Premio “Franca Florio” 2011 alla stilista augustana di moda Federica Fanti

 

La Stilista Federica Fanti & gli imprenditori Eugenio Benedetti e Rosario Amodeo.jpg
Federica Fanti con gli imprenditori Eugenio Benedetti e Rosario Amodeo

 

Palermo. Presso la sede dell’Assemblea Regionale Siciliana in Sala Gialla del Palazzo Reale di Palermo, oggi meglio conosciuto come Palazzo dei Normanni, si e’ svolta il 25 febbraio scorso la cerimonia di consegna del Premio Franca Florio, conferito a professionisti manager e imprenditori, quale riconoscimento per il loro ruolo di Ambasciatori della Sicilia  (nella foto sotto, Federica Fanti con la marchesa Costanza Afan de Rivera Florio, nipote di Franca Florio).

La Stilista Federica Fanti & la Marchesa Costanza Afan de Rivera Florio al Premio Franca Florio.jpgLa cerimonia e’ stata anticipata da una tavola rotonda sul tema Imprenditori di Sicilia.

Il Premio, giunto alla sua 4^ edizione,  e’ stato ideato e organizzato dalla dott.ssa Patrizia Livreri, docente di elettronica presso la facoltà di ingegneria dell’ universita’ di Palermo, nonchè presidente regionale della fondazione Marisa Bellisario, in ricordo e per onorare una delle donne che ha contribuito in modo significativo al progresso della Sicilia, esportando per eccellenza la cultura e il dinamismo in tutto il Mondo.

Il premio Franca Florio per la moda è stato assegnato alla stilista augustana  Federica Fanti  con la seguente motivazione: “Ambasciatrice della Sicilia come giovane imprenditrice nel campo dell’Alta Moda nel Mondo.”

Chi era Franca Florio?

florio 2011.jpg“Donna Franca” (1873-1950), così come venne chiamata dai siciliani, fu una delle figure di maggior spicco della Belle époque italiana, determinando, assieme al marito (l’armatore Ignazio Florio Jr) gusti e stili della società palermitana, sulla quale la potenza economica della famiglia già aveva attribuito loro un primato. La proverbiale bellezza e l’eleganza suscitarono l’ammirazione di sovrani e principi dell’epoca; poeti ed artisti (fra cui D’Annunzio, Boldini, Caruso…) ne furono ammaliati ed ella, spesso, lasciò la propria traccia nelle loro opere.

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