AUGUSTA – Nei giorni scorsi si è svolta, per la prima volta nell’aula magna dell’Istituto Ruiz, la consueta assemblea di istituto che ha visto gli studenti del Liceo Megara in un’accesa, ma composta, discussione avente come tema il rapporto alunni-professori. L’assemblea si è aperta con la presentazione da parte del Presidente dell’ Unitre, Giuseppe Caramagno, delle iniziative che il nuovo anno accademico del circolo sociale ha proposto a noi giovani alunni per intrecciare in un nodo ancora più saldo il legame tra queste due generazioni e per incentivare i giovani a partecipare ad una di queste attività. Prima di trattare della vera tematica dell’assemblea, i rappresentanti di istituto hanno ritenuto doveroso divulgare la petizione “Luoghi del cuore” promossa dalla FAI al fine di rivalutare il Castello Svevo, una delle bellezze più autentiche del nostro territorio. Il momento di massima partecipazione da parte degli alunni seduti in platea è stato il confronto tra docenti e alunni in cui i ragazzi, aiutati da documenti letti e interpretati dai rappresentanti e moderatori, hanno posto domande e osservazioni agli insegnanti presenti in sala che hanno abilmente preso il microfono e spiegato agli studenti le loro considerazioni a riguardo. Un vero talk show, di quelli che si vedono svogliatamente in tv, con la sola differenza che in gioco c’era la cultura e il nostro futuro. Il confronto – scontro secondo alcuni – si è tenuto entro i limiti delle due ore durante le quali i ragazzi hanno mostrato grande maturità e i docenti voglia di mettersi in gioco, un’esperienza che ha coagulato quelli che sono i veri valori di una scuola non del tutto da demolire. L’assemblea si è conclusa con la presentazione dei promo dei due grandi eventi di cui il nostro Liceo è promotore da molti anni: i balli del Liceo Scientifico (6 dicembre) e del Liceo Classico (20 dicembre). In un clima un po’ carnevalesco e sicuramente sereno si è conclusa la seconda assemblea del nuovo anno scolastico che ha sicuramente dato un nuovo volto alle assemblee successive, promettendo una platea sempre più piena e un senso di appartenenza sempre più sentito di quella che dovrebbe essere la scuola.
Silvia Mattei