RELAZIONE TECNICO SCIENTIFICA DELLA DOTT.SSA MARA NICOTRA IN AUDIZIONE DEL 26 SETTEMBRE 2013 IN COMMISSIONE AMBIENTE E TERRITORIO DELL’ARS IN PRESENZA DEL PRESIDENTE E DEL L’ASSESSORE REGIONALE LO BELLO

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Il  26 settembre si e’ riunita a Palermo alla presenza dell’assessore Lo Bello la IV Commissione dell’Ars “Ambiente e Territorio” per discutere come risolvere il problema dell’inquinamento dell’aria delle aree a rischio siciliane. La sottoscritta, in qualita di ricercatore e consulente esperta in problematiche ambientali, nonche’ cittadina del popolo inquinato del quadrilatero industriale Melilli, Priolo, Augusta e Siracusa, ha evidenziato all’assessore e a tutti i membri della commissione quanto diventerebbe importante la realizzazione di un decreto regionale ad hoc per normare tutte quelle sostanze odorigene di derivazione delle raffinerie che h/24 disturbano fisicamente lo stato di salute ora dell’ambiente ora dei cittadini che vivono in prossimità del petrolchimico siracusano. “Generalmente gli odori molesti, che si percepiscono dalla popolazione di un’area a rischio, nel caso specifico, quella del quadrilatero industriale Siracusa, Priolo, Melilli e Augusta, derivano dai processi di raffinazione del petrolio, la cui maggior parte sono sostanze non normate dall’attuale decreto sulla qualita’ dell’aria (155/2010) e fuoriescono dalle torce.  Grazie ai rilevamenti dell’Arpa di Siracusa sappiamo quali sono: idrogeno solforato (H2S), mercaptani, benzene con picchi orari giornalieri spaventosi e idrocarburi non metanici.  Il fatto che la torcia rappresenta un sistema di sicurezza necessario per convogliare eventuali sfoghi di pressione generati da emergenze o anomalie di un impianto, non risultano purtroppo regolamentate dall’attuale decreto sui limiti emissivi 152/2006. Visto che nel quadrilatero industriale siracusano le torce delle raffinerie sono accese h/24 è evidente che gli impianti sono sempre in emergenza, quindi ciò e’ una grande anomalia. Si ritiene pertanto di realizzare un decreto ad hoc per mettere un limite tabellare agli inquinanti di origine petrolchimica e contestualmente inserire dei dispositivi di portata sia nelle torce sia nei camini degli impianti, che dovranno essere controllati direttamente dall’ Arpa di Siracusa attraverso un sistema di telerilevamento collegato tra Arpa e impianti. Purtroppo per quanto riguarda le emissioni di un camino, ove spesso si ha una ricaduta sul suolo di metalli pesanti, diossina, furani, PM10, Idrocarburi policiclici aromatici, con effetti a medio lungo termine devastanti per l’agricoltura e la biodiversità tutta, il 152/2006 prevede l’autocontrollo ogni 4 mesi e due controlli all’anno da parte dell’Arpa. Es. L’inceritore di Augusta nel 2008 da un controllo a sorpresa da parte dell’Arpa abbiamo scoperto che emetteva diossina e furani (cancerogeni e mutageni) 1000 volte oltre il limite tabellare. Quindi si auspica di modificare questo punto del decreto 152/2006, per eliminare l’auto controllo aziendale, così come occorrerebbe modificare o in questo caso implementare il decreto 155/2010 per quanto riguarda l’inserimento della media oraria giornaliera del benzene. Sia a Priolo, che Melilli, che a Scala Greca ci sono stati giorni in cui abbiamo respirato 500 microgrammi di benzene in una sola ora, il limite previsto dal decreto attuale non dovrebbe superare i 5 microgrammi. Ma siccome questi 500 microgrammi secondo questo decreto si possono spalmare nel corso dei 365 giorni l’anno per legge o come per magia non abbiamo mai inquinamento di benzene. Si evidenzia tra l’altro che il decreto 155/2010 e’ un decreto che considera il rilevamento solo degli inquinanti urbani. Quindi e’ come non avessimo inquinamento prodotto dalle raffinerie. Siracusa soffre di un duplice inquinamento dal traffico urbano e da quello del vicino petrolchimico”. Alla fine della riunione la mia proposta e’ stata accettata dall’assessore regionale all’ambiente Lo Bello ed su incarico del presidente di Commissione Giampiero Trizzino sono stata delegata, insieme al dott. Genchi, a preparare un disegno di legge da sottoporre all’Ars.

 

  Mara Nicotra

IL PIANTO LIBERATORIO DEL SINDACO RIZZA, RICONFERMATO A FUROR DI POPOLO

A SEGUIRE, PERCHE’ ANTONELLO RIZZA HA STRAVINTO  –  di Giorgio Càsole

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 PRIOLO. Mercoledì  12 giugno, ore 12°°. L’ufficio centrale per il controllo dei voti è al completo, pronto perché si possa passare al primo degli adempimenti: la proclamazione del sindaco. A Priolo non è un mero adempimento formale, svolto alla bell’e buona, davanti a quattro gatti. No. E’ una proclamazione vera e propria: solenne e coram populo.  Si svolge all’interno dell’aula consiliare, portata a dignità dal sindaco che sta per essere proclamato: Antonello Rizza, fisico asciutto (dimagrito grazie alla sfibrante campagna elettorale), cinquant’anni  compiuti, sposato con un’insegnante, due figli, ex operaio dell’area industriale che ha già svolto cinque anni di sindaca tura, lasciando ovunque il segno.  Infatti, appena si entra nell’androne del palazzo municipale, si legge una scritta di colore scarlatto su un palle che ricopre la parete. “Il Comune  ogni giorno al servizio dei cittadini, il sindaco Antonello Rizza”. Salite al primo  piano e  si legge un’epigrafe lapidea posta sotto uno stemma “sannita, auspice il sindaco Antonello Rizza”.   Siamo nei pressi dell’aula consiliare. Rizza , intorno alle 12,20, fa la sua  entrata nell’aula,dove lo aspetta una piccola folla osannante, accompagnato dal fido braccio destro, il vice sindaco Parisi, in perfetto abito scuro,  dal capo di gabinetto e dalla moglie, elegantissima.

 Rizza procede verso lo scranno più alto, ma,. Appena si accorge che la moglie è rimasta seduta in prima fila, con un gesto affettuoso la fa avvicinare. E’ giusto che la prima donna della città debba condividere l’esaltazione del trionfo con il primo cittadino. Rizza è vestito sobriamente e sùbito pone l’accento sulla sobrietà. Non solo non ci saranno vendette trasversali, ma nemmeno festeggiamenti: “non ci saranno né buffet né tappi di spumante, i tempi non lo permettono, non soltanto i tempi del Paese Italia, ma nemmeno quelli  di Priolo. E scatta sùbito l’orgogli per una città che prima non contava nulla e ora, invece, è considerata e, addirittura, temuta.  Appena comincia a parlare, chiedendo scusa agli astanti per essersi messo a sedere, fa scattare un primo caloroso applauso.  Comincia a dire che vuole essere il sindaco di tutti i priolesi, che lui non il burattino di nessuno, che al suo tavolo siedono partner con pari dignità – e qui, evidentemente, le allusioni soni ai nemici della campagna elettorale- che vogliono il benessere di  Priolo.” Chi non vuole il benessere di Priolo può andarsene  in un’altra città. Noi non lo tratterremo. Gli applausi crescono dio intensità e di frequenza. E’ poi la volta di qualche anatema contro le industrie del territorio, anche se non si sente afflitto da delirio di onnipotenza. Senza arrivare all’arbitrio e nei limiti consentiti dalla normativa, Rizza tenacemente combatterà non contro le industrie, ma è per il benessere di tutto il territorio, tant’è che vuole intraprendere un’azione in sinergia con il sindaco di Melilli, e non con Augusta, perché Augusta è commissariata.  “Vedrete nei prossimi giorni” ammonisce Rizza. Ha finito e si congeda dagli astanti con la fascia tricolore a tracolla, che aveva dismesso per scaramanzia e per rispetto formale delle istituzioni. La gente applaude. Poi ci ripensa, riprende, ha una specie di mancamento, abbassa il capo, trattiene le lacrime. Riprende con la voce rotta dalla commozione. Intona un tributo alla moglie, ai figli, alla famiglia, esortando i giovani a non commettere il proprio errore. “Mi sono fatto da me, non sono ricco, né figlio di papà, ma per la politica ho trascurato i miei figli; mia moglie, che non è la metà di me, ma l’ottanta per cento ha accettato tutto di me con leggerezza, tutto anche le mie incazzatine” La gente sorride ed è commossa. Rizza abbraccia la moglie, la stringe vigorosamente a sé. E anche a lei luccicano gli occhi.

Giorgio Càsole

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CASOLE3.jpgPRIOLO. In una parete del primo piano del palazzo municipale campeggia un enorme manifesto  che reclamizza Marina di Priolo, dove risalta un enorme cuore preceduto dal pronome Io. L’immagine di Marina di Priolo è quella di una spiaggia bene attrezzata, per raggiungere la quale i cittadini non devono fare altro che utilizzare il bus navetta messo a disposizione dall’amministrazione comunale. La stessa amministrazione provvede a ricordare questo servizio attraverso manifestini disponibili nell’androne del municipio. Chi è a capo dell’amministrazione? Il sindaco Antonello Rizza, il cui nome era scandito, il giorno della trionfale  riconferma,  dai suoi sostenitori come si fa per i personaggi dello sport o dello spettacolo: An-to-nel-lo. Non può che essere considerata trionfale questa successione di Rizza  a sé stesso, giacché Priolo è stato il Comune della nostra provincia dove più alto è stato il numero dei votanti e dove Rizza ha surclassato il suo diretto e più insidioso rivale, quel Massimo Toppi, predecessore nella carica di sindaco. Rizza ha avuto più del doppio dei voi di Toppi.  Toppi era sostenuto – si fa per dire –  da una lista, API (Alleanza per l’Italia), i cui tredici candidati non hanno nemmeno votato per sé stessi,  avendo racimolato una manciata di voti.” Rizza ci ha dato l’orgoglio di sentirci priolesi” – ci dice la signora Carmen Accillaro, scrutatrice del seggio n. 1, di origini ragusane, che continua: “Io non mi sentivo né carne né pesce, poiché, essendo di Pozzallo, spesso mi recavo al mio paese  per le festività tradizionali, e molti, qui, a Priolo, essendo originari di fuori, facevano  lo stesso. Oggi , possiamo dire d’essere fieri di risiedere a Priolo, dove non  paghiamo la tassa sulla prima casa, dove abbiamo l’acqua da bere gratis, dove, oltre alla spiaggia per noi, abbiamo anche una spiaggia per cani, unica in Sicilia, credo”.  Non si paga nemmeno la bolletta dell’acqua corrente? No, quella sì, si paga. Non si paga quella da bere. Rizza ha fatto “costruire” cinque case dell’acqua, sparse per il paese. Ogni capofamiglia ha una chiavetta per attingere l’acqua che è depurata da speciali filtri e refrigerata ; la quantità da attingere è proporzionata al carico di famiglia. Rizza è arrivato a questa decisione per evitare che i priolesi possano essere inquinati da un’acqua che non è potabile come una vola, poiché la falda è stata pesantemente contaminata dalle industrie. Se l’IMU, lì’imposta  municipale sugli immobili, è stata  azzerata per la prima casa e  l’acqua da bere non si paga, come fa il Comune a sostenere le spese? La risposta me la dà il vicesindaco Parisi, funzionario comunale di Siracusa in aspettativa, braccio destro di Rizza, operaio in aspettativa anch’egli: il Comune si fa pagare la Tarsu, la tassa sui rifiuti urbani dalle industrie. “Ci siamo fatti pagare 31milioni di euro di arretrati”, dice fiero Parisi.  M non è finita. Rizza, nel suo discorso inaugurale del suo secondo mandato ha detto che deve completare il suo lavoro, soprattutto quello tendente a far sì chele industrie rispettino l’ambiente. “Non abbiamo deliri di onnipotenza” – ha sottolineato Rizza- “ma tutto ciò che le leggi ci consentiranno, noi metteremo in pratica per il benessere di tutti”, I priolesi  sono andati i massa a votare e lo hanno fatto per votare Rizza.

 

Giorgio Càsole

 

INCIDENTE MORTALE NELL’AREA INDUSTRIALE, ARRABBIATO IL SINDACO DI MELILLI

ISAB-NORD.jpgPRIOLO – Salvatore Gangi, 38 anni, sposato,  due figli, da oltre un decennio addetto agli impiantiCR34 e CR37, operaio esperto,  è stato trovato cadavere nell’area vicina agli impianti di cui era conoscitore. Forse ha respirato un gas letale. Questa appare al momento l’ipotesi più accreditata. Certo , l’autopsia rivelerà la vera causa mortis. Sul luogo del cosiddetto incidente si sono recati sia i vigili del fuoco sia i poliziotti del  commissariato di Priolo. Appresa la notizia della morte del giovane operaio, i sindacati hanno immediatamente proclamato lo sciopero dei lavoratori diretti e dell’indotto dell’impianto Isab Nord di Priolo (Siracusa), dove lavorano circa 700 persone.  E in questo momento stanno valutando iniziative di mobilitazione. La produzione ferma per l’intera giornata. Tra i primi commenti quello del segretario della commissione è Attività produttive all’Assemblea regionale Siciliana, Giambattista Coltraro del Gruppo parlamentare “Il Megafono – Lista Crocetta” che ha espresso : “il più vivo cordoglio alla famiglia della vedova di Salvatore Ganci. Non è pensabile che al giorno d’oggi si possa morire per il lavoro. Le notizie al momento sono frammentarie, ma in tempi rapidi si dovranno accertare le cause concrete di cosa è accaduto all’interno dello stabilimento e conoscere di conseguenza le cause che hanno provocato il decesso di Ganci. Tra l’altro le popolazioni di Priolo, Melilli e Augusta, sono sempre più preoccupate dopo i vari episodi di emissioni dello scorso fine settimana del petrolchimico siracusano”. Episodi che hanno fatto arrabbiare di brutto il sindaco di Melilli, Pippo Cannata, che ha minacciato la chiusura degli impianti incriminati.

C. C.

Gettoni di presenza a consiglieri comunali e membri di commissione: ne vogliamo parlare?

denaro-euro.jpgPriolo –  La CGIL priolese, durante una riunione dei  quadri direttivi, ha dato la propria adesione all’iniziativa sulla proposta di referendum per la diminuzione del gettone di presenza per consiglieri comunali e membri di commissione. L’associazione “Priolo Parla” ha aderito prontamente alla stessa proposta, per il contenimento  di questi sostanziosi indennizi il cui cospicuo cumulo costituisce  uno stipendio mensile, mettendo a  disposizione i propri locali  per la conferenza stampa e  partecipando attivamente   all’insediazione del “Comitato Cittadino Promotore”. C’è da dire che lo stesso Partito Democratico priolese non si è tirato indietro alla proposta di questo referendum cittadino in quanto, oltre a mettere a disposizione del comitato le proprie strutture politiche, sta collaborando fattivamente alla raccolta delle firme e organizzando comizi  ancora in corso di svolgimento nei vari quartieri del paese.   Il comitato promotore cittadino del referendum intanto ringrazia pubblicamente la CGIL di Priolo, l’associazione “Priolo Parla”, il PD,  i consiglieri provinciali e comunali, per aver compreso lo spirito della proposta che tende a eliminare i costi della politica e degli sprechi comunali e, non ultima, la cittadinanza priolese che ancora una volta, sollecitata per una proposta di civiltà politica, continua a dimostrare  con la firma la propria fiducia. La richiesta indizione del Referendum per la diminuzione del gettone di presenza è stata protocollata dal comitato il 29 novembre scorso.

      Angelo Musumeci

 

Preoccupante studio sui “metalli pesanti”, l’importante lavoro del pediatra Giacinto Franco, recentemente scomparso

I VELENI INDUSTRALI, LE DONNE FERTILI E I BAMBINI DI AUGUSTA-PRIOLO e MELILLI

 ambiente,augusta,priolo,melilliAUGUSTA. Recenti studi sulle sostanze emesse dai camini industriali, genericamente indicate come “polveri sospese”, hanno dimostrato come queste siano costituite essenzialmente da metalli pesanti. Tanto emerge per la prima volta da uno studio del 2002, effettuato dalla facoltà di Agraria dell’Università di Palermo, che utilizzò i licheni come stazione di monitoraggio, fungendo essi da “bioaccumulatori” dei metalli pesanti. Successivamente un analogo studio dell’Arpa di Siracusa, durato per tutto il 2006, ha dato identici riscontri e ha consentito una mappatura dei vari metalli scaricati nell’area a rischio. Sempre in questi ultimi anni, nel corso dell’inchiesta “Mare Rosso” sull’inquinamento da mercurio, la perizia effettuata da  A. Madeddu, ha dimostrato un’elevata percentuale di mercurio e di organoclorurati (diossine, HCB, PCBs) nei sedimenti e nel pesce della rada di Augusta, con concentrazioni elevate nel latte materno e nei capelli delle puerpere.  Le concentrazioni per il mercurio erano notevoli (media 1,45 mg/g nei capelli) molto vicini a quelli riscontrati ai suoi tempi a Minamata (1,76 mg/g); come le concentrazioni nel latte materno di PCBs (7,29 ng/ml) rispetto al controllo effettuato nelle donne di Catania (4,48 ng/ml). Lo stesso dicasi per le concentrazioni di HCB nel latte materno (Augusta 0,31 ng/ml a fronte di 0,17 ng/ml di Catania). La perizia di  Madeddu prosegue con i dati sull’incidenza delle interruzioni di gravidanza di Augusta, dove il tasso è doppio rispetto al resto della provincia di Siracusa, e quadruplo rispetto al riferimento nazionale. E poiché viene rilevato come 1/3 delle interruzioni sia da attribuire a difetti malformativi gravi a carico del sistema nervoso centrale, viene dimostrato il rapporto di causa-effetto con il mercurio. Il tutto da attribuire all’accertato maggior consumo di pesce da parte della popolazione augustana rispetto al resto della provincia e,  purtroppo, per l’immissione nel mercato di pesce di frodo pescato giornalmente nel porto di Augusta, fenomeno che a oggi la Capitaneria di Porto non riesce ad arginare. Che i fondali del porto megarese siano contaminati da quantità abnormi di scarichi industriali è confermato da studi dell’Università Catania e dell’Icram, scarichi costituiti, in particolare, da metalli pesanti, IPA, Diossine, HCB e PCBs. Diverse specie ittiche (ricciola, pagelli, palamiti) dimostrano evidenti alterazioni morfologiche della colonna vertebrale (scoliosi, colonna vertebrale a Y e ispessimenti abnormi), oltre a malformazioni riscontrabili a livello delle pinne e della coda e, all’esame mineralometrico, presentano notevoli percentuali di zinco, mercurio, cadmio, oltre a diossine e organoclorurati. Molto preoccupante è la presenza di mutazioni del DNA su un pesce, il coris Julius, pescato nel porto di Augusta rispetto all’omologo pescato nel porto di Catania. Quanto fin qui esposto non meraviglia perchè, recentissimi ed autorevoli studi, attribuiscono ai metalli pesanti, al benzene, ai policiclici aromatici (IPA), alle diossine ed al particolato ultrafine, emessi dai camini industriali, la capacità di determinare uno stato di instabilità del nostro genoma, una sorta di stress genetico che nel corso degli anni si traduce in un vero e proprio danno genetico che pone le premesse alle mutazioni che danno origine ai tumori, oltre a essere la causa delle malattie croniche degenerative e delle malformazioni congenite, così notevolmente aumentate nel triangolo industriale siracusano. Infatti, tutte le suddette sostanze sono classificate come mutagene, teratogene e cancerogene

 

Indagine:

considerato che durante la gravidanza i metalli pesanti, accumulati nel corso degli anni nell’organismo materno, vengono ceduti in parte al feto e che, presumibilmente in una popolazione in età fertile che ancora non ha procreato, i valori possano essere più alti rispetto a quelli riscontrati nello studio del dottor. Madeddu, abbiamo voluto controllare un gruppo di giovani donne residenti nel triangolo industriale. Ci siamo avvalsi di una metodica non invasiva, il “Mineral Test” (mineralogramma del capello), recentemente importata dagli USA, che consiste in un esame chimico effettuato analizzando un campione di capelli con uno spettrofotometro ad emissione atomica (ICP AES), secondo il protocollo EPA.

Il laboratorio di cui ci siamo serviti è dotato della certificazione del Sistema di Qualità UNI – EN – ISO 9001:2008.  Esso è in grado di analizzare contemporaneamente 39 elementi (fra oligoelementi essenziali e metalli pesanti) che forniscono un quadro completo dello stato metabolico intracellulare del soggetto in esame ed indica pertanto anche le eventuali intossicazioni da minerali tossici. Inoltre il fine principale di questo esame non è solo l’individuazione di detti metalli, ma soprattutto, con una terapia specifica, la possibilità di riportare in equilibrio il livello fisiologico degli oligoelementi essenziali con l’eliminazione dei metalli tossici presenti nelle cellule e causa principale dello squilibrio intracellulare. Queste due condizioni, squilibrio degli oligoelementi e presenza di metalli pesanti, sono la causa di una grande e variabile quantità patologie, da quelle più lievi (come quelle riscontrate nei giovani soggetti da noi esaminati) fino a quelle più gravi sopramenzionate (tumori, malformazioni congenite e malattie croniche generative).  Infatti con l’interpretazione dei dati del mineral test, da parte dello specialista del settore, viene proposta una terapia “personalizzata” composta da uno o più cicli di integrazione con oligoelementi e vitamine in formulazione galenica. La proposta terapeutica è infatti sempre personalizzata e mirata per ogni singolo paziente a seconda dei risultati dell’analisi minerale tissutale. Abbiamo preso in esame 23 soggetti e fatto il prelievo dei capelli: 10 residenti ad Augusta, 5 a Priolo e 8 a Melilli.  I risultati di partenza hanno dimostrato un eccesso costante e notevole in tutti i casi riguardo al mercurio, il piombo e l’alluminio oltre in misura minore per altri metalli pesanti (Sr, Sb, Ag, Cr) e lo squilibrio di diversi oligoelementi essenziali (Cu, P, Mg, Zn, Fe).  In particolare il mercurio è molto più aumentato nei soggetti augustani (valori medi tra 0,14 e 0,16 mg/100g di capelli a fronte di un valore normale inferiore a 0,01 mg/100g) rispetto a Priolo e Melilli (valori compresi tra i 0,08 e i 0,12 mg/100 g) e ciò da mettere in relazione ad un maggior consumo di pesce così come accertato dallo studio del Dott. A. Madeddu.  E’ stata ritirata la terapia galenica personalizzata e dato inizio alla cura (una capsula al dì per 90 giorni). Purtroppo degli aderenti al progetto solo un terzo hanno praticato correttamente la terapia. Degli altri una parte ha interrotto, senza alcun motivo la terapia, una parte non l’ha neppure iniziata perché sconsigliati dai propri medici curanti.  A praticare correttamente la terapia sono stati soggetti tutti residenti ad Augusta, probabilmente per il più elevato grado di sensibilizzazione.  Esauriti i 90 giorni di terapia erano previsti inizialmente 3 mesi di interruzione prima di praticare un nuovo mineral test di controllo. A causa dei valori elevati  riscontrati, il Centro ha proposto un maggior intervallo di 6 mesi passato il quale è stato rifatto l’esame di controllo.  I risultati hanno dimostrato una soddisfacente eliminazione del mercurio (con soggetti passati da 0,16 a 0,02 mg/100g), una parziale eliminazione di piombo, di alluminio e degli altri metalli pesanti. Pertanto è stato proposto un nuovo ciclo di terapia integrativa e la realizzazione di un nuovo mineral test a tre mesi dalla fine della suddetta terapia.  E’ questa la fase in cui al momento ci troviamo e sull’esito positivo finale non abbiamo dubbi, considerati i dati scientifici messi a disposizione dal Centro.

Riguardo alla terapia praticata essa ha le caratteristiche dell’ assoluta sicurezza e consiste in un’ integrazione dei minerali carenti e vitamine a dosaggi inferiori a quelli della dose giornaliera raccomandata tranne che per la vitamina C che è stata prescritta a dosaggi superiori. Nei soggetti in esame non si è verificato alcun disturbo, anche se il centro aveva avvertito che si poteva incorrere in senso di nausea, nausea che sarebbe scomparsa con il proseguo della terapia, o che in caso di grave intossicazione l’eliminazione dei metalli pesanti avrebbe potuto causare esacerbazione dei sintomi già presenti e che per tenere il tutto sotto controllo sarebbe stato sufficiente diminuire la posologia.  All’inizio della ricerca è stata redatta per ogni paziente un’ accurata scheda anamnestica circa la familiarità per patologie e circa i disturbi presentati dai soggetti in esame che si possono principalmente raggruppare in:

1) astenia specie al mattino e diminuita resistenza alla fatica;

 2) crampi sia notturni che da sforzo;

3) disturbi del sonno e aumentata irritabilità;

4) cefalea;

 5) eccesso di forfora in alcuni casi accompagnatesi a caduta dei capelli.

A seguito della terapia è notevolmente migliorata o scomparsa l’astenia specie al mattino, in alcuni casi è completamente scomparsa la cefalea, ridotto l’eccesso di forfora con ricrescita dei capelli, migliorato il sonno e l’irritabilità nervosa.  Tra circa sei mesi (3 per la terapia e 3 mesi di sosta) sarà rifatto il controllo.

 

Implicazioni pratiche:

La finalità della nostra ricerca non è solo quella di constatare nell’organismo dei residenti la presenza dei metalli pesanti, così altamente diffusa nel nostra realtà fortemente industrializzata, che ha contaminato ormai la catena alimentare a tutti i livelli (aria terra acqua e mare) ma la possibilità della loro eliminazione. Questo ha chiaramente delle implicazioni pratiche importantissime, quali per esempio la possibilità che le donne possano tranquillamente e responsabilmente programmare una gravidanza riducendo al minimo il rischio di malformazioni con la preventiva effettuazione del suddetto esame e della relativa terapia. Si migliorerebbe inoltre lo stato di salute e si potrebbe diminuire l’incidenza delle patologie tumorali e cronico-degenerative legate all’eccesso di questi minerali tossici. In ultima analisi nel tempo un notevole risparmio della spesa sanitaria.  Inoltre trattasi di costi contenuti: costo dell’esame (120 €) e della terapia (30 €) e trattandosi per di più di terapia galenica, essendo personalizzata, è chiaramente a totale carico del paziente.  La ricerca in oggetto è stata effettuata a titolo completamente gratuito, e di questo ringraziamo il Centro per la sensibilità e la professionalità dimostrata.  Avremmo voluto estendere l’indagine con il dosaggio delle diossine e degli organoclorurati, come nello studio del dott. Madeddu, ma per l’alto costo di detti esami ciò non è stato possibile, nonostante le patologie riscontrate nel territorio quali; insufficienza tiroidea, aumento dei tumori tiroidei, aumento dell’infertilità delle coppie, aumento di malformazioni specifiche (ipospadie), ci indichino che tali sostanze sono presenti sicuramente in maniera notevole. Abbiamo dovuto, purtroppo, prendere coscienza che anche il latte materno, l’alimento più prezioso al mondo e giustamente definito “sacro”, contiene quantità elevate di tali sostanze pericolose: questo non può lasciare indifferente nessuno e deve riscuotere l’attenzione che merita non solo da parte dei pochi specialisti del settore.

 

Proposte operative:

Quanto è stato fatto per i metalli pesanti, purtroppo non è possibile fare per le diossine e gli organoclorurati, per i quali l’unica possibilità di contenimento dei danni alla salute è rappresentata solo e soltanto dalla “prevenzione”.

Pertanto proponiamo quanto segue:

1)      Esami mineralometrici ai residenti delle aree a rischio industriale. A tal proposito ci siamo attivati a che, sia a livello regionale  che nazionale,  fossero presentate proposte di legge per porre a carico del servizio sanitario nazionale tale esame.

2)     Nell’area industriale a rischio vietare il pascolo e sostituire le attuali coltivazioni con piante oleaginose il cui olio andrebbe utilizzato solo per produzione di biodiesel, evitando che ciò che esce dai camini, ciò che è stato abusivamente interrato e terminato in falda continui a finire nella catena alimentare.

3)     Bonifiche dei siti interessati da discariche abusive e da impianti dismessi.

4)     Delocalizzazione degli stoccaggi, specie dei serbatoi a fondo unico che, per corrosione e vetustà, spargono il loro contenuto nei terreni e nella falda;

5)     Ammodernamento degli impianti e “controllo in continuo delle emissioni anche degli organoclorurati, tipo diossine, Ipa e dei PM2,5”, oltre ai metalli pesanti, come già avviene in altre industrie del nord Italia e d’Europa;

6)     bonifica dei fondali del porto e rigido divieto di pesca all’interno del porto.

 

+ Giacinto FRANCO,  Luigi Solarino

COLONNE DI FUMO DALLO STABILIMENTO ERG di Priolo

Ancora incidenti presso lo stabilimento ERG di Priolo.

Attorno alle ore 10.30 di ieri 20 dicembre, un incendio si è sviluppato nell’area SG10 dello stabilimento ERG, provocato dalla fuoruscita di combustibile da un oleodotto.

I Vigili del fuoco, prontamente intervenuti, hanno lavorato per oltre un’ora. 

Indagini in corso.

    G.T.

Organizzato dall’Associazione “Il faro di Augusta” il 1° campionato regionale nuoto diversabili a Priolo (SR) – di Daniela Domenici

diversabili.jpgSi è appena concluso con le varie premiazioni il 1° campionato di nuoto regionale per diversabili, provenienti da molte province della Sicilia, presso la piscina Tapsos di Priolo (SR), una struttura costruita ad hoc per accogliere chi soffre di qualunque forma di disabilità. Fortemente voluto e splendidamente organizzato da Giovanni Spadaro, dell’ associazione onlus “Il Faro di Augusta”, che è riuscito a trovare tanti e diversi sponsor per questo suo progetto, ha visto gareggiare insieme diversabili psichici e fisici, divisi soltanto tra “agonisti” e promozionali”, come mi ha spiegato la gentilissima Cinzia Deliberto, delegata regionale del FISDIR, federazione che raggruppa al suo interno le persone con disabilità psichica mentre i disabili fisici fanno parte del CIP che poi passeranno alla FIN, federazione italiana nuoto, perché i regolamenti degli agonisti diversabili sono gli stessi dei nuotatori normodotati. A una mia domanda specifica la sig.ra Deliberto mi ha spiegato che questi atleti gareggiano in tutte le specialità, come i normodotati, quindi tutti e quattro gli stili e anche la staffetta; le età variavano dagli 8 ai 50 anni e naturalmente hanno gareggiato sia uomini che donne. Era presente anche il vice-presidente Ninni Gambino che ha voluto dire qualche parola sull’evento e che ha poi gareggiato insieme a Giovanni Spadaro, l’infaticabile organizzatore del campionato. La sig.ra Deliberto ha aggiunto che alle Paralimpiadi di Londra 2012 ci saranno, per la prima volta, anche atleti disabili psichici e che ci sono buone probabilità che partecipi anche qualche siciliano; e a settembre ci saranno in Messico gli internazionali di nuoto per ragazzi con la sindrome di down, oggi numerosissimi e tra i più bravi e agguerriti. Mi ha chiesto, a fine intervista, di poter ringraziare pubblicamente i due tecnici Dario Cerruto e Marco Davì  che hanno collaborato seguendo i campionati in maniera egregia sempre attenti e vicini agli atleti diversabili.

0040_nuoto.jpgPrima di elencare le società siciliane che erano presenti oggi a Priolo i cui splendidi atleti hanno dato vita a questo evento accolgo l’invito di Giovanni Spadaro, anima di questo evento, che vuole ringraziare gli scout dell’Agesci Augusta 2 e del Masci che si sono prodigati con tanta disponibilità nel far sì che la gara andasse nel migliore dei modi.

Ed ecco i nomi delle società:

          D’Alba Fiorita di Caltagirone

          Coperta di Linus di Palermo

          Life di Acireale

          Swimming di Caltanissetta

          Burgaro di Enna

          Giampi di Catania

          Come ginestre di Catania

          Iride di Catania

          Il  Faro di Augusta

          Torball di Catania

          Augusta Nove di Augusta

Ci sono stati anche due momenti musicali prima dell’inizio della gara (l’inno di Mameli) e poco prima della premiazione (l’aria “Nessun dorma” di Puccini) a cura di William Grosso alla tastiera e Giovanni Di Mare voce. E’ superfluo sottolineare le emozioni che ci hanno fatto vivere queste persone insieme ai loro formidabili allenatori, c’è stata sempre una sana competitività e un calorosissimo tifo ma quello che ha colpito di più è stato il notare come vengano trattati come atleti normodotati a tutti gli effetti dai loro allenatori e come l’elemento acqua elimini o comunque diminuisca quegli handicap fisici che fuori costringono a stare su una sedia a rotelle o con le stampelle: in piscina erano tutti uguali, liberi di volare nello stile prescelto e di esultare all’arrivo battendo un cinque con gli amici-allenatori. Voglio concludere con una delle frasi che mi ha regalato il papà di uno degli atleti, Igor Catalano, un ragazzo down di 18 anni di Enna, che è una forza della natura di simpatia travolgente, un folletto, è attualmente campione italiano dei 50 m dorso e fa anche il batterista “Avere un ragazzo come Igor è un regalo della vita”.

    Daniela  Domenici

Giornata di Classificazione per bande musicali

La “Karl Orff” di Priolo riscuote i consensi del pubblico e della giuria alla Giornata di Classificazione per bande musicali

L’orchestra priolese ha ottenuto il punteggio di 90 centesimi, classificandosi come una ‘seconda categoria avanzata’

 

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Sabato 17 e domenica 18 aprile si è svolta, nel teatro comunale La Fenice di Biancavilla (CT), la Giornata di Classificazione per bande musicali. L’iniziativa, organizzata dalla Fe.Ba.Si. (Federazione Bande Siciliane), ha lo scopo di permettere alle bande partecipanti di avvalersi dell’autorevole giudizio di una giuria qualificata, che possa essere terapeutico per migliorare la formazione musicale e risolvere i problemi riscontrati in essa. Proprio per questo la manifestazione, aperta a tutte le bande delle varie province siciliane, ha cadenza biennale, cosicché i musicisti abbiano a disposizione il tempo necessario per crescere e maturare musicalmente.
Alla seconda giornata della manifestazione ha partecipato anche l’Orchestra di fiati Karl Orff di Priolo Gargallo, diretta dal M° Salvatore Tralongo, di cui fanno parte artisti di Augusta
L’associazione musicale si è presentata con l’esecuzione di Miroirs,di Daniele Carnevali, un brano di musica moderna, strutturato come se fosse costituito da due specchi (miroirs appunto), che si intersecano e che creano dei suggestivi effetti aleatori nella parte centrale e finale della composizione, grazie alla graduale scomparsa degli strumenti.
Ha concluso poi con la suite Pastorale de Provence, di Franco Cesarini, con la quale l’orchestra ha catturato il pubblico, grazie alla rasserenante armonia creata dal suono di ogni singolo strumento, coordinati abilmente dal M° Tralongo. L’orchestra, di cui fa parte chi scrive, ha ottenuto il punteggio di 90 centesimi, classificandosi come una ‘seconda categoria avanzata’, senza considerare, come hanno ribadito i giudici, la giovane età dei musicisti (compresa tra i 12 e i 24 anni). I giovani componenti sono stati apprezzati per la loro capacità espressiva nel rispetto delle dinamiche (cioè le sonorità indicate) e per il comportamento mantenuto durante l’esecuzione, sempre rispettoso e attento alla direzione del maestro. Il maestro, l’orchestra e tutti coloro che hanno sostenuto i ragazzi alla Giornata di Classificazione, sono rimasti soddisfatti da questa esperienza, che rappresenta il frutto dei loro sacrifici, fatti in nome della musica.

    Dorotea Roggio