AUGUSTA. C’è un giovane di Augusta, Francesco Amara, emigrato a Modena, nel 2000 , con tutta la famiglia. Soffre di nostalgia e ama tanto la sua città d’origine che vorrebbe rivederla come un tempo, quando ci si incontrava con gli amici sulla strada principale o in Piazza Duomo. Non c’era alcuna necessità di dare un appuntamento preciso. La sera precedente, ci si salutava con la certezza che l’indomani l’incontro sarebbe avvenuto in uno di quei due luoghi canonici, i quali, infatti, ogni sera erano pieni di gente, di giovani e giovanissimi soprattutto. Spesso, molti giovani stazionavano nei pressi di un certo bar, in piedi, e facevano capannelli che, a volte, disturbavano, tanto erano folti, fino a una certa ora. Già all’epoca del giovane Amara erano ormai lontani i tempi in cui anche i viali dei giardini pubblici erano pieni di gente: ci si andava anche per vedere facce nuove, per farsi colpire dalle frecce di Cupido, tanto che quello principale era chiamato il viale dei matrimoni. Oggi non solo i giardini pubblici sono deserti e degradati, ma , anche la via ”mastra”, nel tratto fa Colombo e Via Roma, il tratto del passeggio, ormai sembra una via da coprifuoco. In Piazza Duomo pochi “resistenti” rimangono a perpetuare un ricordo. Il ricordo è stata la molla che ha spinto Francesco Amara ad attivare un gruppo in una delle reti informatiche oggi più diffuse, Facebook, dove ognuno può dialogare con gli altri a distanza, stando seduti comodamente a casa propria, condividendo foto, video e riflessioni.