MARE NOSTRUM: OLTRE 1000 MIGRANTI SOCCORSI IN POCHE ORE DALLE NAVI DELLA MARINA MILITARE

MareNostrumlogoAUGUSTA – Nel corso del pomeriggio del 7 aprile scorso e durante la notte precedente, le navi della Marina Militare hanno soccorso tre natanti in difficoltà provenienti dalle coste del nord Africa, avvistati dall’elicottero della fregata Maestrale e da un drone (UAV) dell’Aeronautica Militare. 1049 i migranti portati in salvo, tra i quali  151 donne e 91 minori, compresi 3 neonati.  Al salvataggio hanno partecipato le fregate Maestrale ed Euro e i pattugliatori Foscari e Sirio arrivati nei porti di Augusta e Pozzallo.

ULTIME MARE NOSTRUM: NAVE ANFIBIA SAN GIORGIO SOCCORRE 128 MIGRANTI

eh101_01AUGUSTA. Nella mattinata di mercoledì 26 marzo, un elicottero EH-101 del dispositivo aeronavale Mare Nostrum,  appartenente alla nave anfibia San Giorgio, ha individuato a sud-est di Capo Passero un barcone con migranti a bordo. Nave San Giorgio della Marina Militare è intervenuta per prestare soccorso dopo aver constatato la mancanza di dotazioni di sicurezza per il personale di bordo, le difficoltà di navigazione del natante e la richiesta di soccorso da parte degli occupanti del natante. Terminate le fasi di consegna dei salvagenti individuali, si è proceduto con il trasbordo di 128 migranti su nave San Giorgio, di cui 8 donne, delle quali 2 in stato di gravidanza, e 13 bambini. Stabilita la provenienza dei migranti, per lo più egiziani, eritrei, sudanesi e siriani, si sono effettuate le operazioni di foto rilevamento gestite dalla Polizia di Stato e  gli  accertamenti sanitari da parte dello staff medico di bordo congiuntamente ai medici volontari della Fondazione Francesca Rava e del Corpo Italiano di Soccorso dell’ Ordine di Malta (CISOM).  Nave San Giorgio si è diretta verso il porto di Augusta per sbarcare i migranti  verso le due del pomeriggio di giovedì 27 marzo.

N. L.

MARE NOSTRUM: PRECISAZIONE SULL’ARRESTO DI 16 SCAFISTI DA PARTE DI NAVE ALISEO

dcb32250-80c2-4c5f-aee8-2164fa56a87b11MediumAugusta. Nell’ambito dell’operazione Mare Nostrum, il dispositivo aeronavale ha localizzato e monitorato in forma occulta, per circa 48 ore, un’unità madre intenta al rimorchio di una imbarcazione con a bordo stipati, in condizioni disumane, 176 migranti.  Dopo aver constatato l’abbandono del barcone rimorchiato in precarie condizioni di galleggiabilità, Nave Stromboli si è diretta a soccorrere i migranti, mentre Nave Aliseo, in acque internazionali, ha iniziato l’inseguimento della nave madre che tentava la fuga con pericolose manovre evasive rifiutando di farsi ispezionare nonostante ripetute ingiunzioni via radio, anche in lingua araba. Acquisita l’assoluta certezza di non colpire l’equipaggio della nave fuggitiva, come ultima ratio, ricorreva all’uso delle armi in maniera progressiva per costringere ad interrompere la fuga e  portare a termine l’arresto degli scafisti. Soltanto dopo circa due ore d’inseguimento la nave madre interrompeva la fuga e consentiva l’ispezione da parte di un team di Fucilieri di Marina. L’operazione condotta in stretto coordinamento con l’autorità giudiziaria ha consentito di assicurare alla giustizia 16 trafficanti di esseri umani.

   N.L.

MARE NOSTRUM: 2128 MIGRANTI SOCCORSI IN 48 ORE

_MAG9105AUGUSTA – Sono 2128 i migranti provenienti dalle coste africane che nelle ultime 48 ore sono stati soccorsi dalle navi della Marina Militare impegnate nel dispositivo interforze Mare Nostrum in collaborazione con le motovedette della Capitaneria di Porto e con tre navi mercantili. Ai 596 migranti salvati dalla fregata Grecale e dalla corvetta Sfinge il 17 marzo, e in arrivo questa mattina nel porto di Augusta, si aggiungono gli interventi effettuati dalla nave anfibia San Giusto, dalla fregata Euro e dal pattugliatore Cigala Fulgosi della Marina Militare in collaborazione con le motovedette della Capitaneria di Porto 302 e 315. Agli interventi di soccorso si sono aggiunte tre unità mercantili dirottate dal Comando Generale delle Capitanerie di Porto.

M.M.

AUGUSTA/ SBARCANO 1079 MIGRANTI DELL’OPERAZIONE MARE NOSTRUM SOCCORSI NEL FINE SETTIMANA

DSC_0035AUGUSTA . Le navi della Marina Militare hanno soccorso due barconi carichi di migranti a sud di Lampedusa, portando così il conto complessivo delle vite salvate nel fine settimana a 1079: tra loro 64 minori e un neonato. Sono stati gli elicotteri del dispositivo aero-navale dell’Operazione Mare Nostrum a individuare i due barconi ieri mattina, constatando la scarsa galleggiabilità dovuta all’eccessivo numero di persone a bordo.  La nave anfibia San Giusto e la fregata Espero hanno soccorso il primo recuperando 244 migranti tra cui 41 donne ed 11 minori; la fregata Aliseo e la rifornitrice Stromboli hanno soccorso il secondo barcone, in cooperazione con due motovedette della Capitaneria di Porto, portando in salvo 263 migranti, tra cui 30 donne, 35 minori ed un neonato.  Il susseguirsi di questi eventi nelle ultime 72 ore ha portato così al recupero di 1079 migranti di cui 816 sono a bordo di Nave San Giusto cper sbarcarli martedì 18 ad Augusta; i restanti 263 invece saranno portati a terra in un porto ancora da definirsi con le motovedette della Capitaneria di Porto.

M.M.

PARLA IL COMANDANTE DELLA SQUADRA NAVALE FILIPPO M. FOFFI. “AUGUSTA NOSTRA ALLEATA NEL SUPPORTARE E NEL SOPPORTARE L’IMPATTO DEI MIGRANTI”

Giorgio Càsole intervista il procuratore capo aggiunto DDA di Catania, Carmelo Zuccaro

 foffiAUGUSTA – 7 febbraio. Nugolo di giornalisti e operatori televisivi, dalle locali a SKY, questa mattina, a partire dalle 7,30, alla banchina del porto commerciale di Augusta, in attesa dell’ultimo sbarco di migranti dalla nave San Marco: ultimo per la nave, non ultimo, certamente, dell’operazione Mediterraneo, chiamata latinamente “Mare Nostrum” , così come fu chiamato dai Romani il mar Mediterraneo, appunto, dopo aver sbaragliato la potenza navale dei Cartaginesi. Un’eco della lingua dei Romani è risuonata stamattina sul ponte di volo della nave San Giusto, che prenderà il posto della San Marco, anche come “flag-ship”, cioè nave (ship) con la bandiera (flag) dell’ammiraglio comandante del 29° gruppo navale, impegnato nelle acque del Mediterraneo centrale. Il primo a comandare dal 18 ottobre al 20 novembre 2013 è stato il contrammiraglio Guido Rando, che intervistammo per la web tv RM; dal 21 novembre al 29 dicembre il comando è stato affidato al contrammiraglio Mario Culcasi, che comanda la flottiglia dei pattugliatori con sede in Augusta, e dal 30 dicembre fino a oggi è stato il contrammiraglio Francesco Sollitto a guidare l’operazione. Da domani spetterà di nuovo a Guido Rando. L’operazione “Mare Nostrum” finora ha consentito di salvare 8.195 migranti, di cui circa 900 donne, molte delle quali incinte, e 7oo minori, e di assicurare alla giustizia 37 cosiddetti scafisti, cioè i responsabili delle carrette sul mare che imbarcano centinaia di emigranti, lucrando sulle loro speranze di trovare in Europa la terra che potrà dare loro un futuro. Questo 37 “scafisti” sono stati riconosciuti responsabili di attività illecite: sei di costoro sono attualmente indagati per il reato di favoreggiamento all’immigrazione clandestina, trentuno sono indagati per l’ipotesi di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. L’operazione “Mare Nostrum” rappresenta uno straordinario esempio di nazione, l’Italia, unica in questo momento in Europa, che s’impegna in azioni di umanità, quali sono i salvataggi dei migranti in mare, e nello stesso tempo “Mare nostrum” rappresenta un forte deterrente per evitare che questi migranti siano preda degli scafisti. Il diritto internazionale prevede due casi in cui si possa intervenire in acque internazionali: nei casi di salvataggio delle vite umane, appunto, e nei casi di pirateria. L’Italia chiederà a gran forza che il trasporto dei migranti possa essere assimilato alla tratta degli schiavi. La differenza consiste solo nel fatto che gli schiavi vanno venduti e, quindi, è interesse dei pirati mantenerli in buone condizioni, mentre nel caso dei migranti il lucro si concretizza nel l momento in cui gli “scafisti” incassano il denaro per il passaggio. Questi concetti sono stati espressi, davanti all’assemblea degli equipaggi delle navi San Marco e San Giusto schierati, sul ponte di volo, attraverso una lunga e dettagliata relazione , da Carmelo Zuccaro, procuratore aggiunto della Procura distrettuale Antimafia di Catania, da noi intervistato per RM , dopo l’allocuzione dell’ammiraglio di sq. Filippo Maria Foffi, comandante della Squadra navale italiana, che ha parlato delle emozioni di questi equipaggi e di quelle proprie e del capo di Stato maggiore della Marina, De Giorgi, e della Difesa, Binelli Mantelli. Foffi ha tessuto l’elogio di questi equipaggi “allargati”, perché in quest’operazione non sono coinvolti soltanto uomini e donne della Marina Militare, ma di tutte le forze armate e dell’ organizzazione non governativa “Francesca Rava”. Nell’esordio, Foffi ha citato la città di Augusta, che è – ha detto – “nostra complice, nostra alleata nel sopportare e nel supportare quest’operazione”. Il procuratore Zuccaro ha, invece, citato Giovenale, il poeta latino satirico Giovenale per il quale “facitindignatioversum”, cioè l’indignazione fa il verso, cioè la poesia scaturisce dallo sdegno. L’operazione “Mare nostrum” è scaturita dall’indignazione del governo e del popolo italiano nel vedere i corpi trecento poveri cristi di pelle nera, uomini donne e bambini, galleggiare nelle acque al largo di Lampedusa. Immagine tristissima che ha fatto il giro del mondo.

Giorgio Càsole

OPERAZIONE MARE NOSTRUM

48 gli interventi effettuati dalle Unità del dispositivo navale e 8195 i migranti tratti in salvo e 37 “scafisti” sono stati assicurati alla giustizia perché riconosciuti responsabili  di attività illecite ed in particolare 6 “scafisti” indagati per l’ipotesi di reato di favoreggiamento all’immigrazione clandestina e 31 “scafisti”  indagati

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AUGUSTA. Venerdì 7  Febbraio, alla presenza del Comandante in Capo della Squadra Navale, Ammiraglio di Squadra Filippo Maria Foffi, l’avvicendamento al vertice del Comando del Ventinovesimo Gruppo Navale, impegnato nelle Acque del Mediterraneo Centrale, nella condotta dell’Operazione Mare Nostrum; nave San Marco farà rientro a Taranto dopo 113 giorni di presenza nello Stretto di Sicilia e sarà rilevata da un’altra Unità Anfibia,  Nave San Giusto. Dall’avvio dell’ Operazione Mare Nostrum, sono stati 48 gli interventi effettuati dalle Unità del dispositivo navale e 8195 i migranti tratti in salvo e 37 “scafisti” sono stati assicurati alla giustizia perché riconosciuti responsabili  di attività illecite ed in particolare 6 “scafisti” indagati per l’ipotesi di reato di favoreggiamento all’immigrazione clandestina e 31 “scafisti” (nave madre) indagati per  associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento all’immigrazione clandestina. Attualmente, fanno parte del Ventinovesimo Gruppo Navale la Nave Anfibia San Marco, Flag Ship dell’Operazione che dall’ 8 Febbraio sarà rilevata  da Nave San Giusto, Nave Espero, Nave Aliseo, Nave Libra e Nave Vega per un totale di oltre ottocentocinquanta militari presenti in mare. Le attività di soccorso dei migranti e di trasferimento presso i porti sicilianii e nei centri di accoglienza si è resa possibile grazie alla stretta collaborazione tra gli uomini e i mezzi della Marina Militare,  Capitaneria di Porto,  Polizia di Stato, Aeronautica Militare,  Carabinieri,  Guardia di Finanza e  Fondazione Francesca Rava ONLUS oltre ai mezzi aeronavali inseriti nell’Operazione Europea “Frontex”, tutti  sempre in stretto coordinamento ogni qualvolta si è manifestato un evento di soccorso. Infine, nell’ l’isola di Lampedusa, è attivo  un sito logistico avanzato in grado di fornire supporto alle unità navali  e  anche agli stessi equipaggi impegnati in mare o in transito sull’isola.

M. M

AUGUSTA, MARE NOSTRUM, SCAFISTI ARRESTATI

Scafisti arrestati AUGUSTA – Appena sbarcati dalla nave militare Libra, attraccata nel porto commerciale di Augusta dopo l’ultimo salvataggio di  oltre duecento migranti, sono  stati tratti in arresto, come presunti scafisti,  un tunisino e un marocchino che avevano con sé una forte somma in denaro (dollari statunitensi), probabilmente il frutto dei versamenti da parte dei migranti, appartenenti a vari gruppi etnici, che sono fuggiti dalle loro terre d’origine per sbarcare in Italia.  La notizia,  diffusa  da fonti istituzionali, ricorda che l’arresto è avvenuto grazie agli esperti dello speciale Gruppo interforze per il contrasto all’immigrazione clandestina che da oltre dieci anni rappresenta un valido strumento di concreta azione preventiva contro le organizzazioni criminali internazionali, che organizzano il traffico umano attraverso le rotte del Mediterraneo tra il Nord-Africa e l’Italia. La stessa fonte ricorda che “il gruppo agisce in stretta collaborazione con il sostituto procuratore Antonino Nicastro, con personale della Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, Marina militare, Guardia Costiera, coordinati da Carlo Parini e Walter Migliorini. In questo caso, come avviene da quando è partita l’operazione “Mare Nostrum”, si è rivelato utile lo scambio d’informazioni in tempo reale tra il Gicic sulla terra ferma il personale del ministero degli interni, dell’agenzia europea Frontex , dei mediatori linguistico-culturali e gli equipaggi di nave San Marco e delle altre unità impegnate nel Canale di Sicilia che lo scorso 22 gennaio hanno ricevuto la visita del ministro della Difesa Mario Mauro.” I due presunti scafisti sono stati rinchiusi nel carcere floridiano di Cavadonna.

C. C.

MARE NOSTRUM: LE NAVI DELLA MARINA MILITARE SOCCORRONO 202 PERSONE

IMG_1400 copiaNella serata di ieri un altro barcone con 202 migranti è stato soccorso da nave Zeffiro. Il barcone in un primo momento è stato localizzato da un elicottero EH101 della nave anfibia San Marco che ha inoltrato la posizione alla fregata della Marina Militare più vicina per prestare soccorso. Il comandante di nave Zeffiro, dopo aver raggiunto la posizione dei migranti, constatato il sovrannumero di persone a bordo, quasi tutte prive di dotazioni di sicurezza, ha dichiarato la situazione di emergenza. Nella serata di ieri sono stati trasbordati su nave Zeffiro 202 migranti che, dalle prime dichiarazioni rilasciate, risultano essere provenienti da Pakistan, Nigeria, Marocco, Palestina, Liberia, Camerun, Siria, Yemen e Tunisia. Tra di loro 157 uomini, 16 donne (di cui tre in stato interessante) e 29 bambini. Nella giornata odierna i migranti saranno trasferiti su nave San Marco e successivamente trasportati verso il porto di Augusta. Durante il transito, la Polizia di Frontiera presente a bordo della nave anfibia inizierà le attività di raccolta di informazioni, di pre-identificazione e foto segnalazione di tutti i migranti soccorsi in mare. Inoltre, un ulteriore natante localizzato nella stessa giornata di ieri, su disposizioni del Comando Generale delle Capitanerie di Porto,  è stato soccorso da una unità mercantile in transito che ha preso a bordo 97 persone, di cui 23 donne, e saranno sbarcate nel porto di Pozzallo nella serata di oggi. Nave San Marco sabato 11 gennaio ha soccorso altri 236 migranti tra cui 28 donne (due in stato interessante) e 57 minori già sbarcati al porto di Augusta da nave Libra.

FLASH MARE NOSTRUM: LA FREGATA ZEFFIRO DELLA MM IN SOCCORSO AD UN GOMMONE

agusta_1L’elicottero AB 212 della fregata Zeffiro ha avvistato nella mattinata un gommone con circa 100 migranti a bordo a sud di Lampedusa. Lo Zeffiro, raggiunto il gommone, constatate le precarie condizioni di stabilità e l’assenza di dotazioni di sicurezza, ha iniziato le operazioni di soccorso.

  Ufficio Stampa MM

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AUGUSTA I 105 migranti soccorsi  ieri mattina dalla fregata Zeffiro della Marina Militare, sono stati trasbordati sulla nave anfibia San Marco per procedere alle formali operazioni identificative da parte del  team della Polizia di Stato, imbarcato sulla stessa nave. Al termine, sono stati trasferiti sul pattugliatore Sirio, che nella tarda mattinata di oggi raggiungerà il porto di Augusta.