AUGUSTA, VISITATO DAI LADRI IL PLESSO DI VIA ADUA

 

1225377306.jpgAugusta. Alcune notti fa, è stato visitato dai  ladri il plesso  di Via Adua, noto come palazzo Capuano, semplicemente chiamato “il palazzo” dagli alunni che devono frequentare le classi del liceo “Mègara” e del tecnico “Ruiz”.  I ladri hanno trafugato tutto ciò che può rappresentare un valore nel mercato clandestino: computer, monitor, apparecchi per fax e altri strumenti elettronici o no che erano indispensabili per una moderna didattica nella scuola odierna. Nonostante le luci perennemente accese,  giorno e notte, nell’androne e all’esterno, i “soliti ignoti” sono agevolmente penetrati all’interno dell’edificio di cinque piani, pensato per civili appartamenti e utilizzato, circa otto anni fa, per ospitare le classi del liceo scientifico e del liceo classico per consentire il riattamento in funzione antisismica dei due plessi storici che, alla cittadella degli studi, ospitavano i due istituti. Il palazzo fu affittato dall’ente Provincia per una cifra di circa 250/300 mila euro l’anno, stessa cifra che si continua sborsare da almeno tre anni,  da quando, cioè, il liceo Mègara, che ha assorbito lo scientifico “Saluta” si è ritrasferito alla cittadella. Nei plessi storici, tuttavia, non c’era posto per il liceo socio-psico-pedagogico, ora denominato delle scienze umane, e, quindi, il Capuano  ha ospitato  per tre anni solo dodici classi per la stessa cifra  – soldi pubblici, soldi nostri – che la Provincia versava quando il plesso era pieno di alunni. Solo lo scorso anno scolastico nel “palazzo” altre classi, delle quali quattro dell’indirizzo turistico del “Ruiz”. Se i ladri hanno avuto buon gioco, è segno che il plesso era privo di allarme. L’allarme, anche attraverso vari video,  lo spreco del pubblico denaro per questo plesso ormai troppo, eccessivamente, grande per poche classi, distante dalla cittadella, inviso agli studenti e ai docenti, costretti questi ultimi al pendolarismo. Quando il liceo scientifico era ancora autonomo, vent’anni fa, per mancanza di aule nel plesso la Provincia chiese e ottenne in affitto alcuni locali  del  convento dei frati cappuccini, a un tiro di schioppo dalla cittadella, con soddisfazione di tutti. I locali erano le vecchie aule  che molti anni fa ospitarono una scuola regionale per chimici. Le aule sono ancora là, vuote. Certo i frati cappuccini non pretendono 250 mila  euro l’anno.

    Giorgio Càsole

AUGUSTA, VISITATO DAI LADRI IL PLESSO DI VIA ADUAultima modifica: 2013-08-14T09:51:00+02:00da leodar1
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