AUGUSTA, 13 maggio 1943

L’ inferno scese dal cielo

foto Migneco.jpgIn occasione dell’ ultimo incontro del corso Pon  “Costruiamo la cittàdi tutti”, l’ ex pretore onorario di Augusta, l’ avvocato Francesco Migneco, ha illustrato ai  ragazzi iscritti in cosa consiste il codice penale, quello civile e le altre leggi che regolano la vita di noi italiani facendo riferimento anche alle esperienze personali vissute durante la sua carriera. Gli studenti partecipanti, hanno seguito con particolare attenzione e interesse questa sua esposizione che comprendeva anche un accenno sulla Costituzione, ossia l’ insieme dei diritti e dei doveri del cittadino. Gli onori di casa sono stati fatti dal prof. Giorgio Càsole, tutor del progetto e dalla dott/ssa Rabbito, esperta in comunicazione internazionale, responsabile di uno dei moduli in cui il PON è stato articolato.  La seconda parte dell’incontro-lezione, l’ avvocato Francesco Migneco, l’ha dedicata al terribile giorno del 13 maggio 1943, quando la città di Augusta fu colpita da un violento bombardamento che ferì sia fisicamente che moralmente tutti gli augustani, tanto che molti si trascinarono negli anni a venire mutilazioni nel corpo e nello spirito. Centinaia furono le vittime tra certi e ignoti. Questi cittadini persero  la propria vita perché non lasciarono la loro casa, o meglio per non averla potuta lasciare in quanto non sapevano dove andare. Anche se gli autori del terribile bombardamento, attuato in due ondate, cioè gli americani avevano avvertito la popolazione, attraverso migliaia di volantini  gettati da 5 mila metri d’altezza, di evacuare la città. Non dimentichiamo che ancora in quell’anno l’Italia era alleata della Germania nazista e gli Americani vennero in Europa per liberare i cittadini dalle dittature nazista e fascista. Questa è una pagina di storia che riguarda tutti noi e che ci unisce nello spirito. A tale avvenimento, lo stesso avvocato Francesco Migneco ha scritto il libro: Augusta, 13 maggio 1943: l’ inferno scese dal cielo che troveremo fra breve nelle librerie. La trama riguarda l’ autore in prima persona. Aveva 12 anni e ricorda brivido e paura che iniziarono alle 12.41 di quel famigerato 13 maggio;  le bombe sganciate  furono circa 50.000 provocando l’ inferno. 13.47: secondo bombardamento; questa volta volarono più basso, e lui sorpreso dall’ attacco mentre beveva a una fontanella, cercò di proteggersi accucciandosi sotto di essa e le bombe che cadevano a 500 metri da lui. L’ inferno durò 17 minuti e quando il futuro avvocato  si svegliò tra la polvere e il ferro arroventato illeso, giunse a casa, dove una sola cosa lo consolò: l’ abbraccio di suo padre: il più bell’ abbraccio della sua vita. Questo racconto ha provocato grande commozione in tutti  i giovani licealiInfine l’ avvocato ha concluso dicendo: “La conoscenza umana non dovrebbe mai conoscere queste cose terribili”.

         Cristina Ciacchella,  Fabrizia Ronsisvalle