“ITALIA NOSTRA” A DIFESA DEL SITO ARCHEOLOGICO DI MEGARA HYBLAEA

megara degrado1AUGUSTA – Megara Hyblaea, protesa sulle azzurre acque dello Ionio,  un tempo meta di numerosi visitatori turisti e studiosi della Magna Grecia, e parte integrante di un importante Parco Archeologico, oggi giace sul pianoro come una landa deserta. La più antica colonia greca della Sicilia, fondata dai megaresi nel 728 a.C. e riportata alla luce grazie al lavoro degli archeologi francesi Georges Vallet e megara 6François Villard e degli archeologi italiani Luigi Bernabò Brea e Gino Vinicio Gentili, era lambita a nord dal porto, ed aveva una necropoli contenente circa un migliaio di tombe. Numerosi sono i resti archeologici tuttora visibili sul sito, frutto degli scavi effettuati nell’immediato dopoguerra; la conservazione della sua struttura urbanistica originaria infatti, è stata permessa dalla mancata urbanizzazione in epoca moderna. Allo stato attuale, necessita di interventi urgenti per renderla meglio fruibile dai visitatori e dai turisti che vi si recavano per osservare le vestigia del passato. Erbacce infestanti assalgono le passerelle che attraversano le aree archeologiche oramai nascoste dalle stesse e ricolme di erbacce e, pertanto, a forte rischio di incendio. La pannellistica versa, d’altro canto, in un grave stato di degrado: ovunque la ruggine ha la meglio sulle indicazioni oramai fantasma, vittime anch’essa dell’incuria. Analogamente, la necropoli che si trova fuori dalle mura, addossata alla cinta più antica, ricca di vegetazione, in cui il visitatore poteva trovare riposo all’ombra dei magnifici pini, è ora una vera e propria piccola discarica a cielo aperto, dove bottiglie, cartacce e resti di pic-nic la fanno da padrone. Ci si chiede: “perché tutto questo? Perché in questo momento? Perché in un sito archeologico della provincia così importante, si permette che ciò accada? Cosa può esserci di più importante per ignorare un patrimonio comune che giace così abbandonato. E’ immorale pregiudicare una delle poche fonti di sviluppo e crescita economico-sociale del nostro territorio. È indispensabile promuovere un percorso di sviluppo virtuoso del territorio, partendo, per esempio, da un progetto di intervento per il decoro di un sito archeologico, che potrebbe intercettare risorse comunitarie per la realizzazione di ulteriori opere di recupero. Urge mobilitarsi per frenare questo scempio, affinché  della Magna Grecia ritorni allo splendore che da sempre lo ha caratterizzato. Per questi motivi, l’ associazione Italia Nostra della sezione di Augusta chiede, con una lettera indirizzata alla Soprintendenza BB.CC.AA di Siracusa e, p.c. al Ministro dei beni culturali, che il sito venga ripulito dalla presenza di stoppie, fieno, erbacce, sterpaglie e siepi incolte, che costituiscono un grave pericolo di rischio di incendi con possibili danni a persone, animali e all’ambiente; mettere in atto tutte le misure dirette a contrastare le azioni che possono determinare inneschi di incendi.

 

Italia Nostra – sez. di Augusta

AUGUSTA, Crollo del rivellino, ITALIA NOSTRA chiede interventi urgenti per la messa in sicurezza, la salvaguardia del patrimonio storico e culturale e della viabilità della città di Augusta.

l (321)AUGUSTA. Dopo il j’accuse di Carmelo Miano, ex consigliere di circoscrizione, in séguito all’ultimo rovinoso crollo del Rivellino di Porta Quintana, ecco l’appello della locale sezione di ITALIA NOSTRA, firmato dalla presidente, Jessica Di Venuta: “Si chiede, che si ponga al più presto rimedio per evitare l’ulteriore disfacimento di un bene che non solo è  inserito nel codice dei beni culturali, ma che è sopra ogni cosa immagine inequivocabile e rappresenta un vincolo storico e sentimentale che lega l’intera nostra  comunità, oltre al fatto di essere  un simbolo peculiare e qualificante per la città di Augusta. Si chiede che si valuti la possibilità di intervenire per salvaguardare e tutelare il sito, con la realizzazione e messa a dimora di  protezioni in legno per evitare che i marosi continuino ad erodere e distruggere le campate del ponte di epoca spagnola e la struttura del rivellino già gravemente compromessa. Si chiede che si valuti la possibilità della posa in opera di una palizzata in legno a protezione delle campate del ponte e del rivellino, ovvero la edificazione di una barriera frangiflutti lignea posta a protezione, che scongiurerebbe ulteriori crolli e danni e metterebbe in sicurezza l’intera area al fine di evitare ripercussioni sulla incolumità pubblica e sulla viabilità, in un territorio ad elevato rischio sismico ed industriale (SIN). Ma indipendentemente da  qualunque considerazione di carattere tecnico-giuridico o burocratico, si chiede: riappropriamoci delle nostre origini, delle nostre tradizioni, sono le cose più belle che possiamo possedere. Non con le chiacchiere, ma con il linguaggio eterno dell’arte si possono trasmettere valori positivi.  Al di là della nostra immagine e dei nostri averi, perché è la nostra storia, la nostra identità, quello che trasmetteremo ai nostri figli e a i nostri nipoti. Una comunità che non tiene conto delle proprie origini, si consegna a valori effimeri è non può esserci futuro senza una precisa identità”

   I.N.

CROLLO DEL RIVELLINO NESSUN RESPONSABILE

sperone_rivellinoIl P.M. dr Andrea Palmeri sostituto procuratore presso la Procura della Repubblica di Siracusa ha richiesto al giudice per le indagini preliminari l’archiviazione del procedimento penale intentato da Italia nostra nei confronti di ignoti per i reati ipotizzati di cui all’art. 328 del codice penale, in seguito al crollo del rivellino. Conclusa l’inchiesta della Procura della Repubblica. Italia nostra annuncia che avvierà in tutto il territorio di Augusta un monitoraggio di tutti i beni culturali e paesaggistici inseriti nel codice dei beni culturali  e procederà con ulteriori azioni giudiziare nei confronti dell’ente pubblico  proprietario del complesso monumentale lasciato in stato di abbandono, al degrado e alla vandalizzazione altrui, ed altresì nei confronti di tutti coloro che erano tenuti alla conservazione ed alla vigilanza del medesimo bene culturale,  ai sensi degli artt. 677 e 733 c.p. dei danneggiamenti strutturali e dei pericoli di crollo che  siano stati immediatamente e direttamente causati  dalla mancanza di manutenzione ordinaria. Colosseo Offlimits, Augusta come  Pompei crolla: il disastro del patrimonio culturale italiano anche i questi casi ben più famosi non trova nessun colpevole, ma forse siamo tutti colpevoli. Il più eclatante di tanti esempi,  gli scavi di Pompei sono transennati a causa di ormai cronici crolli, cosi come le  antiche mura della fortezza sul mare che difendeva Augusta. Il patrimonio culturale della penisola viaggia nel vortice dell’abbandono.  riflette il buio culturale italiano. Il crollo della Domus Pompei ha costretto la stessa Unesco, organo di salvaguardia dei patrimoni culturali delle Nazioni Unite, ad inviare missive di indagini sulle reali condizioni dei beni archeologici e a raccomandare repentini provvedimenti da parte dello Stato. “Non è un Paese per la cultura il nostro…”; “L’Italia potrebbe vivere di turismo” oppure “Nessuna nazione possiede una tale varietà paesaggistica, storica, culturale”, sono ritornelli che si possono ascoltare spesso, perpetui e incessanti sulla bocca di tutti in un clima di abbandono. “È una dimensione in cui la volontà di tutti per tutelare i nostri patrimoni c’è, ma è chiara come la luce del sole la necessità di usufruire di fondi economici solidi. Occorre una maggiore moralità in politica, altrimenti le urne elettorali continueranno a svuotarsi e questo non fa bene alla democrazia repubblicana.” Non con le chiacchere, ma con il linguaggio eterno dell’arte si possono trasmettere valori positivi. Riappropriamoci delle nostre origini, delle nostre tradizioni, sono le cose più belle che possiamo possedere, aldilà della nostra immagine e dei nostri averi, perché è la nostra storia, la nostra identità, quello che trasmetteremo ai nostri figli ed a i nostri nipoti. Una comunità che non tiene conto delle proprie origini, si consegna a valori effimeri è non può esserci futuro senza una precisa identità.

   ITALIA NOSTRA

ATTIVA LA SEZIONE CITTADINA “ITALIA NOSTRA” IL CUI MOTTO E’ “Il futuro appartiene a chi ha il coraggio di ricordare”

Il prof. Giorgio Càsole ha presentato e condotto con molta professionalità la serata

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Cattura_2.JPGAUGUSTA/Sabato 10 novembre nell’auditorium ”Don Paolo Liggeri” del civico palazzo San Biagio  si è  svolta la cerimonia di inaugurazione della nuova sezione territoriale di “Italia Nostra”  ad Augusta. Presenti alla cerimonia : il presidente nazionale  e presidente regionale di “Italia Nostra”, rispettivamente prof. Marco Parini, docente presso l’Università Cattolica di Milano, e prof. Amedeo Tullio, docente presso l’Università di Palermo; diverse autorità civili e militari tra cui l’ammiraglio di divisione Raffaele  Caruso, comandante di Marisicilia e il presidente del consiglio provinciale di Siracusa, Michele Mangiafico ; molti rappresentanti del mondo della scuola e della cultura augustana. Nel salone, totalmente occupato da un pubblico in gran parte costituito da giovani,  si respirava un’aria di gioia, di speranza, di disponibilità e di….tanta voglia di fare… Motto della serata “Il futuro appartiene a chi ha il coraggio di ricordare”. Obiettivo principale della ONLUS- Italia Nostra- : impegnarsi, in attività di servizio, non solo stimolando la memoria e la tutela, ma promuovendo, anche attraverso i nuovi strumenti della comunicazione, la conoscenza e la fruizione dei beni culturali e ambientali. Il prof. Giorgio Casole ha presentato e condotto con molta professionalità la serata che ha registrato una  articolata serie di qualificati interventi,  relazioni, recite di alunni, l’intervento del clarinettista Domenico Veca e alcune  proiezioni appositamente approntate dall’equipe di sezione con a capo la valente Pamela Presti. Il prof. Tullio ha relazionato a lungo sulla importanza dei nuovi strumenti e metodi dell’Archeologia intesa come: “Scienza esatta che mira alla ricostruzione integrale del mondo antico, mediante lo studio, l’analisi, la classificazione e la valutazione di tutte le testimonianze di cultura materiale recuperate per mezzo dello scavo archeologico stratigrafico”. La presidente della sezione di Augusta, Jessica Di Venuta ,docente di scienze al Liceo Mègara, vincitrice con i suoi alunni di ben tre concorsi nazionali banditi da “Italia Nostra”, ha illustrato la storia  della neonata sezione di Augusta, sottolineando le fatiche ed i sacrifici affrontati da tutto il gruppo di alunni ed ex , sia del Liceo Megara che dell’ITIS. La professoressa  ha poi ricordato gli importanti successi riscossi e i nobili obiettivi che intende raggiungere ad Augusta, territorio che vanta un ricco patrimonio di beni artistici, culturali ed ambientali. In tal senso,  ha sottolineato  la presidente,   occorrerà molta umiltà, disponibilità e la collaborazione attiva di tutto il gruppo dei soci, dei cittadini e dell’esperienza e supporto dei dirigenti nazionali e regionali .”Noi ci crediamo e andiamo avanti” questa  l’affermazione finale seguita da un boato di assensi e di applausi da parte di una calorosa, quasi infiammata platea. Il presidente nazionale, prof. Parini, a cui è toccato tagliare il nastro tricolore per la simbolica apertura della sede, si è congratulato per i risultati già ottenuti dalla sezione di Augusta, ha dichiarato la totale disponibilità della direzione centrale per il raggiungimento dei nobili prefissati obiettivi, certo dell’importanza  delle pregevoli   risorse locali e, con molta soddisfazione, ha consegnato personalmente la tessera a tutti i nuovi soci.  Un gradito fuori programma è stato offerto dall’alunna Giulia Spirio che ha tenuto a ringraziare pubblicamente la presidente Jessica Di Venuta, definita figura carismatica insostituibile per le dimostrate capacità di aggregazione e di motivazione del gruppo, e il dott. Fabio Emanuele marito della stessa, che insieme a Pamela Presti, Fulvia Saraceno, Gianluca Malfitano, Claudio Polizzi, Simona Giardina e Federica Fiume  e altri alunni liceali e universitari hanno rappresentato il vero punto di forza della sezione di Augusta. Alla fine della serata il pubblico augustano è ritornato a casa arricchito, fiducioso  e consapevole che anche ad Augusta, nota  per gli aspetti negativi dovuti soprattutto   all’inquinamento ambientale , vi è un prezioso patrimonio artistico-monumentale e tante risorse in termini di professionalità e di giovani talenti che preferiscono agire in un clima di gratuità e di servizio per migliorare la qualità di vita della collettività.

 

Gaetano Gulino  – nel tondo, i proff. Giorgio Càsole e Amedeo Tullio

ITALIA NOSTRA ANCHE AD AUGUSTA

Serata-evento  al  “San Biagio” , organizzata da Jessica Di Venuta e Fabio Emanuele,  con la collaborazione di numerosi giovani  liceali e universitari,  condotta da Giorgio Càsole

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 AUGUSTA. En plein di pubblico sabato  10 novembre 2012, quando,  a partire dalle 19,15, nell’auditorium  “Don Paolo Liggeri”, del civico  palazzo San Biagio,asi è svolta la solenne cerimonia di inaugurazione della sezione  augustana di “Italia Nostra” di August, benemerita associazione nazionale che, ,  da più di cinquant’anni,  si occupa della tutela del patrimonio storico, artistico e culturale della nazione. L’associazione, nata a Roma, è cresciuta fino ad arrivare a più di 200 sezioni sparse in tutto il territorio nazionale.  Alla cerimonia di inaugurazione, resa attraente dai video di Pamela Presti, era presente un vero parterre de rois, come ha precisato il professor Giorgio Càsole,  conduttore della serata. Erano, infatti, presenti fra gli altri: il presidente nazionale di Italia Nostra,  Marco Parini, il presidente regionale, prof. Amedeo Tullio, il comandante di Marisicilia, ammiraglio di divisione Raffaele Caruso, il presidente del Consiglio provinciale di Siracusa, Michele Mangiafico presidente del consiglio provinciale di Siracusa. Il presidente nazionale, Marco Parini, avvocato milanese, 58 anni, è docente all’Università Cattolica di Milano in Legislazione dei Beni Culturali ed  è vice presidente del museo Bagatti Valsecchi di Milano;  è stato Assessore alla Cultura del Comune di Milano.  Il presidente regionale, prof.  Amedeo Tullio, già docente di Metodologia e Tecniche della ricerca archeologica all’ Università  degli Studi di Palermo. Il prof. Amedeo Tullio è Ispettore della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra per le Catacombe della Sicilia Occidentale. Direttore del Museo Archeologico di Polizzi Generosa ed autore di numerose pubblicazioni, ha intrattenuto il pubblico per circa mezz’ora con un’interessante conferenza sulla ricerca archeologica nei nostri giorni.  Il 50°comandante di Marisicilia (ovvero il comando militare marittimo autonomo di Sicilia), l’ammiraglio di divisione Raffaele  Caruso, è originario di Gaeta, laureato in scienze marittime e navali. Tra i numerosi e diversi incarichi svolti nel corso della sua carriera, quello di addetto navale presso l’ambasciata italiana negli Stati Uniti ed in Messico, rappresentante nazionale al Comando supremo Nato dell’Atlantico.  Ha prestato servizio alle le Nazioni Unite per la missione Unifil del dipartimento delle operazioni di Peacekeeping. E’ stato fino al 2009 comandante dell’accademia navale di Livorno. Vice direttore  della Direzione generale per il personale militare a Roma. La prof.ssa Jessica Di Venuta, presidente della sezione Italia Nostra di Augusta, attivamente collaborata dal marito Fabio Emanuele, è stata lieta di accogliere i numerosi ospiti della serata e presentare loro i giovani aderenti all’associazione. Sono stati proprio questi ultimi i protagonisti della serata, ragazzi e ragazze liceali e universitari che insieme alla professoressa continuano a lottare per  sostenere i loro ideali di protezione culturale e ambientale del territorio augustano. “L’apertura di una sezione Italia Nostra ad Augusta è già un piccolo passo avanti” ha affermato  la presidente-docente “affinché possiamo dare un contributo concreto alla rivalutazione della nostra amata città. Sono orgogliosa dei miei ragazzi, che sin dal primo istante mi hanno sostenuta. Grazie a loro, simbolo di una gioventù di valori legati alla propria terra, sono sicura che Italia Nostra avrà un futuro.”Durante la serata a Palazzo San Biagio, culminata con il simbolico taglio di un nastro tricolore, alcuni tra i ragazzi aderenti all’associazione hanno intrattenuto gli ospiti con la lettura di tre brani filosofici. Giulia Spirio e Giulia Epaminonda, accompagnati dalla musica del clarinettista Domenico Veca, hanno spiegato cosa per loro ha significato mettersi in gioco in questa esperienza sicuramente difficile da affrontare, ma che ha donato loro consapevolezza di voler agire concretamente in favore del territorio Augustano; Fulvia Saraceno, Gianluca Malfitano e Claudio Polizzi hanno letto un discorso di Robert Kennedy, fratello el presidente americano Kennedy riguardo all’inadeguatezza del PIL come indicatore del benessere di una nazione economicamente sviluppata. Infine Simona Giardina e Federica Fiume hanno letto un testo filosofico sulla dualità della realtà e del sogno.

Federica Fiume

SU INIZIATIVA DELLA DOCENTE JESSICA DI VENUTA, ANCHE AD AUGUSTA UNA SEZIONE DI “ITALIA NOSTRA”

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Sabato 10 novembre 2012, alle ore 18.30, nell’auditorium del civico palazzo San Biagio di via Roma ad Augusta,  alla presenza del presidente nazionale di “Italia Nostra” Marco Parini,  docente in legislazione dei beni culturali all’ Università Cattolica di Milano si terrà, in occasione della cerimonia di inaugurazione della sezione territoriale, una serata-evento su iniziativa della pugnace augustana Jessica Di Venuta, docente di Scienze al liceo “Mègara”, vincitrice, con  i suoi alunni,  di tre concorsi nazionali banditi da “ITALIA NOSTRA”.   Successivamente, la stessa serata-evento verrà riproposta presso l’azienda agrituristica La Palumma, nella strada Augusta-Villasmundo-Brucoli.

L’ evento sarà condotto dal prof. Giorgio Càsole.

  G.T. –   nella foto in alto, la prof. Di Venuta, assieme ai suoi ragazzi, vincitori nel 2011 di un concorso bandito da Italia Nostra

Con un video premiato a livello nazionale da “ITALIA NOSTRA”, le coste di AUGUSTA raccontate dai liceali del “Mègara”e dalla loro docente Di Venuta

 

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Giorno 31 gennaio si è svolta nell’aula magna- teatro comunale della nostra città un’interessante conferenza dal titolo “Il paesaggio costiero di Augusta: un bene prezioso da salvaguardare. La prof. Jessica Di Venuta ha  illustrato il contenuto del video “Le coste di Augusta” e  ha sottolineato con un certo orgoglio che questo è stato il video vincitore del Concorso Nazionale “IL PAESAGGIO RACCONTATO DAI RAGAZZI narrazioni e immagini nell’era digitale” bandito da ITALIA NOSTRA nell’ a.s. 2010-2011 in collaborazione con il MIUR, il Ministero dei Beni e le Attività culturali, il Ministero dell’ Ambiente e della Tutela del Territorio, l’Unesco. Questo video ha rappresentato, per gli studenti coinvolti, un’attività di ricerca-azione sul tema del paesaggio, come hanno rivelato due delle ragazze coinvolte direttamente in questa particolare esperienza, Giulia Epaminonda e Giulia Spirio. Tuttavia ritengo che, allo stesso tempo, questo video abbia ha coinvolto tutti noi ragazzi nella riscoperta del patrimonio costituito dal paesaggio in tutte le sue dimensioni, quale bene comune da tutelare e valorizzare essendo sintesi della relazione uomo-ambiente. Dopo la visione del video, che in meno di un’ora ha ripercorso i 3000 anni di storia della nostra terra, dallo splendore durante il periodo greco al paesaggio deturpato dalla presenza delle industrie petrolchimiche istallate ad Augusta, dopo il 1949; due alunne dell’Istituto, Simona Giardina e Fulvia Saraceno hanno presentato uno spot, da loro realizzato, sulle saline di Augusta. Saline che dal 2000 sono inserite nella lista dei Siti di Importanza Comunitaria e delle Zone di Protezione Speciale, ma , purtroppo,  attualmente versano in una condizione di  grave e ingiustificato degrado anche a causa di noi cittadini che siamo pronti ad autoassolverci grazie agli alibi forniti dalle inadempienze della pubblica amministrazione. Terminata la prima parte della conferenza, ha preso la parola il prof. Giovanni Signorello presidente del corso di laurea in “Pianificazione, progettazione e gestione del territorio e dell’ambiente” dell’ Università degli Studi di Catania. L’illustre relatore ha esposto il programma del corso, aggiungendo che l’ordinamento del corso di studio prevede l’acquisizione in tre anni da parte dello studente di  180 Crediti Formativi Universitari (CFU). Il prof. ha concluso esponendo quelli che sono gli obiettivi finali del corso di laurea (tra gli altri: conoscere le associazioni vegetali che maggiormente caratterizzano il territorio e il paesaggio mediterraneo, sapere applicare gli strumenti della moderna geomatica per l’analisi e la rappresentazione cartografica del territorio e dell’ambiente) e quelle che sono le possibili occupazioni (nella pubblica amministrazione, negli enti pubblici, nelle fondazioni o associazioni con scopi di tutela della natura e del paesaggio) dei laureati in Pianificazione, progettazione e gestione del territorio e dell’ambiente. All’ intervento del prof. Signorello è seguito quello della prof.ssa Giovanna Tomaselli  ordinaria di Costruzioni Rurali e Territorio Agroforestale Dipartimento di Gestione dei Sistemi Agroalimentari e Ambientali – GeSA Sezione: Costruzione e Territorio,  che ha parlato delle aree umide. Infine, al termine dell’intervento del  dott. Danilo Verde,  che ha esposto quella che è stata la sua esperienza universitaria, è stato aperto un dibattito in cui  è stata ribadita l’importanza dell’ambiente e si è giunti alla conclusione che, nonostante le varie opinioni personali, questa conferenza-orientamento è stata un’opportunità per noi ragazzi, che a breve dovremo decidere quale corso di laurea intraprendere, perché ci è stata offerta un’ altra opportunità che la maggior parte di noi non conosceva. Riprendendo le parole del prof. Signorello l’importante è scegliere  un corso di laurea vicino ai nostri interessi  e studiare con impegno: “ L’università non è fatta per i geni, ma per persone di buona volontà”.

    Martina   Serra

“Paesaggi da raccontare”: proiettato ad Augusta il film realizzato dagli studenti del Liceo Scientifico Tecnologico “Gaetano Arangio Ruiz” di Augusta.

alderuccio a SR per J. Di Venuta.jpgSi è svolto giovedì 14 gennaio 2010 la proiezione del video vincitore del concorso nazionale “paesaggi da raccontare”,  bandito da “Italia Nostra” in collaborazione con il MIUR ed il MiBAC . La manifestazione si è tenuta ad Augusta presso  lo storico edificio che ospita il “Circolo Unione” in piazza Duomo. L’iniziativa, promossa dai soci del circolo, che hanno elogiato l’elaborato realizzato dagli studenti in quanto esempio di professionalità ed impegno civile e sociale per la diffusione della cultura di un territorio e della sua promozione, ha avuto proprio come tema principale della serata la bellezza del nostro paesaggio. Ad aprire la serata la dr.ssa G. Bruno, presidente del circolo. Tra gli ospiti la prof.ssa Jessica Di Venuta, coordinatrice del progetto, che ha illustrato il tema del concorso e presentato il contenuto del video, nonchè l’attore di prosa Gianni Alderuccio (nella foto) che ha interpretato un brano selezionato dal testo di Luigi Vittorio Bertarelli “Sicilia 1898 . note di una passeggiata ciclistica”.

A conclusione di serata Alessandra Camizzi e Gianluca Malfitano hanno recitato una poesia