AUGUSTA, “QUESTI FIGLI AMATISSIMI” E APPLAUDITISSIMI DI REDICUORE

A Città della Notte è andata in scena la commedia di Roberta Skerl per il cartellone FITA

Redicuore Figli amatissimiAugusta. Peccato! Potrebbe essere questa l’esclamazione da parte di chi non ha potuto assistere all’ultima rappresentazione della stagione teatrale, posta sotto l’ègida della FITA, a Città della Notte.  Si potrebbe esclamare “peccato” per tre  ragioni. La prima ragione.  Non aver  visto Mr.  Bean con la barba o, meglio, il sosia siculo-pugliese di Rowan Atkinson,  l’attore inglese che ha portato al successo l’omino britannico dai suoni poco articolati,  chiamato, appunto, Mr. Bean. Ci riferiamo a Vanni Petruzzelli, pugliese doc (come rivela il cognome – celebre il teatro Petruzzelli di Bari),  ad Augusta da tre anni e già protagonista della commedia “Questi figli amatissimi”, di Roberta Skerl, messa in scena dalla compagnia cittadina Redicuore, qualche sera fa, davanti a una platea  foltissima e plaudente. La  seconda ragione  deriva dal tema attualissimo – il difficile rapporto odierno genitori-figli – che ha offerto spunti di riflessione per  tutti, giovani  e meno giovani, come in una sorta di psicodramma, che tocca e coinvolge sul piano emotivo, oltre che cognitivo. Terza ragione. Il livello della  messa in scena e, quindi, della recitazione,  che si apparenta a quello di una compagnia professionistica di giro. Sin dal loro apparire sulla scena Vanni Petruzzelli e Stefania Arena, che hanno impersonato i genitori, non hanno dato l’impressione d’essere dilettanti e hanno saputo tener desta l’attenzione del pubblico senza ricorrere ad alcun artificio,  con il sostegno di Mirko Birritteri e di Daniela Morello, i “figli amatissimi”, costretti a ritornare a convivere con i genitori  a causa dei loro personali fallimenti. La regìa di Patrizia Gula, regista stabile di questa compagnia che predilige commedie “attuali”, è stata rispettosissima del testo, servito  senza sbavature, senza adattamenti e senza traduzioni in siciliano,  riuscendo a miscelare i toni agrodolci,  anche attraverso l’uso di siparietti e di briose colonne sonore, cui la Gula è affezionata. La messa in scena è stata “servita” da una scenografia molto suggestiva in bianco/nero, come i sentimenti  che contrappongono i genitori ai figli e viceversa, ideata dalla stessa Gula,  coadiuvata da Andrea Risetti che ha  sagomato abilmente   i mobili in polistirene. L’appuntamento è al prossimo autunno.

Giorgio Càsole

Nella foto: la compagnia “Redicuore” al completo

AUGUSTA, BOVINI CON LA DIOSSINA? 24 CAPI DA ABBATTERE

Le preoccupazioni e i suggerimenti di Legambiente e Decontaminazione Sicilia

imagesAugusta. Si può parlare di “allarme diossina” nella città federiciana? Se ne può accennare, visto che  la   sindaco Di Pietro  ha ordinato  l’abbattimento di 24 bovini di un’azienda zootecnica augustana. In seguito a un controllo straordinario sanitario e all’Azienda sanitaria provinciale (ASP) giusto  tre anni fa, l’11 aprile 2014, dopo aver prelevato  un campione di latte. L’Istituto zooprofilattico sperimentale siciliano ha scoperto  “sostanze superiori al limite consentito dalle vigenti disposizioni di legge e per quanto riguarda i livelli massimi e le soglie di intervento relativi alle diossine e ai policlorobifenili”. Enzo Parisi, di Legambiente Augusta, e Luigi Solarino, di Decontaminazione Sicilia, hanno  messo in evidenza che  “per singolare coincidenza, un’anticipazione di questa drastica misura era stata data dallo stesso sindaco nella recente manifestazione del 9 aprile scorso degli esponenti nazionali, regionali e locali del M5s, durante il presidio e la visita dell’impianto di incenerimento Gespi di Punta Cugno ad Augusta”, sottolineando che  “proprio queste tipologie di impianti sono le principali fonti di emissione di diossine. I manifestanti hanno lamentato la forte puzza che si avvertiva nell’aria ma non ci si è chiesto per quale ragione e per colpa di chi le povere mucche sono contaminate e verranno soppresse. Nessuno si è ricordato che altri casi di inquinamento da diossine si sono già verificati (vedi Enel Tifeo) e che, purtroppo, la contaminazione da diossine di diverse porzioni dei suoli (e dei sedimenti marini) della zona è 20 volte oltre il limite, così come riporta l’ormai dimenticato Accordo di programma per le bonifiche del 2008“. Solarino e Parisi suggeriscono  al sindaco e all’Amministrazione comunale  di Augusta di rendere note, qualora conosciute, e segnalare opportunamente quelle zone dove hanno pascolato detti bovini, per evitare che altri ruminanti lo facciano, per impedire che vi si coltivino ortaggi che finiranno sulle nostre tavole o che persone inconsapevoli vi transitino e vi sostino. Alle autorità sanitarie chiediamo di intensificare la vigilanza sia sugli allevamenti che sulle possibili fonti di contaminazione (camini industriali, pascoli, mangimi, acque, ecc.)“.

       M.S.