Nella casa di reclusione incontri teatrali, letterari, canori e musicali per rieducare i detenuti
AUGUSTA. Si è svolto il pomeriggio del 15 nella sala teatro della casa di reclusione di Augusta, in adesione alla manifestazione “ Uno scrittore un carcere”, settimana nazionale della letteratura in carcere un incontro con la scrittrice Ornella Lodin incentrato sul tema della scrittura creativa : “Scrivo quindi sono “. Tutto ciò che si può essere o non essere con la scrittura . Gli scrittori, a differenza degli attori, potranno essere chiunque, sempre, in qualunque fase della loro vita: basta osservare, immaginare. Una magia onnipotente gli appartiene. Dal bambino all’anziano, uomo o donna, sasso o cavallo, ricco o pezzente. Potrà essere in ogni dove pur rimanendo nella sua casa. È quell’uno, nessuno centomila. Hanno preso parte all’evento numerosissimi detenuti che frequentano scuole , attività artistiche quali teatro canto , sportive e che hanno animato il dibattito con riflessioni , domande sulla scrittura e dando lettura di propri scritti. A settembre inizierà un corso di scrittura tenuto dalla Lodin, alla quale già diversi detenuti hanno chiesto di poter partecipare. Non solo canto e recitazione, dunque, ma anche letteratura e poesia, come è avvenuto lo scorso anno su iniziativa del direttore Antonio Gelardi, nella sala teatro del carcere nell’ambito delle attività culturali e di socializzazione con un incontro a cura di Giorgio Càsole, docente liceale, interprete di testi poetici e in prosa, responsabile del Teatro Gruppo di Augusta. Tutte le iniziative come ribadisce il direttore, si inquadrano nel progetto avviato dall’amministrazione penitenziaria per favorire e incrementare il trattamento rieducativo
A. G. – nella foto, Giorgio Càsole al microfono con detenuti e due suoi alunni: Veronica Timmoneri al suo fianco e Salvatore Caruso, primo da ds. con la chitarra