AUGUSTA/ / 7 DEPUTATI PENTASTELLATI CONTRO GEMELLOPOLI – di Giorgio Càsole

Di battista in Piazza DuomoAUGUSTA/ Piazza Duomo, il cuore del centro storico, dove un tempo si svolgevano i comizi canonici per  propaganda elettorale. Sono le 18,30 di lunedì 18 aprile. E’ l’indomani del giorno del fallito referendum sulle trivelle a mare. Davanti al gazebo di 5 Stelle c’è un assembramento di persone e un nugolo di  giornalisti e di operatori di ripresa. La ressa è tale che si arriva a litigare per accaparrarsi il posto migliore. Si attende Alessandro Di Battista, considerato uno dei leader naturali del movimento fondato da Grillo e da Casaleggio. Casaleggio è morto qualche giorno fa, ricordato ad Augusta da Roberto Fico, che  provoca un lungo e fragoroso applauso. Di Battista è stato fotografato mentre piangeva al funerale, ma pur contristato ha deciso di venire ad Augusta perché  è divenuta  il centro di attrazione mediatica in séguito all’affare che potremmo definire più propriamente “Gemellopoli”, giacché Gianluca Gemelli, di Augusta, titolare d’un’azienda augustana, già compagno dell’ex ministra allo Sviluppo economico Federica Guidi,  si è adoperato, attraverso maneggi vari, per avere la concessione di un pontile consortile in area Punta Cugno, in Augusta. In quest’affare, “Gemellopoli”, appunto, è emersa la figura dell’attuale commissario dell’Autorità portuale, Alberto Cozzo, funzionale a Gemelli secondo i magistrati di Potenza, nominato dal ministro alle Infrastrutture, Lupi, prima e poi riconfermato dal successore Delrio, per  ben due volte. Delrio ha affermato d’aver ricevuto pressioni da parte del sindaco Di Pietro per la riconferma della nomina in occasione di un incontro a Roma fra il ministro e la stessa Di Pietro. Circostanza che ella ha negato  decisamente. Ad avallare l’affermazione della Di Pietro, interviene      il portavoce all’ARS, Giancarlo Cancellieri, che grida in difesa di Cettina: “Al colloquio con Cettina Di Pietro e il ministro, io c’ero e vi posso assicurare che Cettina non ha detto nulla di quello per cui viene accusata”.

Cancellieri attacca anche il governo Crocetta “che ci sta pigliando per il culo” e chiede pubblicamente allo stesso Crocetta di cassare la nomina a Antonello Montante quale presidente delle Unioncamere siciliane perché indagato dalla procura di Caltanissetta per concorso esterno in associazione mafiosa. Sullo stessa lunghezza d’onda Alessandro Di Battista, il più atteso di tutti, oggetto degli strali cùpidi di non poche donne presenti, che  arringa la folla facendo battute alla Grillo, vestito alla Grillo,  jeans larghi,  maglietta casual, usando parole tipiche di Grillo, ma  suscitando simpatia con altre parole, con altri gesti, come, per esempio stando in piedi su una seggiola traballante per farsi vedere da tutti, ma, soprattutto, con il suo sorriso accattivante che si staglia sulla barba castana, che ricopre il viso ancor fresco di giovanottone alto e allegro. Se Cancellieri è venuto da Caltanissetta per sostenere la difesa di Cettina di Pietro, Di Battista ha scelto Augusta come la sede più idonea per lanciare bordate contro il governo Renzi che, appena qualche giorno fa, ha lanciato accuse ai magistrati, tal quali quelle che lanciava Berlusconi. Anche Di Battista ripete, ma sono le sue frasi, i suoi strali, le sue accuse,  espresse  o gridate in pubbliche assemblee o davanti alle telecamere di televisioni nazionali e locali. Tutto il discorso in Piazza Duomo è ripreso dalle telecamere di Radio Radicale,  di Sky e di tivvù regionali e locali. Più tardi,  tolta la maglietta e indossata la camicia con il colletto aperto sotto la giacca blu, si collega in diretta con La7, prima per il programma “Ottoemezzo” e più tardi per “Piazzapulita”. Di Battista, Fico e Cancellieri, però, non sono soli. Con loro altri quattro parlamentari  di 5  Stelle: la senatrice Nunzia Catalfo, Manuela Liuzzi, lucana, che afferma d’aver denunciato fra i primi   l’intreccio fra Gemelli, Guidi, Lo Bello, prima che scoppiasse la bomba delle intercettazioni; poi  Davide Crippa, lombardo, che parla dei miliardi di euro spesi per navi della M.M., quando si potevano impiegare per navi civili, puntando su nuove energie. Maria Marzano che pone l’accento su una nuova possibilità di sviluppo per la Sicilia: quella del turismo, specialmente quello culturale. Il nostro territorio, dove un tempo sorgeva “Mègara Iblea, una delle più prestigiose poleis della Magna Grecia,  è stato deturpato da un concentramento di industrie della chimica  non riscontrabile altrove.

  Giorgio Casole

AUGUSTA/ / 7 DEPUTATI PENTASTELLATI CONTRO GEMELLOPOLI – di Giorgio Càsoleultima modifica: 2016-04-22T11:35:55+02:00da leodar1
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