Quando il mio amico Francesco Di Maura mi chiese di passare quel giorno da casa sua perché aveva da farmi vedere qualcosa di importante, io non immaginavo minimamente lo stupore che mi avrebbe provocato; pur conoscendo il suo innegabile talento artistico, questa volta, pensai tra me, ha superato sé stesso e l’immaginario collettivo nel volere realizzare un’opera così importante, addirittura un dipinto ispirato al Caravaggio, il “San Francesco in meditazione”.
La domanda mi nasce spontanea: chi ha guidato la mano dell’artista?
Francesco Di Maura, pur essendo credente, non è un fervente religioso, né tantomeno mi risulta essere stato innanzi messo al corrente che la Chiesa del “Cristo Re” ad Augusta, dove attualmente si trova esposta a bella vista l’opera, è gestita proprio dai frati appartenenti all’Ordine fondato dal suo umile personaggio ispiratore, San Francesco di Assisi; l’artista, insomma, non credo possa essere stato uno studioso cultore della Chiesa e dei santi.
Da dove trae origine, dunque, il pensiero o l’idea? Se è vero, come sostenevano gli illustri filosofi di un tempo, che trattasi semplicemente di un banale stimolo elettrico che raggiunge il cervello dopo avere attraversato i neuroni, oserei allora affermare che quella del pittore Francesco Di Maura, in considerazione dei consensi e degli onori ricevuti, è stata proprio un’idea fulminante.
Il quadro, creato nel rispetto delle tecniche più antiche, possiede la sbalorditiva caratteristica di illuminarsi notevolmente in presenza della minima luce, sia essa naturale o artificiale, mentre il soggetto è ritratto nell’espressione più profonda di quella riflessione che sfiora il mistero della morte, oltre che la fortezza e la sapienza della vita.
Tutte le altre indescrivibili sensazioni, possono essere raccolte dagli appassionati cultori delle belle arti, recandosi direttamente sul posto, la moderna “Chiesa del Cristo Re”.
Auguri ed Onore al pittore Francesco Di Maura.
Giuseppe Tringali