E’ diventato un fenomeno ciclico quello dell’acqua alta. Non a Venezia, dov’è naturale e inevitabile. No. Lo è diventato ad Augusta, dove un fatto simile non dovrebbe accadere, perché la città federiciana è circondata dal mare. E, invece, no. Il fenomeno si ripete ogni volta che cadono, con una certa insistenza, le piogge stagionali. Un intero quartiere si trasforma in una sorta di lago artificiale, con barche e auto galleggianti, con inondazione di rimesse al piano terra. Gli abitanti del quartiere si sentono presi in giro continuamente. I vecchi proprietari, che vi abitano da oltre quarant’anni perché, avuta la regolare licenza edilizia per costruire le case in un’area di ex saline, hanno visto, nel corso degli anni, strade comunali sollevate e asfaltate, senza però le indispensabili canalizzazioni per evitare i periodici allagamenti. I nuovi proprietari, che hanno speso fior di quattrini per acquistare e rimettere a nuovo gli appartamenti sentono d’essere stati presi in giro dai vecchi –e qualcuno ha denunciato il venditore per truffa – e si sentono presi in giro dai politici. Dopo l’ennesimo allagamento avvenuto il 15 scorso, molti di quei residenti hanno ritenuto opportuno diffidare il sindaco, il quale, tramite il suo tecnico Carmelo Bramato, ha rassicurato sul fatto che entro un mese la situazione dovrebbe essere definitivamente risolta.
Giorgio Casole – foto per Augustanews di Salvo Mendola