AUGUSTA. Il tenore augustano Marcello Guagliardo, in arte Giordani, impegnato nell’organizzazione della V edizione del Concorso internazionale” Marcello Giordani”, ha protocollato al Comune di Augusta la richiesta per poter usufruire del Salone di rappresentanza del settecentesco palazzo di città come sede per le prove. Il tenore ha sottolineato: “Questo luogo dall’indiscusso fascino artistico rappresenta il cuore pulsante della città, alla competizione parteciperanno oltre cento persone e tra loro giurati di fama internazionale. In assenza di un teatro il Salone di rappresentanza può essere un ottimo biglietto da visita per la città; auspico che Augusta possa diventare un punto di riferimento per la lirica. Il concorso può essere un primo passo importante per favorire un ritorno culturale, turistico ed economico per la città tutta. Confidando nella sensibilità dell’Amministrazione comunale, attendo una risposta affermativa che possa porre le basi per questo ambizioso progetto artistico.” La precisazione del tenore, candidato alla poltrona di sindaco, organizzatore della rappresentazione in Piazza Duomo della “Cavalleria rusticana” di Mascagni, si spiega con un supposto rifiuto della concessione del medesimo salone da parte dell’attuale giunta pentastellata, giacché, recentemente, il tenore ha affermato in un post pubblicato sul social Facebook che un cittadino che paga deve avere la concessione del salone per tutti i giorni richiesti. A dire il vero, non si capisce perché Guagliardo-Giordani voglia servirsi del salone di rappresentanza per le prove, quando è stato restituito alla fruibilità l’auditorium di Palazzo San Biagio per prove di questo genere, essendo dotato di luci, sipario e palco, che il salone municipale non ha. Eventualmente, in virtù della “magnificenza” del candelabro e degli affreschi il salone può essere utilizzato degnamente per la serata finale del concorso che si terrà dal 25 al 29 novembre e si concluderà con un concerto. Il tenore ha sostenuto che sosterrà le spese per l’affitto del salone medesimo, ma si tratta in complesso di 5 giorni, fra prove e concerto, cinque giorni durante i quali può succedere di tutto . Guagliardo ha pubblicamente protestato contro il supposto rifiuto dell’amministrazione e ora è tornato alla carica. Anche nei grandi e prestigiosi teatri, luoghi deputati, le prove non sempre vengono fatte sul palco. Il salone di rappresentanza non è un luogo deputato. Aggiungiamo che l’auditorium del civico palazzo San Biagio è stato rimesso a nuovo e, anche se non ha né affreschi né candelabro, è pur sempre un luogo deputato per questi eventi.
G. C.