PORTO DI AUGUSTA, I PASSEGGERI DA MALTA TROVANO IL DESERTO

14612_171_PRADB.jpegAUGUSTA. “Si organizzano convegni, si strombazzano introiti  di milioni di euro per il porto commerciale di Augusta e poi si procura un’immagine negativa in pochi minuti: sbarcano nel porto di Augusta  i passeggeri  provenienti da Malta e trovano il deserto. Non c’è nessun treno, non un bus, non un taxi, niente di niente. E chi non ha nessun parente o amico, come fa per raggiungere Augusta o altre località siciliane?” Questo è  stato lo sfogo di C. A., un augustano recatosi a Malta e poi ritornato con il traghetto della Grimaldi lines che, da poco più di un mese,  svolge questo servizio con un doppio scopo: trasporto di merci e passeggeri. Forse sarebbe stato più opportuno limitarsi al trasporto merci. Le merci, infatti, possono essere lasciate per ore, di notte, senza preoccupazioni, perché entro un’area protetta. Ma i passeggeri” devono, di notte, avventurarsi a piedi verso il centro abitato, distante kilometri, con il rischio di essere investiti dalle auto o devono pernottare dentro il sacco a pelo all’interno dell’area portuale, nell’attesa che arrivi l’alba e qualche buon samaritano li trasporti con il proprio mezzo ad Augusta e dintorni o, meglio ancora, in altre città siciliane. Cosa diranno i passeggeri al ritorno nell’arcipelago maltese? Certamente diranno peste e corna di Augusta. E allora, senza aver predisposto questi servizi perché avventurarsi a attivare un servizio anche per i passeggeri?  Chi risponderà a questo interrogativo?

Giorgio Càsole

In rete gira una simpatica mail sul Presidente del Consiglio

berlusconi.jpgVivo a Milano 2, in un quartiere costruito dal Presidente del Consiglio. Lavoro a Milano in un’azienda di cui è principale azionista il Presidente del Consiglio. Anche l’assicurazione dell’auto con cui mi reco a lavoro è del Presidente del Consiglio, come del Presidente del Consiglio è l’assicurazione che gestisce la mia previdenza integrativa. Mi fermo tutte le mattine a comprare il giornale di cui è proprietario il Presidente del Consiglio. Quando devo andare in banca, vado in quella del Presidente del Consiglio. Al pomeriggio, quando esco dal lavoro, vado a far la spesa in un ipermercato del Presidente del Consiglio, dove compro prodotti realizzati da aziende partecipate dal Presidente del Consiglio. Alla sera, se decido di andare al cinema, vado in una sala del circuito di proprietà del Presidente del Consiglio, e guardo un film prodotto e distribuito da una società del Presidente del Consiglio: questi film godono anche di finanziamenti pubblici elargiti dal governo presieduto dal Presidente del Consiglio. Se invece la sera rimango a casa, spesso guardo la TV del Presidente del Consiglio, con decoder prodotto da società del Presidente del Consiglio, dove i film realizzati da società del Presidente del Consiglio sono continuamente interrotti da spot realizzati dall’agenzia pubblicitaria del Presidente del Consiglio. Seguo molto il calcio, e faccio il tifo per la squadra di cui il Presidente del Consiglio è proprietario. Quando non guardo la TV del Presidente del Consiglio guardo la RAI, i cui dirigenti sono stati nominati dai parlamentari che il Presidente del Consiglio ha fatto eleggere. Quando mi stufo navigo un po’ in internet, con provider del Presidente del Consiglio. Se però non ho proprio voglia di TV o di navigare in internet leggo un libro, la cui casa editrice è di proprietà del Presidente del Consiglio. Naturalmente, come in tutti i paesi democratici e liberali, anche in Italianistan è il Presidente del Consiglio che predispone le leggi che vengono approvate da un Parlamento dove molti dei deputati della maggioranza sono dipendenti ed avvocati del Presidente del Consiglio, che governa nel mio esclusivo interesse, per fortuna!