AUGUSTA/IL SINDACO CARRUBBA FRA I MOSTRI DI STRISCIA

Copione di sé stesso, nel 2012 ripete le stesse identiche parole usate nel 2008

 

caruu.jpgAUGUSTA.  Il video girava da tempo in Internet, anzi erano due video. Uno del 2012, realizzato durante un comizio di Massimo Carrubba, sindaco di Augusta, in quel di Villasmundo per sostenere  la candidatura  del proprio cugino Nuccio Scollo, “dominus” del villaggio poco distante da Augusta ma in territorio di Melilli. L’altro video era stato girato ad Augusta, quattro anni fa, durante un comizio dello stesso sindaco  che perorava la causa della sua rielezione a sindaco. Nel 2008, gli era andata bene. La città gli aveva riconfermato il mandato per altri cinque anni, tanto che, se non si dimetterà prima, giacché aspira a diventare deputato regionale,  gli augustani dovranno votare il prossimo anno  per un nuovo sindaco.  “Poiché mi è andata bene allora, ci provo anche ora”, avrà pensato Carrubba fra sé e sé, andando a Villasmundo per sostenere Scollo e non ha cambiato una parola del suo discorso augustano: parola per parola, come se non fossero passati quattro anni, come se non si trattasse di elezioni in comuni diversi, con problematiche diverse, come se, nel frattempo, non fossero successi fatti eclatanti, come la terribile crisi che ci attanaglia,  la salita al potere di Mario Monti, che ci sta tartassando fino alla spremitura, senza intaccare però i privilegi della casta dei politici e dei grand commis di Stato,  il processo giudiziario verso il” governatore” siciliano Lombardo, la perdita di valore dell’ospedale Muscatello, cui lo stesso Lombardo ha sottratto due importanti  reparti per trasferirli a Lentini, ecc: ecc. Carrubba ha ripetuto lo stesso discorso sperando di galvanizzare gli elettori di Villasmundo, dove abitano  molti originari di Augusta o che ad Augusta lavorano. Non si è accorto il primo cittadino che qualcuno lo stava filmando integralmente, ha inserito i video in Internet e poi ha spedito copie alla redazione milanese di “Striscia la notizia”, il popolare programma televisivo satirico trasmesso quotidianamente, con grande richiamo di pubblico, da Canale 5.  Con stupore degli augustani, “Striscia”, martedì 15, festa della Regione Siciliana,  ha mandato in onda, nella divertente ubrica “I nuovi mostri” i due video, montati in sequenza talmente bene e commentati  argutamente da provocare il riso non solo ad Augusta, ovviamente, ma in tutt’Italia.  Nella rubrica di martedì, come si può constatare dalla foto, occupava il 6°posto. Qualcuno ha detto: “E’ stata un’altra  tale carrubbata da meritare il 1°posto”.

Giorgio Càsole

Il gabibbo ad Augusta e l’intervista a Giorgio Càsole

Foto%20Casole%20e%20Gabibbo.jpgIl decreto n. 753, del 12 marzo 2010, firmato dall’assessore regionale alla Sanità, Russo (medico, come lo è l’attuale presidente della nostra Regione, Lombardo) prevede il drastico ridimensionamento dell’ospedale civico “Muscatello”, che serve un bacino di utenza che abbraccia tre comuni: Augusta, Priolo e Melilli.

Si tratta di quei tre comuni costituenti l’area definita, già nel 1990 dal Ministero dell’Ambiente, ad alto rischio di crisi ambientale.

Questi i rischi:

 

               rischio industriale, per la  presenza di un polo petrolchimico di altissima densità, fra i più inquinanti i Europa;

               rischio militare, per la presenza di una base strategica nel Mediterraneo e non solo,tanto che ad Augusta è stata trasferita, nel 2002, da Messina,  la sede di Marisicilia;

               rischio sismico, per la presenza di un territorio soggetto a terremoti: l’ultimo il 13 dicembre del 1990 (cosiddetto terremoto di S.Lucia, ch’ebbe come epicentro il golfo di Augusta).

Drastico ridimensionamento dell’ospedale significa sostanzialmente la cancellazione di un presidio che è di vitalissima importanza, non solo per la popolazione civile, ma anche per tutti i dipendenti della base militare, compreso ovviamente  il personale imbarcato.

Della paventata sostanziale chiusura del “Muscatello” si parla da anni, ma finora nulla è stato atto tranne qualche corteo di protesta, composto più di studenti dei vari istituti scolastici che di cittadini.

Si è arrivati alla firma del decreto, ma, nonostante il ran parlare, non è stata presa la decisione che, nel dicembre di   cinquant’anni fa, ebbe il coraggio di prendere l’allora vicesindaco Giovanni Saraceno  (l’allora sindaco Bordonaro era o si finse ammalato) per scongiurare l’applicazione di un decreto governativo che, di fatto, sottraeva il porto di Augusta al controllo degli augustani.

Il 28 dicembre 1960 ci furono la serrata di ogni attività produttiva e la mobilitazione generale di tutta la popolazione. La mobilitazione era guidata da Giovanni Saraceno.  Furono bloccati  porto e ferrovie  e l’ingresso nell’isola, attraverso la Porta Spagnola. Soprattutto il blocco dell’attività portuale fece temere Roma, giacché in diritti erariali il porto di Augusta dava circa mille miliardi di dire l’anno allo Stato.

Dopo un’intera giornata di protesta, il decreto fu revocato,il porto salvo.

Ora, per evitare un’altra gravissima perdita per un’area con altissima incidenza di malattie tumorali,, cioè per evitare di perdere l’ospedale

Civico, che, invece, andrebbe potenziato, tanto che è stato costruito un nuovo plesso, costato circa 5 milioni di euro e fermo da sei anni, molti cittadini di Augusta hanno indirizzato una richiesta d’intervento a Strisciala notizia”, il popolare programma che va in onda ogni sera su Canale 5.

Chi  scrive , non solo si è associato agli altri cittadini, ma ha realizzato un quarto video sulla cancellazione del “Muscatello”, messo in rete, nei giorni scorsi,  nel canale you tube, come gli altri altre realizzati nel corso di due anni.

La redazione milanese di “Striscia”ha raccolto l’appello, lanciato il 24 aprile, e già il 12 maggio una troupe si è recato sui luoghi per intervistare  chi scrive e altri, attraverso il medium del Gabibbo, cioè il pupazzo dal costume rosso animato da un ometto che indossa sul viso una calza nera. Chi scrive è stato immediatamente applaudito per l’energia dell’intervento dal pubblico presente durante la ripresa.  Servizio e intervista andranno in onda nei prossimi  giorni .

Giorgio  Càsole