AUGUSTA. Alla fine del corrente mese di aprile, 53 lavoratori, in maggioranza augustani, perderanno il lavoro e conosceranno l’amaro sapore della disoccupazione, trasmettendo ambasce e incertezze alle loro famiglie. Si tratta di dipendenti di una società privata incaricata a effettuare lavori di pulizia all’interno di tutte le strutture militari che fanno capo a Marisicilia, e che già avevano subìto forti contrazioni d’orario lo scorso anno, con conseguente diminuzione degli introiti finanziari. Eppure questi lavoratori si accontentavano di una riduzione di paga pur di continuare a tenere acceso il lumicino della speranza, continuando a lavorare per poche ore. A niente sono serviti gli appelli rivolti nel passato a Marisicilia Augusta, fino a pochi mesi fa. La decisione viene dall’alto, cioè dalla capitale. La mattina di martedì 21, intorno alle 7 del mattino, all’ingresso di Augusta questi lavoratori hanno inscenato una protesta per far conoscere all’opinione pubblica il dramma che stanno vivendo e per tentare l’ultima carta per scongiurare il licenziamento. La protesta ha prodotto per ora l’unico risultato di rallentare il traffico veicolare in entrata e in uscita e, quindi, di far arrivare tardi a scuola o in ufficio studenti e lavoratori.
D.C.