEL LEGGERE NOTIZIE ALLARMANTI SULL’IMMINENTE MALTEMPO

VIA DELLE SALINE allagataAUGUSTA – “Sono diventati tutti meteorologi in Facebook? “ E’ la domanda che una nostra lettrice ha posto in via privata a chi scrive, domanda ovviamente retorica, cui seguiva la seguente sconsolata considerazione: “Non sanno queste persone che c’è gente che soffre d’ansia e di panico, soprattutto sapendo d’avere i propri cari al lavoro? ”La lettrice, sostanzialmente, mio tramite, si rivolge pubblicamente a tutti coloro che stanno pubblicando notizie troppo ansiogene sull’allerta meteo, già diffusa la settimana scorsa, per mettere sull’avviso la popolazione della Sicilia riguardo al maltempo che si dovrebbe abbattere sul nostro territorio per due o tre giorni, a partire da domani, mercoledì 9 settembre. “Solo il Padre Eterno sa veramente cosa può succedere”, conclude la nostra lettrice. Conclusione nostra: mettete in guardia, ma evitate espressioni ansiogene, che possono cioè provocare ansia o, peggio, attacchi di panico. Informare è bene, provocare terrorismo psicologico no.

G. C.

Dieci anni di “Magie Barocche”

Dal 2015 il cartellone diventa annuale e allarga il proprio raggio di azione fino ad abbracciare 12 Comuni UNESCO del Val di Noto e del Monte Etna. In programma 18 concerti dal 6 settembre al 5 novembre

logo ass new hrCATANIA – “Annus mirabilis” – e soprattutto anno di svolta – si annuncia il 2015 per il pluripremiato Festival Internazionale del Val di Noto “Magie Barocche”, fondato e guidato con crescente prestigio dal musicologo Antonio Marcellino, nella doppia qualità di presidente e direttore artistico. Giunto alla quinta edizione, il festival festeggia infatti il primo decennale di attività. Dieci anni di fecondo e intenso impegno, a partire dal 2005, con alle spalle più di cento concerti, oltre a masterclass, seminari, premiate incisioni discografiche, convegni e altre manifestazioni collaterali, l’ultima delle quali costituita dal progetto speciale I confini del Barocco nel 2014. A coronamento del decennale, si aggiungono i diciotto appuntamenti dell’odierna edizione, che si estenderà per ben due mesi, dal 6 settembre al 5 novembre, puntellata da autorevoli punti di forza. Il programma è stato presentato venerdì 4 settembre all’Hotel Principe di Catania. Insieme ad Antonio Marcellino, sono intervenuti Mons. Gaetano Zito, rettore della Chiesa di San Nicola l’Arena, Paolo Patané, direttore esecutivo del CUneS, Jean-Michael Forest in rappresentanza dell’ensemble Concerto Köln, il pianista Antonio Piricone, specialista di tastiere antiche.  Anno di svolta, si diceva. Grazie al riconoscimento del MIBACT, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, e all’inserimento nel Fondo Unico per lo Spettacolo, Magie Barocche ha da oggi infatti l’onore e l’onere di poter contare su una progettualità triennale e, come si è anticipato, sulla costante cadenza annuale della rassegna. Un altro notevole supporto è rappresentato dal patrocinio del CUneS, Coordinamento Comuni Unesco Sicilia, che ha dato luogo all’opportunità di accrescere da nove a dodici i pittoreschi e suggestivi scenari nei quali si svolgono i concerti di Magie Barocche.

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La scritta è su un cartello “Se vedete una cacca di cane è perché è passato un cane con un padrone di merda”

cani randagi di Enza L.AUGUSTA. In una traversa del viale  G. Rossini, noto ormai come il “lungofogna” di Augusta,  è stato affisso certamente da un  residente della zona,   un foglio con il seguente messaggio: “ Se vedete una cacca di cane è perché è passato un cane con un padrone di merda”. Il linguaggio utilizzato non sarà  dei più consoni, tuttavia è difficile biasimare chi, evidentemente ormai scocciato dai frequenti incontri “porta fortuna” ,si è arrangiato con carta e nastro adesivo. Probabilmente,  spera di scuotere la sensibilità di colui che,  bighellando col proprio cane, non provvede a portar con sé sacchetto e paletta. Forse costui crede che il proprio gioiello a quattro zampe sia in grado, quando l’impulso chiama,  di discernere fra zona “ sì escrementi” e zona “ no escrementi”?  E’ interessante, a questo proposito, citare l’ordinanza ministeriale del 3 marzo 2009 “Ordinanza contingibile ed urgente concernente la tutela dell’incolumità pubblica dall’aggressione”,  all’interno della quale è possibile individuare l’articolo che stabilisce regole generale per il corretto svolgimento delle passeggiate con il proprio animale domestico.  L’ Art. 2 c. 4, della summenzionata ordinanza, stabilisce che “E’ fatto obbligo a chiunque conduca il cane in ambito urbano raccoglierne le feci e avere con se’ strumenti idonei alla raccolta delle stesse”. Nell’art. 6 viene, altresì, indicato che  “ Le violazioni delle disposizioni della presente ordinanza sono sanzionate dalle competenti Autorita’ secondo le disposizioni in vigore” . Gli strumenti per la tutela di coloro che subiscono l’altrui noncuranza nella gestione dei propri animali esistono. Mettendo da parte carta e inchiostro il cui unico destino sarà quello di sbiadire all’acqua e al vento, forse sarebbe più efficace rivolgersi al proprio comune facendo presente il problema. Le autorità competenti, in relazione al regolamento adottato, potranno stabilire le relative sanzioni determinando l’ammontare della multa in caso di violazione dell’obbligo di eliminare le feci dal punto sporcato.  Il comune di Bari, proprio  lo scorso marzo, ha imposto una multa pari a 300 euro per chi non pulisce i marciapiedi dagli escrementi dei cani.  Una bella cifra, ma si sa, per smuovere le coscienze,  l’intervento deve essere d’urto.

Cecilia Càsole

Le conseguenze “migratorie” de La Buona Scuola di Renzi

downloadIn questi giorni l’Italia non fa altro che respirare un clima torrido, clima reso ancora più pesante dall’ingente esodo degli insegnanti  provocato dalla cosiddetta e La Buona Scuola di casa Renzi. Sono 7 mila i docenti costretti a spostarsi dalla propria Regione di appartenenza abbandonando nella maggior parte dei casi la propria famiglia. Accortamente il Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca compara questo dato con le 37692 assunzioni complessive che ha prodotto questa riforma finora, affermando con un alibi davvero originale, che quei 7 mila docenti costretti a emigrare costituiscono semplicemente una percentuale fisiologica. Successivamente fa il paragone con i 7700 spostamenti forzati risalenti all’anno scorso per andare ad arginare il fenomeno della “supplentite” in varie zone di Italia. Questo rappresenta la fase B de La Buona Scuola. Le 29 mila assunzioni realizzate nella fase precedente(fase A) sono state attivate mediante le vetuste procedure delle graduatorie provinciali. Chi si è spostato da una città all’altra lo aveva ampiamente  messo in conto, poiché si era iscritto in una lista provinciale diversa dalla propria. Ma torniamo alla fase B delle assunzioni. Quei famosi 7 mila docenti devono essere raffrontati con le 9 mila proposte di assunzione inviate dal MIUR ad altrettanti insegnanti. Il ragguaglio tra 7 mila e 9 mila è elevatissimo e dobbiamo tenere conto che i rimanenti 2000 sono stati indotti a spostarsi di città in città seppur nella medesima Regione. Purtroppo,  queste cifre contengono  retroscena pieni di foschi,  perché le assunzioni  totali prodotte fino a questo momento da La Buona Scuola sono molto distanti dalle 47 mila annunciate fino a questa fase. All’incirca non sono state conferite 9 mila cattedre. che saranno attribuite nuovamente alle supplenze. Poco tempo fa ci avevano detto che la malattia che vessa la scuola italiana, cioè, appunto, la “supplentite”  sarebbe stata debellata immantinentemente. Sommando alle assunzioni già attuate le 55 mila previste nella fase C , quella che concerne il rinvigorimento dell’offerta formativa, si giunge a un totale di 92692 ingaggi ben lontani dalle 148 mila assunzioni sbandierate da Renzi,  ma pure dalle 102 mila previste dalla legge. Esistono anche dei numeri “deleteri” che indicano il mantenimento in vita delle Graduatorie a Esaurimento (GAE) per circa 50 mila precari c non ancora eliminati. Dalla sponda del Governo , si osserva il lato positivo. Il ministro Stefania Giannini confida nel prossimo concorso che sarà bandito a dicembre(ma doveva essere bandito a ottobre) per avere finalmente tutto il personale necessario. Il Ministro della Pubblica Amministrazione, Madia,  rivela alla stampa che “ finalmente è stata sanata la ferita dei precari”. In effetti è una questione davvero che si protrae da anni. ll ministro Giannini ha fornito altri dati notevoli delle nuove assunzioni. L’87% dei 37692 assunti sono donne. Il 48,6% ha un’età inferiore ai quarant’ anni, ma più della metà si posiziona nella fascia di età superiore : il 38,6% tra i 40 e i 50 anni e il 12,7% sopra i 50 anni.

 Sebastiano Gianino