AUGUSTA, PALAJONIO, MEGLIO UNA PROROGA?

img5735_0AUGUSTA – E’ noto che la piscina comunale di Augusta è chiusa da tempo. L’ultima volta che se n’è parlato è stato in occasione della tragedia che ha visto come protagonista un uomo deceduto all’interno della struttura . La piscina comunale era un servizio molto utile ed efficiente per i giovani che intendevano fare del nuoto uno sport a livello agonistico. I ragazzi della pallanuoto ricordano le giornate di allenamento con il sorriso sulle labbra e uno sguardo nostalgico. Oggi,  il Palajonio sembrerebbe destinato a seguire la stessa sorte della piscina comunale. Di Franco, arbitro e tifoso del calcio a 5, ci spiega le ragioni per le quali è necessario intervenire sulla questione del Palajonio “Entro 10 giorni bisogna fare l’scrizione per i campionati di calcio a 5 e ancora non si sa a chi sarà dato in gestione; la mia proposta alla nuova giunta comunale è quella di concedere una proroga alla società che lo ha attualmente in gestione, in attesa che il nuovo bando attribuisca l’appalto a una nuova società”.  Per 25 anni il Palajonio ha permesso agli augustani non solo di fare sport ma anche di essere tifosi per i loro ragazzi del calcio a 5. Ha ospitato grandi atleti anche stranieri. Ma non solo: dopo il terremoto del novanta è stata la struttura in cui hanno trovato rifugio e conforti i terremotati. Recentemente, il palazzetto dello sport è servito come centro di accoglienza immigrati.

  Cecilia Càsole

AUGUSTA. INCENDIO IN CONTRADA MONACA

Vigili_fuoco_con_bombola_GPL-300x198AUGUSTA. Tarda serata di domenica 5 luglio. Sono da poco passate le undici. In una delle tante contrade fuori della cinta urbana, in contrada Monaca, si sente uno scoppio. Una villetta sita in quella contrada va a fuoco. A che cosa si addebita lo scoppio? I vigili del fuoco accorrono per spegnere l’incendio e si accorgono che al centro della stanza d’ingresso c’è una bombola di  gpl, da cui fuoriusciva il gas. Come mai la bombola era proprio lì, in quelle condizioni di massima insicurezza? I vigili del fuoco hanno corso anch’essi il rischio di poter morire a causa della fuoriuscita del gas mentre essi entravano per l’operazione di spegnimento e di  salvataggio. Compiute le operazioni, il proprietario è stato diffidato dai vigili  di  rientrare ed è stato sottoposto a interrogatorio dai carabinieri del nucleo radiomobile di Piazza Carmine.

Giulia Càsole

AUGUSTA, LA MARINA MILITARE ADDESTRA 24 ALLIEVE INFERMIERE VOLONTARIE DELLA CROCE ROSSA ITALIANA

_KON8082_300AUGUSTA –  Il Comando Marittimo Sicilia e l’Ispettorato Regionale Infermiere Volontarie C.R.I. Sicilia hanno organizzato, dal 8 al 11 luglio presso la sede del MARISICILIA (Augusta), il primo seminario informativo a favore di 24 Allieve Infermiere Volontarie che frequentano il 2° anno di corso di formazione. L’attività in corso di svolgimento, si articola mediante lezioni teorico-professionali in aula, un’uscita in mare a bordo di una Unità Navale della Marina Militare normalmente impegnata in operazioni di Controllo dei Flussi Migratori via mare e la visita alla Stazione Elicotteri M.M. di Catania (Maristaeli). Questa importante opportunità di crescita professionale e personale per le Allieve costituisce un’esperienza unica nel suo genere che si inquadra all’interno del più ampio scenario di consolidata collaborazione e condivisione di intenti tra la Marina Militare e la Croce Rossa Italiana. Nella fattispecie, mentre il personale Medico dell’Infermeria Presidiaria di Augusta assicura le lezioni teoriche attinenti gli elementi di difesa e protezione nonché i mezzi di soccorso sanitario extraospedaliero con visita all’intera struttura Sanitaria di Presidio, il personale elicotterista della Maristaeli illustra le modalità di soccorso ed evacuazione di feriti a mezzo elicotteri, con visita agli Hangar ed ai Gruppi di Volo. A bordo del Pattugliatore Comandante Borsini, le Allieve hanno la possibilità di vivere l’esperienza di un’uscita addestrativa in mare unitamente alla possibilità di vedere in prima persona l’impiego delle strumentazioni di bordo in caso di soccorso sanitario o di recupero naufraghi.

OSPEDALE MUSCATELLO DI AUGUSTA: CHE FINE HA FATTO IL DUODENOSCOPIO REGALATO? L’ASP NON RISPONDE! – di Mimmo Di Franco

742909253AUGUSTA  – Sono trascorsi 3  anni e 6 mesi, da quando la direzione della Raffineria Esso donò all’ospedale Muscatello di Augusta il duodenoscopio. Nonostante le promesse e i proclami, tale strumento, che permette lo studio e la terapia delle malattie delle vie biliari, duodeno e pancreas, si trova conservato da qualche parte senza essere utilizzato. Durante i vari solleciti, affinché non facesse la fine della camera iperbarica comprata per il “Muscatello”, con i soldi dei contribuenti circa 20 anni fa per 2 miliardi di lire e svenduta all’asta per 5 mila euro (circa 10 milioni di vecchie lire), la direzione sanitaria ha fornito diverse risposte: A) L’acquisizione dello strumento dal parte dell’ASP di Siracusa; B) La mancanza dell’acceleratore di Brillanza; C) La formazione del personale; D) La verifica della disponibilità a ricoverare pazienti da altri ospedali. Agli inizi di novembre del 2012, l’ex Commissario dell’ASP  Zappia deliberò una convenzione con l’ASP di Catania che, oltre a accogliere la richiesta di training del personale medico e infermieristico, rese disponibile il dr Giovanni Magrì, direttore dell’unità operativa gastroendologica di Acireale, uno dei maggiori esperti del campo di ERCP che avrebbe messo a disposizione una seconda apparecchiatura in caso di necessità. A tutt’oggi quest’esame è effettuato a Catania o ad Acireale mentre l’endoscopista del Muscatello si reca ogni settimana a Siracusa, per il tirocinio, lasciando scoperto l’ospedale megarese per gli esami di colonscopia.

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AUGUSTA, MARISICILIA VALORIZZA I DIPENDENTI CIVILI

msAUGUSTA. Anche quest’anno il MARISICILIA ha dedicato il 3 luglio quale “Giornata del Personale Civile dell’Amministrazione Difesa”, conferendo le medaglie e i diplomi di merito a tutto il personale del Comando Marittimo Sicilia e dei Comandi dipendenti che hanno maturato una lunga e meritoria esperienza di lavoro, per complessivi 30 dipendenti. La Cerimonia, sobria ma dagli elevati contenuti affettivi, è stata presenziate dal Comandante di Marittimo Sicilia, Amm. Nicola de Felice, ed ha visto la partecipazione del Sindaco di Augusta, Avv. Cettina Di Pietro e del Direttore dell’Arsenale, Amm. Giulietti Virgulti. Dopo la lettura del messaggio augurale del Signor Ministro della Difesa On. Roberta Pinotti, l’Ammiraglio De Felice ha sottolineato il fondamentale contributo che il personale Civile dell’A.D. svolge quotidianamente, con le peculiari qualifiche e specializzazioni che ne fanno una delle eccellenze su cui la Forza Armata punta nel presente e nel futuro. Nella fattispecie, l’Ammiraglio De Felice ha puntualizzato la necessità morale di rinnovare il riconoscimento per “l’impegno, la dedizione, la convinta e coerente partecipazione del personale civile al miglioramento dell’Amministrazione” che viene percepita quale bene prioritario da preservare e da fare crescere con la medesima energia fino ad oggi profusa per conferire maggiore vitalità alla Base Navale con l’obiettivo del rilancio dell’intera economia locale. Inoltre, nell’ambito della storica e fattiva collaborazione tra la Marina Militare e le Istituzioni del territorio, l’Ammiraglio de Felice ha inoltre proposto al Comune di Augusta ulteriori accordi finalizzati all’eventuale valorizzazione dei dipendenti Comunali, per la frequenza di corsi di antinfortunistica, antincendio e formazione di base per i lavoratori (ai sensi del D.Lgs 81/08), primo soccorso.

 N. L.  – Nella foto di gruppo: al centro il comandante Marisicilia,  Amm. De Felice, il sindaco  Di Pietro e il direttore dell’Arsenale, Amm. Giulietti Virgulti

SARO FIORELLO, ORIGINARIO DI AUGUSTA, TRIONFA A TAORMINA con “L’ora del Rosario”

fiorello-black-and-whiteAUGUSTA. Non posso che gioire nel dare la notizia che il mio ex allievo di teatro Rosario Fiorello, in arte semplicemente Fiorello, nei giorni scorsi ha trionfato al teatro greco di Taormina con lo spettacolo “L’ora del Rosario”, dove ha fatto recitare la sua unica figlia, figlia che gli ha procurato di recente grande gioia per essere stata ammessa all’Accademia Santa Cecilia, come allieva pianista. Fiorello a gennaio  ha ricevuto un alloro da una giuria europea, riunitasi a Londra, che ha giudicato miglior programma radiofonico d’Italia quello che Saro, per noi siciliani, Fiore per i romani e  i “continentali”  in genere, Fiorello e C.-conduce ogni mattina in diretta da un bar di Roma sotto casa sua e che viene diffuso da RadioRAI e televisivamente in rete da un canale di You Tube.  Il programma ha inizio in ora praticamente antelucana, ma il bar è già popolato e di clienti e di artisti, scrittori, giornalisti di fama nazionale che fanno la fila, per essere intervistati da Saro che fa il giornalista, come Barbara D’Urso dalle telecamere di Canale 5, intervistandogli ospiti, ma di più e meglio della partenopea Barbara, Saro intrattiene gli ospiti  e gli ascoltatori con battute improvvisate, scaturite dalla lettura dei quotidiani del mattino, e dalle imitazioni, che fanno sbellicare dalle risate,  di personaggi come Camilleri, Battiato, siciliani come il sindaco di Roma, Marino, divenuto oggetto di strali satirici in questi giorni, a causa dello scandalo di “Mafia Capitale”.

Giorgio Càsole

“Vernissage moda, Premio Taormina Gold”

ortisi a CtaTaormina – Domenica 5 luglio nella splendida piazza IX Aprile dove si può godere uno spettacolare panorama è stato presentato il Vernissage Moda, Premio Taormina Gold”,  organizzato e diretto dalla regina degli eventi Gianna Azzaro della  G.A.R. Eventi. Una poesia di Alda Merini per introdurre la serata che è stata presentata da Franco Oppini catanese di adozione e dalla partenopea Patrizia Pellegrino. Iskra Menarini storica corista, ha ricordato Lucio Dalla con una suggestiva Caruso e successivamente Attenti a Lupo. Sono stati conferiti dei premi al fashion designer  Claudio Greco che ha presentato le sue collezioni rievocando Taormina e L’Etna, lo stilista Carlo Alberto Terranova,  l’imprenditrice Giovanna Mandarano, titolare del marchio A’Bbiddikkia che ha avuto la capacità di cogliere e estrapolare i colori naturali della  nostra Sicilia e di metterli nei suoi abiti, il direttore creativo della prestigiosa maison Sarli, la giornalista e storica di moda Mara Parmegiani,  l’attore comico e conduttore del mitico “Drive In”, Gianfranco D’Angelo e l’attore di teatro e figlio d’arte  Massimiliano Buzzanca,  ha ritirato il premio alla carriera per il papà Lando che ha rappresentato le maschere e il carattere della sicilianità nel mondo.  Importante ricordare che l’evento unisce moda, spettacolo, valorizzazione del territorio per un fine di beneficenza , per la raccolta fondi di un centro per ragazzi autistici a Barcellona Pozzo di Gotto. Fra i premiati anche il Dr. Mirko Manola, chirurgo plastico e il Prof. Ernesto Falcidia, direttore responsabile della Casa di Cura di Ostetricia e Ginecologia e del “Centro Fertilità”. Premio anche per MarioCiancio, editore de ‘La Sicilia’, storico quotidiano siciliano che quest’anno ha compiuto settant’anni., essendo  escito per la prima volta nel 1945.

Davide Ortisi

LE SUGGESTIVE TRADIZIONI DI AUGUSTA ANTICA – di Francesco Migneco

IL COPRILETTO  – 2^ parte

copriletto-300x240AUGUSTA – Finita la fase dell’esposizione del “copriletto”, al passaggio della processione del Corpus Domini, placatesi l’ammirazione, le critiche più o meno benigne, che il popolino non risparmiava, spesso con accidiosi giudizi, il “copriletto” ha un seguito che ci accingiamo a narrare. Il seguito, proprio quello sussurrato, laddove esso diventa il muto testimone del consumato atto d’amore. Vale premettere, per rendere più vivo da vicino il racconto, l’usanza preparatoria del matrimonio: essa, ancora nei primi decenni del ‘900 veniva praticata in alcuni settori della comunità cittadine. La sposa ricca arrivava in chiesa con la carrozza baronale, tirata da un cavallo strigliato, a pelo lucido, e con lussuosa bordatura. La fanciulla povera, volgarmente detta “a viddna”, invece, arrivava in chiesa a piedi, con un modestissimo strascico sorretto da due ragazze, seguita da un nutrito codazzo di invitati e curiosi. Anche nella celebrazione del matrimonio la distinzione era netta, ove il lusso per la ricca si coglieva a piene mani, mentre per la popolana, appena un candelabro, niente organo, e con un prete quasi annoiato. Ultimata la cerimonia, la ricca riprendeva la sua carrozza, mentre la coppia popolana, tornava a piedi col solito codazzo, sino alla casa dei genitori della sposa. La festa, se così si vuol chiamare, si svolgeva nelle due o tre stanze della modesta dimora, con gli invitati seduti su sedie dal fondo di corda, allineate lungo le pareti delle stanze. Si cominciava con gli sposi che ringraziavano gli invitati, mentre le madri di entrambi offrivano dolci fatti in casa, insieme a frutta secca, ai “ciciri brustuliti” (ceci), ed arachidi, tutto riposto in un ampio cesto di vimini. A seconda della possibilità, in tale circostanza si allestiva, anche, un tavolo con pane fresco, cotto al forno in pietra, con salumi, olive, formaggio e vino nostrale. Il momento culminante verso mezzogiorno, detto della “favorita”, cioè un modo tipico di augurio diretto alla sposa. Consisteva che la “comare di casa” si metteva al centro della stanza, ove erano gli sposi, sorreggendo un canestro pieno di “paste secche”, un tipo di dolce leggero, dal colore rosa tenue, puntellato da tanti chicchi di zucchero. Tenendo in alto il canestro, pretendeva il silenzio assoluto dei presenti, e a voce alta gridava: “chista in onuri della spusa, che pussa aviri longa vita e tanta furtuna”. Seguiva, quindi, la “spartanza” delle paste secche agli invitati, con una passata di bicchierino di rosolio, liquore fatto in casa, di colore verde, al sapore di menta, o giallo, al sapore di limone, o rosa, il più preferito, fatto di succo di mandarino con alcol puro e stagionato per l’occasione. Nei matrimoni della povera gente, la musica era impensabile, capitava raramente che qualche invitato sfoggiava la sua bravura con un vecchio mandorlino. Spente poi le poche luci, sopiti i lieti rumori della festa, gli invitati lasciavano la casa, ad eccezione di pochi amici stretti che la madre della sposa, tratteneva più a lungo, non tralasciando di ripetere “amici, capiti che chista è l’ultima iurnata di ma figghia a casa mia”. Al calare della notte, i giovani sposi venivano accompagnati dai parenti alla dimora, sicuramente presa in affitto dai loro genitori. Qui, giorni prima, era stato preparato con cura il letto matrimoniale con lenzuola odoranti di fresco gelsomino.

La prossima settimana, la terza parte del “copriletto”.

    Francesco Migneco     

LA CORALE POLIFONICA IUBILAEUM DI AUGUSTA E IL SALUTO DEL SANTO PADRE

34MA RASSEGNA CORALE SANTA MARIA GORETTI 

DSC_5122bisDSC_5215NETTUNO (RM) – Si è concluso Mercoledì 29 Giugno il tour della Corale Polifonica IUBILAEUM di Augusta nella Capitale, dove ha partecipato alla 34ma Rassegna di Corali Polifoniche organizzata nel contesto dei festeggiamenti di Santa Maria Goretti presso la Città di Nettuno (RM). Grande soddisfazione è stata espressa dal Consiglio Direttivo e dal Direttore Artistico per l’ottima performance dell’Associazione che ha avuto il privilegio di confrontarsi con una formazione d’eccellenza messa in campo dalla Corale Polifonica di Ipswich (U.K.) che vanta oltre 150 anni di storia e di curriculum. La Corale Iubilaeum non è certo stata da meno, ha avuto il privilegio e l’onore di rappresentare la Sicilia e la Città di Augusta, portando e promuovendo proprio quella sicilianità che scalda e riempie il cuore. Un repertorio d’eccellenza quello proposto dal Direttore Artistico: dall’Inneggiamo al Signore – celebre aria della Cavalleria Rusticana di P. Mascagni, all’omaggio al Grande compositore romano Ennio Morricone, dai celeberrimi “Mi votu e mi rivotu – E vuje durmiti ancora” al medley di brani tradizionali romani. Repertorio molto variegato, ricco di musica che per 40 minuti intensi hanno risuonato all’interno del Santuario di Santa Maria Goretti, per essere poi accompagnati da oltre 5 minuti di applausi del numerosissimo pubblico partecipante. Impeccabile l’accoglienza riservata alla Corale da parte della Corale organizzatrice.  Il Direttore, Luigi Trigilio, ha affidato la parte del soprano solista alla calda ed intensa voce di Silvana Caldarella, del Tenore Solista ad Enzo Riera, alle percussioni la coinvolgente Angela Fascilla, al pianoforte Salvatore Passanisi.  Un sabato sera ricco di emozioni e soddisfazioni. Ma l’emozione è continuata la Domenica mattina, quando, nonostante le ore piccole della sera precedente, la Corale IUBILAEUM schierata in Piazza San Pietro per la preghiera dell’Angelus è stata salutata dal Santo Padre – Papa Francesco. La Città di Augusta è dunque stata sul leggio del Papa e non per fatti di cronaca, ma perché la CORALE IUBILAEUM l’ha degnamente rappresentata. Un ringraziamento va certamente al nostro Arcivescovo Mons. Salvatore Pappalardo per l’interessamento e per l’apprezzamento che anche in questa occasione ci ha manifestato. Altra pagina di storia da inserire nel vasto e ricco curriculum della Corale Polifonica Iubilaeum che vanta 19 anni di storia. Prossimo appuntamento per la corale domenica 12 Luglio presso il teatro Trifelitti di MILAZZO (ME) dove parteciperà alla Rassegna Musicale “InCanto Mediterraneo”.

  Marilena Scatà

NORMA AL TEATRO GRECO DI SIRACUSA

downloadSIRACUSA – «Norma è un’opera eccezionale, vicina a come io intendo la vita. Cerco di filtrare il mondo con gli occhi della purezza e dei grandi sentimenti, così come l’eroina gallica. E dunque, visto dalla mia prospettiva, il suo sacrificio finale è un elemento estremo che la rende vicina a Dio. Il mio ruolo sarà quello di far emozionare, di tradurre a chi lo ascolta questo messaggio intrinseco della Musica belliniana: dirigendo l’orchestra, devo saper toccare le corde dell’animo della platea». Il ventinovenne – e avvenente – Jacopo Sipari di Pescasseroli, aquilano classe 1985, è uno dei più promettenti direttori d’orchestra italiani. Plurilaureato al Conservatorio e in Giurisprudenza, è anche il più giovane avvocato civile rotale, assistente di Diritto Penale all’Università Roma Tre e, se non bastasse, cultore di lingua latina. Per la seconda edizione del Festival Euro Mediterraneo, sarà lui, con la carica di adrenalina che lo contraddistingue, a dirigere l’Orchestra Sinfonica Bellini Opera Festival per la messa in scena di Norma, il capolavoro di Vincenzo Bellini, in scena per la prima volta in assoluto al Teatro Greco di Siracusa. Sul podio della cavea aretusea Sipari salirà il 4 luglio (seguiranno altre tre rappresentazioni, il 10, 18 e 25 dello stesso mese, sempre con inizio alle ore 20.30). Enrico Castiglione, regista e scenografo di fama internazionale, grande visionario nei suoi innovativi allestimenti d’opera, ha scelto Sipari per le performance intense e raffinate e il totale coinvolgimento nell’opera. Sotto la sua direzione, prenderà vita un’esaltante Norma, incarnata dall’elegante soprano Chiara Taigi, con a fianco il tenore Piero Giuliacci, valoroso condottiero della Roma imperiale, amante fedifrago, amato-odiato dall’eroina gallica.

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