IL 31 LUGLIO SIT-IN PRESSO L’OSPEDALE MUSCATELLO DI AUGUSTA

downloadAUGUSTA. In seguito alle notizie relative al futuro dell’ospedale Muscatello di Augusta, il sottoscritto Mimmo Di Franco, in rappresentanza di un comitato di cittadini ha organizzato, per venerdì 31 luglio dalle ore 10 alle ore 12 davanti all’ospedale Muscatello,un  Sit-In per non far spegnere i riflettori sul nosocomio augustano. A questa iniziativa, in attesa di adesione di altre associazioni o movimenti, si è unito anche Mimmo Fruciano, rappresentante locale del Tribunale dei diritti del malato ”Diversi sono i punti che non hanno avuto una risposta positiva o quantomeno vaga,in questi mesi: A) Si era detto in varie riunioni tra Comitato, Amministrazione Comunale e ASP nel 2012 nei giorni caldi dello sciopero per l’ospedale, che i reparti di Ginecologia e Ostetricia sarebbero stati trasferiti a Lentini contestualmente all’attivazione ad Augusta dei reparti di Oncologia e Neurologia, tutt’ora semplici posti letto e non reparti d’eccellenza. B) Il reparto di pediatria, promessa dall’ex  presidente della Regione e confermata con atto aziendale, deve rimanere ad Augusta. Alcune notizie parlano di trasferimento a Lentini, accentuando la sfiducia tra gli utenti. C) Non è stato attivato l’elisoccorso notturno, necessario in una zona ad alto rischio ambientale, sismico ed industriale. D) Non completato l’organigramma dell’Ospedale. E) Che fine ha fatto l’ospedale, punto di riferimento regionale per i tumori dell’amianto, tanto sbandierato? F) Inoltre, ci era stato promesso dopo la chiusura del blocco operatorio, del 12 gennaio scorso, la riapertura dopo 4/5 settimane dall’inizio lavori,a tutt’oggi c’è il buio completo. G) Infine si attende ancora una risposta relativa all’ attivazione del duodenoscopio, presso l’ospedale megarese, in quanto lo strumento fu donato dalla raffineria ESSO, nel febbraio 2012 e che potrebbe servire tutta l’utenza della provincia siracusana, risparmiando centinaia di migliaia di euro presso le Asp limitrofe. Insomma si chiede il rispetto della legge n.5 del 14 aprile 2009,per il potenziamento degli ospedali nelle aree a rischio ambientale,quali Augusta,Gela e Milazzo e del D.A 01377 del 25.5.2010.

  Mimmo Di Franco 

RICORDO DEL R. SOMMERGIBILE “ASCIANGHI” AFFONDATO IN COMBATTIMENTO AL LARGO DI AUGUSTA IL 23 LUGLIO 1943

R SMG ASCIANGHIHMS_Eclipse_da WikipediaAUGUSTA – Il 23 luglio ricorre il 72° anniversario dell’affondamento in combattimento al largo di Augusta del sommergibile italiano Ascianghi. Il Museo della Piazzaforte del Comune di Augusta che, nell’ambito della sua collezione da anni ne serba e diffonde la Memoria, con una nota diffusa per l’occasione dal direttore, Avv. Antonello Forestiere,  ha quest’anno rivolto ai collaboratori ed ai numerosi cittadini vicini alle attività museali l’auspicio di un momento di riflessione su uno degli eventi più significativi di dedizione al dovere verificatisi durante le tormentate fasi dell’invasione della Sicilia nell’estate 1943. L’Ascianghi era un sommergibile appartenente HMS_Laforey_da IWMalla classe 600, composta da 59 esemplari, serie  “Adua”. I battelli di questa serie erano anche detti “Africani” in quanto aventi nomi di località dell’Africa Orientale Italiana. Venne costruito dalla O.T.O. di La Spezia ed entrò in servizio il 25 marzo 1938. Alle ore 15 del 23 luglio 1943, il sommergibile si era portato in agguato alcune miglia al largo di Augusta, al traverso di Magnisi, in acque oramai controllate dal nemico. Attaccò coraggiosamente ma, purtroppo, senza successo una formazione di cinque cacciatorpediniere inglesi che uscivano dal porto di Augusta, già da qualche giorno occupata dal nemico. L’Ascianghi fu subito individuato e sottoposto ad intenso attacco con cariche di profondità da parte dei caccia H.M.S. Eclipse e H.M.S Laforey. Costretto ad emergere, venne più volte mitragliato dalle due navi nemiche, con gravi perdite tra il personale in coperta. Infine, si inabissò intorno alle ore 16,30. L’unità era al comando del giovane S.T.V. Mario Fiorini. I Caduti tra i membri dell’equipaggio furono ventitrè. L’ Ascianghi aveva compiuto asino a quel momento 47 missioni di guerra.Il Museo della Piazzaforte custodisce il ricordo di quell’evento di guerra verificatosi a ridosso del porto di Augusta e la Memoria dell’equipaggio del nostro sommergibile, esponendone da anni un superbo modello al quale si è poi aggiunto l’elenco nominativo dei Caduti, posto nel 2013 quale particolare atto celebrativo in occasione del 70° Anniversario dell’affondamento.

QUANDO IL COMUNE PRODUCEVA “EVENTI”

Amarcord/ L’ente fu uno dei primi in Sicilia a favorire gli anziani

ME STESSO A pASQUAiNSIEME 88AUGUSTA. Oggi, a causa del disastroso passivo di 102 milioni di euro, il Comune di Augusta non può promuovere iniziative, come in passato quando, specialmente negli anni Ottanta, ci fu un fiorire di attività a favore degli anziani, dei disabili, dei carcerati, come conviviali, spettacoli, corsi vari o per tutti i cittadini come convegni culturali, stagioni teatrali o il Notiziario del Comune. Non poche di queste iniziative erano promosse da Giorgio Càsole, cui l’Ente Comune affidava l’organizzazione, la direzione e la  conduzione. Erano attività che oggi verrebbero chiamati “eventi”, che avevano risonanza fuori del Comune come, per esempio, il convegno regionale sulla “Poesia dei siciliani”, con la partecipazioni di illustri relatori provenienti dalle università di Catania e di Palermo e con tanto di pubblicazione del volume degli atti . Certamente allori i finanziamenti da parte della Regione arrivavano, come per gli anziani, a favore dei quali il Comune di Augusta fu uno dei primi ad avviare iniziative, sindaco allora Giovanni  fu stato un evento di ben quatto giornate tenutosi  nella Pasqua del 1988 nella sala ricevimenti del Nuovo Alberobello, con il supporto dell’ufficio di solidarietà sociale, con allora l’assessore in carica Lorenzo Spina.E’ stato uno dei tanti eventi dell’ufficio di solidarietà sociale chiamato oggi servizi sociali. Il comune di augusta, pioniere dei servizi sociali nell’applicazione della legge regionale sul riordino  22/1986 ha mostrato sensibilità in particolar modo sulla tematica degli anziani.Questi servizi all’ inizio degli anni ottanta hanno avuto un incremento sia dal punto di vista socio-assistenziale che culturale e ricreativo, fatto di momenti di aggregazione e di socializzazione, come le gite fuori porta, i viaggi termali, momenti di festa e di animazione all’interno e fuori dei centri di incontro oltre l’assistenza domiciliare e il trasporto con i minibus.

Davide Ortisi

A SIRACUSA, MUSICA E ROMANTICISMO CON “ORTIGIA SIRACUSA SOUND SYSTEM FESTIVAL 2015”

ortigiaSIRACUSA. Preceduto dalle preview di Populous a Catania, Siracusa e Messina torna l’ “Ortigia Sound System Festival” nella sua seconda edizione, rassegna musicale ambientata in una cornice unica, quella del Castello Maniace e dell’ex Convento del Ritiro di Ortigia (Siracusa). Il festival avrà come tema le sonorità afro, declinate in forme varie e innovative interpretata da artisti italiani e internazionali che trasformeranno l’isola in un contenitore di emozioni uniche. L’evento sarà diviso in due date – 31 luglio  e 1 agosto – e conta le partecipazioni Sandro Joyeux, Scan_Dura, Nickodemus, OY, Dj Khalab e Debruit. L’intento della manifestazione è di legare la tradizione di una terra ricca di storia come la Sicilia alla novità e alla vivacità del panorama musicale elettronico. L’Ortigia Sound System Festival è dove l’antichità incontra la sperimentazione, dando vita a vibrazioni inimitabili.

IL TRINAGOLO INDUSTRIALE DI AUGUSTA-PRIOLO E MELILLI, OVVERO LA SEVESO DEL SUD? – di Cecilia Càsole

porto-augustaDopo oltre  vent’anni di   battaglie, in campo ambientalistico, in àmbito giornalistico e  in sede istituzionale,  nella legislazione italiana è tata introdotta una norma che rende il diritto italiano  più vicino al all’area giurisdizionale europea e in particolare  il diritto penale più  vicino alla sensibilità moderna verso quelli che sono stati definiti  “ecoreati”, cioè quei delitti che, consapevolmente, commettono tutti coloro,  imprese o singoli, contaminano, inquinano, recano danni all’ambiente: reati contro l’ambiente (“eco”, dal greco oikos).  Il codice del diritto penale italiano,  dal 22 maggio 2015, si è arricchito grazie all’introduzione, nel II libro del C.D.P., di una nuova disciplina: il diritto penale ambientale, che prevede ben cinque  nuovi delitti contro l’ambiente, che occupano un intero Titolo, il VI-bis.  – Gli ecoreati : Gli ecoreati,  previsti dalla legge n. 68, pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 22 maggio 2015 entrata  in vigore il 29 maggio  successivo, sono: 1) inquinamento ambientale; 2) disastro ambientale; 3) delitti colposi contro l’ambiente; 4) traffico e abbandono di materiale ad alta radioattività e materiale a radiazioni ionizzanti; 5) impedimento del controllo. Queste le sanzioni previste da questa nuova disciplina. Passaggio di civiltà:  Il 19 maggio 2015, giorno in cui  il decreto legge sugli ecoreati, fu approvato dal Senato per essere trasformato in legge dello Stato,  è stato definito un giorno storico , sia per i  precedenti lunghi tempi di attesa, oltre vent’anni, sia per gli strumenti giuridici contenuti contro le cosiddette ecomafie, quelle organizzazioni criminali che negli ultimi vent’anni, appunto, hanno speculato, specialmente nel Meridione d’Italia, lucrando sul trattamento dei rifiuti, con conseguente nocumento all’ecosistema.  Esemplare al riguardo la famigerata “Terra dei fuochi”, portata alla luce in tutta la sua tragicità da Roberto Saviano nell’ormai arcinoto libro-denuncia “Gomorra”. L’approvazione della legge è stata definita un vero passaggio di civiltà perché  sono stati introdotti riferimenti certi per tutta una serie di fatti gravi, per esempio l’inquinamento da Eternit, con conseguente avvelenamento per operai e non, giacché  in precedenza erano previsti reati inadeguati alla gravità dei fatti, tanto che, spesso come nel caso  Eternit, gli imputati sono stati assolti. Il nuovo titolo del Cp, il  titolo VI-bis denominato “Delitti contro l’ambiente”, al di là delle figure di reato introdotte per contrastare in maniera articolata  ogni possibile violazione ambientale,  segna davvero in Italia una svolta che è stata definita epocale, perché contiene l’aggravante ambientale che, secondo Roberto Pennisi, sostituto procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, può essere considerata rivoluzionaria – la cui   portata potrà misurarsi  ovviamente solo attraverso l’applicazione giurisprudenziale – che adegua finalmente la nostra legislazione ordinaria ai precetti  costituzionali… e proietta la legislazione italiana ai vertici fra quelle dei Paesi dell’Unione Europea.”  R.Pennisi, “Quella svolta epocale nel reprimere i reati contro l’ambiente”in Guida al Diritto,  IlSole 24 ore, 13/6/2015, n.25, p.10. Il nuovo titolo, “Delitti contro l’ambiente”, è stato votato a larghissima maggioranza da un amplissima rappresentanza parlamentare, che ha provocato un coro di consensi con ampia risonanza sugli organi di stampa.

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