La chiamano la banda del taglierino perché, per sfuggire ai sensibili metal detector, usano un taglierino per intimorire i dipendenti delle banche o degli uffici postali per portare a termine le loro rapine, come quella compiuta l’altro giorno, venerdì 13, alla filiale della MPS, Monte Paschi di Siena, sul cosiddetto Lungomare Rossini. Due giovani, a viso scoperto, dell’apparente età di trent’anni, incuranti d’essere ripresi dalle telecamere a circuito chiuso della filiale, sono tranquillamente entrati, mentre altri clienti stavano svolgendo le loro operazioni, hanno superato il vetro divisorio fra i clienti e gl’impiegati, hanno puntato il coltello alla gola del cassiere e si sono fatti consegnare l’incasso: circa 40 mila euro. La rapina è avvenuta, diciamo così, tranquillamente, cioè nessuno, tra clienti e impiegati, è stato preso dal panico, nessuno ha reagito in maniera inconsulta. Le due persone che hanno portato a termine il colpo e che, ripetiamolo, sono state riprese dalle telecamere a circuito chiuso della banca, hanno agito con padronanza e “professionalità”, cioè, si tratta di gente del mestiere, non di rapinatori improvvisati. I due rapinatori hanno fatto perdere sùbito le loro tracce. Stanno indagando polizia di Stato e arma dei carabinieri.
Giulia Càsole