AUGUSTA. Da più di un mese, sulla vetrina dell’ufficetto di un distributore di carburanti, in bella vista per tutti, clienti e passanti, un cartello riporta un breve appello scritto a mano, a tutte lettere maiuscole, rivolto ai “soliti ignoti”: “PER FAVORE, NON SCASSINATE PIU’, SIAMO PIU’ PEZZENTI DI VOI CHE LO FATE, Grazie”. Si tratta chiaramente di un appello provocatorio e anche autoironico, ma fino a un certo punto. – Come mai si è risolta a esporre questo cartello? Domandiamo all’autrice dell’appello, che gestisce il distributore e che non vuole essere fotografata: “Non ne possiamo più; viviamo in tempi di crisi, siamo tartassati dal governo, subiamo la guerra dei prezzi delle compagnie petrolifere e, in più, dobbiamo subire i furti che ci impoveriscono sempre di più”. -Quanti furti con scasso? “Nel giro di sei mesi abbiamo ricevuto tre visite notturne, in genere fra il sabato e la domenica, che hanno svaligiato il nostro magazzino dell’olio, che noi avevamo già pagato: è come se ci avessero rubato soldi, ma non è solo questo.” -Ci dica: “Capisco che i commercianti sono esposti ai furti con scasso, ma noi qui siamo più esposti degli altri… –Scusi, non potete far installare telecamere? – “Noi non possiamo, siamo semplici gestori” – A quanto ammonta il danno subìto? – “Non glielo posso dire” -Vi siete rivolti ai Carabinieri, alla polizia di Stato? – “Appena hanno visto il cartello, si sono messi a ridere” –Per quanto tempo ancora esporrà il cartello? “Guardi, il nostro, il mio, è stato uno sfogo e per ora non ho intenzione di rimuoverlo.”
Giorgio Càsole