DIPENDENTE MORTO DEL COMUNE DI AUGUSTA CONDANNATO A RISARCIRE

tangenti.jpgAUGUSTA – Un dipendente dell’Ufficio Tecnico del  Comune, processato per una vicenda di tangenti negli appalti, è  stato condannato dalla Sezione giurisdizionale della Corte dei conti a risarcire 3.780 euro , secondo la sentenza 266/2013, che, fra l’altro, recita: «Nel giudizio di responsabilità  l’entità del danno all’immagine della pubblica amministrazione, derivante dalla commissione di un reato contro la stessa amministrazione, accertato con sentenza passata in giudicato si presume, salva prova contraria, pari al doppio della somma di denaro o del valore patrimoniale di altra utilità illecitamente percepita dal dipendente». Nel 2006 tale dipendente  era stato  indagato dai carabinieri per un presunto giro di “mazzette”. I militari accertarono che «nella qualità di funzionario dell’ufficio tecnico comunale, abusando della sua qualità e dei suoi poteri, svolgendo le funzioni di direttore dei lavori in relazione alla manutenzione ordinaria del campo di calcetto e aree limitrofe del quartiere Paradiso, gara aggiudicata alla Puliwash di Gavioli Giuseppe, e di responsabile del procedimento in relazione ai lavori pubblici di illuminazione, arredo urbano e adeguate opere in verde con consolidamento del movimento franoso in località Faro Santa Croce di Augusta, in parte realizzati in subappalto dall’Aededificare 2000 di Ciccarello Sebastiano, induceva Gavioli Giuseppe e Ciccarello Sebastiano a consegnarli indebitamente somme di denaro». Rinviato a giudizio per il reato di concussione, nel 2007, il dipendente  patteggiò la pena davanti al Tribunale di Siracusa. Dopo sei anni è arrivata la condanna a risarcire l’erario. Solo che, nel frattempo, il dipendente è morto. E’ morto sul finire del 2012, ma nessuno ha avvertito la Corte dei Conti e la notifica della sentenza è arrivata alla vedova.

     Giulia Càsole