Il CAOS DELLA RACCOLTA DEI RIFIUTI

download.jpgAUGUSTA. In giro, troppi elettrodomestici abbandonati per giorni, troppi serbatoi in eternit, cucine, sanitari, ecc. Colpa dei cittadini che non sanno come disfarsi degli oggetti, malgrado le esose cifre che pagano per la TARSU, o piuttosto di coloro che gestiscono la raccolta dei rifiuti? Se n’ è parlato l’ultima volta, senza esito, nel gennaio scorso, durante un convegno a Palazzo di città, alla presenza del commissario La Mattina ed una ditta di Torino. Il Comune di Augusta non è dotato di un CCR (Centro Comunale di Raccolta), dove il cittadino può disfarsi del rifiuto ingombrante che, lasciato in deposito, gli darebbe diritto a ricevere, così come succede in altri comuni, lincentivo per le detrazioni sulla TARSU! Se provate a telefonare alla ditta Pastorino (0931.512375), che ad Augusta si occupa di rifiuti  per chiedere cosa fare per liberarsi di un televisore, vi risponderanno di depositarlo nel più vicino cassonetto. E lì rimarrebbe almeno per alcuni giorni; difatti, la lavatrice che attualmente giace all’angolo tra via Megara e via Garibaldi ne è un esempio concreto. Per quanto mi è dato da sapere, in altri luoghi questo tipo di raccolta funziona diversamente. Non si può dire alle persone anziane di portare il televisore o la cucina nei cassonetti!! Quando si metterà un po’ di ordine sulla raccolta differenziata con il metodo di porta a porta?

E intanto si vocifera che per 4 mesi la discarica di costa Gigia sarà chiusa per ampliamento e che i rifiuti saranno smaltiti a Catania, con maggiori oneri da parte degli utenti. Non si potrebbe invece individuare un terreno, considerato il vasto territorio del Comune, per depositare i rifiuti solidi urbani, in modo da risparmiare sul peso del conferimento?

Mimmo Di Franco 

Raccolta differenziata, Augusta in grave ritardo

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 L’efficacia della raccolta differenziata dipende molto dalla percentuale di impurità contenuta nel materiale; infatti, una percentuale troppo elevata all’interno del cassonetto della plastica, per esempio,  ne determinerà il conferimento in discarica e non l’avvio al riciclo. Le percentuali di raccolta nel nostro comune restano drammaticamente basse e  anche per questo motivo, basta un singolo cittadino “distratto” per vanificare il  paziente lavoro di decine di famiglie. In provincia la città più virtuosa è Noto. Augusta è tra le meno attive, è passata dallo 0,44% del 2003 al 3,55% del 2010. Lontanissima dalle quote la nostra città:  ecco spiegato perché gli augustani pagano tanto di tassa sui rifiuti solìdi urbani, tassa che potrebbe essere minore o sparire se si conferissero i rifiuti differenziati in apposite isole ecologiche,come si fa in altre realtà comunali qui in Sicilia..

 

Gianmarco Saia

Augusta nuovamente sommersa dai rifiuti

I netturbini scioperano e la città resta indifferente.

 

mondezza.jpgE’ proprio questa la triste realtà, dopo un certo numero di giorni, regolarmente, come se fosse un ciclo, la città si ritrova occupata e intasata dai suoi stessi rifiuti. Le strade dove sono posti i cassonetti sono sporche e traboccanti qualsiasi tipo di rifiuti, da quelli organici alla plastica, dalla carta ai frigoriferi! I cittadini non hanno mai fatto niente per tenere pulita la città, perché anche quando i cassonetti sono svuotati, non sono pochi quelli attorniati da vere e proprie ‘montagnette’ di rifiuti, createsi per la mancanza di volontà di fare un semplice gesto, cioè quello di aprire il cassonetto e gettarvi dentro la spazzatura. Quindi,  vista la noncuranza da parte degli stessi abitanti, è inevitabile che il Comune non metta fra le proprie priorità quella di stipendiare i netturbini, ai quali non resta altro che esercitare il proprio diritto di sciopero. Il problema è che questa reazione a catena di menefreghismo porta altre conseguenze, come l’aumento della presenza di cani randagi in queste zone, rendendole impraticabili. Per esempio, è impossibile, soprattutto la sera, camminare a piedi  sul Lungomare Paradiso, perché si deve avere paura di essere assaliti da un branco di randagi, e lo stesso vale per le zone adiacenti, che, avendo i cassonetti dei rifiuti, rendono fastidiose anche semplici azioni come quella di custodire l’automobile nel garage. Purtroppo le parole sono inutili, fin quando i diretti interessati continuano a essere inattivi, perché ogni cittadino si lamenta di questa situazione, ma nessuno si impegna a mantenere la pulizia quando i servizi funzionano.
L’unica speranza è che un giorno la coscienza di ogni cittadino si risvegli, anche solo un po’, perché non serve che ognuno di noi faccia grandi cose, ma che faccia piccoli gesti con vero interesse.

            

           Dorotea Roggio