AUGUSTA, CARMELO PATANE’ CONTRO LA MAXCOM

Aria irrespirabile a causa di forti odori d’idrocarburi, assimilabili a gasolio o  cherosene nelle zone adiacenti al deposito costiero di combustibili Maxcom. Pericolosità del deposito in pieno centro urbano della Borgata di Augusta.

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AUGUSTA. Carmelo Patanè, un augustano  abita in Via Cantera 18, una via praticamente attaccata al deposito costiero di carburanti  della Maxcom. Tale deposito negli anni Trenta del secolo scorso era di proprietà della multinazionale Shell e veniva chiamato dagli augustani deposito della nafta e, semplicemente, Nafta. Quando sorse, però, era in aperta campagna, essendo l’area urbana limitata all’isola. Legata alla terraferma da due ponti risalenti all’epoca del dominio spagnolo, ma chiamati  da tutti ponti di campagna, appunto, perché dopo la Porta Spagnola c’era soltanto qualche casupola. Nell’ultimo dopoguerra, con l’avvento dell’industrializzazione, dovuta all’insediamento della RASIOM prima, oggi Esso, e delle altre industrie petrolifere, la città ha avuto un impulso  tale che si è espansa fino a trasformare quella che una volta era un terreno quasi deserto in un’area cittadina densamente popolata. Negli ultimi vent’anni, più volte è stato dibattuto il problema dii spostare il deposito della Maxcom, che potrebbe essere considerato una “bomba” potenziale in pieno centro urbano. Nel 1994, furono avviati tentativi per de localizzare il deposito,con l’avallo dell’allora deputato nazionale Puccio Forestiere, avvocato penalista di Augusta, ma fu tutto inutile. Carmelo Patanè, più volte, ha sporto denuncia formali e anche attraverso la stampa locale. Un numero del Giornale di Augusta, anni fa, gli dedicò il servizio di copertina ospitando una sua vigorosa denuncia contro la Maxciom. Ora Patanè ci ha riprovato raccogliendo oltre centocinquanta firme e ha presentato la denuncia a tutta una serie di  “autorità”, fra cui il prefetto aretuseo e la sezione provinciale dell’Arpa, l’agenzia regionale per la protezione dell’ambiente. 

Ecco la denuncia: Nella zona ex Campo Palma, via  Cantera e via Lavaggi in data 16/08/2013 dalle ore 16,00 si è verificato un forte evento odorigeno che ha invaso le case e costretto le persone a uscire da esse per un fortissimo odore di gasolio o idrocarburi che rendevano l’aria irrespirabile. Sono stati subito allertati i Vigili Urbani dell’evento, il Commissariato di Polizia di Augusta e la Compagnia dei Carabinieri di Augusta. I Vigili Urbani hanno eseguito un sopralluogo nei pressi del Campo Palma per costatare il problema. Mi hanno riferito che avevano provato a mettere in contatto l’Arpa Siracusa ma inutilmente, non rispondeva nessuno, e che comunque avrebbero redatto un verbale dell’accaduto. Il fenomeno è continuato fino a tarda serata, rilevato da persone in via Lavaggi alle ore 24.Si fa notare altresì che in quelle ore era al pontile della stessa società una grossa nave in discarica, che a intermittenza emetteva forti sfiati in atmosfera.

Già il sottoscritto nel giorno 29/07/2013 aveva fatto una segnalazione per la forte puzza di gasolio in zona a causa anche dell’allarme dei cittadini per i giorni 27,28,29- luglio 2013. Protocollo Comune di Augusta N°43124 dello 01/08/2013.

 Da molto tempo si convive con questi fenomeni e la gente oramai è stanca di stare sempre in allerta per ogni piccolo incidente e per questi cattivi odori che si ripetono nel tempo. Vi sono problemi di vivibilità nella zona, soprattutto di notte e d’estate si è costretti a chiudersi in casa.

Da 2000 fino al 2011 continue istanze sono state inviate agli organi competenti. Nell’ottobre 2008, in seguito ad un sopralluogo della provincia regionale si stabilì che le puzze provenivano da una vasca di trattamento e dagli sfiati dei serbatoi a tetto fisso, imponendo alla società la copertura della vasca e collegare gli sfiati dei serbatoi in assorbitori chimici. A quanto mi risulta i collettori di questi sfiati in atmosfera sono stati smontati. Mentre la centralina per captare e rilevare le sostanze è stata tolta dalla provincia regionale di Siracusa in data 02 agosto 2012.

Per quanto su detto s’invitano le signorie vostre a prendere i provvedimenti di legge necessari affinché questi problemi non accadano più per la tutela della salute dei cittadini che abitano in zona. Inoltre i cittadini che abitano in Borgata e in Augusta hanno paura oramai di questi serbatoi in città e delle autobotti cariche di prodotto infiammabile che circolano per le vie della borgata, in entrata e uscita dal deposito. Aggiungo: La Maxcom è definita un’industria a rischio d’incidente rilevante di cui al D. Lgs 334/99 (art.6 e 8).Inoltre il Responsabile U.O. Igiene Pubblica in conferenza di servizi del 21/ 08/2000 dichiarava che: “Poiché si tratta d’industria insalubre, la Maxcom deve lasciare la sede attuale al più presto . (Decreto Ministero della Sanità 05/09/1994-GURI n°20 del 20/09/1994, industrie di prima classe punto 70)”. .Finisco affermando che la delocalizzazione del deposito costiero Maxcom di Augusta è prevista nel DPR 17/01/1995 COD 4/B. (Piano di Risanamento Ambientale Provincia Siracusa). Carmelo  Patanè .  Chi scrive ha  realizzato un video, che continua a girare in rete, per evidenziare  il pericolo rappresentato da questo deposito,  ma, evidentemente, chi ci amministra a tutti i livelli, è in tutt’altre faccende affaccendato, per dirla con  Manzoni.

Giorgio Càsole                           

AUGUSTA, CARMELO PATANE’ CONTRO LA MAXCOMultima modifica: 2013-09-06T09:56:00+02:00da leodar1
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