AUGUSTA, PUNTA IZZO: RITROVATO RELITTO D’AREO NAZISTA. INTERDETTO IL TRAFFICO MARITTIMO

caporto.jpgAUGUSTA. Firmata dal capitano di vascello Raffaele Macauda, capo del circondario marittimo e comandante del porto di Augusta, la Capitaneria di Porto di Augusta, con l’ordinanza  n. 76, del 5 ottobre scorso, ha interdetto alla pesca e alla balneazione, comunque a tutte le imbarcazioni, uno specchio d’acqua di fronte a Punta Izzo, per un raggio di cento metri, a salvaguardia di un relitto di aereo tedesco  inabissatosi in quel tratto di mare, in un fondale di circa 26 metri,  durante la II guerra mondiale.  Sono vietate, dunque, “se non espressamente autorizzate, la sosta e l’ancoraggio di qualsiasi nave o natante, la pesca professionale e sportiva, nonché le immersioni in apnea o con l’ausilio di apparecchi respiratori, a ogni attività finalizzata al danneggiamento del sito e del suo contenuto”, recita l’ordinanza, che prosegue: «I contravventori – si legge nell’ordinanza – salvo che il fatto non costituisca reato e salvo le maggiori responsabilità derivanti dall’illecito comportamento, saranno puniti ai sensi degli articoli dal 53 al 67 del Decreto Legislativo n 171 /2005 se alla condotta di unità da diporto, mentre negli altri casi ai sensi degli articoli 1174 e/o 1231 del Codice della navigazione». Qualche tempo fa, per puro caso,  fu rinvenuto da alcuni appassionati di pesca subacquea fu ritrovato  osso umano  probabilmente di uno dei membri dell’equipaggio nazista. L’osso, per ora è stato messo sotto custodia.

   Giulia  Càsole

Riaprono gli stabilimenti elioterapici di Punta IZZO

 

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Riaprono a tempo di record, a distanza di una settimana esatta, i cancelli degli stabilimenti elioterapici della marina militare, in località Punta Izzo ad Augusta, dopo la manutenzione straordinaria effettuata per adeguare le strutture a maggiori condizioni di sicurezza.  I familiari e gli ospiti dei dipendenti civili e militari potranno così riprendere la terapia solare interrotta bruscamente da un provvedimento di chiusura dei lidi, che tanto eco e allarmismo ha creato in città, come se ad Augusta il mare si fosse di colpo prosciugato lungo tutti gli altri chilometri di costa e ne fosse rimasto solo una chiazza a Punta Izzo.

Ci si auspica che l’episodio possa servire a risvegliare le coscienze dei cittadini e dei nostri politici, affinchè gli augustani possano essere messi nelle condizioni di andare a riscoprire, non solo in barca,  altre loro magnifiche insenature costiere,  bagnate da uno stupendo e immenso mediterraneo  mare.

   Giuseppe Tringali