IL DUODENOSCOPIO DONATO DALLA ESSO GIACE INUTILIZZATO AL “MUSCATELLO”

LA RISPOSTA di MIMMODI FRANCO:  “Augusta ha pagato e continua a pagare un alto prezzo a causa dei vari tipi tumori . I tagli bisogna farli sugli sprechi e affitti e non sugli strumenti o posti letto.”

594230001.jpgAUGUSTA.“Il duodenoscopio a suo tempo donato dalla Esso si trova tuttora all’ospedale di Augusta, sicché non solo non è stato sottratto al presidio ospedaliero, come temuto da alcuni, ma nel mese di gennaio 2013 sono state avviate le procedure per l’acquisto di un secondo esemplare che è assolutamente indispensabile per la corretta esecuzione in tutta sicurezza dell’attività di endoscopia bilio-pancreatica, unitamente a due strumenti analoghi per il presidio ospedaliero di Siracusa che ne è in atto totalmente sprovvisto, mentre all’Umberto I è in corso regolarmente l’attività di training per tutto il personale medico ed infermieristico, anche dell’ospedale di Augusta, così come da convenzione con l’Asp di Catania”. A tornare a rassicurare quanti temono sul destino di tale donazione è il commissario straordinario dell’Asp di Siracusa Mario Zappia che sull’argomento ha chiesto aggiornamenti al responsabile dell’Unità operativa di Gastroenterologia ed Endoscopia, Guido Passanisi.  “Nessuna delle evenienze paventate circa preclusioni nei confronti del presidio ospedaliero di Augusta e del personale che vi opera per l’esecuzione dell’attività di endoscopia biliare e pancreatica si è verificata come temuto in una campagna di stampa a mio avviso scatenata inopinatamente e in modo assolutamente inappropriato” – sottolinea Guido Passanisi -. Analogamente all’acquisto di un secondo duodenoscopio” –è stato richiesto l’acquisto di un apparecchio di radiologia, un amplificatore di brillanza, in mancanza del quale l’attività in oggetto non può in alcun modo essere attuata. 

Nel presidio ospedaliero di Siracusa, a seguito della stipula di una convenzione con l’Asp di Catania, come è noto, si sta regolarmente svolgendo sotto la guida di un tutor appositamente individuato, il direttore dell’Unità operativa di Gastroenterologia ed endoscopia digestiva dell’ospedale di Acireale Giovanni Magrì, una attività di addestramento del personale, medico e infermieristico, destinato a occuparsi autonomamente dell’attività in oggetto nella nostra Asp, una volta acquisita la indispensabile preparazione e competenza. A tale attività sta partecipando tutto il personale che ne abbia a suo tempo fatto richiesta, ivi compreso quello operante al Muscatello di Augusta. L’endoscopia biliopancreatica” – prosegue Passanisi – “rappresenta sicuramente la branca del settore più complessa dal punto di vista tecnico-esecutivo ed a maggior rischio di complicanze. Per tale ragione risulta indispensabile, innanzitutto per la sicurezza dei pazienti, che la sua esecuzione venga affidata a personale assolutamente competente e in grado di operare nelle migliori condizioni tecnico-logistiche, anche in considerazione delle possibili, pesanti implicazioni di natura medico-legale che scelte affrettate o inappropriate potrebbero comportare. Infine non va dimenticato che, dal mese di novembre 2012, la direzione aziendale ha ritenuto opportuno procedere a una riorganizzazione del settore della Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva sicché, attualmente” – conclude Passanisi – “tutte le strutture ospedaliere del settore risultano accorpate in un’unica unità operativa di tipo Dipartimentale, con responsabilità gestionale del personale medico e paramedico e delle risorse strumentali a me affidata. Per cui, sollevare in un simile contesto problematiche fondate solo su anacronistiche pretese di tipo campanilistico appare quantomeno specioso e inopportuno, specie in un momento di grandi difficoltà ed incertezze, legate alla carenza di risorse, qual è quello che stiamo attraversando”.  Ecco che cosa risponde Mimmo Di Frano, che, per primo, ha sollevato la questione.” Da parte degli augustani rimane attenta la vigilanza su questo strumento affinché non faccia la fine della camera iperbarica,dove furono spesi 500 milioni di vecchie lire e mai entrata in funzione. Avere il duodenoscopio ad Augusta,come  strumento diagnostico e terapeutico per i tumori (pancreas,fegato,vie biliari)considerato che il Muscatello dovrebbe essere un centro di “eccellenza” per i tumori, mi sembra il minimo di richiesta,non è una pretesa campanilistica poiché Augusta ha pagato e continua a pagare un alto prezzo a causa dei vari tipi tumori. I tagli bisogna farli sugli sprechi e affitti e non sugli strumenti o posti letto. “Si potrebbe aggiungere che si può e si deve tagliare anche sugli stipendi dei direttori generali, qual è in questo momento il commissario Zappia. In genere questi supermanager  sono pagati con 250 mila euro l’anno, cioè mezzo miliardo delle lire, con in più i benefici in denaro se attuano risparmi. Anche per questo, la sanità italiana va sempre peggio.

G. C.

IL MISTERO DEL DUODENOSCOPIO DONATO

esame diagnostico.jpgAUGUSTA – A tutt’oggi siamo ancora in attesa che il DUODENOSCOPIO sia attivato all’ospedale Muscatello di Augusta, nonostante le promesse fatte ai più alti livelli e in considerazione delle note vicende dei trasferimenti di alcuni reparti importanti(Ostetricia,Ginecologia e Pediatria) a Lentini. Ci avevano promesso il decreto di 6 posti-letto di pediatria (prima dall’ex presidente Sicilia Lombardo), ma siamo rimasti con un atto aziendale sempre in bilico, l’attivazione notturna dell’eliporto,il completamento del nuovo padiglione entro luglio 2012 e poi prorogato al dicembre 2013,ma ancora siamo in attesa. Tuttora il Muscatello lavora sotto organico ma, nonostante la buona volontà dei medici e del personale paramedico, non può diventare una normalità. Il duodenoscopio, fu donato dalla Raffineria Esso all’ospedale di Augusta nel Febbraio del 2012, sono passati 15 mesi e, malgrado le continue promesse di attivazione da parte del Commissario straordinario dr. Mario Zappia, lo strumento è conservato in qualche armadio mentre i pazienti aspettano “pazientemente” qualche anno per  i vari esami. La colangio–pancreatografia-retrograda per via endoscopica è un esame combinato endoscopico-radiologico che si esegue con il duodenoscopio e permette la diagnosi mediante l’introduzione di mezzo di contrasto all’interno delle vie biliari intra ed extra epatiche e dei dotti pancreatici. In molti casi, alla fase diagnostica segue quella terapeutica sempre per via endoscopica che consente: -la sfinterotomia biliare di stenosi benigne -l’estrazione di calcoli biliari o pancreatici -la protesizzazione e drenaggio biliare o pancreatico per stenosi maligne che interessano le vie biliari o il dotto pancreatico. E’ stata inviata una richiesta ai deputati regionali eletti nella provincia di Siracusa, affinché si attivino per far funzionare questo strumento, che non necessita di una votazione all’ARS ma di un sollecito alle promesse fatte dai vertici aziendali,almeno per dare un segno della presenza e vicinanza delle istituzioni, in una città che in questo momento sta vivendo un momento buio della sua storia.  Le note vicende di scioglimento del Consiglio Comunale, per infiltrazioni mafiose, non possono e non devono essere pagate dai cittadini, dimenticandosi d’intervenire anche nei piccoli dettagli.

            Mimmo Di Franco