AUGUSTA, MATTONELLE SCONNESSE IN VIA UMBERTO: ANZIANA CADE E SI FA MALE

viaprincipeumbertoaugustaAugusta. Una donna di 61anni, T.G., originaria di Priolo, sta camminando tranquillamente sul marciapiede della via principale del centro storico, la Via Principe Umberto, quando, nel tratto che fronteggia il palazzo Tumiscitz, a causa di una mattonella sconnessa, cade rovinosamente e, per non farsi male, si protegge il viso con le braccia. A causa di questo gesto di protezione, e per la caduta, subisce una lussazione alle braccia e a entrambe le ginocchia. La donna è stata prontamente soccorsa e aiutata dai passanti. L’incidente, dovuto alla sconnessione delle mattonelle del marciapiede, non ha provocato, dunque, nulla di grave: solo qualche lussazione e uno spavento. Rimane, però, il problema, messo già in evidenza, del marciapiede e della “strada mastra” in primo luogo e delle strade-gruviera in molte altre parti della città, buche, a volte, non immediatamente visibili e profonde, che causano danni alle autovetture, ma che possono essere pericolose per la vita dei giovani e giovanissimi scuteristi.
Cecilia Càsole

AUGUSTA, BRUCOLI: IL VILLAGGIO GISIRA ISOLATO PER UNA NOTTE COME SEMPRE

grisira isolata 2Augusta. E’ rimasto isolato dalle 22 circa di domenica 23 gennaio alle 3,55 della mattina successiva il villaggio Gisìra, dove risiedono stabilmente o per il fine settimana non pochi cittadini di Catania, adagiato sulle colline che guardano la Frazione di Brucoli. Il fiume Porcària ha straripato e l’acqua ha superato persino il guard-rail del ponticello che collega la  contrada Gisìra al resto del territorio, che fa capo al Comune di Augusta. “Domenica sera sono andato a trovare un amico e intorno alle 22 ho preso l’auto per tornare a casa”, ci dice Marco Zàrbano, 25enne baritono  che risiede a Brucoli e che è rimasto intrappolato nella propria auto per circa 6 ore. Zàrbano ha precisato: “Venendo dalla Gisira mi sono dovuto fermare quasi all’imboccatura del ponte per l’acqua troppo alta e per la lunga fila di auto ferme dall’altra parte del ponte, impossibilitate ad attraversare. Per attraversare quel tratto di ponte era indispensabile una barca. Qualsiasi auto sarebbe stata sommersa o comunque sarebbe rimasta impantanata. Verso l’una di notte ho visto un’auto della Protezione civile: qualcuno ha collocato qualche transenna, ma ho dovuto trascorrere la notte fonda in auto, dove sono rimasto fino alle 4 del mattino, dopo il deflusso dell’acqua. Ogni volta che c’è pioggia insistente la situazione si ripete identica”, conclude Zàrbano. La notizia dell’isolamento del villaggio Gisìra è stata diffusa RAISicilia

   C.C.

AUGUSTA, UN ROSARIO PER IL MUSCATELLO?

Al Muscatello si nascevaAugusta. Recentemente Fiorello ha scosso il modo del giornalismo e dello spettacolo con la giusta considerazione sul programma trash della D’Urso il pomeriggio con fatti di cronaca pruriginosi e raccapriccianti. Ora domando: quanto sarebbe utile una frase del nostro Rosario a difesa del nostro ospedale in tv o in rete, del tipo: “Salviamo l’ospedale Muscatello di Augusta!” >> Questo è il commento postato alcuni giorni fa su Facebook da Massimiliamo, più noto come Massimo,  Scuderi, augustano di nascita e di residenza, attualmente in Veneto come insegnante in una scuola di Jesolo. Pur lontano dalla città natale, cui è legatissimo, Massimo segue con attenzione quotidiana, attraverso il web, tutto ciò che riguarda Augusta, probabilmente molto più degli augustani residenti e  si rammarica profondamente se ad Augusta le cose non vanno come sarebbe auspicabile. Grandissima è la sua preoccupazione per l’ospedale civico “Muscatello”, che rischia la chiusura, con appena 54 posti-letto, addirittura meno della metà del numero di posti, 120, obbligatorio per mantenere  in vita un nosocomio. Secondo il progetto di rete ospedaliera, disegnato dalla Regione Siciliana, da sottoporre al Ministero della Salute, il nome del “Muscatello” non figura nemmeno. Si leggono i nomi dell’ospedale di Lentini, degli ospedali riuniti di Avola e Noto, non quello della città con il porto petrolifero più importante d’Italia. Sono state organizzati cortei di protesta e assemblee pubbliche, negli anni passati, sono stati  organizzati consigli comunali e incontri  aperti al pubblico sull’ospedale, da cui sono stati sottratti due reparti da portare a Lentini, con le promesse, non mantenute, di potenziamento con il reparto di oncologia e quello per la cura dell’asbestosi. Un politico regionale, Gennuso, oggi deputato all’ARS, minacciò di incatenarsi provocando, con altri politici, più o meno visibili, il potenziamento dell’ospedale di Lentini. Ancora oggi si organizzano sit-in per l’ospedale di Augusta, ma sembra tutto vano. Che cosa si può ancora fare per salvare il “Muscatello” dalla chiusura? Dobbiamo chiedere a Rosario Fiorello di parlarne nel suo programma televisivo, seguito su scala nazionale, “Edicola Fiore”? Saro, sei la nostra ultima spiaggia. Altrimenti non ci resta che pregare e,  tra le mani, avremo un altro rosario.

Giorgio Càsole

PREMIO MAGLIA AZZURRA PER SEBASTIANO GALOFORO

Foto premiazionePALERMO – Nella sede del CONI di Palermo, si è svolta l’assemblea regionale per eleggere il nuovo consiglio regionale che guiderà il canottaggio siciliano per il prossimo quadriennio olimpico. Nel corso dell’assemblea sono stati premiati gli atleti che nel 2016 hanno dato lustro al canottaggio siciliano in Italia nel mondo. Da uno stralcio della relazione del presidente Lorenzo D’Arrigo, azzurrino che quest’anno si è conquistato un posto da titolare in nazionale, a Sebastiano Galoforo, promessa augustana, atleta di grande talento, già da due anni al vertice del canottaggio giovanile grazie al college di Piediluco.Campione d’Italia in 2 Senza Under 23 – Pesi Leggeri. Sebastiano è stato prodiere del quadruplo Junior maschile ai campionati del mondo di Rotterdam, in Olanda, un’esperienza d’Oro nell’Olimpo del remo Under 18. “L’Assemblea è un momento anche di confronto”- commenta Vincenzo Galoforo, vice presidente della Canottieri Club Nuoto Augusta delegato all’assemblea – “E’ in questi momenti che ci si rende conto quanto si è piccoli tra le Società di canottaggio siciliano, e la società come la mia vengono definite “fantasma” e non possono minimamente confrontarsi con certi circoli remiere isolane, per struttura logistica, attrezzatura tecnica, risorse economiche e umane. Spesso si dimentica che lo sport è fatto anche di piccolissime società, e da persone che fanno dello sport un impegno sociale con il solo scopo di promuovere una disciplina sportiva olimpica ed avere atleti competitivi, lavorando con pochi giovani in strutture logistiche inadeguate, attrezzatura sportiva, barche e remi che bisogna costantemente manutenzionare per poter essere minimamente competitivi. Abbiamo anche la difficoltà di portare i nostri ragazzi e le nostre barche sui campi di regata regionali figuriamoci in quelli nazionali, e tutto questo fa male alla gioventù augustana”. La società sportiva Canottieri Club Nuoto Augusta ormai cinquantenaria, è l’ombra dello squadrone “Olimpionico” del suo recente passato, e oggi vive grazie ai suoi atleti e al suo tecnico tutto fare, ai pochi “amici” disponibili a impegnare il proprio tempo libero per pura e disinteressata passione, e alla Marina Militare, attualmente con l’aiuto dell’ ammiraglio Nicola De Felice. I risultati dei ragazzi vanno oltre il valore tecnico perché c’è una cosa che li contraddistingue, in senso del “sacrificio”, il sacrificio di sapersi adattare a quello che la Società oggi offre, veramente molto poco, e tutto questo valorizza i loro risultati.

   C.C.N.A.