SHORTini Film Festival si farà a Melilli?

179817794AUGUSTA. Potrebbe non vedere la luce ad Augusta, ma a Melilli, l’edizione più importante di “SHORTini Film Festival”. Quest’anno cade il decennale per il festival cinematografico augustano che ha visto negli anni ospitare numerosi registi internazionali e, nell’ultima edizione, il popolare attore augustano, Beppe Fiorello. In data 23 febbraio è stata protocollata un’istanza di patrocinio al Comune di Augusta per la realizzazione di SHORTini Film Festival, organizzato ormai da diversi anni dall’Associazione Culturale  QuattroTerzi. Gli organizzatori, Jessica Spinelli, Stefano Cacciaguerra e Luca Sanseverino hanno commentato che “l’assenza di risposta da parte del Comune immobilizza la macchina organizzativa del festival, che ha dovuto nel frattempo bloccare ogni tipo di accordo con sponsor e registi internazionali. Inoltre è saltato, causa incertezza sulla realizzazione, un importante gemellaggio artistico ed economico con un’associazione maltese che avrebbero arricchito il programma internazionale di questa edizione. A giorni riceveremo risposte per un bando europeo e uno regionale a cui l’associazione  QuattroTerzi ha partecipato per la realizzazione del festival e che, non avendo ancora avuto risposta dal Comune, si troverà costretta eventualmente a rispedire al mittente. Un danno economico e d’immagine enorme, inammissibile e ingiustificabile che porterà inevitabili conseguenze in questa edizione che sarebbe dovuta essere la più importante e la più bella di sempre. Non capiamo le motivazioni di questa mancata risposta e del silenzio assoluto da parte dell’amministrazione cittadina, ci sentiamo abbandonati al nostro destino e ciò è assurdo e irragionevole per una realtà come SHORTini, divenuta negli anni orgoglio della città di Augusta e tra i festival cinematografici più importanti d’Italia.”  Dopo questa nota, come sappiamo, c’è stata una reazione del Comune, una controreazione di  Quattro Terzi, in cui ognuno, sostanzialmente, minaccia rivalse sul piano legale. Ora la notizia, non ancora ufficiale, che lo Shortini film festival possa trovare ospitalità nel Comune di Melilli, sindaco Pippo Cannata.

D.C.

IL DIRETTORE ARTISTICO MARCELLO GIORDANI, IMMOBILIZZATO AD AUGUSTA, NON È POTUTO ANDARE A TOKIO

“L’ELISIR D’AMORE”: NUOVA DATA, IL 29 MAGGIO, SEMPRE A CITTA’ DELLA NOTTE, CON LE SCENOGRAFIE REALIZZATE DAI  DETENUTI DEL CARCERE DI AUGUSTA

Marcello GiordaniAUGUSTA. Sarà rappresentata il 29 maggio e non il 6 maggio, come inizialmente programmata, l’opera lirica in due atti “Elisir d’amore” di Gaetano Donizetti, nel grande teatro “Cannata” del complesso “Città della notte, ubicato al bivio della strada per Villasmundo. La scelta è stata del direttore artistico Marcello Giordani, Guagliardo all’anagrafe, tenore professionista di Augusta che, recentemente, non ha potuto cantare a Tokio per un infortunio che lo ha immobilizzato per diversi giorni. Giordani è di casa a Tokio come a New York, come a Los Angeles, oltre che alla Scala e in altri prestigiosi teatri lirici. Nel giugno scorso si è candidato alla sindacatura della città natale cui, in questi ultimi tempi ha dedicato energie  in memoria del padre come, per esempio,  concerti di Natale, master class per giovani talenti e rappresentazioni all’aperto e no.  Marcello Giordani si avvarrà della collaborazione di maestranze locali, dal coro siracusano diretto da Michele Netti, che dirigerà l’orchestra composta da elementi di Siracusa e provincia, a Tiziana Armellini, costumista e scenografa, alla realizzazione delle scene da parte dei detenuti del carcere di Augusta. L’unico “estraneo” sarà il regista RAI Enrico Stinchelli, legato a Giordani da lunga amicizia.

Mariangela Scuderi                                                    

AUGUSTA/LA “COMPAGNIA TRINACRIA” FA RIDERE DAL PRIMO ALL’ULTIMO ATTO CON FRU-FRU, COMMEDIA IN TRA ATTI DI PIPPO SPAMPINATO

TRINACRIAAUGUSTA/ Si è conclusa  a Città della notte, la rassegna teatrale del consorzio “Teatro in movimento”, con la rappresentazione di un’esilarante commedia messa sulla scena dalla compagnia “Trinacria”. Liberamente ispirata a una “pochade” che ebbe tanta fortuna nel primo Novecento, la commedia “FruFru” tratta di una bella sciantosa, artista di varietà disinvolta, che interpreta canzoni dai testi molto audaci, indossa abiti succinti e turba la fantasia di chi la conosce. La vicenda si snoda tra Roma e la Sicilia, in un girotondo di severi magistrati e i loro ammonimenti sulla moralità e austerità, amori furtivi di ministri donnaioli, scandali di adultere tremebonde e inaspettate apparizioni di mariti iracondi. Le più alte cariche della magistratura verranno trascinate all’interno di un vortice di sensualità e turbamenti che faranno vacillare l’intero Stato italiano, sotto il regno dei Savoi: il tutto secondo le regole del magico gioco primo dell’amore di ieri, oggi e di sempre. La commedia di Pippo Spampinato è stata ottimamente servita sulla scenda da Mimmo Terranova, nella sua duplice veste di regista e di attore principale, coadiuvato da una schiera di attori  amatoriali, fra cui alcuni di spicco, quali Pippo  Fàllica, che ha un trentennio almeno di teatro dialettale alle spalle, nella forte caratterizzazione di un presidente di tribunale di provincia  che avanza strepitosamente di carriera,  e Simona Terranova, sorprendente e “audace” interprete della Fru-Fru del titolo, che si è ispirata, nella voce e nelle movenze alla procace Valeria Marini. Tutti meritano d’essere ricordati:- Pina Miranda, Valeria Palermo, Domenica Pappalardo, Massimo Celano, Sebastiano Sarcià, Diego Fichera, Graziano Riera, Sara Terranova, Natalino Epaminonda, Guido Guglielmini, Sebastiano Giudice, Lino Mirabella; ricordiamo anche tecnici e collaboratori che validamente aiutano:  Direttori di scena: Anna Martello – Federica Conti – Rammentatrice: Maria Luisa Spinali – Tecnico audio: Giuseppe Platania – Scenografie:  Davide Balsamo – Arredatrice: Valentina Poli – Costumi: Pina Miranda – Acconciature e trucco: Valeria Palermo – Assistente alla regia: Maria Grazia Argentino

Mariangela Scuderi

AUGUSTA, “NFUNNU NFUNNU C’E’ N’AUTRU MUNNU”

Videoclip e canzone in spagnolo da presentare a Papa Francesco

nfunnu nfunnuAUGUSTA/ Nfunnu Nfunnu c’è n’autru munnu  è il titolo di  una poesia dell’augustano Fortunato Spucches che contiene un messaggio di pace e amore profondo,  musicata dal maestro augustano Michele Netti. Il videoclip ufficiale della canzone è stato prodotto da HappyTv HD Sicilia con la regia di Mariangela Scuderi e l’assistenza tecnica di Salvatore Montoneri. Gli attori del videoclip sono i giovani Giulia Spinali e Walter Zanti di Augusta. I luoghi scelti più suggestivi per promozione del territorio sono state curate dall’Associazione Culturale Rina Gulino di Augusta.Fortunato Spucches afferma che lo scopo del progetto è la diffusione dell’amore, della pace fra i popoli del mondo e della cultura musicale tradizionale e popolare della nostra amata terra infatti il brano è cantato in siciliano e in spagnolo in onore di  Papa Francesco. Una canzone d’amore per un gesto d’amore. La regista Mariangela Scuderi ha ringraziato  Fortunato Spucches per la fiducia e  ha affermato  che è stata un’emozione rappresentare questa poesia in quanto trasmette amore, passione, non solo verso l’amore per una donna, ma anche per la propria terra. Il Videoclip è visibile su Youtube nel canale HappyTv HD Sicilia.

Nella foto : da sin.: l’autore del testo, Fortunato Spucches , la regista Mariangela Scuderi e gli attori Giulia Spinali e Walter Zanti

AUGUSTA/ L’ELISIR D’AMORE IL 29 MAGGIO A “CITTA’ DELLA NOTTE”

Con la direzione artistica di Marcello Giordani, con le scenografie realizzati dai  detenuti del carcere di Augusta. Parteciperanno gli allievi di una master class

Marcello GiordaniAUGUSTA. Sarà rappresentata il 29 maggio e non il 6 maggio, come inizialmente programmata, l’opera lirica in due atti “Elisir d’amore” di Gaetano Donizetti, nel grande teatro “Cannata” del complesso “Città della notte, ubicato al bivio della strada per Villasmundo. La scelta è stata del direttore artistico Marcello Giordani, Guagliardo all’anagrafe, tenore professionista di Augusta, che, recentemente, non ha potuto cantare a Tokio per un infortunio che lo ha immobilizzato per diversi giorni. Giordani è di casa a Tokio come a New York, come a Los Angeles, oltre che alla Scala e in altri prestigiosi teatri lirici. Nel giugno scorso si è candidato alla sindacatura della città natale cui, in questi ultimi tempi ha dedicato energie  in memoria del padre, come, per esempio,  concerti di Natale, master class per giovani talenti e  rappresentazioni all’aperto e no. Una di queste master class si terrà a maggio finalizzata alla rappresentazione dell’opera donizettiana. Giordani Guagliardo si avvarrà della collaborazione di maestranze locali, dal coro siracusano  diretto da Michele Netti, che dirigerà l’orchestra composta da elementi di Siracusa e provincia, a Tiziana Armellini, costumista e scenografa, alla realizzazione delle scene da parte dei detenuti del carcere di Augusta. L’unico  “estraneo” sarà il regista RAI Enrico Stinchelli, legato a Giordani da lunga amicizia.

G. C.                                                                             

UNA COPRODUZIONE DEI TEATRI STABILI DI CATANIA E DI NAPOLI, IN SCENA AL VERGA (1-17 APRILE) E AL MERCADANTE (20 APRILE – 1 MAGGIO). L’AUGUSTANO LUIGI TABITA NEL CAST

“”Lear, la storia”: tracotanza e delirio del re sacro

CATANIA – La sfida è ora la più apocalittica delle tragedie del Bardo, Re Lear, anzi Lear, la storia. Mariano Rigillo e Giuseppe Dipasquale proseguono la loro collaborazione artistica nel segno di un’altra ambiziosa avventura teatrale, sulla scia del successo nazionale riportato per ben tre stagioni consecutive con Erano tutti miei figli di Arthur Miller. Il grande attore napoletano approda al ruolo shakespeariano con l’autorevolezza acquisita in oltre sessant’anni di straordinaria carriera. A sua volta il pluripremiato regista, direttore del Teatro Stabile di Catania, prosegue l’esplorazione dei capisaldi della drammaturgia universale, che nell’ultimo periodo lo ha visto affrontare con profondità testi come I giganti della montagna di Pirandello eIl giardino dei ciliegi di Cechov. Di Lear, la storia Dipasquale ha curato anche l’adattamento avvalendosi della traduzione di Masolino d’Amico. La nuova coproduzione, realizzata dai Teatri Stabili di Catania e di Napoli, debutterà in prima nazionale nel capoluogo etneo al Verga, dall’1 al 17 aprile, e sarà quindi in programmazione nella città partenopea al Mercadante dal 20 aprile al 1 maggio. Accanto a Rigillo un cast di qualità che schiera Anna Teresa Rossini (il Matto), Sebastiano Tringali (Gloucester), David Coco (Edmund), Filippo Brazzaventre (Kent), Silvia Siravo (Cordelia), Giorgio Musumeci (Edgar), Luigi Tabita (Regana), Cesare Biondolillo (Re di Francia/Oswald), Enzo Gambino (Curan), Roberto Pappalardo (Goneril). Le scene sono dello stesso Dipasquale in consonanza creativa con le opere in scena realizzate da Angela Gallaro, che ha concepito anche i  costumi. A firmare le musiche è Germano Mazzocchetti, i movimenti coreografici Donatella Caprao, le luci Franco Buzzanca. «Lear – sottolinea Dipasquale – è un ossimoro vivente. Come Giobbe è tragicamente solo sul cammino dell’espiazione del dolore, ma non potrà né salvare sé stesso né tantomeno il mondo che inesorabilmente si è incrinato. Perché la sofferenza di Lear ha il suo opposto nella follia del delirio, nella ricerca del lavacro per la sua Ybris. L’abdicazione inscenata come una sorta di ordalia dell’amore delle figlie, è il fatto, in sé semplice, che inaugura la catastrofe del Re Sacro. Egli compie la più banale delle azioni che determinano l’infezione del suo mondo: apre le porte al male. Un mondo che è il suo stesso corpo divino, che egli divide, smembra, dilania nella libido isterica del potere. Lear è parte del male, tanto quanto lo è del bene. Lear è entrambe le facce di una irrisolta divinità. Già dalle prime battute di Kent e Gloucester abbiamo la visione di un re che agisce per predilezione.

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AUGUSTA/ ALDO BIZZARRO E IL TRIO FRISENNA PLATANIA ZARBANO

Alla Sicilfuel  con la nuova gestione dei giovani  Sharon Mendola e Peppe Giangrande

Friplaza con Sharon Mendola.AUGUSTA. Di questi tempi si sentono e si leggono vere e proprie geremiadi sui giovani disoccupati, sui giovani che sono costretti ad andare all’estero per cercare il lavoro che qui manca, sui giovani che devono “inventare” il lavoro. Sharon Mendola e Peppe Giangrande, giovani augustani, si sono guardati intorno e, dopo una breve ricerca, hanno “inventato” il lavoro per sé stessi e per altri: hanno rilevato la gestione del vecchio ristorante annesso al distributore di carburante Sicilfuel, in territorio di Melilli, lungo la strada che porta a  Villasmundo, proprio di fronte al complesso Città della Notte, voluto, con immani sacrifici,  dal compianto Giuseppe Cannata. Sharon Mendola e Peppe Giangrande hanno chiamato Aldo Bizzarro, esperto molto ricercato di questi tempi per l’ attrezzatura da karaoke. L’altra sera tre augustani si sono fatti grandemente onore. Sono (in ordine alfabetico). Franco Frisenna, voce tenorile, Aldo Platania, tenore anch’egli e Marco  Zàrbano, baritono. I tre hanno interpretato canzoni classiche italiane, napoletane e siciliane, singolarmente o insieme, suscitando l’entusiasmo del pubblico.

G. C.

FIORELLO, TUTTO ESAURITO A CATANIA

Fiorello, Ancona 1AUGUSTA – Dal 29 febbraio al 4 marzo, con un intervallo di un giorno,  Fiorello, popolare showman, nato a Catania, ma augustano di adozione, perché qui è cresciuto,  ha mosso i primi passi nelle radio locali e in teatro con Giorgio Càsole, dove ha risieduto  fino all’età di vent’anni, ha portato  in scena il suo spettacolo da one  man show “L’ora del Rosario” al Metropolitan di Catania, dove è stato registrato il tutto esaurito da tempo. La gente di Augusta sperava di poterlo rivedere e  abbracciare dopo oltre vent’anni di assenza, tale è il periodo dall’ultima volta che è venuto con un suo spettacolo, allora accompagnato dall’orchestra diretta da Demo Morselli nella nuova darsena.  Non è dato sapere se sia  venuto in incognito. Comunque molti cittadini di Augusta avevano già acquistato in tempo il biglietto e si sono recati a mezzo autobus a Catania.

L.S.

IL BAROCCO DI NOTO CORNICE DEI NUOVI EPISODI DEL COMMISSARIO MONTALBANO

pic3NOTO – Ritorna il Commissario Montalbano, l’ultimo ciak è del 2012, periodo di pausa dovuto da un tira e molla con i finanziamenti della regione Sicilia, fiction che per poco stava per slittare in un’altra regione come la Puglia. Le riprese degli interni sono iniziate  lo scorso 20 aprile a cinecittà  mentre le scene esterne sono state girate a maggio nel ragusano tra Scicli, Modica e Punta Secca. Queste due puntate prodotte dalla Palomar coinvolgeranno per la prima volta anche Noto. Come è nato tutto ciò? Lo scorso aprile c’è stato un incontro a Palermo riguardo la convention del cinema in Sicilia tra il Prof. Corrado Di Lorenzo responsabile della film commission insieme al sindaco di Noto Corrado Bonfanti  e il produttore Rai Carlo Degli Esposti, dall’incontro è nato un propositivo consenso da parte del produttore di far sostare la troupe cinematografica e di girare le scene per tre, quattro giorni nel bel salotto della città netina. La procura della Repubblica sarà ospitata nel palazzo Ducezio, la questura di Montelusa, sarà l’esterno del palazzo di Sant’Alfano e  altre inquadrature sulla loggia del mercato, via Rocco Pirri e via Nicolaci. Per valorizzare ancora di più le immagini, per far conoscere e apprezzare il barocco di Noto il regista Alberto Sironi ha catturato l’architettura di Noto con delle “riprese lunghe” con “campo- controcampo” effetto molto usato nel linguaggio cinematografico rendendo l’inquadratura ancora più panoramica e magniloquente. Un arricchimento reciproco, Noto arricchirà con uno scenario suggestivo la scenografia del Commisario Montalbano e anche la fiction darà molta visibilità a Noto.

Davide C.M.Ortisi

AUGUSTAFOLK RISCUOTE SUCCESSO AD AGRIGENTO

Augusta folkAgrigento – Si è svolta nella mattinata del  21/02/2016  ad Agrigento, in occasione della 71a Sagra del Mandorlo in Fiore, 8a Rassegna del Folklore Regionale Siciliano dedicato a Gian Campione alla quale ha partecipato anche  l’Associazione  Culturale Augustafolk. Sullo sfondo della Valle dei Templi, acclamati e applauditi dalle migliaia di visitatori accorsi, Augustafolk ha animato con canti e balli tipici della tradizione augustana  le vie di Agrigento, riscuotendo grande successo. Le coreografie e i costumi, accompagnati dai canti e le musiche tipiche della nostra terra hanno tuonato tra le mura della città, dove si respirava una meravigliosa aria di sicilianità. Nel pomeriggio, tutti i gruppi partecipanti alla sfilata, si sono esibiti sul palcoscenico allestito  per l’occasione, dove il gruppo Augustafolk è riuscito , con la propria esibizione, a trasmettere emozioni tali da  coinvolgere tutti gli spettatori in un  canto finale.Il Presidente di Augustafolk , Orazio Gianino, si ritiene soddisfatto del risultato raggiunto e ringrazia i membri propria Associazione per l’impegno e l’instancabile attività di ricerca e prove che costantemente viene eseguita.Lo stesso Gianino, nella veste di Presidente Provinciale della F.T.I.P. (Federazione Italiana Tradizioni Popolari) auspica che gli amministratori locali siano più disponibili  verso a tutte quelle Associazione del territorio che si occupano di ricercare, valorizzare e rappresentare le quasi dimenticate tradizioni popolari.