CARICHE NEI CONFRONTI DI GIOVANISSIMI STUDENTI CHE HANNO MANIFESTATO IERI A ROMA

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Gli onesti cittadini italiani esprimono solidarietà agli studenti che hanno manifestato ieri 14 novembre a Roma e condannano le violentissime cariche da parte delle forze dell’ordine, attuate nei confronti di giovanissimi manifestanti, fra cui molti studenti delle scuole medie. Sono stati impiegati addirittura blindati contro gli studenti, che vengono anche inseguiti singolarmente e trascinati sull’asfalto in una “caccia all’uomo” a cui si sono giustamente opposti numerosi cittadini romani; l’uso massiccio di lacrimogeni, che ha provocato malori e crisi di panico, costituiscono un comportamento assurdo ed inadeguato.  C’erano davvero i nostri figli, decine di migliaia di ragazzi nelle piazze italiane, lo slogan piu’ gridato a Roma era “Tutti insieme famo paura!“, ma hanno trovato sulla loro strada chi, infischiandosene della loro età, della loro insicurezza del presente e paura del futuro, ha deciso di massacrarli per impedirgli di arrivare a gridare la propria rabbia sotto le finestre della politica. Manganellate, lacrimogeni di ultima generazione che tolgono il fiato, cariche con i blindati addosso ai ragazzi, rastrellamenti, arresti, botte. Questo  e’ il quadro della manifestazione di ieri a Roma, ma anche a Brescia, Milano, Torino, ecc. Eppure, il ritrovato protagonismo degli studenti, quelli delle superiori più degli universitari, per riprendersi il presente, dice con ancora più forza che la politica, quella vera, è quella che sta nelle piazze, nelle assemblee, negli scioperi e nella rabbia dei giovani operai dell’Ilva per l'”omicidio” del loro collega grazie ad un infame accordo sindacale che ha drasticamente ridotto la sicurezza, nella fuga dei ministri a bordo di elicottero dalla sardegna inseguiti dagli operai del Sulcis e dell’Alcoa, nella marea di lavoratori e precari, studenti, occupanti di casa e sfrattati.

  USB  – Unione Sindacale di Base