AUGUSTA/ I GRILLINI CONDANNANO L’AGGRESSIONE A UNA GIORNALISTA DI PALERMO

italia-5-stelleAugusta. Com’ è noto, nei giorni scorsi, si è svolta a Palermo la festa dei 5 Stelle. In quell’occasione, una giornalista del luogo è stato oggetto di aggressione da parte di qualcuno che diceva d’appartenere ai 5Stelle, o l’ha fatto credere. Il gruppo  consiliare augustano del movimento fondato da Beppe Grillo ha preso “le distanze da tutti coloro che si rendono protagonisti di atteggiamenti violenti e aggressivi, siano essi verbali che fisici, da soggetti che nulla hanno a che vedere coi principi e gli ideali del Movimento e con lo spirito pacifico delle nostre manifestazioni. Nel ricoprire cariche pubbliche o nello svolgere attività di informazione ognuno si sottopone a giudizi e critiche, che tali devono restare, anche se non concordi con i giudizi e i pareri di chi li esprime, al fine del rispetto dei ruoli e di chi poi deve informarsi. Ci spiace apprendere, a mezzo stampa e dopo oltre un anno, che una giornalista locale sia stata oggetto di aggressione verbale da parte di, come la stessa dichiara, uno “pseudo attivista del Movimento”, peraltro non identificato, e ci spiace, soprattutto, non averlo saputo per tempo, al fine di poterlo isolare da chi invece con la violenza non ha nulla a che vedere. Vorremmo, però, che non si esasperassero gli animi ed essere bravi a distinguere un insulto personale da una critica o una espressione colorita da una aggressione, non escludendo le capacità di espressione di coloro che della penna fanno una lama tagliente con effetti più devastanti di un colorito “vaffa..”.Ci conforta che un esponente importante della stampa, il Presidente regionale dell’Unione cronisti italiani, Andrea Tuttoilmondo, presente a “Italia a 5 Stelle” a Palermo abbia dichiarato: <<Non sono stati gli attivisti del M5S a causare le aggressioni e ad insultarci, ma persone che hanno partecipato all’evento e che hanno visto nei giornalisti come una sorta di obiettivo da ricoprire di parole offensive>>. Ad Augusta abbiamo organizzato diverse manifestazioni con una grande partecipazione di attivisti e cittadini e le stesse si sono sempre svolte nel massimo rispetto dell’educazione e del senso civico, senza nessun tipo di difficoltà di ordine pubblico. A questo clima di tensione ingiustificato va posto un rimedio e solo con un profondo esame di coscienza da parte di tutti si potrà raggiungere un clima più sereno.”

C. C.

IL BARITONO GIANNI LUCA GIUGA CANTA EN PLEIN AIR PER TURISTI E NON SOLO

GiugaSIRACUSA – Nei luoghi frequentati dai turisti in città come Roma, Milano, Londra, Canterbury, Barcellona, non è insolito imbattersi  nei cosiddetti artisti di strada. Sono, in genere, giovani musicisti e cantanti che si esibiscono all’aperto, senza pretese scenografiche, di costumi, di luci, ma con il semplice accompagnamento di uno strumento  o di una base musicale. Non ci saremmo aspettati d’imbatterci a Siracusa, nei pressi del vecchio mercato di Ortigia, una domenica qualsiasi, intorno all’ora canonica del pasto, davanti a un ristorante tipico, in un giovane baritono, la camicia sbottonata e fuori dai pantaloni, dalla folta capigliatura corvina e dall’altrettanto folta barba nerissima, unici elementi tipici di un giovane artista bohémien, che, a un tratto, si mette a cantare “O sole mio”, accompagnato dalla base musicale diffusa da una piccola cassa ai pedi di una seggiola su cui è poggiata la  lavagna del ristorante, dov’è esposto il menu del giorno. Poi attacca un’aria lirica tratta dall’”Elisir d’amore” di Donizetti. I turisti e non solo si fermano, applaudono e poi versano un’offerta nel cestino predisposto ad hoc. Anche dopo un’offerta minima, il giovane baritono sorride e porge il suo biglietto da visita. Scopriamo trattarsi di Giovanni Luca Giuga, di Siracusa, che già lo scorso anno ha cantato nel cortile Verga e per la Nuova Scena. Apprendiamo queste notizie attraverso il sito che ha in Facebook. Alla fine del breve concerto, Giuga mette la cassa dentro lo zaino. E con lo Zaino in spalla  e i pochi quattrini racimolati, s’incammina, solo, confuso fra la gente. L’immagine richiama alla memoria quella cinematografica di Charlot che s’incammina, su un sentiero  deserto, verso una meta sconosciuta. Qual è la meta di Gianni Giuga?

Giorgio Càsole