LA STORIA DEL MONUMENTO DEDICATO AI CADUTI, IL “MILITE IGNOTO”, RACCONTATA DA ANGELO PATANIA E SALVATORE ROMANO

romanoAUGUSTA – Sarà presentato il 20 febbraio 2015 alle ore 18,30 presso la sede del Circolo Unione ad Augusta, il secondo numero della Collana “Claradea” che ospita le ricerche che prendono forma dalla consultazione degli Archivi Storici locali. Essa è curata dalla Commissione Comunale per il piano di Storia Patria Istituzioni e Ricerche e affianca l’inossidabile e tradizionale rivista “NOTIZIARIO STORICO DI AUGUSTA” che quest’anno con la Commissione compie i suoi primi 50 anni di attività e diffusione.  Questo numero intitolato “Storia e analisi del monumento dedicato agli Augustani caduti nella Grande Guerra”, come afferma il presidente della commissione Giuseppe Carrabino, coglie l’occasione offerta dal «Centenario dello scoppio della Grande Guerra e del Novantesimo anniversario dell’inaugurazione del monumento dedicato agli Augustani che in essa caddero. Evento per il quale Angelo Patania e Salvatore Romano hanno ricostruito il percorso che dopo sei anni dalla fine del Conflitto e tre dalla tumulazione della salma del Milite Ignoto a Roma, spinse la nostra comunità alla costruzione del Monumento. Il lavoro, pubblicato grazie al sostegno della Banca Agricola Popolare di Ragusa, e in particolare grazie alla sensibilità culturale del dott. Leone La Ferla, è corredato da un’introduzione storica con le motivazioni che portarono alla Guerra e riporta in appendice quei documenti che permettono al Lettore di dedurre i veri motivi per cui l’Italia decise di prendere parte a quella smisurata tragedia, dove nell’adempimento del loro dovere perirono 650.000 Italiani, tra i quali vi furono anche 176 nostri concittadini. Attraverso la cronaca locale di quel periodo gli Autori hanno ricostruito uno spaccato di vita cittadina che mostra il comportamento dei politici e della popolazione sin dalle prime ore dell’entrata dell’Italia in Guerra, in un clima  politico-culturale in cui l’élite locale, mista di politici e di qualche personaggio della “cultura”, si preoccupò di alimentare il sentimento patriottico attraverso iniziative a sfondo sociale, talvolta anche col sostegno dei Militari di stanza nella nostra Città.

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Restauro obice posto al milite ignoto

Nel corso della solenne cerimonia per la celebrazione del 4 novembre tenutasi in Piazza Castello ad Augusta, nella ricorrenza della festa delle Forze Armate e dell’anniversario della vittoria nella “Grande Guerra” 1915-18, il Kiwanis Club Augusta, presieduto da . Gaetano Paolo Russotto (ammiraglio della riserva), in collaborazione con il civico “Museo della Piazzaforte”, ha riconsegnato alla città lo storico obice da 105/28 mm del regio esercito italiano risalente alla I guerra mondiale posto a lato del Milite Ignoto. Il pezzo di artiglieria, donato dal Club alla città di Augusta nel 1991, è da allora in carico ai cimeli del civico “Museo della Piazzaforte”.

Il Comune di Augusta ha autorizzato lo svolgimento dei lavori, a seguito di formale richiesta al tempo avanzata dal Club; inoltre, con separata richiesta sempre precedentemente avanzata sia al sindaco che al Comando di Marisicilia che ha  curato  la cerimonia militare, il Kiwanis è stato autorizzato a esserne parte ufficiale, al fine di effettuare la scopertura del cimelio e consentire l’allocuzione del presidente, Gaetano Paolo Russotto.

La scopertura del cimelio è avvenuta in apertura della cerimonia, alla presenza del prefetto di Siracusa, C. Floreno, del sindaco di Augusta, Carrubba,  e dell’ammiraglio comandante di Marisicilia, Andrea Toscano.

Il drappo che copriva il cimelio é  stato scoperto da Antonello Forestiere,direttore del museo,  e da. Salvatore Cannavà, presidente del club nel 1991, i quali hanno entrambi montato la guardia d’onore al cimelio con il labaro del Club per tutta la durata della cerimonia. Nel corso del suo intervento, il sindaco Massimo Carrubba ha rivolto espressioni di particolare apprezzamento al Kiwanis Club Augusta e al civico museo per questo intervento a favore di un pregevole cimelio che, testimoniando una pagina di storia, arricchisce l’arredo del monumento al Milite Ignoto.