AUGUSTA. Periodo pasquale: nelle tante chiese del centro storico, chiese parrocchiali o no, in questi giorni si registra un fiorire di esibizioni canoro-strumentali dei vari complessi o ensemble cittadini, fra corali e strumentali, con voci recitanti o no. Recentemente abbiamo dato conto dell’esibizione della corale Anthea Odes, che, alla chiesa del Carmine, si è alternata con Giorgio Càsole interprete appassionato di testi biblici e medievali, fra i quali la lauda “Donna del Paradiso”di Jacopone da Todi un pezzo di virtuosismo attoriale per la varietà delle voci e il registro drammatico. di Jacopone da Todi. Abbiamo dato notizia del battesimo nella chiesa madre di Vittoria, nel ragusano, della quarta corale augustana, la corale Incanto. Oggi parliamo di una corale polifonica sempre sulla cresta dell’onda, la corale Euterpe, diretta da Rosy Messina, che ha tenuto il tradizionale concerto pasquale, ospite della confraternita della Santissima Annunziata nella chiesa di Via Garibaldi, nel pieno centro storico, richiamando una grande partecipazione di pubblico. Il concerto ha riscosso grande interesse del pubblico presente, coinvolto soprattutto nella rievocazione iniziale della tromba e del tamburo della tradizionale notte augustana fra il giovedì e il venerdì della settimana santa. La rievocazione è stata eseguita strumentalmente da Gaetano Galofaro e da Emanuele Di Grande e attraverso l’interpretazione dello Stabat Mater di J.Rheinberger dalla orale polifonica Euterpe e dal quartetto d’archi Syraka, per mettere in evidenza che la figura della “mater”, oltre a essere una figura fondamentale per il cristiano, lo è per l’umanità intera. Il governatore della confraternita, alla conclusione del concerto, ha donato un gagliardetto al direttore artistico Rosy Messina, in ringraziamento dell’evento realizzato, auspicando successivi incontri canoro-religiosi con la corale polifonica Euterpe.
M. C.